Recensione X-Box Series X-S
<<
<<
Titolo del gioco:
Tin Hearts
Anno di uscita:
2023
Genere:
Puzzle / Rompicapo
Sviluppatore:
Rogue Sun
Produttore:
Wired Productions
Distributore:
Xbox Store
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Console della famiglia Xbox One (Xbox One, Xbox One S, Xbox One X), Xbox Series X|S - una connessione a banda larga - un account Xbox - 13 GB di spazio libero su disco - Prezzo: €29,99
Box
  • Il nostro Albert, protagonista della storia.
  • Una bella cannonata &egrave; quello che ci vuole qualche volta.
  • Corrente elettrica. A cosa servir&agrave;?
  • Ci sono anche livelli all'aperto in Tin Hearts.
  • Pi&ugrave; andiamo avanti e pi&ugrave; le cose si fanno difficili.
  • C'&egrave; molto verde. Cosa si fa adesso?
  • Qua le cose si fanno difficili.
  • Ecco un piccolo protagonista.
  • La signora &egrave; intenta a suonare e non vede i soldatini che le passano davanti.
  • A cosa servir&agrave; quella macchina?
  • I livelli iniziali sono semplici, come &egrave; giusto che sia.
  • I blocchi sono ben allineati. Possiamo andare quindi.
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 10-07-2023
Una storia d'amore raccontata attraverso dei soldatini di piombo. Che la magia abbia inizio!

Dobbiamo andare a scomodare Hans Christian Andersen per una storia toccante sui soldatini di piombo, e precisamente la favola "Il soldatino di stagno". Edita per la prima volta nell'ormai remoto 1838 la fiaba raccontava l'amore impossibile tra un soldatino di piombo e una ballerina di carta: un amore che si manifestava durante la notte quando, al riparo da occhi indiscreti, i giocattoli prendevano vita. Una storia comunque struggente, altalenante fra disperazione e felicità che ha poi ispirato altre opere negli anni a seguire.


In tempi moderni ad esempio, i giocattoli che prendono vita al riparo dagli "occhi umani" non ricordano forse la saga di Toy Story? Invece gli sviluppatori di Rogue Sun si sono ispirati proprio alla storia originale creando un puzzle game dove i soldatini di piombo (animati dal vecchio meccanismo a corda) sono protagonisti anche se intercalati in una realtà narrativa ancora più grande. Tin Hearts è quindi una fiaba moderna interattiva raccontata attraverso un puzzle game con chiara influenza "Lemmings".

IL MONDO DI ALBERT

Nel gioco vestiremo i panni di Albert Butterworth, mastro giocattolaio dedito alla costruzione di soldatini di latta animati da strani meccanismi. Cronologicamente parlando siamo nella seconda metà dell'800 (quella che si definisce era Vittoriana) e la vita di Albert si alterna tra la passione per un mondo fiabesco e la continua lotta con la realtà, principalmente a causa della malattia della moglie e al difficile rapporto con la figlia. Non vi diremo altro sulla storia narrata da Tin Hearts anche perché i vari livelli di gioco saranno, uno dopo l'altro, quasi un pretesto per sviluppare una storia fatta di ricordi e di continui alternarsi di momenti belli e altri molto difficili.


Il meccanismo di gioco è estremamente semplice: dovremo far uscire i soldatini da una scatola e guidarli fino a un portale di uscita. Il gioco è strutturato con una visuale in prima persona e le parti del nostro corpo che di tanto in tanto si renderanno visibili avranno una tale trasparenza da lasciar intendere che stiamo navigando in un oceano di ricordi. Ad ogni modo nel gioco c'è una strana alchimia prevalentemente centrata sulla delicatezza dell'atmosfera e degli ambienti davanti a noi e su un contesto fiabesco comunque sempre presente e in ogni caso rafforzato dalla scelta dei protagonisti: un soldatino di latta che si muove da solo è sempre magico così come tutti quei giocattoli e congegni che si muovono grazie alla meccanica e animati da chissà quale forza sovrannaturale (dice nulla la parola Syberia?)

PIÙ SEMPLICE DI COSÌ

Il gameplay del gioco è estremamente semplice. Dovremo guidare i nostri soldatini dal punto A al punto B. Loro si muovono autonomamente, quindi potremo solo deviarne la traiettoria posizionando sul percorso alcuni ostacoli. Come dicevamo all'inizio, per chi ha buona memoria, questa è la tipologia di gioco del genere Lemmings, con quegli esserini che si muovevano in maniera scellerata sullo schermo andando anche a "suicidarsi" allegramente nel momento in cui non riuscivamo a regolarne il cammino. Gli ostacoli sono dei pezzi di legno che si incastrano su determinati supporti a seconda del simbolo che hanno disegnato sopra, tranne alcuni che invece potremo piazzare dove vorremo. Inizialmente le cose vanno avanti abbastanza semplicemente, più avanti invece potremo far volare i nostri soldatini (grazie a dei palloncini), farli rimbalzare e così via potendo disporre anche di ulteriori aggeggi che ci permetteranno ad esempio di recuperare dei blocchetti di legno in lontananza. La meccanica è, come dicevamo, molto semplice, tanto da convincere gli sviluppatori a evitare qualunque forma di tutorial e a fiondarci direttamente nel primo livello di gioco senza spiegazione alcuna.

PASSO DOPO PASSO

Ogni livello superato ci svelerà parte della storia di Albert: è questo il vero punto di forza della produzione con una narrazione in grado di incuriosire quel tanto che basta da voler andare avanti fino alla fine. Grazie all'atmosfera di gioco, suffragata dagli arredamenti e dalla delicata musica di accompagnamento, verremo catapultati in un modo fiabesco dove gli stessi soldatini da protagonisti diventeranno quasi una presenza di contorno lasciando spazio ai drammi del loro creatore. Dopo le prime battute di gioco sbloccheremo anche un orologio, molto utile per mandare avanti velocemente il tempo (ad esempio dopo aver impostato la traiettoria giusta per i soldatini) oppure permettendoci di riavvolgerlo per rimediare dopo un fallimento. Molto comoda anche la possibilità di mettere in pausa il tempo: oltre a poter studiare meglio lo scenario, avremo anche la possibilità di vedere indicata su schermo la traiettoria che seguiranno i soldatini. I livelli non sono difficili, almeno all'inizio ma, come sempre capita in un puzzle game, si complicheranno man mano che andremo avanti. Ce ne sono una cinquantina in tutto per un tempo di gioco stimabile intorno alle 5-6 ore dipendentemente dalla nostra bravura a risolvere i vari puzzle.

COMPARTO TECNICO

Tin Hearts è un gioco a basso budget e lo si vede dagli elementi che compaiono su schermo. Il lavoro sul comparto grafico ad esempio è buono per quanto concerne i disegni dei personaggi e dei fondali, un po' meno per le animazioni. Qualche problemino riguarda la regia e quindi anche la telecamera: pur permettendoci comunque una buona visuale della scena, si nota chiaramente come il gioco nasca per puntare sul VR (versione che uscirà in seguito). Come dicevamo prima sono d'effetto le musiche di accompagnamento mentre il doppiaggio (naturalmente in inglese) è un po' troppo altalenante dal punto di vista qualitativo. Dal lato gameplay gli enigmi ci sono sembrati ben studiati e con una buona curva crescente di difficoltà anche se, andando per le lunghe, qualche accenno di ripetitività si vede eccome.


A fare da traino al tutto è sicuramente la narrazione con una storia che val la pena raccontare e che ci spinge a proseguire livello dopo livello fino alla fine. In conclusione quindi ci troviamo davanti a un gioco che va inteso come una fiaba interattiva, con buoni enigmi da risolvere ma che, per la lentezza del ritmo e per la sua stessa natura intrinseca potrebbe non piacere a tutti. Se vi lascerete catturare dalla sua atmosfera però vorrete giocarlo fino alla fine.

Modus Operandi:

abbiamo esplorato il magico mondo di Tin Hearts grazie a un codice fornitoci dagli sviluppatori tramite Press Engine.

Tin Hearts è un puzzle game nel classico senso del termine con tutti gli sterotipi, ripetitività compresa, tipici proprio del genere. A fare da traino al tutto ci pensa una narrazione interessante, coinvolgente, delicata e al contempo molto dura che ci invoglierà ad andare avanti, livello dopo livello, per vedere la fine della storia. Non parliamo di un titolo tripla A, questo è chiaro e, fondamentalmente, siamo in un genere che si rivolge a una ristretta nicchia di appassionati. Se però questo tipo di giochi sono nelle vostre corde, allora dovreste comunque farci un pensierino.
  • Bella atmosfera di gioco
  • Storia molto interessante
  • Curva di difficoltà crescente e ben calibrata
  • Qualche cenno di ripetitività in alcuni livelli
  • Fondamentalmente è un gioco che nasce per il VR
GLOBALE