Recensione PC
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Titolo del gioco:
revere
Anno di uscita:
2024
Genere:
Avventura grafica / Action / Horror psicologico / Indie
Sviluppatore:
Retro Cloud Studios
Produttore:
Retro Cloud Studios
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Sistema Operativo: Windows 7 - Processore: Intel Dual-Core 2.4 GHz - Memoria: 4 GB di RAM - Scheda Video: NVIDIA GeForce 8800GT - DirectX: Version 9.0 - Hard Disk: 2 GB di spazio libero - Prezzo: €9.75
Box
  • Il mostro dentro il condotto si spaventa molto del fuoco.
  • La stanza del puzzle iniziale.
  • Il nostro &quot;ufficio&quot;.
  • Il mostro dei corridoi se ne va abbastanza in fretta se trover&agrave; la porta chiusa.
  • Il puzzle del lucchetto
  • Una di alcune delle foto che potremmo trovare.
  • Il minigioco del computer.
  • Una delle key art ufficiali del gioco.
Redattore: Federico 'Zombo' Giunta
Pubblicato il: 19-03-2024
Quella che sembrava essere solo una piccola ed innocua indagine di routine si trasformerà ben presto in una lotta per la sopravvivenza contro creature maledette.
Un punta e clicca alla Five Nights at Freddy's

Nel 2014, con l'uscita del primo Five Nights At Freddy's si aprì una nuova porta nel mondo dei videogiochi punta e clicca con il protagonista confinato nella propria stanza e costretto a tenere d'occhio le varie entrate per assicurarsi che nulla si introduca nella sua camera e lo uccida. Queste meccaniche diedero vita a tantissimi videogiochi ispirati a Five Nights At Freddy's, tanto che il mercato videoludico pullula ancora oggi di titoli nuovi e recenti che ne utilizzano le meccaniche di gioco. Tra questi c'è revere, un gioco sviluppato dalla casa produttrice rumena Retro Cloud Studios, che prende spunto non solo da Five Nights at Freddy's, ma anche da giochi come Outlast e Silent Hill e li combina insieme in un'avventura grafica ricca di momenti intensi, puzzle abbastanza complessi e una storia tutta da scoprire. Il gioco è in sviluppo da più di un anno e ci hanno lavorato solamente cinque persone guidate dalla passione dei videogiochi e dai vari feedback ricevuti sulla pagina itch.io dedicata al gioco.

Da una semplice ricerca ad una lotta per la sopravvivenza

Da sempre, gli ambienti prediletti dagli sviluppatori dei titoli horror sono collegati con il mondo religioso come nel caso di Outlast, Faith: The Unholy Trinity, Unholy e moltissimi altri. Anche nel caso di revere, la storia si sviluppa all'interno di un luogo sacro: una cappella dedicata a Sant'Agostino costruita al di sopra di un bunker risalente alla prima guerra mondiale. Il convento è diviso in due parti, la parte superiore dedicata alla chiesa pubblica dove i credenti potevano recarsi a pregare, e la parte inferiore, il luogo di abitazione dei fratelli costituito da vari corridoi e stanzette. In seguito alla scomparsa di tutti i membri della confraternita, il convento fu chiuso e sigillato per non essere mai più aperto... fino a quando il protagonista della storia non ha deciso di volerne scoprire di più dato che lui era comunque legato in qualche modo al convento e ai suoi fratelli spirituali.


Armato di un misero accendino e di una torcia un po' vecchiotta, si addentra nel convento fino ad arrivare ad una stanza con un generatore, un computer, varie scartoffie e ovviamente le due porte laterali, una botola sul tetto e un condotto di ventilazione momentaneamente sigillato. La nostra investigazione comincia con l'accensione del generatore per far arrivare la corrente al computer presente nella stanza e cercare dei file che possano esserci utili a scoprire la verità sulla misteriosa scomparsa di queste persone. Oltre alle prove digitali però, potremo trovare anche delle lettere, delle foto e dei documenti cartacei, lasciati nella stanza come indizi per risolvere alcuni puzzle. Inizieremo subito a capire che c'è qualcosa di molto strano in questo ex convento e soprattutto che non siamo soli: dalle due porte laterali ci verrà a trovare una creatura bianca e scheletrica con il corpo e la faccia deformata alla quale dobbiamo tempestivamente chiudere la porta in faccia per qualche secondo per evitare che riesca ad entrare. Questo essere è il primo di altri soggetti che verranno a farci visita, ma che dobbiamo assolutamente tenere lontani da noi e dalle nostre indagini che si riveleranno ben presto più scioccanti di quanto pensassimo.

Mostri, puzzle ed enigmi tutti in contemporanea?!

Anche se abbiamo fatto conoscenza con i mostri che continuano ad abitare questo convento e scoperto le loro storie, dobbiamo comunque tenerli fuori dalla nostra stanza per evitare la morte certa. Ogni creatura ci verrà presentata con una cutscene dove non solo vedremo per intero questi mostri, ma scopriremo anche i loro punti deboli, ad esempio per quello all'interno del condotto dovremo utilizzare l'accendino perché ha paura del fuoco, mentre invece per quello che girovaga nel piano superiore e che quindi potrebbe attaccarci dalla botola sul tetto dobbiamo accecarlo con la nostra torcia perché la luce è il suo punto debole.


L'occuparci dei mostri però non deve impegnare tutto il nostro tempo, altrimenti finiremo per non fare progressi sull'indagine che stiamo svolgendo, rimanendo intrappolati in un loop di controlli dei vari punti di accesso alla nostra stanza. È quindi importante riuscire a trovare un equilibrio che sia in grado di farci guadagnare tempo per continuare le ricerche e risolvere i puzzle presenti all'interno di tutto il gioco. Ogni particolare all'interno della camera conta e ci sarà utile per risolvere gli enigmi che ci separano da altri indizi. Il gioco è quindi un misto di azione e frenesia, dove ogni rumore può indicare l'avvicinarsi di uno dei mostri e di conseguenza la nostra morte certa. Nonostante cominceremo quest'avventura in totale tranquillità, con due candele ad illuminarci la stanza, senza nessuno che ci stia col fiato sul collo e con tutto il tempo del mondo, già con l'arrivo del primo nemico vedremo cambiare completamente l'atmosfera, costringendoci ad ingranare velocemente e a processare con più rapidità le informazioni che troveremo e gli indizi che ci circondano ogni tanto anche pensando fuori dagli schemi.

Un titolo da rivedere e migliorare

revere è la definizione di un titolo indipendente: è corto, lineare, con una bella grafica, ha un gameplay e una storia abbastanza semplici, non presenta delle sfide troppo complicate e non richiede un computer della NASA per farlo girare. Nonostante ciò è costellato di bug che ogni tanto lo rendono ingiocabile e che rovinano in maniera pesante l'esperienza di gioco nel suo complesso. Per citarne alcuni, ogni tanto la visuale si blocca, ma non nel senso che framelagga o che si congela, bensì si blocca solamente su una parte della stanza e nonostante siamo in grado di vedere l'animazione della luce, del cursore o della creatura che si sta avvicinando, siamo incapacitati a muoverci o a chiudere le porte e dobbiamo arrenderci all'idea che la nostra partita sta per giungere ad un game over, oppure ogni tanto i mostri scompaiono e non appaiono, il che ci dà il via libera per continuare le ricerche tranquillamente, giusto? Il fatto che non siano apparsi non vuol dire che non ci sono, bensì sono presenti solo che non li vediamo e ci attaccheranno una volta giunti nella nostra stanza, per non parlare del menu di pausa che non mette materialmente in pausa il gioco, ma fa apparire le opzioni mentre il gioco sta continuando ad andare in background, come se fosse online e la cosa più strana è che possiamo comunque continuare a giocare avendo il menu aperto. Un altro bug è l'impossibilità di interagire, a volte, con determinati oggetti, ad esempio nella prima parte della storia, quando va recuperata la chiave per la scatola dei fusibili, il nostro personaggio sembra incapace di prenderla perché, anche se la clicchiamo infinite volte, la chiave rimane lì appesa immobile, bloccando completamente il progresso che stavamo facendo e costringendoci a ricominciare, oppure il fatto che nell'armadietto stesso dove si trova la chiave, si può fare girare a 360° lo sportello, facendogli trapassare il muro.


Ci sono meno bug visivi che sono comunque presenti: ad esempio, se andiamo ad illuminare il condotto dove si nasconde uno dei mostri, c'è l'animazione del braccio e della mano con l'accendino, ma se premiamo velocemente il tasto per tornare indietro, il braccio rimarrà lì sull'ingresso del condotto. Tuttavia è impossibile negare che con un po' di pazienza nei confronti di questi bug, è possibile comunque divertirsi giocando arevere e che come concetto e prodotto grezzo è anche abbastanza interessante, perché riprende delle meccaniche confinate al solo universo di Five Nights at Freddy's e le implementa nel proprio mondo, con una storia e dei personaggi diversi. Se gli sviluppatori riusciranno a risolvere queste problematiche con una bella patch il valore del gioco ne risentirà sicuramente in maniera positiva.

Modus Operandi:

Abbiamo scoperto di più sulla scomparsa dei membri della chiesa di Sant'Agostino e messo fine alle sofferenze di quel posto grazie ad un codice gentilmente datoci dagli sviluppatori RetroCloudStudios.

Revere è il frutto del lavoro di cinque persone che hanno ripreso varie meccaniche da diversi giochi già esistenti e le hanno fatte proprie, creando un prodotto personale che, nella sua brevità, riesce comunque ad intrattenerci. La scelta di far uscire il titolo così presto ha influenzato la qualità finale a causa di bug che comunque potrebbero essere sistemati con delle patch che renderebbero l'esperienza di gioco liscia e fluida. Malgrado questi problemi tenici, revere ha dalla sua l'atmosfera horror che diverte grazie al clima ansiogeno che riesce a trasmettere al giocatore a causa dei mostri che da un momento all'altro potrebbero apparire davanti alle nostre porte. Buona anche la componente puzzle appositamente semplice e apprezzabile la storia accattivante che riesce a farci immedesimare nel personaggio.
  • Spaventoso al punto giusto
  • Indie vero e proprio
  • Puzzle non troppo complessi
  • Storia e grafica semplici ma non troppo
  • Pieno di bug visivi e non
  • Troppo grezzo al momento
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