E siamo pronti per le festivita' natalizie di questo 2020 che rimarra' nella storia per la pandemia di Covid19. La redazione riflette a 360 gradi su un anno difficile anche per l'industria del videogioco.
Cari amici, ma soprattutto care amiche!
Che dire... personalmente non mi sarei mai aspettato di vivere un anno che verrà ricordato nella storia per la prima vera pandemia del 21° secolo. Il Covid-19 ci ha preso alla sprovvista dandoci un bel gancio alla Mortal Kombat, buttandoci a terra dal punto di vista sanitario ed economico. Il virus ci sta mostrando tutte le nostre vulnerabilità, ma anche una grande forza nel risollevarci per poter noi dare un bel gancio al Covid e metterlo K.O. nel corso del 2021. Abbiamo una gran voglia di riabbracciarci e di stringerci come non mai. I sentimenti sono ciò che danno senso alla nostra vita, senza di essi saremmo senz'anima. Dopo questo dovuto preambolo, potenzialmente questo 2020 sarebbe dovuto essere devastante con gli ultimi capolavori della generazione appena passata. Tranne Final Fantasy VII Remake, nessun degli altri potenziali capolavori ha convinto: Resident Evil 3 non è riuscito a eguagliare lo splendido remake del secondo episodio, mentre Marvel's Avengers è praticamente un mezzo buco nell'acqua con una Crystal Dynamics in decisa difficoltà nonostante non sia un lavoro da buttare. Solo il supporto (ricordiamo che si tratta di GaaS) ci darà un'indicazione del suo futuro. E poi ci sarebbe stata la punta di diamante di questo travagliato anno: Cyberpunk 2077. Sappiamo purtroppo tutti com'è andata: un lancio a dir poco disastroso su console con le versioni PC e Google Stadia più che sufficienti, ma afflitte da numerosi bug. Crediamo che la stampa sia stata piuttosto generosa a dare valutazioni decisamente sopra la media ad un titolo che doveva uscire nella prima parte del 2021. La situazione su PS4 e Xbox One - ma anche su PS4 Pro e Xbox One X - è al limite della beta anche se la freschissima patch 1.06 inizia a far sollevare le versioni per console base, ma abbastanza lontani dal un'esperienza soddisfacente. Sony lo ha rimosso dal PlayStation Store e Microsoft ha esteso i rimborsi mantenendo comunque il titolo CD Projekt RED sul suo store. Il lancio di Xbox Series X e PlayStation 5 verrà ricordato come quello avvenuto in piena pandemia, con tutte le difficoltà di costruzione e distribuzione che esso comporta. Infatti la richiesta è stata troppo alta rispetto allo stock di macchine disponibili. Soprattutto PS5 è introvabile in tutto il mondo. Il sottoscritto si è dovuto arrendere miseramente, attenderà l'anno nuovo per avere la possibilità di metterla al posto già preparatogli. Con la speranza che il 2021 sarà l'anno dell'inizio della fine della pandemia.
Chiudo la mia riflessione con una parte del cuore rivolto a chi soffre ed è meno fortunato. Il Covid-19 ha reso più marcata la differenza tra ricchi e poveri, con quest'ultimi ancora più soli e con le possibilità di aiuto rese più difficili dai protocolli di sicurezza per fronteggiare il virus. Per cui i Pranzi di Natale della Comunità di Sant'Egidio non si faranno quest'anno, ma non per questo i meno fortunati non avranno un pasto caldo e calore umano. Il virus non potrà mai abbattere il cuore di chi vuole migliorare questo mondo per renderlo più umano e con un futuro migliore.
Concludo con la mia Top 5 della generazione che ci ha appena lasciato:
5.The Elder Scrolls V: Skyrim Special Edition: sono tornato volentieri a rigiocarlo dopo qualche anno dalla versione PS3. Tecnicamente ben superiore, riesce ad immergerti in un mondo fuori dallo spazio e dal tempo dove tutto può succedere. 4.Bloodborne: la prima vera esclusiva per PS4 che ha fatto ancor più esplodere il genere souslike alle masse, dove le imprecazioni davano maggior forza di superare le difficoltà. Il tutto grazie ad un design sopraffino e un gameplay più dinamico. 3.Nier:Automata: ho voluto vivere le vicende di 2B, 9S e A2 rimanendone folgorato. Una storia che ti colpisce dentro, dove quello che si da per scontato crolla come un castello di sabbia. Il tutto condito da una colonna sonora a dir poco straordinaria. Rimango in attesa di Nier:Replicant in uscita a marzo del 2021. 2.Horizon: Zero Dawn: impersonare Aloy è stato un onore. Vivere una storia forse non straordinaria, ma ricca di lore, in grado di farti immaginare un mondo incredibilmente avanzato andato in rovina tantissimi anni fa. Da qui la nostra protagonista vivrà un'avventura che ci farà scoprire i segreti di quella civiltà, ma scoprire un male che diverrà molto pericoloso. 1.Hollow Knight: è stato un titolo indipendente a darmi maggiori soddisfazioni ed un coinvolgimento incredibile. Il metroidvania di Team Cherry e semplicemente sublime con una giocabilità calibrata al pixel e un level design fuori parametro. Tecnicamente splendido con un 2D pulitissimo e una difficoltà medio-alta che manderà in visibilio gli amanti del genere. Non lasciatevelo sfuggire per nessuna ragione al mondo!
Un Natale che mai avremmo immaginato di vivere, ma non per questo meno importante. Un sincero auguro di buone festività anche per chi è solo.
Roberto “New_Neo” Sorescu
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PANDEMONIO PANDEMICO
Il titolo di un gioco a gestione del tempo uscito nel 2013 (da noi recensito qui) era quasi profetico su quello che poi è realmente successo nel 2020 ormai alla fine. Tralasciando le considerazioni sulla pandemia di Covid-19 che ha colpito tutto il mondo, si è generato un vero e proprio pandemonio che ha interessato tutti i settori del marketing, videogames compresi. Alla fine dell’anno abbiamo assistito al lancio delle nuove console, con un hardware impressionante ma ancora spoglie di titoli usciti apposta per loro. Il risultato è che la nuova Xbox Series X (l’unica delle due che ho avuto l’onore di provare) funziona al momento come una Xbox One leggermente più veloce: evviva la retrocompatibilità, ma solo pochi giochi hanno apportato ritocchi alla parte grafica entrando comunque nel limbo dei giochi “adattati” alla next-gen ma non concepiti integralmente per la stessa.
Abbiamo assistito a una stagnazione dei titoli tripla A che pagano pegno sul loro stesso sviluppo affidato a team numerosissimi che sono però stati costretti a lavorare a distanza, con il risultato di aver riversato sul mercato pochissimi titoli degni di nota conditi anche da scivoloni clamorosi (Cyberpunk 2077 su tutti). Sono tempi duri per tutti tra drammi umani, mascherine, sanificazioni e soprattutto la perdita del contatto sociale che se da un lato ha riempito i server per il gioco multiplayer dall’altro ci ha tolto quel poco che ci era rimasto di contatto diretto tra di noi. Per fortuna ci ha pensato il mercato Indie, dove i team di sviluppo sono ridottissimi all’osso, a riempire le nostre giornate.
Comunque comincia a intravedersi la luce in fondo al tunnel con la ricerca scientifica che sta lottando strenuamente per battere la pandemia e per regalarci un graduale ritorno alla “vita normale” che facevamo prima. Per tornare nel nostro campo, i giochi per le nuove console arriveranno, ma non prima dell’anno prossimo: occasione ghiotta per dedicarsi a capolavori del passato ancora attualissimi e in grado di divertirci come nel primo giorno (Red Dead Redemption 2, Destiny 2, Frostpunk, Mafia Trilogy, giusto per dare qualche suggerimento).
Salutiamo quindi questo 2020 con pochissimi rimorsi, nell’augurio che l’anno che sta arrivando possa restituirci la serenità che abbiamo temporaneamente smarrito.
Nell’attesa auguro a tutti i nostri lettori un sereno Natale, per una volta tra le mura domestiche, insieme ai propri cari più stretti. Chissà che non si riesca a goderselo comunque, magari con un’ottica diversa e con la speranza di ritrovare la magia di un giorno che ultimamente era andata un po’ perduta.
Buon Natale a tutti.
Giuseppe "Isg71" Iraci Sareri
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E ALLA FINE IL 2020 CE LO SIAMO LEVATO DAI...
Sarebbe dovuto essere l'anno del “doppio Critico” alla D&D, verrà ricordato come l'anno del Covid19, del lockdown, dei ritardi e poco altro. L'evento più importante per noi videogiocatori sarebbe dovuto essere il lancio della nuova generazione di console, ossia PlayStation 5 e Xbox Series X, ma onestamente... se n'è accorto qualcuno? Sarà colpa della difficoltà di reperimento, sarà colpa di una lineup di lancio piuttosto scarna in cui l'elemento più interessante è il Remake di Dark Souls, sarà colpa del fatto che non è stato possibile fare grandi spettacoli in pompa magna, ma sinceramente l'impressione è che per ora il mercato faccio abbastanza a meno di questa novità. Avranno tempo per rifarsi, ci mancherebbe, ma servirà una VERA killer application, quella che sarebbe potuta essere Cyberpunk 2077 se solo i ritardi non avessero portato sugli scaffali una versione a dir poco imbarazzante, tanto da portare Sony a rimborsare gli acquirenti e rimuovere il prodotto dal suo store digitale in attesa di aggiornamenti degni di questo nome – try again, CDPR...
Ma basta col parlare di quel che sarebbe potuto essere e di quel che dovrebbe essere e gettiamo l'occhio a quello che questo squinternato anno ci ha portato in casa. Per me, come sicuramente tutti saprete, l'evento clou del 2020 è stato il lancio di Final Fantasy VII Remake: inutile sprecare ulteriori parole su ciò che rappresenta la consacrazione di un mito e la sua trasmissione in eredità alle prossime generazioni. Graditissimo anche il ritorno di una saga di picchiaduro a scorrimento che ho molto amato in gioventù con Street of Rage 4. Dal lato RPG occidentali, il porting di Pathfinder: Kingmaker rimane un po' come un pesce fuor d'acqua nell'ecosistema console, ma regala comunque grandi soddisfazioni. Dato il mio naturale disinteresse per sport di squadra come calcio e basket non posso che gradire le ore passate sulla terra battuta di AO Tennis 2 di Big Ant. Sony e Media Molecule si giocano la carta del “grande editor globale” con Dreams e i risultati sono sorprendenti, ma una delle sorprese più gradevoli della prima metà dell'anno è certamente il freschissimo Journey to the Savage Planet di Typhoon. La genietta di WayForward torna a danzare in Shantae and the Seven Sirens mentre Nihon Falcom ci ripropone Ys: Memories of Celceta con il minimo sforzo sindacale. L'estate regala il lancio del folle multiplayer online Fall Guys, mentre l'autunno si apre con l'ottimo free-to-play “gatcha” Genshin Impact. Quando ormai sembrava che non ci fosse più nulla da dire, ecco chiudersi l'anno con il veramente ottimo Immortals Fenix Rising di Ubisoft – titolo che, tra le altre cose, mi salverà il cervello nel lockdown delle festività visto che, come s'è detto, Cyberpunk lo tengo in formalina.
A meno di qualche altra segnalazione minore, quanto detto è un po' il riflesso del mio 2020 da videogiocatore. Nel fare a tutti gli auguri per un sereno Natale e per un Anno nuovo migliore del vecchio [non dovrebbe volerci molto in realtà...] vi lascio con la mia PERSONALE Top-5 dei giochi della generazione PS4.
5. Horizon: Zero Dawn + The Frozen Wild (Sony Guerrilla – 2017) – Un'ambientazione fantastica, una storia fantastica, una protagonista fantastica, un sistema di gioco fantastico, un'esperienza di gioco indimenticabile. Non vedo l'ora di conoscere le prossime avventure di Aloy! 4. God of War (Sony Santa Monica – 2018) – Kratos cambia faccia e stile di gioco, ma ancora una volta vince e convince, anche grazie all'ottima ispirazione mitologica nordica e l'affiancamento di un personaggio complesso e intrigante come Atreus. Boy... 3. Detroit Become Human (Quantic Dream – 2018) – Con questo gioco David Cage è riuscito finalmente a trasmettermi la sensazione di poter plasmare la storia tramite le mie scelte e la capacità di metterle in atto, il tutto in un'ambientazione distopica indimenticabile. Veramente troppo bello! 2. Monster Hunter World + Iceborne (Capcom – 2018/2019) – è il titolo a cui ho dedicato la maggior quantità di tempo in assoluto, soprattutto in multiplayer in compagnia di un affiatato team di caccia. Tecnicamente ottimo, ciccione nei contenuti, ricchissimo di aggiornamenti gratuiti e con un'espansione degna di questo nome, MHW si è meritato ogni singolo centesimo del prezzo pagato. 1. Final Fantasy VII Remake (Square Enix – 2020) – perché al cuore non si comanda.
Tommaso “Tatsumaki” Alisonno
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LA SOCIETA' DEL 2020
Il 2020, un anno davvero assurdo e carico di eventi, è quasi finito. Molti sperano che con l’arrivo del nuovo anno tutto si sistemi, ed io sono tra loro.Una nuova quotidianità è entrata a fare parte delle nostre vite, ci ha costretto a prendere le distanze dagli altri, a nascondere i volti dietro le mascherine e a non poter toccare nulla senza il timore di essere contagiati. Come dice Aristotele, però, “l’uomo è un animale sociale” infatti abbiamo trovato da prima altri modi di comunicare oltre gli incontri di presenza, i social.
Piattaforme come Discord sono diventate enormemente popolate ed attive con l’arrivo del virus e la gente passa più tempo online: da un lato, perché c’è più tempo per farlo, dall’altro perché per un po’ ci vogliamo dimenticare di quello che succede fuori, ci vogliamo svagare. Ho visto come la società si è sviluppata dove, secondo lo stereotipo italiano, si faceva di tutto tranne che socializzare e ho visto giochi quasi vuoti popolarsi come non mai. Quello che voglio dire è che quest’anno non deve essere per forza odiato, perché è stato comunque parte della nostra vita e ci ha insegnato quanto sia importante potersi vedere e abbracciare.