Recensione X-Box Series X-S
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Titolo del gioco:
Song of Horror
Anno di uscita:
2021
Genere:
Adventure / Horror / Survival
Sviluppatore:
Protocol Games
Produttore:
Raiser Games
Distributore:
Microsoft Store (digitale), Meridiem Games (edizione fisica)
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
No
Requisiti minimi:
Console della famiglia Xbox (Xbox One, Xbox One S, Xbox One X, Xbox Series X|S) - una connessione a banda larga - un account Xbox - 11 GB di spazio libero su disco - Prezzo: €39,99
Box
  • Dalla schermata delle opzioni possiamo scegliere con quale difficolt&agrave; affrontare il gioco.
  • Dopo il Prologo, dovremo scegliere uno dei quattro personaggi per inziare l'episodio. C'&egrave; anche Etienne Bertrand, il capo di Daniel Noyer.
  • Siamo appena entrati nella villa di Sebastian P. Husher. Cosa ci aspetter&agrave;? Lo vedrete presto...
  • Per ogni novit&agrave; ci sar&agrave; il tutorial che illustrer&agrave; cosa fare. Questo &egrave; il primo e indica l'utilizzo della fonte di luce per mostrare punti di interazione e oggetti nascosti dall'oscurit&agrave;.
  • Siamo sul terrazzo della villa di Husher al secondo piano. Assaporiamo un po' di tranquillit&agrave; prima di tornare all'interno.
  • Questa porta &egrave; stata oggetto di un curioso e fastidioso bug che non ci ha permesso di aprire la porta, nonostante l'icona per entrare fosse presente. Siamo stati costretti a riavviare l'episodio.
  • Uno dei numerosi enigmi presenti nel gioco. Qui dovremo ripristinare l'energia elettrica della villa di Sebastian P. Husher. In quale ordine inserire i fusibili?
  • Questa fase del tutorial &egrave; molto importante: la Presenza ci da la caccia, e abbiamo poco tempo per cercare un posto in cui nascondersi. Una volta nascosti partir&agrave; un QTE per andare a ritmo con il battito cardiaco.
  • Come vedete il dettaglio non &egrave; accezionale, comunque &egrave; funzionale all'esperienza che si basa soprattutto sull'atmosfera e sulla suspance.
  • Un corridoio immerso nell'oscurit&agrave;... c'&egrave; la nostra fonte di luce a illuminare lo spazio circostante.
  • Cosa di inquietante sta visionando la telecamera? Attenzione perch&eacute; al momento giusto ci sar&agrave; un nuovo pericolo da evitare!
  • Quale creatura orribile si aggira dalle nostre parti? A tempo debito lo saprete...
  • Dove ci troviamo? Siamo immersi nella pi&ugrave; totale oscurit&agrave;!
  • Un bel quadro di Ivan il Terribile, ma non era cos&igrave; terribile come si pensa.
  • Chi &egrave; quella bambina che sta piangendo? Hmmm... se fossi in voi non mi fiderei troppo!
  • Uno scatto della sequenza dove si vede un essere mostruoso uscire da una misteriosa scatola. Quello che vediamo dovrebbe essere Sebastian P. Husher che sta tempestivamente chiudendo la scatola.
Redattore: Roberto 'New_Neo' Sorescu
Pubblicato il: 04-07-2021
L'avventura survival a forte tinte horror di Protocol Games arriva finalmente su console con tutti gli episodi, pronta a spaventarci e farci sobbalzare dalla sedia.

Abbiamo seguito Song of Horror sin dalla pubblicazione del primo episodio a fine estate del 2019, e ci ha immediatamente colpiti per come vuole spaventare il giocatore. Lo fa senza mezzi termini eliminando i personaggi che impersoniamo, se non saremo attenti a preservarli, dall'inquietante incedere della Presenza - un essere soprannaturale dall'origine sconosciuta - che tormenterà continuamente il giocatore in diversi modi: dal più leggero fino a cercare di eliminarlo... o meglio portarlo via con sé, costringendoci ad utilizzare un nuovo personaggio all'interno dei cinque episodi che compongono l'intera opera di Protocol Games.


Lo sviluppo di Song of Horror non è stato semplice, lo ha dimostrato il ritardo di 7 mesi della versione console che doveva uscire a fine ottobre 2020. Ovviamente una delle cause è stata la pandemia di Covid-19 che ha costretto molti addetti del settore a lavorare da casa in smatworking. Ma per fortuna non ci sono stati più intoppi e il gioco è disponibile dal 28 maggio 2021 su PlayStation 4 e Xbox One.


Andiamo ad approfondire le caratteristiche di quest'avventura / survival a forte tinte horror dove cercare di non morire e gli enigmi faranno da perno centrale all'esperienza.

UN MISTERIOSO CARILLON E UN'INTERA FAMIGLIA SCOMPARSA

I presupposti narrativi di Song of Horror portano a presentarci il primo dei 13 personaggi che potremo guidare all'interno di una storia, che vede l'improvvisa scomparsa dello scrittore Sebastian P. Husher e la sua famiglia dall'abitazione in cui si trovava. Già dal prologo faremo la conoscenza della Presenza, che sbuca in modo inquietante da un Carillon (Music Box), mentre vediamo una persona - forse lo stesso Sebastian - correre per chiudere tempestivamente la misteriosa scatola musicale.


Nei panni di Daniel Noyer ci ritroveremo nel nostro appartamento dopo il lavoro. E' venerdì, il weekend ci permetterà di riposare e staccare la spina per un po'. Poco dopo arriva la telefonata di Etienne Bertrand (il nostro capo, e successivamente uno dei personaggi giocabili), responsabile delle vendite per l'editoria dove Daniel lavora, dicendoci che Sebastian non risponde al telefono e manda proprio noi a dare un'occhiata alla villa di Hasher per capire cosa sta succedendo. Daniel, ovviamente contrariato, va verso l'abitazione ripensando al suo passato dove l'alcolismo gli ha fatto perdere la moglie la, la casa e in parte la salute. Tornato sobrio vuole riprendere in mano la sua vita.

Arrivato alla villa non trova nessuno, ma sente una strana melodia proveniente da un carillon da qualche parte all'interno della mansione. Dopo un po' di esplorazione arriva ad una misteriosa porta... percependo quasi un invito ad entrare. Daniel la oltrepassa e subito dopo la porta si chiude dietro di lui portandolo in un inferno misterioso e orribile fatto di allucinazioni e oscurità.


Terminato il prologo inizierà il primo episodio che ci darà la possibilità di utilizzare i primi quattro personaggi. Lo scopo è quello di trovare proprio Daniel che non da più notizie da qualche giorno. Ogni personaggio ha i suoi parametri per gestire la parte psicofisica nei confronti della Presenza che non si farà problemi a far fuori chi intralcia il suo terrificante cammino. Questo primo episodio fungerà anche da tutorial principale per illustrarci le meccaniche di gioco allo scopo prevenire e sopravvivere agli eventi soprannaturali.


La Presenza non può essere affrontata direttamente, ma si può aggirare se saremo in grado di trovare posti dove nasconderci, mettere l'orecchio sulle porte durante l'esplorazione e usare i tasti sul controller nei momenti QTE (Quick Time Event) per riuscire a sopravvivere e altro che lasciamo a voi il piacere (o l'orrore...) di scoprire.

LA PAURA FA NOVANTA

Song of Horror è stato sviluppato con lo scopo di spaventare il più possibile il giocatore. E il suo lavoro lo fa davvero bene, perché non è solo la Presenza ad essere la protagonista ma ci sono tutta una serie di eventi secondari come rumori, passi e altri eventi più “forti” che faranno sì spaventare ma non metteranno in crisi il personaggio anche se il livello di paura si alzerà rendendolo più debole se la Presenza si presenterà nuovamente.


Il titolo Protocol Games non ha pietà del giocatore perché, oltre alla Presenza, a insidiare la vita del personaggio ci saranno alcuni eventi “casuali” come strane presenze umane e alcune porte dei luoghi che visiteremo che porteranno alla perdita del personaggio se aperte e presunte trappole indicate da un punto interrogativo. Tutto questo farà da esperienza, perché una volta che tutti i personaggi andranno persi sarà game over e l'episodio andrà iniziato da capo.


La morte permanente (Permadeath) è uno dei fondamenti su cui è stato sviluppato il gioco e non può, in un certo senso, essere snaturato con una difficoltà che permetta di non far morire il personaggio. Potremo scegliere tra quattro livelli di difficoltà, quello base è Edgar Allan Poe che rappresenta il terzo livello difficoltà. Se vi sembra troppo potete in qualunque momento scegliere M.R. James dove ci sarà sempre il permadeath, ma la parte survival sarà più agevole da affrontare. Se volete godervi la storia potete scegliere E.T.A. Hoffmann, dove anche qui ci sarà la morte del personaggio ma si potrà tornare indietro all'ultimo salvataggio o checkpoint. Se l'intera avventura verrà terminata si sbloccherà la difficoltà H.P. Lovercarft dove la Presenza sarà una continua minaccia dall'inizio alla fine. Quest'ultimo livello di difficoltà non si sbloccherà se Song of Horror verrà affrontato alla difficoltà più semplice.


La paura non può essere realmente avvertita se dietro non ci sia un comparto sonoro all'altezza della situazione... e Song of Horror da questo punto di vista eccelle grazie agli effetti sonori e alle musiche davvero azzeccate, le quali creano un'atmosfera ansiogena e pesante facendoci sentire braccati da una forza soprannaturale che può manifestarsi da un momento all'altro. Questa situazione angosciante ci spingerà ad avere un minimo di strategia controllando la mappa alla ricerca dei posti dove nascondersi (tavoli e armadi) per sfuggire in tempo dalla Presenza.

SPREMERE LE MENINGI PER USCIRE DALL'INCUBO

Song of Horror non è solo fuggire e sopravvivere. Una parte molto corposa dell'esperienza è composta dall'esplorazione, alla ricerca di oggetti e documenti per capire meglio la storia dietro a tutto, e dalla risoluzione di enigmi e rompicapi. Quest'ultimi sono parecchi e la difficoltà è in genere medio-alta, rappresentando una altro punto di forza della produzione perché lo avvicina ad un'avventura quasi vecchio stampo. Ogni oggetto va controllato se magari c'è qualcosa al suo interno. In base alle esigenze alcuni oggetti andranno combinati tra loro, e inoltre saranno proprio i documenti che troviamo in giro ad aiutarci alla risoluzione di alcuni enigmi che possiamo trovare difficili.


La gestione degli oggetti e dei documenti sono deputati ai tasti dorsali superiori del pad Xbox Series X|S, mentre per interagire nello scenario useremo il tasto A deputato anche all'ispezione degli oggetti e dei documenti, mentre con X useremo gli oggetti a nostra disposizione, con Y invece potremo combinare gli oggetti tra loro. Per il QTE andranno utilizzati quelli indicati a schermo, per cui bisogna fare attenzione perché ci sarà bisogno di una certa velocità e un minimo di tempismo per farcela, questo vale soprattutto alle difficoltà più alte.


Negli episodi sono presenti alcuni collezionabili che se guadagnati porteranno non solo ad ottenere obiettivi supplementari, ma anche di portarli con sè facendo parte degli oggetti. Un'aggiunta che non fa mai male.

UN PO' RESIDENT EVIL E UN PO' SILENT HILL

Dopo aver giocato e terminato Song of Horror non abbiamo fatto che pensare alla saga di Resident Evil e a quella di Silent Hill. L'esplorazione in buona parte a camera fissa e i movimenti sono chiaramente ispirati ai primi episodi della saga di Capcom. Il nostro personaggio è guidato esclusivamente dalla levetta analogica sinistra - niente tasti direzionali -, e se ogni tanto perderemo il controllo del personaggio con un po' di pratica riusciremo a fuggire anche dall'incubo della Presenza.


L'atmosfera pesante e logorante, che permea ogni ambientazione del titolo Protocol Games, ci ha fatto pensare immediatamente alla saga horror di Konami. La paura che la Presenza possa manifestarsi in qualunque momento e gli eventi soprannaturali minori danno un senso di angoscia durante l'esplorazione. Se poi giocate al buio e con un paio di cuffie i salti dalla sedia (i famosi jumpscare) saranno assicurati. E, data la casualità dell'arrivo della Presenza e di tutti gli altri eventi soprannaturali, ogni partita non è praticamente mai la stessa. Più avanti i pericoli aumenteranno dando però una sensazione oramai circoscritta dove il giocatore è pronto ad affrontare qualunque pericolo anche se più diversificato.


Song of Horror si ispira a questi due capostipiti della serie horror, ma poi percorre la sua strada fitta di enigmi e pericoli che minano la sopravvivenza sia fisica che mentale di ogni personaggio. Gli amanti del genere horror e dell'avventura ci andranno a nozze, avendo pane per i loro denti.

L'avventura horror survival di Protocol Games è composta da 44 obiettivi per un totale di 1000 punti. Una parte di essi è dedicata al completamento di ogni episodio e di alcune attività secondarie, come l'ottenimento dei collezionabili in ogni capitolo. Inoltre finire ogni episodio con meno perdite possibili e alle difficoltà più alte incrementerà notevolmente il numero di obiettivi ottenuti, avvicinandosi al completamento che richiede un impegno non indifferente se lo si vuole finire alla difficoltà più alta. Il resto lo lasciamo scoprire a Voi.


Durante questo mese arriverà l'edizione fisica di Song of Horror. All'interno troveremo una copertina speciale, una mappa in cui i giocatori possono annotare gli indizi che trovano durante il gioco e una guida ai personaggi che spiega le loro abilità e il rapporto con la storia.


La Song of Horror Deluxe Boxed Edition sarà disponibile dal 20 luglio 2021 solo per i possessori di PlayStation 4 (e PlayStation 5 in retrocompatibilità) al prezzo di €39,99.


Durante la nostra prova abbiamo incontrato qualche bug che ha influito sul gameplay. Uno si è manifestato nel primo episodio non facendoci aprire una porta per proseguire (quella dove la melma nera andava tolta attraverso la luce della macchina nel terrazzo del secondo piano), un altro di essi non lasciava a terra l'inventario del personaggio nel punto della sua dipartita nel secondo episodio non mostrando l'icona del punto esclamativo sulla mappa costringendoci a ricominciare dall'inizio.


Ricordiamo che Song of Horror è disponibile anche su Xbox One e Xbox Series X|S (in retrocompatibilità).

UNA PAURA INDIPENDENTE

Fino a qui le lodi per Song of Horror sono più che meritate, e i giocatori che hanno giocato alla versione PC ne sono la prova tangibile. Ma ricordiamoci che si tratta di un titolo indipendente, e quindi dal budget non certo infinito. Il lavoro svolto dagli sviluppatori è ottimo, il gameplay pur qualche pecca e legnosità nei movimenti funziona bene e, come detto prima, l'atmosfera angosciante è ricreata magnificamente.


Dal lato tecnico non potevamo aspettarci miracoli: il comparto grafico è più che funzionale a rappresentare gli orrori e le atrocità, così come i personaggi aventi però una definizione piuttosto bassa con un'espressività indietro di due generazioni. Anche le texture non sono di certo moderne e la qualità generale ci fa tornare indietro quasi all'era pre Xbox One e PS4. Ma questo l'abbiamo tenuto in conto e non mina la qualità finale del prodotto. Certo l'occhio vuole la sua parte, ma nella sua globalità Song of Horror esce a testa alta ponendosi come una solida base per chi vuole un horror che faccia veramente sobbalzare dalla sedia.


Davvero un peccato che il gioco non sia stato localizzato in italiano, perché avrebbe coinvolto decisamente di più. Magari più avanti gli sviluppatori potranno avviare il processo di localizzazione nella nostra lingua, ma dipende se ne varrà la pena.

Modus Operandi:

Abbiamo sperimentato la paura della Presenza, l'atmosfera e pericoli di ogni episodio, grazie ad un codice datoci dagli sviluppatori tramite Press Engine.

Song of Horror può soffrire nel suo essere un titolo indipendente e che dal punto di vista tecnico non sia un portento. Anche le animazioni e l'espressività dei personaggi sono vecchie di due generazioni, ma per il resto ci troviamo di fronte a un signora avventura horror in grado di far sobbalzare dalla sedia anche chi mastica questo genere. Con la sua atmosfera pesante e ansiogena, grazie ad un comparto sonoro d'eccellenza, è in grado di tenere sulle spine il giocatore temendo per la vita del personaggio. Il lavoro di Protocol Games su console è più che buono donandoci un'esperienza a tutti quei giocatori che amano le emozioni forti e gli enigmi.
  • Atmosfera angosciante e opprimente
  • Comparto sonoro di grande qualità
  • Enigmi ben strutturati di livello medio-alto
  • Storia ben scritta e sceneggiata
  • Tecnicamente un po' indietro
  • Animazioni ed espressività dei personaggi non al passo coi tempi
  • Movimenti un po' legnosi
  • Qualche sporadico bug che può minare l'esperienza di gioco
  • Non localizzato in italiano
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