Recensione X-Box Series X-S
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Titolo del gioco:
Crysis Remastered Trilogy
Anno di uscita:
2021
Genere:
Sparatutto in prima persona (FPS)
Sviluppatore:
Crytek (titoli originali), Saber Interactive (rimasterizzazione)
Produttore:
Crytek
Distributore:
Xbox Store
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Requisiti minimi:
Console della famiglia Xbox One (Xbox One, Xbox One S, Xbox One X), Xbox Series X|S - una connessione a banda larga - un account Xbox per il download della versione digitale - 44 GB di spazio libero su disco per installere tutti i tre i titoli - Prezzo: €49,99
Box
  • Il logo ufficiale della trilogia di Crytek.
  • Il logo ufficiale del primo Crysis.
  • Il logo ufficiale del secondo capitolo della trilogia.
  • Il logo ufficiale della saga di Crytek. In mostra l'Arco da Predatore, l'arma letale e silenziosa con cui andare a caccia di umani e alieni.
  • Il primo Crysis si avvaleva di un'ambientazione pi&ugrave; di stampo open world. Gli obiettivi non erano a due passi. Per raggiungierli era meglio avvalersi di un veicolo, se non addirittura di un mezzo volante!
  • Con l'attivazione dell'occultamento, permesso dalla nostra nanotuta, potremo cogliere di sorpresa i nemici ignari della nostra presenza.
  • Qui ci troviamo nell'ultima parte del primo Crysis. Non vi diciamo nulla, ma sar&agrave; una dura lotta...
  • In Crysis 2 avremo a disposizione pi&ugrave; armi tattiche e personalizzarle quasi a nostro piacimento. Il mirino applicato alla nostra Scarab ci permette di colpire a distanza.
  • In Crysis 2 siamo in posto in alto e ci aggingiamo a far piazza pulita dei militari della C.E.L.L. con le nostre fide granate. Basteranno?
  • In Crysis 2 troveremo una New York fortemente cambiata dal clima e dagli alieni. Dovremo cercare di colpire sia gli alieni che la C.E.L.L. il cui capo ci da la caccia!
  • In Crysis 3 dovremo fare attenzione ancora ai perfidi alien Ceph, disposti ancora a tutto pur di avere la Terra nelle proprie mani.
  • In Crysis 3 avremo ancora il nostro fido lanciarazzi come arma secodaria. Usata nei modi giusti far&agrave; mooolto male!
  • In Crysis 3 dovremo lottare ancora con la C.E.L.L. che vuole arricchirsi alle spese degli umani e degli alieni stessi!
  • Una delle key art del primo Crysis.
Redattore: Roberto 'New_Neo' Sorescu
Pubblicato il: 29-11-2021
La famosa domanda “Ma ci gira Crysis?” è diventata leggendaria tra i possessori PC. Ora la trilogia della serie Crytek è stata rimasterizzata per girare in modo ottimale su tutte le piattaforme.

Da quando fu lanciato il primo Far Cry nel 2004, gli occhi dei giornalisti e dell'industria dei videogiochi (in ascesa, ma lontana dai giorni nostri) puntarono improvvisamente gli occhi su Crytek, una casa di sviluppo tedesca a quei tempi praticamente sconosciuta. Il motivo era che il loro primo gioco era uno sparatutto in prima persona tecnicamente molto evoluto e dalla caratteristiche open world: esplorare liberamente un'isola di generose proporzioni. agendo con una certa libertà, con un comparto tecnico notevole grazie al CryEngine - che permetteva prodezze grafiche di un certo peso - fu impressionante a quei tempi.


Grazie al successo del loro gioco d'esordio (dal secondo episodio la serie è passata a Ubisoft che ha pubblicato gli altri giochi della serie, fino al recentissimo Far Cry 6), lo sviluppatore tedesco si mise al lavoro su un nuovo gioco che vide la luce nel 2007, sotto etichetta Elctronic Arts: il primo Crysis (qui la nostra recensione), che riprese alcune parti di Far Cry per migliorare meccaniche, scenario e comparto tecnico arricchito inoltre da una narrazione che andava a coinvolgere gli alieni.


Se la qualità dell'esperienza era pressoché indiscussa, Crysis fu famoso soprattuto per mettere in crisi le configurazioni dei PC più potenti dell'epoca con la famosa frase: “Ma ci gira Crysis?”. Quattordici anni fa la tecnologia di oggi sarebbe stata quasi fantascienza, ma il gioco faceva soffrire buona parte dei possessori di PC che volevano avvicinarsi al gioiello tecnologico di Crytek.


Con il primo capitolo rimasterizzato per PC e console uscito a settembre di quest'anno, e gli altri due episodi disponibili dal 15 ottobre la Crysis Remasterd Trilogy può essere finalmente giocata e apprezzata da tutti. L'operazione di ammodernamento ha coinvolto il reparto tecnico con un innalzamento della risoluzione e della fluidità raddoppiando il framerate su Xbox Series X|S e PlayStation 5. Sulle console della passata generazione il framerate è settato a 30 fotogrammi al secondo.

UNA TRILOGIA DA RISCOPRIRE

Se il primo Crysis fu una novità dal punto di vista tecnico e di gameplay, non possiamo dire lo stesso ai giorni nostri. Anche se sfruttare la nanotuta era divertente e innovativo, le meccaniche FPS non sono invecchiate benissimo. Quindi proprio il primo episodio è stato quello che ha ricevuto una cura maggiore rispetto agli altri giochi. Crysis 2 e Crysis 3 sono ancora decisamente godibili, frutto di un sistema più a “corridoio” e di un gunplay più moderno e veloce.


Prima di analizzare tutti i tre giochi, vi diciamo sin dall'inizio che l'opera di rimasterizzazione ha apportato un buon restauro, rendendo ancora interessanti questi FPS facendoci riscoprire una saga che ancora oggi può dare qualcosa sia ai giocatori che agli appassionati.

IL PRIMO CRYSIS NON SI SCORDA MAI

Il primo gioco della serie Crysis è rimasto nella storia non solo per la sua qualità e l'impatto tecnico. Come abbiamo scritto più in alto, il gioco ha messo in difficoltà tantissime configurazioni PC ai suoi tempi... e in in parte ancora oggi. Con la versione rimasterizzata, il lavoro sul titolo Crytek è si è concentrato sui miglioramenti alle texture, su una maggior pulizia dell'immagine e sull'aumento di risoluzione per farlo girare fino a 4K su Xbox Series X, PlayStation 5 e PC. Su console, oltre alla modalità qualità è stata aggiunta la modalità prestazione per far girare il titolo a 60 fotogrammi al secondo. Tali modalità grafiche sono presenti solo sul primo episodio, probabilmente per l'estensione dello scenario di gioco con un'esperienza che si avvicina ad un open world avente obiettivi primari e secondari raggiungibili via veicolo o per via aerea.


Da quello che abbiamo appurato su Xbox Series S (oggetto della nostra prova) la modalità prestazione è quella preferibile anche se il framerate è tutt'altro che costante, mentre in modalità qualità la risoluzione arriva fino a 1440p e 30 fotogrammi al secondo granitici con tanto di ray tracing. Le meccaniche di gioco, così come il gameplay, funzionano ancora bene ma rispetto agli altri due episodi è quello invecchiato meno bene. L'esperienza è più grezza, nonostante lo sfruttamento della nanotuta, e meno strategica perché mancante di quelle modernità che solo dal secondo episodio verranno introdotte. Sfruttando la corazza e l'occultamento potremo irrompere sul nemico in maniera diretta o silenziosa, effettuare salti prodigiosi e correre a maggior velocità, dandoci maggiori opportunità di approccio.


Ambientato nel 2020, Crysis vede l'invio del governo americano di una squadra, composta di esperti tecnici e militari, nelle isole Linghsan allo scopo di studiare una struttura che potrebbe risalire ad un'antica civiltà molto avanzata. Il team composto da diversi elementi quali Psyco, Nomad e Prophet dovrà lottare contro i nordcoreani fino a comprendere che dietro a tutto quanto ci sono gli alieni - detti Ceph -, i quali hanno intenzioni poco amichevoli. I fatti e il finale porteranno al secondo episodio che analizziamo di seguito.

IL SECONDO EPISODIO, PIU' MODERNO E A CORRIDOIO

Dopo i fatti del primo Crysis, i guai non sono ancora finiti. Tre anni dopo sono avvenuti pesanti cambiamenti climatici, restituendoci una New York devastata da piante e dai Ceph che tentano di concludere la guerra con gli umani. La tanto decantata nanotuta arriva alla versione 2.0 indossata da Prophet che riesce a sfuggire dall'attacco alieno portando con sé Alcatraz ormai in fin di vita. Prophet - infetto dal virus dei Ceph - si toglie la tuta e la mette ad Alcatraz, prima di spararsi gli dice di continuare ad andare avanti, perché è la sola arma in grado di “perforare” sia gli alieni che la C.E.L.L. quest'ultima sotto la guida di Lockhart che vuole morto proprio Prophet credendolo all'interno della tuta.


Crysis 2 è un titolo più dinamico e moderno dove vengono ottimizzate le meccaniche FPS e l'uso della nanotuta. Come nel primo episodio è possibile mettere mano ad una serie di armi che possono essere modificate in tempo reale agendo sulla bocca da fuoco, sull'uso dell'arma e di vari tipi di mirini. Ci si può sporgere da alcuni punti per far fuoco essendo più protetti. Inoltre la nanotuta può essere potenziata attraverso specifici dati uccidendo gli alieni Ceph (grandi e piccoli). Inoltre non ci si trova più in un ambiente vasto, come nel primo capitolo, ma bensì più a “corridoio” anche se ci si muove in un ambiente aperto. Ciò ha permesso un gunplay più immediato, veloce e strategico, nonché abbastanza divertente grazie agli approcci con le armi primarie e quelle secondarie come le granate, il C4 e il lanciarazzi (quest'ultimo presente nel primo Crysis).


La rimasterizzazione del secondo episodio si è focalizzata sulla pulizia grafica e sull'innalzamento della risoluzione, visto che la base era già di buon livello. Per chi possiede Xbox Series X|S o PlayStation 5, il gioco viaggia a 60 fotogrammi al secondo piuttosto granitici. L'esperienza generale ci è parsa più che buona ancora oggi.

L'EPOPEA DI PROPHET SI CONCLUDE CON IL TERZO CAPITOLO

Con Crysis 3 arriviamo alla conclusione della trilogia nata quattordici anni fa con Crytek con uno sfruttamento ancora migliore del CryEngine, migliorando ulteriormente l'esperienza di gioco con ulteriori ottimizzazioni delle meccaniche FPS e sul gameplay. Ambientato nel 2047, ovvero 24 anni dopo le vicende del secondo capitolo troviamo una New York ormai ridotta ad una foresta pluviale e messa in quarantena dalla C.E.L.L. che vi ha costruito un'immensa cupola chiamata New York's Liberty Dome. Prophet diventa ancora la possibile soluzione per questa situazione intricata. Viene trovato all'interno di una nave da parte di Psyco e con lui s'infiltrano nella Liberty Dome. Psyco dona a Prophet uno speciale arco da predatore che permette a Prophet di essere silenzioso e letale. Il resto lo dovrete scoprire voi.


La nuova versione della nanotuta (la 3.0) permette non solo di usare le caratteristiche della versione 2.0, ma anche di correre senza sprecare energia e di usare sia armi umane che aliene. Come nella prima parte dell'avventura per eliminare una postazione missilistica posta su una specie di grande torre di ferro. Inoltre è più veloce marcare i nemici e seguirli per ucciderli direttamente o in silenzio. La nanotuta ha sempre la caratteristiche di corazza e occultamento per approcciare in modo strategico le situazioni, in più ora si possono violare meccanismi elettronici allo scopo di superare punti altrimenti invalicabili. L'utilizzo delle armi e della loro personalizzazione rimane la stessa.


In Crysis 3 il gameplay ne ha giovato arrivando ad un FPS ancora più moderno e coinvolgente. Ricordiamo che si tratta di un gioco di 8 anni fa, ma l'esperienza rimane ancora più che godibile. L'opera di rimasterizzazione è pressoché identica a quella del secondo capitolo, quindi un'ottimizzazione e miglioramento del comparto grafico e del raddoppio del framerate portandolo a 60 fotogrammi al secondo su Xbox Series X|S e PlayStation 5.

La Crysis Remasterd Trilogy è composta da tre giochi singoli, ognuno dei quali presenta un numero di obiettivi Xbox per un totale di 1000 punti ciascuno. Gli obiettivi totali sono ben 112 per un totale di 3000 punti. Per ottenerli tutti servirà spolparli per bene scoprendo tutto quello che i tre giochi hanno da offrire.


L'opera di rimasterizzazione è stata svolta da Saber Interactive, già nota per il mezzo miracolo realizzato con The Witcher 3 per Nintendo Switch. L'opera di ammodernamento ha coinvolto soprattutto il comparto tecnico con un miglioramento e ottimizzazione delle texture e degli effetti, l'innalzamento della risoluzione fino a 4K e il raddoppio de framerate per Xbox Series X|S e PlayStation 5. Il lavoro maggiore è stato fatto sul primo Crysis, proprio a causa della sua struttura open world e di meccaniche invecchiate meno bene rispetto ai capitoli successivi. Il primo episodio è l'unico che dispone della modalità qualità e prestazioni. Su Xbox Series S abbiamo riscontrato un framerate molto variabile, soprattutto nella “fasi aperte” nella modalità prestazioni.


Sulle console della precedente generazione (Xbox One, Xbox One X, PS4 e PS4 Pro) il framerate rimane ancorato a 30 fotogrammi al secondo con una risoluzione che può arrivare fino a 4K. Su Nintendo Switch si è dovuti scendere a più compromessi con una risoluzione di 720p e 30 fps sia in docked che in portabilità. Ricordiamo che le versioni PS3 e Xbox 360 dei tre titoli facevano fatica ad avere un framerate a 30 fps.


Crysis Remasterd Trilogy è disponibile non solo su Xbox Series X|S, ma su PS5, Xbox One, Xbox One X, PS4, PS4 Pro, Nintendo Switch. Solo Crysis Remastered è disponibile su PC.

IN CONCLUSIONE

Crysis Remasterd Trilogy rimane una bella esperienza ancora oggi, grazie all'opera di ammodernamento operata, rendendolo più appetibile soprattutto ai possessori di console. Grazie al raddoppio del framerate, i possessori di Xbox Series X|S e PlayStation 5 godono di un'esperienza migliore e più fluida. Il primo episodio è quello dove si è intervenuto di più, vista la sua struttura più vasta e un gameplay invecchiato meno bene rispetto al secondo e terzo capitolo.


I tre giochi sono ancora godibili e divertenti, dotati anche di una trama fantascientifica interessante. Doppiati tutti e tre in italiano e aventi un buon comparto audio, la trilogia di Crysis rappresenta ancora una bella esperienza. Il genere degli sparatutto in prima persona si è evoluto, ma se volete intraprendere un viaggio sulla genesi più importante che ha fatto conoscere Crytek a livello mondiale, vi consigliamo questa trilogia di una serie che ha permesso al genere degli FPS di evolversi fino ai giorni nostri.

Modus Operandi:

Abbiamo nuovamente intrapreso il viaggio e lotta contro gli alieni e la C.E.L.L. grazie ad un codice gentilmente datoci da Laboratorio Comunicazione.

La trilogia rimasterizzata della serie Crysis, che ha coinvolto due generazioni di console e l'evoluzione del PC, rimane ancora un'esperienza importante per gli appassionati del genere FPS, sopratutto a chi questa serie non l'ha mai giocata. Anche se gli anni passano, la qualità resta grazie anche ad un'opera di ammodernamento buona ma non eccezionale che permette comunque di fruire dei tre giochi con la migliore esperienza possibile. Su Xbox Series X|S e PlayStation 5 si potrà giocare ad un framerate doppio, garantendo una fruizione migliore e più fluida. Il primo capitolo è quello curato di più anche perché è il più grezzo avente meccaniche non invecchiate benissimo. Per il resto ci troviamo di fronte ad un'opera che ha dato molto al genere degli FPS che va vissuta, soprattutto - lo ripetiamo - da chi non ha mai giocato questa saga.
  • Buona opera di rimasterizzazione...
  • Il primo Crysis è quello curato meglio...
  • La trilogia è ancora godibile oggi...
  • … ma si poteva fare qualcosa in più
  • ... ma è anche quello invecchiato meno bene
  • ... ma sarà in grado di farsi piacere dalle nuove leve?
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