Col passare degli anni, Steam e tantissimi altri launcher si sono riempiti di una miriade di giochi FPS, di simulazione e strategia, eppure solo pochi sono riusciti a distinguersi dai monotoni sparattutto grazie a delle particolarità che li hanno resi riconoscibili in tutto il mondo come ad esempio CS:GO, Team Fortress 2, Rainbow Six Siege, etc. Il principio di questi giochi è molto semplice: ci sono due squadre, che si affrontano tra di loro in numero pari di giocatori e devono o difendersi dall'altra squadra o attaccarla e per raggiungere la vittoria. Bisogna eliminare tutti gli avversari come nel caso di CS:GO e Rainbow Six Siege, oppure completare il nostro obiettivo prima dello scadere del tempo, oppure evitare che i nemici portino a termine la missione fino allo scadere di un tempo definito.
Con gli anni questi giochi si sono evoluti non solo graficamente ma anche a livello di gameplay, passando dallo statico in prima persona degli FPS più datati, ad una visuale più dinamica del personaggio proprio come accade su Ready or Not (qui la nostra recensione), dove i movimenti del nostro protagonista non sono fissi, bensì più realistici, ad esempio la testa si muove anche se stiamo fermi perché respirando causiamo dei piccoli movimenti verso l'alto e verso il basso, o ancora con la visuale offuscata dagli spari troppo vicini, o ancora il fischio nelle orecchie se una granata ci esplode accanto e così via. Tutto questo è servito a rendere l'esperienza di gioco più immersiva possibile alzando l'asticella del confronto al punto che per poter emergerein questo genere tanto amato dai videogiocatori di tutto il mondo bisogna stare al passo.
La M7 Productions affiancata dalla Attrito ci prova con il nuovissimo Zero Hour che è uscito dall'accesso anticipato il 9 Settembre e ha già riscosso una rispettabile notorietà su Steam. Il gioco combina le missioni in solitaria o in co-op che fanno parte della storia come su Ready or Not e la modalità PVP 5vs5 tipiche degli FPS citati prima come CS:GO dove verremo messi davanti a situazioni di ostaggi, bombe a tempo etc.
Come Los Sueños (una città immaginaria) in Ready or Not è la capitale del crimine, da dove tutte le missioni inizieranno, allo stesso modo il Bangladesh è il luogo d'ambientazione di Zero Hour dove ci ritroveremo ad affrontare varie situazioni delicate e di pericolo che necessitano della massima attenzione per la riuscita della nostra missione. Un totale di 19 missioni ci aspettano da poter giocare sia in solitaria che con amici fino a dieci giocatori massimo e (a parte la prima) dovremmo sbloccarle accumulando dei punti nelle missioni precedenti. Per fare punti ci basterà eseguire il compito in modo esemplare, senza far uccidere nessun compagno, senza uccidere o ferire gli ostaggi, mettendo in sicurezza le armi dei terroristi e così via. Possiamo scegliere se giocare queste missioni in prima persona, attraverso la bodycam oppure in terza persona e se giochiamo in solitaria e ci fanno fuori, possiamo riprendere a giocare impersonando un nostro collega. La difficoltà delle missioni la decidiamo noi in base alla nostra esperienza e alle nostre abilità tra la difficoltà Regular dove i nemici hanno un'IA bilanciata e più lenta a reagire e la difficoltà Hardcore dove ovviamente i terroristi sembrano essere stati addestrati dal corpo militare americano e sono pronti ad ucciderci in un batter d'occhio, senza lasciarci neanche il tempo di contrattaccare, e al minimo rumore aprono il fuoco nella nostra direzione.
Oltre a poter sfidare i bot nelle missioni della carriera, potremo giocare anche online prendendo parte sia alla squadra anti terroristi, che a quella dei terroristi, proprio come su CS:GO e affronteremo dei giocatori veri o in delle battaglie 5vs5 dove è coinvolto un ostaggio oppure dove c'è la classica bomba da disinnescare o da fare esplodere in base alla squadra in cui ci troviamo. Inoltre possiamo sfidarci in un FFA, ovvero un Free For All, una sorta di tutti contro tutti dove solamente chi è più allenato e ha più dimestichezza nel gioco sarà in grado di uscirne vincitore. Possiamo scegliere se avere un matchmaking skill-based, ovvero che si baserà sui nostri punteggi e competenze per trovare degli avversari al nostro livello oppure affidarci al caso permettendo al gioco di inserirci in una lobby con giocatori di vari livelli. In aggiunta alle modalità di gioco vere e proprie è presente nel menù il campo di allenamento che ci spiegherà varie nozioni base, come sparare, quali tipi di armi possiamo utilizzare, gli accessori diversi che possiamo mettere nelle armi. Ci sarà anche un percorso tappezzato di manichini sia nemici che innocenti da completare uccidendo tutti quelli cattivi ed evitando di sparare ai civili o agli ostaggi. Inoltre potremo creare delle partite personalizzate per giocare con i nostri amici e con le nostre regole, modificando tutto quello che vogliamo come la mappa, la modalità, i vari tempi di preparazione, selezione del round etc.
I nostri eroi in questo gioco sono degli agenti speciali che fanno parte della MS, ovvero l'organizzazione militare che gestisce la lotta al crimine in Bangladesh e della quale facciamo parte. Oltre ad essere stati addestrati proprio come i militari, sono dotati di varie armi da fuoco e di attrezzature utili che possono aumentare le possibilità di riuscita di una missione. La larga selezione di armi che ci è messa a disposizione comprende: fucili automatici, semi-automatici, fucili a pompa, pistole varie come la Revolver, l'M9, l'UZI il Taser per poter immobilizzare i nemici e catturarli senza recargli alcun danno e lo scudo balistico per parare tutti i colpi dei nemici. Ai fucili e alle pistole possiamo anche aggiungere degli accessori come i mirini, di cui avremo una vasta scelta di tipologia, il puntatore laser, la torcia, il silenziatore etc. oltre a poter modificare le skin delle armi comprando dei DLC a parte. Nel negozio accessibile dal menù potremo comprare con i soldi del gioco che sono i Taka bangladesi degli orologi e dei bracciali: gli orologi ci mostrano varie statistiche come l'orario, il tempo che impieghiamo per completare una missione, la salute, etc. mentre i bracciali sono solamente un oggetto estetico per poter personalizzare la nostra visuale e possiamo sceglierne di vari tipi, con delle frasi, con degli oggetti oppure con le bandiere di alcuni paesi (non tutti e purtroppo la bandiera Italiana non è presente).
Per tenere sempre in attività la community, potremo trovare nel menù principale anche le missioni giornaliere che ci premiano con un tot di BDT ovvero Taka bangladesi utili per comprare i cosmetici che abbiamo citato prima; ci sono missioni presenti per ogni modalità, alcune per l'online, altre per il PvP e altre ancora per le missioni della storia ed è anche presente un contatore di Streak che tiene il conto di quante missioni abbiamo fatto e se le abbiamo fatte tutti i giorni ed è inclusa la classifica dei giocatori che stanno completando le missioni con frequenza giornaliera. Per mostrare agli altri giocatori quanto valiamo possiamo esibire il nostro badge sul nostro profilo: ci sono 16 badge in totale e vanno dal più basso che è il rookie fino al più alto e per ottenere questi badge dobbiamo completare alcuni degli achievements del gioco che possiamo trovare sulla pagina Steam.
A distinguere Zero Hour dagli FPS tattici presenti sul mercato è la qualità del prodotto, con pochi lati negativi ad un prezzo abbastanza basso e accessibile a tutti. A parte la presenza di bug visivi e di animazioni che potrebbero essere corretti (come quelle di quando tagliamo i cavi delle trappole nelle strutture conquistate dai terroristi), l'esperienza di gioco risulta molto gradevole e realistica, e anche la componente grafica degli oggetti, delle armi e dei personaggi è fatta molto bene. Quello che potrebbe aumentare il fattore realistico è l'utilizzo di riflessi e shaders più dettagliati, soprattutto per quanto riguarda le fonti luce abbastanza grezze. Interessante è la fase di progettazione che compare all'inizio dei vari round per poter segnalare, tramite un pennarello colorato delle zone di interesse per la missione, oppure indicare delle entrate o delle stanze su un plastico della struttura nella quale stiamo per irrompere, così da creare un vero e proprio planning per coordinare le forze e poter sfruttare al meglio gli uomini che abbiamo a disposizione.
Un'altra cosa interessante che ci offre Zero Hour è quella di poter rilasciare un K9, ovvero un'unità cinofila delle forze armate che possiamo sguinzagliare per sorprendere e sconfiggere i terroristi. Il K9 sarà disponibile dopo aver completato un numero di missioni, potremmo nominarlo come vogliamo e purtroppo potrebbe morire in battaglia, ma se gli diamo le adeguate attenzioni sarà impossibile perderlo. Queste aggiunte al classico FPS tattico lo rendono più interessante e accattivante da giocare perché implementa delle meccaniche che effettivamente esistono, quindi non rovinano il realismo del gioco, e sono abbastanza semplici da utilizzare, sia il planning che il K9. Nonostante il gioco non si presenti con una grafica spettacolare e una storia particolare, è comunque un ottimo FPS tattico, molto al di sopra della media rispetto ai vari titoli di questo genere nel mercato odierno e sicuramente da provare se si è amanti del genere.
Modus Operandi:
Abbiamo potuto affrontare il crimine in Bangladesh e sventare delle situazioni catastrofiche grazie ad un codice gentilmente fornitoci da Press Engine.