Recensione PlayStation 5
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Titolo del gioco:
Thymesia
Anno di uscita:
2022
Genere:
Action RPG / Soulslike
Sviluppatore:
Overborder Studio
Produttore:
Team17
Distributore:
PlayStation Store
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Console PlayStation 5 - una connessione a banda larga - un account PlayStation Network - 6 GB di spazio libero sul SSD della console - Prezzo: €29,99
Box
  • Corvus si aggira in un luogo che prima, e in parte ancora lo &egrave;, un circo.
  • Il combat system &egrave; davvero interessante e originale, grazie all'alternanza dell'uso di sciabola, aritiglio e le armi pestinenziali.
  • I combattimenti con i nemici pi&ugrave; coriacei, quelli con i rami sulle spalle, non vanno sottovalutati.
  • Sfruttiamo le armi pestinenziali in nostro possesso per mettere alle corde i nemici pi&ugrave; pericolosi, come questo strano essere che sembra essere fatto di sangue!
  • La sciabola va usata per aprire le ferite ai nemici, per poi affondare con l'artiglio!
  • Davanti a Corvus ci sono delle misteriose ed enorme pustole, non vogliamo sapere il loro contenuto!
  • La forza dell'attacco con l'artiglio &egrave; quello di togliere effettivamente punti vita ai nemici, una volta aperte le ferite con la sciabola e con la deviazione.
  • L'arma pestinenziale della Falce ha un doppio effetto: quello di aprire le ferite e di risanare una parte della salute di Corvus se colpisce il nemico!
  • Qui Corvus in una posa plastica.
  • La schermata di caricamento del Cortile dei Filosofi, ovvero il nostro hub e luogo di riposo.
  • La prima ambientazione con cui entreremo ufficialmente nel mondo oscuro di Thymesia.
  • Corvus viaggia nei suoi ricordi affiancata da Aisemy, figura ben pi&ugrave; grande... e non parliamo della sua altezza.
  • Ogni tanto il gioco sa regalare qualche scorcio grafico interessante, nonostante sia tutt'altro che next-gen.
  • L'amata e odiata Urd, il boss pi&ugrave; forte del gioco. Avremo a che fare con la migliore boss fight del gioco, nonch&eacute; decisamente impegnativa!
  • Un altro boss di gioco... ma non lo abbiamo incontrato all'inizio? Non mi dire che ci tocca affrontarlo di nuovo?!
  • Il passato e la mente di Corvus sono misteriosi quanto le origini degli esperimenti alchemici eseguiti nel Regno di Ermes.
Redattore: Roberto 'New_Neo' Sorescu
Pubblicato il: 23-08-2022
Scopriamo un nuovo action RPG, che ricorda un certo Bloodborne, avente un combat system dinamico e originale minato da poche ambientazioni e nemici.

Come ben sapete From Software ha fatto scuola negli action RPG, creando un vero e proprio genere a se stante: il soulslike, ovvero quell'esperienza di indole punitiva in grado di appassionare quei giocatori che amano le difficoltà elevate e le grandi soddisfazioni dopo aver battuto un boss ostico.


Uno delle opere più significative dello sviluppatore giapponese è stata Bloodborne, probabilmente la sua opera migliore, uscita in esclusiva su PlayStation 4 nel 2015 (qui la nostra recensione di Bloodborne) seguita a pari merito dall'immenso e amatissimo Elden Ring, disponibile da fine febbraio di quest'anno raggiungendo in questo periodo oltre 16 milioni di copie.


Abbiamo fatto questa premessa perché un nuovo action RPG, che ci ricorda proprio Bloodborne, è disponibile da pochi giorni sulle console di nuova generazione e PC. Stiamo parlando di Thymesia sviluppato dai taiwanesi di Overboard Studio e pubblicato da Team17 (etichetta storica, conosciuta sin dai tempi del Commodore Amiga negli anni '90. -NdR), presentato ai giocatori e alla stampa con una demo rilasciata nel maggio scorso. Il gioco è migliorato fino all'uscita del 18 agosto su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.


Thymesia ha un combat system decisamente interessante e un'ambientazione oscura dove a farla da padrone è una misteriosa epidemia che fa da sfondo ad una narrazione che coinvolge storie, uomini e guerre. Guideremo il misterioso Corvus che ricorda i famosi dottori della peste del XV secolo. Le sue origini sono sconosciute, così come la sua memoria persa nei meandri del sua coscienza.


Scopriamo questo nuovo action RPG di stampo soulslike nella nostra recensione!

ALCHIMIA, ESPERIMENTI E COMBAT SYSTEM

Le vicende che coinvolgeranno il nostro misterioso protagonista avranno luogo nel Regno di Ermes, un territorio tanto florido quanto oscuro. Il motivo è dovuto, leggendo i documenti e le lettere sparsi per gli scenari, ad esperimenti alchemici dove venivano coinvolti sia animali che persone. Probabilmente a causa di questi misteriosi esperimenti e alla ossessione di alcuni, a farne le spese ernao gli abitanti e i soldati con improvvise mutazioni corporali e l'apparizione di mostri che pare fossero la causa di un'epidemia di origini sconosciute. Se aggiungiamo che il nostro Corvus soffre di un'amnesia che gli impedisce di ricordare il suo passato, comprendere ciò che è successo è un'impresa.


Dopo il tutorial iniziale, che insegna i rudimenti del combat system, veniamo catapultati in un combattimento con il primo boss; l'esito è purtroppo scontato e veniamo ridotti in fin di vita. Ci ritroviamo in un luogo di pace, soccorsi da una ragazza dal nome Aisemy. Come avrete intuito il luogo fungerà da hub per attività di vario tipo volte a crescere di livello, migliorare le caratteristiche di Corvus e altro che tra poco vi descriveremo.


La moneta di scambio per la crescita di livello è rappresentata dai frammenti di ricordi, ottenuti sconfiggendo i nemici o trovati in giro nel mondo di gioco. Avanzare di livello non sarà complicato, poiché da un certo punto in poi il numero massimo di frammenti di ricordi per aumentare di livello sarà sempre lo stesso. I falò sono rappresentati da una sedia dove c'è la figura di Aisemy in forma di spirito.

La dinamicità del combat system vuole ricordare quella di Bloodborne ma, in verità, è molto diversa, così come si discosta dai soulslike di From Software. Dobbiamo ammettere che ci siamo trovati bene e ci siamo anche divertiti una volta compreso e utilizzato bene il meccanismo. Avremo una sola e unica arma primaria: la sciabola. Le fondamenta del combat system si basano sulla parte pestilenziale che coinvolge il cosiddetto artiglio e le armi pestilenziali. Laddove l'attacco con la sciabola provoca ferite (con la porzione relativa al danno che diventa bluastra), non toglie nessun punto vita mentre sarà proprio l'attacco artiglio di Corvus che agirà sulla ferite togliendo effettivamente punti vita all'avversario di turno, quindi servirà agire sia di sciabola che di artiglio per avere ragione sia dei nemici più deboli che di quelli più forti.


Inoltre sarà possibile rubare temporaneamente l'arma pestilenziale del nemico eseguendo un attacco predatore con l'artiglio tenendo premuto il tasto dorsale R2, per poi usarlo subito con il tasto triangolo. Quando l'avversario eseguire un attacco critico - si vedrà una linea curva verdognola diretta verso di noi - potremo immediatamente interromperlo usando una piuma tramite il tasto dorsale L2. Le piume sono in numero limitato e vanno usate con parsimonia.


Non dovremo preoccuparci della stamina, di stancarci o di cadere da grandi altezze, avremo una barra della vita e una legata all'uso delle armi pestilenziali, Queste si ottengono sconfiggendo particolari nemici e mostri, nonché i boss. In tutto sono 21 e decisamente varie, potenziabili grazie al rilascio di specifici oggetti dai nemici sconfitti. 

IL MONDO DI GIOCO E LE BOSS FIGHT

Essendo Thymesia un titolo indipendente non aspettatevi un capolavoro o un gameplay alla Bloodborne. Comunque nel suo piccolo il combat system funziona e anche bene. Pur non avendo i crismi di un soulsike di From Software, il dover alternare attacchi in mischia con quelli pestilenziali, per eliminare i nemici, dona al gioco un certa originalità. Altra caratteristica interessante del titolo Overborder Studio è quella della gestione libera dell'albero delle abilità, ovvero quella di togliere e aggiungere abilità in base alle proprie esigenze o magari di sperimentare altri modi di combattere. Dopo il 30° livello non ci saranno più punti abilità, quindi con quelli a disposizione si dovrà gestire tutto l'albero.


Fondamentale è la funzione della deviazione, ovvero il famoso parry, che avrà luogo se premeremo il tasto apposito nell'esatto momento in cui stiamo per ricevere un colpo. Potremo scegliere tra due tipi di deviazione o di non utilizzarla in favore della sola difesa. Deviando correttamente gli attacchi apriremo ferite ai nemici con cui poter affondare immediatamente con l'artiglio. Sta a noi capire quando utilizzare l'artiglio e le armi pestinenziali. Tutto questo dona una buona varietà agli scontri (personalmente mi sono trovato bene con la Falce, lo Spadone e l'Arco. NdR), sopratutto con quelli più coriacei e con i boss. 

Dopo aver elogiato il combat system, non possiamo dire la stessa cosa del mondo di gioco. I livelli e le ambientazioni di Thymesia sono una manciata e hanno dimensioni piuttosto contenute e lo stesso vale per il numero e tipi di nemici. Questo può riflettersi sui combattimenti che rischiano di diventare monotoni. Da qui comprendiamo i limiti di una produzione indipendente, potenzialmente più che interessante se le dimensioni del progetto fossero state più grandi.


Piccola menzione d'onore per le boss fight. Questa volta la qualità non mancherà con alcuni combattimenti quasi epici, come quella con Urd davvero molto impegnativa e appassionate grazie anche ad un accompagnamento musicale sopra la media (mi ha fatto non poco penare, ma dopo decine e decine di tentativi sono riuscito a sconfiggerla, con tanto di grande mega pacca sulle spalle! -NdR). L'unico neo è che proprio i boss non hanno molti pattern d'attacco e quindi una volta ben appresi si riesce a venirne a caso prima di quanto si pensi, con alcune eccezioni proprio come quella di Urd secondo noi il boss più forte del gioco.

Thymesia propone 38 trofei suddivisi in 12 di Bronzo, 23 d'Argento, 2 d'Oro e l'imprescindibile Platino. Per ottenerli tutti non basterà terminarlo sconfiggendo tutti i boss, ma servirà un'opera di collezionismo non indifferente e soddisfare alcune richieste particolari come svuotare la barra d'energia del boss durante il tutorial e altro che lasciamo a voi i piacere di scoprire.


Il titolo della taiwanese Overborder Studio è disponibile non solo su PlayStation 5 e Xbox Series X|S, ma anche su PC dove a maggio è stata resa disponibile una demo per iniziare a prendere confidenza con il gioco, in attesa della versione finale disponibile dal 18 agosto 2022

TECNICA INDIPENDENTE

Dove Thymesia non brilla è sul comparto tecnico. Prettamente sviluppato sulle console di nuova generazione, fatichiamo a trovare una singolo aspetto next-gen. Non solo la grafica non sfrutta minimamente la potenza computazionale di PlayStation 5 (oggetto della nostra prova) e Xbox Series X|S, ma il nostro progredire per i livelli di gioco è affetto da una nebbia che nasconde poligoni in lontanza con un fastidioso effetto pup-up che fa apparire elementi poligonali anche a pochi metri da Corvus. Le caratteristiche del DualSense non sono state prese in considerazione, quindi è come se avessimo in mano il DualShock di PS4.


Con l'uscita su Nintendo Switch via cloud non comprendiamo perché non si sia deciso di farlo uscire anche su PlayStation 4 e Xbox One, hardware in grado di farlo girare senza problemi. L'unico aspetto positivo del comparto tecnico è quello dei 60 fotogrammi al secondo, anche se non sempre granitici con alcuni rallentamenti in particolari punti che fatichiamo a comprendere. Sul fronte dei caricamenti questi sono rapidi ma anche qui abbiamo notato degli strani scatti una volta entrati in gioco, come se il sistema non avesse ancora terminato il caricamento. Come ciliegina sulla torta ci sono capitati ben più di una volta dei blocchi totali e improvvisi di gioco di circa 1-2 secondi per poi tornare alla normalità, e un paio di volte siamo stati rispediti alla dashboard. Nonostante questi problemi tecnici, per fortuna non così frequenti, l'esperienza rimane comunque buona. 

Quello che per noi conta è la sostanza, e Thymesia di sostanza ne ha da vendere ma non abbastanza per avvicinarsi ai titoli From Software. Se pensiamo che in giro c'è un certo Elden Ring, così come il remake di Demon's Souls, il paragone sarebbe ingiusto e irrispettoso verso questa produzione indipendente. Di certo il titolo taiwanese può contare sulla solidità e originalità del suo combat system che sicuramente verrà apprezzato sia dagli esperti, sia da chi vuole avvicinarsi al genere. Inoltre la difficoltà non è così elevata (il sottoscritto lo ha terminato battendo tutti i boss e svelando uno dei cinque finali. -NdR), tanto da essere accessibile anche per i meno esperti visto che non è così punitivo. Chiudiamo con la localizzazione in italiano che comprende i sottotitoli per l'interfaccia di gioco.


In buona sostanza Thymesia è un action RPG di stampo soulslike con un bel combat system e una discreta storia, minato da poche ambientazioni e nemici e da un comparto tecnico vecchio di una generazione; comunque in grado di farsi apprezzare anche grazie al suo prezzo budget. 

Modus Operandi:

Abbiamo intrapreso il viaggio di Corvus tra nemici e mutazioni alchemiche grazie ad un codice datoci da Team17 tramite Press Engine.

Dopo la demo che ha lasciato qualche dubbio in chi l'ha provata, Thymesia si è rivelato un buon action RPG di stampo soulslike grazie al suo interessante combat system, veloce e versatile senza troppi fronzoli. Non esiste la stamina, quindi si è liberi di utilizzare il suo doppio attacco con sciabole e artiglio senza stancarsi, nonché gestire a piacimento l'albero delle abilità. La storia e la lore, che fa da sfondo ad un'ambientazione che ricorda i dottori delle peste del XV secolo, è ben ricreata e di discreta fattura. Peccato per una realizzazione tecnica che di next-gen non ha praticamente nulla se non i 60 fotogrammi al secondo, se poi abbiamo poche ambientazioni e pochi nemici ci rammarichiamo perché il potenziale per un titolo di gran livello c'era tutto. Comunque quello che abbiamo è più che sufficiente per soddisfare sia i palati esperti che quelli che vogliono avvicinarsi al genere.
  • Combat System ben fatto e molto versatile
  • Ottima l'idea di gestire liberamente l'albero delle abilità
  • Boss fight di qualità
  • Poche ambientazioni esplorabili
  • Numero e tipologia di nemici basso
  • Tecnicamente lontano da un titolo dell'attuale generazione
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