Era infatti l'ormai lontano 1986 quando Taito, grazie al talento del compianto Fukio Mitsuji lanciò sul mercato uno strano gioco con protagonisti due draghetti, Bub e Bob che, di piattaforma in piattaforma, sparavano bolle sui nemici per intrappolarli e poi sconfiggerli fino ad affrontare il perfido barone Von Blubba. Una trama semplice, un gameplay ancora più semplice, articolato in 100 labirintici livelli uno più bello dell'altro, tanto che il gioco fu un successo stratosferico guadagnandosi la conversione per tutte le piattaforme possibili e immaginabili.
Un successo poi confermato anche dal bellissimo sequel Rainbow Islands (mi fai tornare indietro nel tempo quand'ero molto più giovane! -NdR), sempre ad opera di Mitsuji e poi dal meno ispirato Parasol Stars (recentemente riproposto) con un diverso autore in cabina di regia (Kataru Uchimura... -NdR). La storia poi prosegue (siamo nel 1993) con Bubble Bobble: Part 2, uscito per il NES e seguito da Bubble Symphony per Sega Saturn e presente come bonus in questo nuovo Sugar Dungeons. Nel 1996 ci fu Bubble Memories solo per macchine Arcade, mentre l'ultimo acuto della serie è Bubble Bobble 4 Friends: The Baron is Back uscito per Nintendo Switch e PlayStation 4.
Ce ne sarebbero tanti altri per la verità, alcuni dei quali hanno preso ispirazione dal brand (vedi i vari Puzzle Bobble), ma l'annuncio di Taito su un nuovo capitolo della versione "puritana" di Bubble Bobble ha richiamato subito la nostra attenzione. Va da sè che sempre di azzardo si parla, perché andare a riproporre in chiave moderna un gioco vecchio di 40 anni senza snaturarne l'essenza vuol dire avventurarsi in un territorio terribilmente spinoso.
Una volta lanciato il gioco ci viene presentata la nuova storia. Bub si sveglia nel labirinto del professore Don Dolcen che lo incarica di raccogliere dei tesori sparsi in giro per i vari livelli (dungeons appunto), cercando di evitare di perdersi: stavolta infatti non si va dritto per dritto come nei giochi precedenti, tentativo per avvicinare a un sistema a mappe di puro stampo metroidvania l'intero gioco. Quindi uscite multiple e soprattutto livelli generati proceduralmente in modo da garantire una partita sempre diversa.
La prima cosa che notiamo è la mancanza di Bob: infatti Sugar Dungeons non supporta il multiplayer con tanti saluti alla possibilità di giocare in 2 livello dopo livello, vero e proprio marchio di fabbrica di buona parte del brand. In realtà però le sorprese, purtroppo (secondo noi) negative, non finiscono qui. In ogni livello si intravede già la porta di uscita che potremo raggiungere per saltare direttamente allo stage successivo, tralasciando magari di fare fuori tutti i nemici presenti sullo schermo. Questo cambia le carte in tavola sulla strategia di gioco: tra il pianificare come far fuori i cattivi uno dopo l'altro, intrappolandoli in bolle e poi facendoli scoppiare (meglio tutti assieme per prendere più bonus), a come zompettare da un punto all'altro dello scenario senza farci colpire prima di aver guadagnato l'uscita.


Il gioco originale era caratterizzato anche dagli importantissimi power-up che, una volta raccolti su schermo, ci davano delle abilità temporanee in grado di agevolarci, e di molto, l'esistenza. Tutti ricorderanno le velocissime scarpette rosse, oppure gli ombrelli per saltare direttamente il livello, o ancora i vari amuleti che ci permettevano di sparare le bolle più velocemente e così via. Adesso non c'è nulla di tutto questo, salvo un forziere gigante che compare di tanto in tanto permettendo di accumulare monete da spendere per poi acquisire potenziamenti temporanei, come delle bolle elementali in grado di far fuori determinati tipi di nemici.
Anche stavolta c'è un timer, che ci invita a non perdere troppo tempo sui vari livelli, ma a differenza della classica balena bianca - invulnerabile - la quale ci inseguiva finché non avevamo fatto fuori tutti i nemici e quindi che scompariva nel livello successivo, qua ce n'è una che ci tallona anche di livello in livello. L'unico modo per evitarla è quella di "raccattare" secondi di tempo facendo fuori i vari nemici. Non è il massimo, anche perché la vita a disposizione è solo una a tutto appannaggio della difficoltà del gioco abbastanza alta.

All'inizio del gioco ci viene offerta la possibilità di seguire un tutorial dove il robot Ammie ci spiegherà i rudimenti del sistema di controllo che, fortunatamente, sono rimasti semplici come in passato. Utilizzando il controller di Xbox Series X|S su PC (come facciamo di solito) abbiamo notato una certa inversione dei comandi rispetto allo standard (B per saltare e A per sparare le bolle), ma fortunatamente i tasti di gioco sono facilmente configurabili. I primi livelli comunque iniziano in maniera abbastanza agevole e non sarà difficile averne ragione, salvo poi complicare le cose un pochino più avanti.
Non siamo davanti a un gioco facile, lo abbiamo detto, e la connessione cervellotica tra i vari livelli sicuramente non aiuta. Il comportamento dei nemici ci ha lasciato qualche perplessità, dal momento che a volte si muovono in maniera strana su schermo fino al punto di ignorarci del tutto. Carina invece l'idea del negozio con l'acquisto delle varie bolle elementali che, in realtà, aprono le porte a determinati scenari una volta che avremo acquisito le varie abilità. Graficamente il gioco è molto carino, cartoonoso e colorato anche se lo stile adottato non sempre si sposa con la tradizione di Bubble Bobble (alcuni livelli non c'entrano poi tantissimo con l'atmosfera originale).


Come ormai avrete capito, questa nuova avventura di Bubble Bobble presenta alti e bassi: la curiosità per il giocatore permane comunque, soprattutto per cercare di sbloccare le varie abilità (alcune molto carine) che permettono di superare agevolmente nemici che prima di allora avevano fatto dannare. Interessante anche la curiosità di raggiungere i vari boss di fine livello, al solito molto spettacolari. E poi c'è Bubble Bobble Symphony, che è la trasposizione moderna del gioco originale per Sega Saturn che non ha bisogno di presentazioni. Onestamente parlando, preso come gioco a sè, questa nuova produzione Taito è anche interessante e carina anche se andava proposta a un prezzo più basso.
Se però parliamo del brand Bubble Bobble allora sono stati snaturati tutti i nodi essenziali del gioco originale, dai power-up alla progressione perfino al (soprattutto) multiplayer. Peccato perché il gioco non è realizzato proprio male, salvo piccoli strafalcioni comunque rimediabili come l'I.A. dei nemici ad esempio. Il gioco è anche localizzato in italiano (scelta apprezzata) con qualche errore come il pulsante per uscire dalla partita che è rimasto in tedesco. Se cercate un passatempo carino per intrattenervi una volta tornati a casa allora potreste farci un pensierino, magari aspettando che cali un po' il prezzo, ma se invece siete dei fan sfegatati di Bubble Bobble potreste rimanere un po' delusi.
Modus Operandi:
abbiamo sparato bolle addosso ai nostri nemici grazie a un codice fornitoci da Warning Up.
