Recensione X-Box Series X-S
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Titolo del gioco:
Midnight Fight Express
Anno di uscita:
2022
Genere:
Azione / Picchiaduro a scorrimento / Indie
Sviluppatore:
Jacob Dzwinel
Produttore:
Humble Games
Distributore:
Xbox Store
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
No
Requisiti minimi:
Console della famiglia Xbox One (Xbox One, Xbox One S, Xbox One X), Xbox Series X|S - una connessione a banda larga - un account Xbox - 8 GB di spazio libero su disco - Prezzo: €19,99
Box
  • Anche in moto? Non manca proprio nulla.
  • Sangue e violenza non mancano di certo nel gioco.
  • Una bella cover art ci sta no?
  • I fondali sono semplici, ma ben disegnati.
  • Incredibile, non ci credono!
  • Il boss non &egrave; difficile e attacca sempre allo stesso modo, ma i suoi scagnozzi disturbano e non poco.
  • Topi tossici dicevano di no vero?
  • Lottando sul treno possiamo buttare qualcuno di sotto ma occhio al cecchino sull'elicottero.
  • Per ogni nuova abilit&agrave; acquisita il gioco ci spiega come usarla.
  • Ci sono tanti bei oggetti sullo sfondo, pronti per essere lanciati sulla testa dei cattivi.
  • Non c'&egrave; da perdere tempo, bisogna proseguire.
  • Hanno scomodato pure braccio di ferro a quanto pare :)
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 23-09-2022
Babyface è una micidiale arma da combattimento, veloce e letale. Pericolosissimo se cade nelle mani sbagliate...

Il nuovo gioco pubblicato da Humble Games e sviluppato da una sola persona, Jacob Dzwinel, incarna l'essenza vera e propria di un picchiaduro a scorrimento hardcore. Un comparto narrativo che, alla fine, è un pretesto trascurabile e che serve esclusivamente da giustificativo per far fuori decine e decine di cattivi nel modo più cruento possibile con l'unico obiettivo di andare avanti livello dopo livello. Per la verità un pizzico di narrazione c'è: l'ex-criminale Babyface all'inizio del gioco si trova all'interno di una stazione di polizia, sottoposto a un rigido interrogatorio che sembra orientarsi verso una sentenza di condanna già emessa. Il nostro, colto da un impeto di giustizia personale, ha fatto fuori decine di criminali ripulendo le vie della città sotto la guida di un fantomatico drone e, adesso, è chiamato a pagare il conto. Di tanto in tanto durante i livelli di gioco ci saranno altri dialoghi fra Babyface e il drone così come degli intermezzi con l'interrogatorio dei poliziotti, ma - una volta presi dai ritmi di gioco - ci farete sempre meno caso e andrete dritto per dritto.

LA STRANA MISSIONE DI BABYFACE

I vari livelli di gioco si susseguono come una sorta di racconto da parte di Babyface che descrive ai poliziotti la carneficina da poco compiuta. Non ci è dato sapere perché ha pensato di ripulire le strade della città affrontando le varie gang, questo lo si scopre poi alla fine del gioco ma di certo un sano sospetto è nei confronti di questo fantomatico drone che lo guida nella mattanza e che, almeno all'inizio, nessuno sa da dove provenga. Durante il percorso si affronteranno tutte le gang della città con tanto di boss finali: gente senza scrupoli, strana come i ratti delle fogne o il livello popolato da zombie, fino a tre livelli in cui saremo a bordo di veicoli (barca, moto e camion) e il gioco si trasforma in una sorta di sparatutto. In totale ci sono 40 livelli da superare, tutti abbastanza brevi e caratterizzati da una buona varietà di nemici via via sempre più pericolosi.


Oltre a menar le mani potremo utilizzare elementi dello scenario per attaccare: il tasto LT del controller ci evidenzierà sulla scena (in una sorta di scan) la posizione dei nemici e tutti gli oggetti con i quali potremo interagire, mentre il tasto RB ci permetterà di raccogliere l'oggetto e di lanciarlo contro l'avversario. Naturalmente tutto gravita sulla nostra velocità di movimento e sulla capacità di gestire le varie combo anche perché i nemici attaccano sempre a orde ed è facile farsi circondare e lasciarci la pelle. Gli scenari non danno spazio ad esplorazioni, livelli nascosti, anfratti da scoprire e così via ma si procede in modo abbastanza lineare e veloce missione dopo missione, a volte senza neanche il tempo di gustarseli a dovere.

BOTTE DA ORBI E ANCHE DI PIÙ

Inizialmente si colpisce esclusivamente con il tasto X ma, man mano che si completano i livelli, si ottengono dei gettoni virtuali da spendere (uno per ogni livello completato) per personalizzare le abilità di Babyface. In una sorta di albero delle progressioni potremo sbloccare delle abilità aggiuntive: a volte, però, per averne alcune interessanti dovremo obbligatoriamente passare per altre meno efficaci. Questo sistema fa degnamente il suo dovere anche perché durante il gioco non basterà premere pulsanti a caso per avere ragione degli avversari, ma è bene utilizzare le abilità appena sbloccate. Molto interessanti sono quella del colpo di grazia (dopo aver riempito di botte l'avversario bisognerà premere il tasto LB) che progredisce in maniera molto interessante e quella che gestisce l'arma secondaria, una bella magnum che scarica un colpo sull'avversario più vicino e che poi necessita di un tempo di ricarica.


Dal punto di vista delle armi c'è in giro di tutto: alcune le potremo raccogliere da terra, altre le dovremo strappare dalle mani dei nostri avversari. Ce n'è di tutti i tipi, mazze, bastoni, coltelli, machete, fino ad arrivare a pistole e fucili a ripetizione. Inutile dire che questi ultimi hanno munizioni limitate dopodiché diventano ferrovecchio (ma lanciarle in testa all'avversario con il tasto RT le rende ancora funzionali). Non ci sono in giro invece oggetti che ripristinano l'energia, questa si recupera lentamente anche se spesso non ci danno neanche il tempo. Alcuni livelli poi aggiungono un po' di pepe alla battaglia, come ad esempio quando ci troveremo a lottare sui binari e dovremo scansare i treni che arrivano o più avanti vicino al molo con delle casse di container che cadono dall'alto. Facendo attenzione tutto questo si può usare a proprio vantaggio così come i vari barili di esplosivi disseminati in giro che se colpiti al momento giusto causano vere e proprie devastazioni. Le monete elargite alla fine di ogni livello invece ci permettono di personalizzare il look del nostro personaggio, naturalmente nella fase di intermezzo da un livello all'altro.

LA DIFFICOLTÀ ALTALENANTE

Ad emergere subito fin dalle prime battute di gioco è la curva di difficoltà che presta il fianco a qualche critica. In alcuni livelli ci troveremo in situazioni quasi impossibili che ci impegneranno a lungo prima che possiamo superarle, per poi subito dopo incontrare livelli facilissimi. La curva di difficoltà ogni tanto va per conto suo non seguendo un criterio di crescita graduale e lo stesso vale per i boss il più delle volte più semplici dei soldati stessi, se non fosse che ci attaccano insieme al loro plotone. Per fortuna una volta morti il respawn avviene nell'ultimo punto visitato anche se è capitato più volte di ricominciare al centro della bagarre senza avere il tempo di scansare i colpi con il risultato che siamo periti di nuovo. Un'altra piccola critica può essere estesa al sistema di collisioni non proprio perfetto in alcuni frangenti.


In realtà parliamo di un gioco dal ritmo molto frenetico e questo continuo correre e ricominciare va un po' a discapito della narrazione che, passerà tranquillamente in secondo piano: a pagare pegno però sono le varie gang che si susseguono e che, a un occhio attento, esprimono grande cura e fantasia da parte dello sviluppatore ma che, nell'arco narrativo sono ben poco valorizzate. Di sicuro ad essere ben presente è l'alto senso di rigiocabilità dei vari livelli: è una gran bella soddisfazione tornare indietro ad affrontare una gang che ci ha fatto patire dopo aver potenziato a dovere il nostro albero delle abilità ma, come se non bastasse, anche alcune missioni particolari affidate dal gioco tipo la raccolta dei denti d'oro persi negli scenari può essere una manna per i maniaci del completismo.

COMPARTO TECNICO?

Il comparto tecnico in linea di massima fa la sua bella figura. La grafica a volo d'uccello con inclinazione isometrica, non è pregna di dettagli ma quello che c'è è ben disegnato e ben colorato. Buone anche le animazioni, fluide e veloci, così come la sensazione delle hitbox che, a parte qualche piccolo svarione, trasmette bene l'impatto dei colpi sugli avversari e, ahimè, su di noi. Ottima la colonna sonora con dei brani accattivanti e coinvolgenti mentre pollice giù per la narrazione che, come detto, si perde per fare spazio all'alto ritmo di gioco (magari avrebbe beneficiato di qualche intermezzo in più) e si perde anche per problemi di localizzazione dato che il gioco è tradotto quasi quasi anche per la lingua della Papuasia ma non in italiano. Evidentemente per gli sviluppatori stranieri contiamo quanto il due di briscola ormai come mercato videoludico. Per carità, in un gioco simile non è proprio la fine del mondo però dalla presentazione del gioco hanno puntato molto sulla storia e quindi è giusto insistere sull'argomento.


L'altro lato della medaglia è che malgrado queste piccole imperfezioni il gioco diverte e pure tanto: non si riesce a staccarsene sia per vedere cosa c'è dopo che per valutare il grado di forza del nostro Babyface dopo i potenziamenti. A maggior ragione possiamo chiudere un occhio se pensiamo che il tutto è stato sviluppato con un budget ridotto e da una persona sola (complimenti sinceri allo sviluppatore). Non stiamo parlando di un gioco in grado di competere con i vari "mostri sacri" dei picchiaduro a scorrimento, ma di un titolo in grado di farci divertire senza pensieri per almeno le cinque ore necessarie a portarlo a termine (anche di più si torna sui propri passi). E da questo punto di vista possiamo ritenerci ampiamente soddisfatti.

Modus Operandi:

abbiamo seguito il macello di Babyface grazie a un codice fornitoci da Fortyseven Communication.

Midnight Fight Express è un gioco ambizioso e lo si capisce dall'insieme di cose che lo sviluppatore ci ha messo dentro: combattimenti, crescita del personaggio, armi di ogni genere, interazione con gli ambienti e così via. Purtroppo non tutto fila per il verso giusto, la difficoltà è altalenante, qualche collisione non proprio precisa e la narrazione si perde per strada, complice anche la mancata localizzazione nella nostra lingua. A suo favore c'è un ritmo di gioco travolgente, accompagnato da musiche di alto impatto per non parlare dell'alta rigiocabilità e di una longevità che per un prodotto a basso costo realizzato da una sola persona è di tutto rispetto. Riesce comunque ad incollarci allo schermo, quanto meno per vedere la prossima gang o i prossimi livelli e questo grazie anche a livelli brevi e a una buona varietà. In conclusione ci troviamo davanti un gioco che diverte e intrattiene più che dignitosamente, possiamo tranquillamente accontentarci.
  • Ritmo frenetico
  • Belle le varie gang
  • Musiche di alto livello
  • Alta rigiocabilità
  • Curva di difficoltà non sempre ben ponderata
  • Qualche collisione si perde
  • Il comparto narrativo passa in secondo piano
  • È intollerabile che sia tradotto in 8 lingue e manchi l'italiano
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