Recensione X-Box Series X-S
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Titolo del gioco:
Immortality
Anno di uscita:
2022
Genere:
Avventura
Sviluppatore:
Half Mermaid Productions
Produttore:
Half Mermaid Productions
Distributore:
Xbox Store
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Console della famiglia Xbox One (Xbox One, Xbox One S, Xbox One X), Xbox Series X|S - una connessione a banda larga - un account Xbox - 31 GB di spazio libero su disco - Prezzo: €19,99
Box
  • Qua ci troviamo nel film del 1999 Two of Everything, durante le prove per essere precisi. Al centro Archer.
  • Ancora Amy Archer in Two of Everything.
  • Qua invece siamo in Minsky in una scena romantica tra la nostra Marcel e Carl Greenwood.
  • Ancora loro due da un'altra inquadratura.
  • In questa clip possiamo vedere le prove costume della Marcel per il film Ambrosio.
  • La dice lunga questa espressione di Marissa in Two of Everything.
  • Poteva mancare il classico ciak?
  • Un altra clip di Ambrosio, uno dei tre film mai pubblicati.
  • E qua c'&egrave; una bella reunion per discutere sul copione.
  • Ecco come appaiono le varie clip. Possiamo organizzarcele come vogliamo, tutto sta a noi.
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 22-09-2022
Una nuova promessa del cinema, abbattuta dalla malasorte e poi scomparsa dalle scene. Che fine ha fatto Marissa Marcel?

Questo è l'interrogativo principale nel nuovo gioco capolavoro di Sam Barlow, in grado di trascinarci in un mondo parallelo, quasi distopico dove, indagando nel passato dobbiamo riuscire a spiegare il presente e dare, finalmente, la giusta visibilità a una ragazza troppe volte frenata dalla vita.


La storia di Marissa Marcel inizia nel 1968 quando, dopo aver recitato uno spot televisivo, fu notata dal regista Arthur Fischer che la scritturò per il film Ambrosio, in realtà una trasposizione cinematografica del romanzo Il Monaco di Lewis. Finalmente per la giovane Marissa le porte del successo si erano finalmente aperte anche se il destino aveva deciso di metterci lo zampino al punto che il film non uscì mai nelle sale cinematografiche. La seconda occasione si sarebbe presentata nel 1970, con il thriller poliziesco Minsky. C'erano tutti i presupposti per sfondare ma anche questa volta qualcosa non andò per il verso giusto e la morte di un membro del cast sul set fece entrare nell'olimpo degli incompiuti anche questa pellicola. Poi la Marcel scomparve fino al 1999 quando fu chiamata per il film Two of Everything ma per l'ennesima volta il talento della Marcel era destinato a finire nell'oblio con un altro film mai pubblicato. Dopo quell'anno il nulla, della Marcel si sono perse le tracce fino ad oggi quando ci viene data la possibilità, finalmente, di far luce sulla storia della ragazza.

CHE È SUCCESSO ALLA MARCEL?

Il gioco di Sam Barlow, in piena sintonia con le sue opere precedenti, Her Story e Telling Lies, ci mette nei panni di un videoamatore con a disposizione tantissime clip di parti girate dei tre film mai usciti sul mercato, contornati anche da apparizioni televisive, backstage, in pratica tutto il materiale disponibile su Marissa Marcel. Come in una sala di montaggio ce le troveremo davanti e potremo visualizzarle, avanzarle o riavvolgerle velocemente, metterle in pausa giusto per cercare di farci un'idea sul personaggio di Marissa e cercare, perché no, di capirne di più su tutto ciò che le è successo. L'interfaccia di gioco è striminzita al massimo dal momento che utilizzeremo solo degli strumenti per guardare i filmati e un meccanismo che però, una volta messa la clip in pausa, ci permetterà di selezionare qualcosa sullo schermo (personaggio, oggetto, e così via) rimbalzandoci alla prossima clip attinente. Ad esempio se selezioneremo Marissa verremo trasportati in un'altra clip con Marissa ma se selezioneremo un atteggiamento, tipo un bacio, ci catapulteremo in tutte le altre clip con scene romantico-amorose. La buona notizia è che non sempre un punto di interesse porta alla stessa clip di destinazione, con una ricerca che sarà sempre diversa dalla precedente. Inoltre le varie clip sono tutte ottimamente girate da bravissimi attori, citiamo su tutti la bravissima Manon Gage che interpreta la Marcel, ma c'è gente del calibro di Charlotta Mohlin, di Barry Gifford, di Alan Scott dei quali però per evitare spoiler non vi diremo il ruolo rivestito nelle pellicole.

UNA RICERCA A MODO NOSTRO

Inizialmente troveremo alcune clip subito accessibili, da lì una volta visionate e selezionati i punti di nostro interesse verremo catapultati nelle altre. Possiamo ordinare le clip in ordine cronologico oppure in ordine di scena salvo poi rimbalzare a destra e a manca al primo indizio utile che catturerà la nostra attenzione. Ci sono più di 200 filmati da poter visualizzare. Nel gioco non c'è una linea da seguire per visualizzare i filmati, tutto è lasciato alla nostra intuizione e alla nostra capacità di immergerci nella storia e di scegliere di vederla come più ci aggrada. Inizialmente il gioco trae in inganno sembrando quasi quasi un semplice e solo pretesto per mostrarci dei video: senza quasi accorgercene però alla seconda o terza visione di una clip saremo in grado di rilevare un dettaglio che prima ci era sfuggito e da lì cominceremo a costruire il nostro puzzle, tassello dopo tassello che ci porterà a delle considerazioni/conclusioni tutte esclusivamente nostre. La sensazione trasmessa è per davvero quella di avere a disposizione tutto il girato delle tre pellicole mai pubblicate ma sarà soprattutto nelle scene "fuori le quinte" che ci concentreremo di più per cercare di entrare nella mente di Marissa Marcel. Una volta aperta la nostra mente al coinvolgimento poi il tutto si alimenta da solo con le nostre teorie che, come una vera e propria indagine investigativa, seguiranno un iter tutto logico e ci troveremo nella nostra postazione di gioco circondati da foglietti pieni di appunti che abbiamo preso guardando una clip dopo l'altra.

LA QUALITÀ È MOLTO ALTA

Come dicevamo la qualità dei filmati è di alto livello, sia per la bravura degli attori coinvolti che per come le clip ci vengono presentate, in piena sintonia con gli anni di riferimento nei quali sono state girate. Colori sbiaditi, effetto neve, salti e tutto il pacchetto completo che possa riguardare pellicole finite nel dimenticatoio e recuperate dopo più di 50 anni. Naturalmente alcuni artefatti sono posizionati ad hoc, proprio per stuzzicare la nostra curiosità e per farci chiedere come mai proprio quel pezzo di intervista sia rovinato o perché quel pezzettino di audio stranamente non si sente. Per godere appieno del gioco dobbiamo indubbiamente tirar fuori la nostra indole complottista e sospettosa: solo così riusciremo a farci coinvolgere in una ricerca che, se ben eseguita, ci darà tante soddisfazioni. Immortality non è un gioco da godere passivamente, da spettatori: per esprimere il suo potenziale richiede il nostro pieno coinvolgimento diretto, soprattutto la nostra immedesimazione pressoché totale. Le clip sono molto varie, chiaramente senza censura e in grado di toccare svariati punti della vita quotidiana reale e cinematografica (comprese suggestioni e simbolismi vari). Una volta giunti ai titoli di coda però non è detto che non si voglia tornare indietro per seguire una linea diversa passando per altre clip con un altro filone logico.

CAPOLAVORO O NO?

Dal punto di vista tecnico su Immortality non c'è assolutamente nulla da dire. Perfettamente funzionante l'attrezzatura per giocare con le clip, inoltre non si notano magagne di tipo tecnico di nessun tipo. Le clip sono veramente stupende, ottimamente girate e altrettanto ben presentate, come la colonna sonora sempre a tema e sempre gradevole. Ottima l'interpretazione degli attori e ottimo anche il doppiaggio in lingua originale, fortunatamente supportato da buoni sottotitoli nella nostra lingua. Naturalmente, ma questo l'avevate già capito, parliamo di un gioco non adatto a tutti. Chi si mette davanti alla console per rilassarsi qualche ora sparando a destra e a manca o saltando da una piattaforma all'altra potrebbe trovare noiosa e monotona la trama di Immortality. Se invece sarete disposti a farvi fagocitare dalla storia mettendo in campo il vostro spirito di immedesimazione allora il discorso cambia: senza neanche accorgervene verrete catturati da un vortice che vi farà rimbalzare da una clip all'altra facendovi costruire congetture e castelli che saranno esclusivamente vostri.


Immortality non ha una linea da seguire né un finale da raggiungere in un determinato modo. Per dirla semplicemente Immortality è come lo volete voi. In questo caso vi divertirete veramente da matti.

Modus Operandi:

abbiamo indagato su Marissa Marcel grazie a un codice fornitoci dagli gentilissimi sviluppatori di Half Mermaid Productions.

Immortality è un gioco molto particolare, sicuramente non adatto a tutti ma, come un vaso di Pandora, è pronto a liberare un intero mondo a chi vorrà dedicarvisi nel modo giusto. Inizierete ad osservare le clip con scetticismo salvo poi fermarvi di fronte a una che ha catturato la vostra attenzione in un determinato particolare. Da lì in poi sarete già stati catturati dal gioco e non riuscirete a venirne fuori finché non avrete dimostrato che le vostre teorie erano giuste o sbagliate. È il gioco che si adatta a voi non viceversa, ed è lo stesso gioco che è in grado di regalarvi sensazioni diverse ogni volta che vi ci metterete su. Comparto tecnico superbo, bellissime clip ottimamente recitate, ce n'è abbastanza per consigliarlo a chi vorrà dargli una possibilità. Siete pronti a scoprire che fine ha fatto Marissa Marcel?
  • Tecnicamente superbo
  • Storia splendida che si sviluppa come volete voi
  • Clip ottimamente girate e recitate da attori all'altezza
  • Per molti ma non per tutti
GLOBALE