L'universo cyberpunk ha sempre affascinato gli appassionati di fantascienza e di chi ama le storie, le quali vanno a toccare il mondo di oggi con le sue contraddizioni e ambiguità. Metropoli futuristiche che parlano di tecnologia avveniristica, dove i poteri e le corporazioni vogliono assoggettare più persone sotto un'unica legge/entità sfruttando povertà e sofferenze di chi vuole cambiare aspetto facendosi impiantare arti e parti meccaniche nel proprio corpo.
Da queste basi parte la storia e l'universo di ANNO Mutationem, un action adventure con una componente RPG che va ad integrarsi nell'evoluzione della protagonista Ann Flores, una combattente con diverse capacità “latenti” che si svilupperanno durante il corso del gioco facendole scoprire parte del suo misterioso passato.
Ad accompagnarla ci sarà la sua fidata amica Ayane che, tramite uno specifico aggeggio tecnologico, starà al suo fianco virtualmente aiutandola con consigli e deduzioni allo scopo di scoprire tutti gli eventi che inevitabilmente coinvolgeranno proprio Ann e avranno più di un collegamento sulla sua vita e sul suo passato.
Sul pianeta si sta eseguendo una sorta di esperimento su vasta scala che sta coinvolgendo più di una corporazione - con relativi intrighi e azioni sotto traccia - in un luogo non meglio specificato. Purtroppo le cose non vanno come previsto, con una conseguente e immane esplosione che trasforma la Terra in un luogo desolato e morente. Dopo aver percorso una piccola porzione di questa apocalisse nei panni di una ragazza in fin di vita, la nostra Ann si risveglia nel suo appartamento credendo di aver fatto un brutto sogno.
Ann vive all'interno di una grande città iper-tecnologica di stampo prettamente cyberpunk, ambientazione sci-fi a cui siamo ormai molto abituati vista anche l'uscita da quasi due anni di Cyberpunk 2077 (qui la nostra recensione) che ha suscitato non poche polemiche all'esordio per lo stato in cui versava la versione per console last-gen (PS4 e Xbox One). Altro titolo con cui possiamo approfondire l'universo cyberpunk è Cloudpunk (qui la nostra recensione), ma possiamo citarne molti altri.
Da qui in avanti inizieremo a prendere confidenza con il sistema di controllo che unirà fasi di esplorazione 3D a fasi platform e combattimento in 2,5D. Tale peculiarità potrebbe far pensare ad una certa complessità di fondo, invece le due fasi sono ben unite tra loro indicandoci quando si esplora in “tranquillità” e quando si combatte.
Quello che la nostra Ann si troverà davanti è un mondo dove persone normali e con parti meccaniche e cyborg convivono insieme. Ma questa volta non è solo frutto di miglioramenti tecnologici al servizio dell'uomo, bensì un misterioso agente patogeno uscito probabilmente fuori dall'esplosione che ha fatto da introduzione al gioco. Parliamo del Mechanika Virus, in grado di infettare gli esseri umani e animali trasformandoli in una sorta di esseri meccanici. Fortunatamente la società si è adattata evolvendosi, cercando di capire come contrastare questo misterioso virus.
La nostra protagonista dovrà uscire dal palazzo per recarsi nel laboratorio di un suo fidato amico per farsi analizzare allo scopo di capire le causa della sua misteriosa malattia che non la lascia dormire tranquilla (il sogno di un mondo devastato è uno di questi). Proprio da qui scopre che sua fratello è scomparso senza un motivo valido. Ann vuole vederci chiaro e, insieme al supporto di Ayane, decide di andarlo a cercare senza immaginare dove tutto questo la porterà.
Gambe in spalla e forte di abilità fisiche fuori dal comune, Ann inizia la sua ricerca del fratello scomparso esplorando ognuna delle porzioni della città dov'è ambientato il mondo di gioco. La sua ricerca partirà da un ristorante - The Sicilian Jar - dove incontrerà sua sorella Nakamura (molto somigliante a Jill di VA-11 Hall-A, una sorta di simulazione di barista disponibile su PC, PS4, PS Vita e Nintendo Switch), che non solo le darà le prime indicazioni ma potrà aiutarla proprio come barista shakerando diversi coktail all'interno di un minigioco non proprio facilissimo.
All'uscita del ristorante incontrerà dei loschi figuri che faranno da teatro al combat system del titolo ThinkingStars votato all'action in stile picchiaduro a scorrimento con tanto di mosse all'arma bianca che si distinguono in leggere e pesanti in base al tipo di arma impugnata. Ogni arma, infatti, è legata ad un tasto del joypad e con R2 potremo sparare per tenere alla larga i nostri avversari. I nemici più comuni hanno una barra di salute, mentre quelli più forti e i boss dispongono anche di uno scudo legato ad una barra. Una volta che lo scudo è stato abbassato Ann può agire con una specifica mossa speciale - entro pochi secondi - in grado di togliere un quantitativo di salute maggiore. Questo vale soprattutto durante gli scontri con i boss. Le boss fight sono mediamente impegnative, anche se alcune di esse richiederanno il giusto equipaggiamento ed un pizzico di strategia maggiore per superarli.
Anche se la nostra protagonista non crescerà di livello, la parte RPG di ANNO Mutationem si fonda sull'accumulo di Grombitz, rilasciato dai nemici e da quelli più “corazzati”, nonché dai Boss che rilasciano anche il C, fondamentale per accrescere le caratteristiche di base. I Grombitz, invece, servono per attivare nuove abilità di combattimento e alcune passive come - ad esempio - l'hackeraggio usato soprattutto per le missioni secondarie.
Durante la nostra lunga prova con ANNO Mutationem, l'esperienza che ne è derivata è stata più che discreta con qualche spigolo legato al combat system e alla storia. Entrambe, prese nel loro insieme, funzionano soprattutto l'ambientazione che fa sentire forte la propria anima cyberpunk e la contaminazione legata al mechanika virus. Di contro abbiamo una storia che fa fatica a decollare - a causa di qualche buco narrativo - che non riesce a coinvolgere appieno nonostante una lore più che buona.
Il combat system riesce a garantire una buona varietà di mosse, grazie anche all'applicazione dei moduli e dei chip che permettono una discreta personalizzazione delle armi, anche se alla fine dei conti buona parte di questemod difficilmente verranno utilizzate. Basteranno le mosse più comuni ed evitare i colpi per riuscire ad andare avanti. Le mosse con arma pesante sono quelle che hanno maggiore effetto rispetto a quelle con armi leggere, ma sono comunque lente. Sono disponibili anche quelle melee, ma sono un po' macchinose da utilizzare. Una specifica arma leggerà permetterà di essere competitivi in combattimento, slegandoci dalla “dipendenza” dell'arma pesante.
Altra parte dove ANNO Mutationem risulta essere un po' ambiguo è nel crafting. Non tanto sulla quantità e qualità del materiale, ma sulle meccaniche. Queste prediligono un negoziante specifico il quale, tramite un'opzione apposita, permette di disassemblare il materiale trovato in giro. Una volta fatta quest'operazione potremo usare gli “ingredienti” ottenuti per ottenere munizioni per la pistola, nuovo materiale per creare nuove armi e chip. Tutto questo però a pagamento! Ciò va a pregiudicare in parte la libertà di creazione e personalizzazione, infatti non è semplice accumulare denaro sufficiente per riuscire a fare quello che si vuole.
Per quanto riguarda l'interazione col mondo di gioco, vi diciamo che è un po' limitata. Aldilà del reperire materiale in giro per città e in tutti i luoghi disponibili, dialogare con i personaggi principali e ascoltare quelli facenti parte dello scenario e parlare con i negozianti c'è poco altro da fare. Le missioni secondarie sono sparse per tutto il mondo di gioco e alcune di esse si basano sulla ricerca di tracce tramite lo scanner per trovare questo e quel personaggio allo scopo di proseguire. Questa parte funziona abbastanza bene e va a dare un po' di varietà.
Per il resto lasciamo a Voi la libertà di esplorare tutto il resto, scoprendo i pregi e difetti di un gioco che è comunque in grado di lasciarsi esplorare per andare fino in fondo.
ANNO Mutationem fonde una grafica 3D che ricorda, alla lontana, quella in voxel anche se i pixel sono decisamente più piccoli. Ciò non ha impedito agli sviluppatori cinesi di applicare non pochi effetti tecnici come le riflessioni sulle pozze d'acqua e dei vetri che si avvicinano al raytracing dei titoli più blasonati. La grafica 3D si applica sull'esplorazione libera, mentre quella a 2,5D viene utilizzata per i combattimenti e all'esplorazione in stile platform.
I combattimenti vantano una buona fluidità nelle mosse e nella varietà dei nemici, anche se alla fine vanno ad utilizzare quelle tecniche che fruttano di più, essendo le altre più macchinose da eseguire. Anche le fasi platform sono ben realizzate anche se alcuni punti, come i vari blocchi laser da memorizzare possono risultare fastidiosi soprattutto verso la fine dell'avventura.
Ciò che caratterizza maggiormente lo stile grafico sono tutti i personaggi realizzati, compresa la protagonista, in pixel art. Esattamente, ogni essere vivente e meccanico è stato realizzato con tale tecnica. La prima impressione è che la pixel art avrebbe stonato, e invece ben si amalgama con la grafica, visto che anch'essa da vicino è pixellosa. Quindi la scelta fatta da ThinkingStars è corretta dando un tocco di originalità all'intera produzione.
Concludiamo la nostra analisi con la parte audio composta da una colonna sonora più che buona e da una localizzazione in inglese (ricordiamo che il gioco è cinese) di buon livello sia livello di traduzione che di doppiaggio. Non è disponibile l'italiano, ma se conoscete la lingua di albione non faticherete a capire la storia e la lore.
Il titolo ThinkingStars si compone di 36 trofei suddivisi in 18 di Bronzo, 14 d'Argento, 3 d'Oro e l'agognato Platino. Per ottenerli tutti non servirà troppo olio di gomito, ma alcuni trofei sono più difficili da guadagnare. Finendo la storia, eseguendo tutte le missioni secondarie, essere bravi nel combattimento e farsi un buon equipaggiamento garantiranno buona parte dei trofei.
Essendo un titolo orientale, ANNO Mutationem è completamente localizzato sia in cinese che in giapponese. Per essere fruito fuori dalla grande muraglia il gioco è stato localizzato in inglese sia nei sottotitoli che nel parlato, quest'ultimo di buon livello sia di recitazione che di tono di voce. Le altre lingue comprendono il Francese, Spagnolo, Portoghese, Russo, Spagnolo e Coreano. Non è presente la lingua italiana, ma questo non ne limita la fruizione visto che si riesce a comprenderne i dialoghi non essendo scritti in maniera complessa e/o idiomatica.
Per chi possiede la versione PlayStation 4, può ottenere quella PlayStation 5 (oggetto della nostra prova) senza alcun costo aggiuntivo. Ricordiamo che il gioco è disponibile anche su PC, tramite Steam.
Se amate la fantascienza, il mondo e le tematiche cyberpunk ANNO Mutationem potrebbe essere una buona scelta. Se vi piacciono gli action adventure con un contorno RPG. La longevità si attesta sulle 15 ore, se andate un po' veloci, che possono raddoppiarsi se vi fermate ad esplorare ogni angolo e risolvendo tutte le missioni secondarie (come ha fatto il sottoscritto. -NdR). Un titolo indipendente più che discreto venduto ad un prezzo che reputiamo onesto. Se poi aspetterete un'offerta potrete maggiormente apprezzare questo particolare titolo indipendente cinese.
Modus Operandi: Abbiamo esplorato e vissuto le vicende di Ann Flores, arrivando alla fine, grazie ad un codice gentilmente datoci direttamente dagli sviluppatori di ThinkingStars.