Recensione X-Box Series X-S
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Titolo del gioco:
Chorus
Anno di uscita:
2021
Genere:
Spratutto spaziale / Azione
Sviluppatore:
Deep Silver Fishlabs
Produttore:
Deep Silver
Distributore:
Koch Media
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Console della famiglia Xbox (Xbox One, Xbox One S, Xbox One X), Xbox Series X|S - una connessione a banda larga - un account Xbox - 33 GB di spazio libero su disco - Prezzo: €39,99
Box
  • La schermata iniziale, dove sar&agrave; possibile agire sulle opzioni di gioco per personalizzare la propria esperienza e difficolt&agrave;.
  • Da qui possiamo scegliere quale modalit&agrave; usare tra Prestazione e Grafica. Vi consigliamo caldamente di optare per la prima.
  • Abbiamo scoperto una nuova area e in lontananza c'&egrave; il portale per effettuare una salto interstellare per andare in un altro sistema.
  • Come potete vedere il comparto grafico non &egrave; niente male anche su Xbox Series S, anche se a risoluzione minore. Il gameplay &egrave; ovviamente identico.
  • Le opzioni in-game dove potremo accedere a varie voci, tra cui i Rituali che man mano si amplieranno progedendo con il gioco.
  • Ad un certo punto del gioco saliremo a bordo della Forsaken: una nave senziente in grado di dialogare con Nara.
  • Il rapporto tra Nara e Forsa (come lei chiama la nave) verr&agrave; approfondito ad ogni missione principale e secondaria.
  • Un primo piano di Naran (il nome originale di Nara), con i suoi poteri che si amplieranno durante il corso del gioco.
  • Un dettaglio dell'interno della Forsaken.
  • Ed ecco uno dei picchi anomali della difficolt&agrave;. Non vi diciamo a che punto ci troviamo, ma avete capito che dovrete entrare in quel &quot;braccio&quot;... buona fortuna!
  • Una delle sequenze che fanno parte della storia e del passato di Nara.
  • Siamo all'interno dell'hangar. Qui potremo migliorare le parti difensive e offensive della nostra nave acquistando specifici miglioramenti, nonch&egrave; (pi&ugrave; avanti) oggetti per rafforzare i Rituali di Nara.
  • Quel Wormhole sar&agrave; una missione secondaria tra le pi&ugrave; importanti del gioco. Buon viaggio...
  • Una delle key art ufficiale del titolo Deep Silver Fishlabs.
Redattore: Roberto 'New_Neo' Sorescu
Pubblicato il: 17-01-2022
Torniamo a bordo di una nave da combattimento con l'analisi di questo sparatutto spaziale in terza persona sviluppato da Deep Silver Fishlabs.

Che gli sparatutto spaziali abbiano ancora fascino è un dato di fatto. Everspace è stato un bell'esempio di come questo genere è ancora nell'interesse di una buona fetta di appassionati e anche di quelli che vogliono avvicinarvisi. Alcuni titoli sono rimasti nel collettivo nelle generazioni passate, come ad esempio Colony Wars e G-Police per la prima PlayStation. Il fatto che proprio il seguito di Everspace sia in lavorazione, non fa che confermare che questo genere è ancora in auge.


Ad inizio dicembre un nuovo sparatutto spaziale ha fatto capolino: Chorus, sviluppato da Deep Silver Fishlabs gli stessi di Galaxy on Fire 3 - Manticore per dispositivi mobile. Con Chorus gli sviluppatori tedeschi hanno voluto fare un salto di qualità dal punto di vista tecnico e di narrazione con un gioco che si avvicina ad un tripla A per valori produttivi. E in parte, dopo la nostra analisi, è proprio così anche se ci sono alcune cadute di stile dove sarebbe bastato una po' di playtesting in più per evitarle. Comunque l'esperienza generale è stata buona.

UN TERRIBILE PASSATO CON CUI FARE I CONTI

Interpreteremo e guideremo la nave di Nara, facente parte della Cerchia con a capo il Grande Profeta, in guerra con la Setta in una lotta galattica senza quartiere. Proprio Nara si rende responsabile della distruzione di un intero pianeta con tante morti sulla coscienza. Riuscita a passare indenne da questa tremenda tragedia Nara torna sui suoi passi, facendo ammenda dei propri errori e iniziando un percorso di redenzione attraverso l'esplorazione dei sistemi aiutando chi è in difficoltà e sfruttando i suoi poteri ottenuti proprio quando faceva parte della Cerchia.


Per motivi legati al suo passato, Nara (il suo nome originale è Naran) ha dei poteri speciali detti Rituali con i quali riesce a superare momenti delicati in battaglia, nell'esplorazione di anfratti o di azioni che sarebbero impossibili per qualunque essere umano. Dopo i fatti precedenti, la nostra protagonista dovrà riscoprire tali rituali in base a specifiche missioni che man mano si attiveranno per ampliare una narrazione decisamente profonda e sfaccettata.


Anche nel suo essere uno sparatutto spaziale, Chorus basa molto della sua progressione sul racconto di una storia in continua evoluzione grazie anche ad un potere intrinseco della protagonista in grado di rivisitare i ricordi passati di relitti e persone in svariate parti del sistema. Alcune di questi saranno importanti per lo svolgersi di alcune missioni della storia principale e di quelle secondarie. Inoltre il potere base di Nara permette anche di trovare il percorso di navi per inseguire pirati, ladri o di ricordi perduti utili per specifiche missioni.


Con il progredire della storia, vedremo non solo i fatti attuali ma anche i collegamenti degli eventi narrativi con il passato della protagonista in un mix in grado di tenere alto l'interesse del giocatore.

ESPLORAZIONE E COMBATTIMENTI IN UN SISTEMA SEMI-OPEN WORLD

Entrando nello specifico del gameplay, Chorus è uno sparatutto spaziale in terza persona ad ambientazione semi-open world con scenari completamente esplorabili anche se a compartimenti stagni. Proprio durante l'esplorazione ci si può imbattere in missioni secondarie, una volta scoperta una specifica area, di varia natura e scopo anche se in buona parte di esse - cosi come per quelle principali, legate alla storia - bisognerà eliminare le navi nemiche.


Proprio allo scopo la nostra fidata nave ha tre armi principali: la gatling, il laser e i missili. Ovviamente servirà proteggersi dagli attacchi nemici e quindi la nave dovrà avere uno scafo resistente e degli scudi affidabili che si ricaricano nel minor tempo possibile. Tutte queste parti fondamentali potranno essere migliorate all'interno degli hangar che si trovano all'interno di ogni sistema o al termine di una missione principale che da l'accesso proprio all'hangar. Qui, in base ai crediti guadagnati o trovati durante le missioni o in esplorazione, si potranno acquistare miglioramenti per le armi, parti elettroniche in grado di migliorare l'attacco o la difesa della nostra nave e più avanti anche specifici “oggetti” in grado di rafforzare i rituali di Nara. Gli slot a disposizione della nave sono soltanto tre, quindi bisognerà inserire ciò che veramente serve in modo da combattere al meglio in base alle proprie preferenze.

Una volta avvistate le navi nemiche oppure che veniamo attaccati bisognerà saper guidare la nostra nave per trovarsi dietro o faccia a faccia con le navi per riuscire ad abbatterle il più velocemente possibile. Man mano che si avanza con il gioco otterremo specifici rituali in grado di fronteggiare meglio la minaccia come la possibilità di arrivare “dietro” ad ogni nave nemica in vista per poterla abbatterla quasi istantaneamente, o come la possibilità di virare più velocemente per poter andare subito all'inseguimento della nave stessa.


Alcune navi nemiche saranno ben più pericolose di altre sparandoci addosso ad esempio potenti laser teleguidati, evitabili con una veloce manovra evasiva applicabile se si va ad una certa velocità. Altre navi possono lanciarci svariate mine in grado di annichilirci se non le evitiamo o facendole esplodere. Insomma, le difficoltà non mancheranno e in alcuni momenti anche qualche bella imprecazione. Non mancheranno scontri con vere e proprie corazzate, per le quali serviranno più fasi per essere abbattute. Come potete vedere la varietà non manca e in questo Chorus si rivela un signor gioco in grado di tenere sempre in allerta con la voglia di proseguire.


Infine non possiamo non citare il cambio di nave che avverrà in un punto specifico della storia. Nara entrerà a bordo della Forsaken, una nave senziente che ha già guidato in passato. L'interazione tra Nara e Forsa (come lei la chiama) sarà costante ad ogni missione, approfondendo una relazione e anche un passato che ci farà capire di più ciò che è stata la storia tra le Cerchia e la Setta, arricchendo una narrazione sempre più profonda e articolata.

UN TITOLO CROSS-GEN CON SPUNTI NEXT-GEN

E' chiaro che Chorus è un titolo cross-gen, ma quello che vediamo ha anche un pizzico di next-gen dove i sessanta fotogrammi al secondo iniziano davvero a pesare sull'esperienza generale. Con Xbox Series X|S e PlayStation 5 ormai in sella da oltre un anno, i 60 fps e anche i 120 fps diverranno una costante per il futuro. Il titolo Deep Silver Fishlabs svolge piuttosto bene il suo compito su Xbox Series S (oggetto della nostra prova) con un framerate ancrato ai 60 fps con alcuni cali imprevisti, dettati probabilmente dalla fine del caricamento, comunque molto veloce. Per entrare in gioco, una volta avviato il titolo dalla dashbord, basteranno davvero una manciata di secondi. Questo grazie alla tecnologia degli SSD che hanno drasticamente abbassato i tempi di caricamento.


Campi sterminati di roccia, costruzioni e cittadelle, trivelle spaziali con pianeti e stelle sullo sfondo danno un colpo d'occhio davvero notevole, anche alle risoluzioni più basse come 1080p e 1440p, che si muovono fluidamente dando una buona sensazione di velocità. E' ormai prassi il poter scegliere tra modalità prestazione e grafica, ma noi vi consigliamo caldamente la prima anche perché a fronte di una risoluzione più bassa e qualche effetto in meno la perdita grafica è veramente minima.

Dal punto di vista audio abbiamo un ottimo accompagnamento sonoro e un doppiaggio in inglese ben realizzato (non è presente quello italiano), dotato comunque di una buona localizzazione italiana peri sottotitoli, l'interfaccia di gioco e gli effetti a schermo. Per arrivare ai titoli di coda potrebbero servire all'incirca una decina di ore seguendo la trama principale che si raddoppiano risolvendo tutte le missioni secondarie ed esplorando ogni angolo dei sistemi stellari presenti.


C'è poco da criticare in Chorus, se vi piace il genere degli sparatutto spaziali con poca velleità simulative andrete a nozze anche perché la storia va di pari passo all'evoluzione della nave e dei rituali in grado di tenere sempre alta la voglia di proseguire. Ciò che ci ha fatto arrabbiare sono stati alcuni picchi di difficoltà quasi insensati. Per fortuna si verificano di rado, ma sono legati al proseguimento del gioco, e quindi vanno per forza di cose affrontati e superati. Personalmente non sono un asso su questo genere, ma a difficoltà normale riuscivo a destreggiarmi abbastanza bene. Siccome ci sono quattro livelli di difficoltà non ci spieghiamo questi picchi anomali, i quali potevano essere ammorbiditi o ottimizzati con una fase aggiuntiva di playtesting. Per il resto non abbiamo notato bug o glitch che interferivano sull'esperienza di gioco.

Il titolo Deep Silver Fishlabs si avvale di 42 obiettivi per un totale di 1000 punti. Per ottenerli tutti serve essere degli eccellenti piloti. Bisognerà essere bravi nelle fasi di combattimento, dell'utilizzo dei rituali in battaglia, visitare più aree possibili, eseguire molte missioni secondarie e ovviamente quelle della storia. Il resto lo lasciamo scoprire a Voi.


Chorus è chiaramente un titolo cross-gen, infatti è disponibile non solo per le console di nuova generazione, ma anche su quelle old-gen come Xbox One e PlayStation 4 dove il framerate scende a 30 fotogrammi al secondo. Per chi possiede una Xbox Series X|S o PlayStation 5 vi consigliamo caldamente la modalità prestazione perché la fluidità d'azione in questo genere è importante.

IN CONCLUSIONE

Se amate lo spazio profondo, le storie e i combattimenti fantascientifici, Chorus è un ottimo rappresentante degli sparatutto spaziali grazie anche all'uso dei poteri durante i combattimenti. La sua vocazione semi-open world da anche quell'imprevedibilità nel trovare missioni secondarie non visualizzabili sulla mappa stellare. Più che buono dal punto di vista tecnico è in grado di trasportare i giocatori in un'epopea spaziale fatta di intrighi, inganni e con un passato della protagonista e delle due fazioni in lotta tutto da scoprire. Peccato per alcuni picchi di difficoltà quasi inspiegabili, ma nessun gioco è perfetto.

Modus Operandi:

Abbiamo esplorato e combattuto nell'universo di Chorus e della sua storia grazie ad un codice gentilmente datoci da Koch Media Italia.

Dopo l'annuncio e la presentazione alla Gamescom 2020, Chorus si è rivelato uno sparatutto spaziale di qualità grazie ad un buon comparto tecnico e narrativo. Grazie all'uso dei rituali i combattimenti si sono rivelati più intensi e strategici. La sua impostazione semi-open world, con vasti scenari esplorabili, ha dato anche quell'imprevedibilità nel scovare missioni secondarie nascoste alcune delle quali interessanti. Se da un lato abbiamo un gameplay solido legato ai rituali, dall'altro storciamo il naso per alcuni picchi di difficoltà che mal si amalgamo con il contesto di gioco creando una frustrazione quasi ingiustificata. Ma per fortuna non minano di molto l'esperienza generale che si attesta su un più che buon livello.
  • Buon comparto tecnico e narrativo
  • Gameplay ben amalgamato con i rituali
  • Ricco di cose da fare
  • Il suo essere un sparatutto potrebbe non piacere ai puristi delle simulazioni spaziali
  • Alcuni picchi di difficoltà poco giustificabili
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