I titoli tripla A hanno sempre attirato clientela sicura e veloce data la loro appetibilità e l'aspetto realistico, infatti le più grandi compagnie di videogiochi al giorno d'oggi puntano proprio a quello, a trasportare la realtà all'interno di un monitor, curando i dettagli al pixel e si sforzano a ricreare tutto come ci appare nella vita reale. Questo sforzo ha dato vita a tantissimi giochi che effettivamente hanno fatto la storia videoludica e hanno contribuito all'enorme progresso che riscontriamo oggi quando scrolliamo nei vari negozi come Steam, Xbox, PlayStation e altri.
Tuttavia anche se questi giochi ci catturano per la loro apparenza, molto spesso ci dimentichiamo che possiamo divertirci anche con molto meno, soprattutto se non abbiamo voglia di spendere €60 o più per un titolo tripla A (con "Mario Kart World" per Nintendo Switch 2 siamo arrivati a €90! - NdNew_Neo). Questa soluzione ce la danno i giochi Indie che nella loro semplicità (ed economicità) ci possono divertire molto spesso anche di più di quanto potrebbero fare i titoli più blasonati. L'esempio di oggi è proprio StarVaders, un gioco semplice ed intuitivo che segue una trama abbastanza scontata e rivista che però ci riesce a catturare perché possiamo rigiocare la stessa storia sempre con strategie diverse, con personaggi diversi e affrontando livelli diversi ogni volta.
Come detto in precedenza, sulla storia di StarVaders non c'è bisogno di fare un grande approfondimento, perché ci racconta di come una razza aliena stia cercando di prendere il controllo della Terra; e noi, essendo i protagonisti creatori ed ideatori di un mecha che è in grado di combatterli, dovremo scendere in campo per sterminarli e difendere il nostro pianeta. All'inizio del gioco verremo più o meno introdotti a questa trama in maniera abbastanza veloce non entrando mai nei dettagli, anzi, scenderemo subito in campo scegliendo le prime carte da inserire nel nostro mazzo da guerra.
Per un gioco che come pezzo forte utilizza il proprio gameplay pieno di azione e strategia, diciamo che una trama semplice come questa può andare bene, d'altronde una storia ricca di dettagli e lunga da ascoltare o guardare non è quello che andremo a cercare quando saremo sul campo di battaglia, ma semplicemente ci basterà sapere che quelli che abbiamo davanti sono dei nemici che minacciano qualcosa di nostro e di molto prezioso e quindi dovremo assolutamente distruggerli. Il modo in cui il gioco funziona è molto semplice: è un gioco di strategia che utilizza le carte come attacchi/trappole/movimento, un po' come Yu-Gi-Oh! e giochi simili. Il mazzo all'inizio sarà solo di poche carte obbligatorie, ovvero dodici: cinque carte di movimento, cinque carte per attaccare (sparare nel nostro caso) e altre due carte, una trappola, ovvero la bomba e una carta tattica.
All'inizio del gioco però potremmo scegliere due tra altre cinque carte dalla "Bud's Factory" da inserire nel nostro mazzo e da portare in battaglia. Una volta dopo aver scelto, inizieranno i vari scontri con gli alieni che si svolgeranno in un'area composta da quadratini (5x8) su cui ci potremmo muovere con le carte movimento apposite. I combattimenti in quest'arena si svolgono a turni: inizieremo noi giocatori e una volta finito sarà il turno dell'avversario (gli alieni) che generalmente consiste nel muovere tutti i mostri di una casella in avanti (se quella casella è libera altrimenti diagonalmente o di lato) e gli eventuali mostri in grado di contrattaccare sparando missili o razzi contro di noi.
Il nostro obiettivo è di sconfiggere tutti gli alieni mentre quello dell'avversario è di farci raccogliere cinque unità di Doom. Ogni volta che uno degli alieni arriva alle tre caselle più in basso dell'arena apparirà un avviso che al prossimo turno in base alla specie del mostro otterremo +1 o +2 punti di Doom, arrivati a cinque Doom sarà game over. Ci sono poi dei nemici speciali che possono generare del Doom anche senza arrivare in fondo all'arena, come ad esempio l'orchidea che dopo un tot di turni genererà un'unità di Doom se non la sconfiggeremo in tempo. Il nostro turno invece è delimitato dal calore: ogni carta ha un prezzo di calore che cambia in base al suo funzionamento e a quanto è potente come carta. Ad esempio le carte movimento e attacco semplici costano un calore l'una, la bomba ne costa due e così via.
Esistono anche delle carte che sono gratuite e non influiscono sul nostro contatore di calore, e anche se possa sembrare che il prezzo aumenti via via che aumenta la potenza sarebbe poi intuitivo dire che allora le carte che costano zero di calore siano inutili, invece molto spesso saranno i nostri jolly quando il contatore è già al massimo. Generalmente all'inizio della partita cominceremo con 3 barre di calore, ma alcune carte possono influire su di esse e cambiarne la quantità arrivando a numeri ben più grandi, soprattutto se ci troviamo difronte ad un boss o ad un livello pieno di nemici e allo stesso modo alcune carte ci permettono di cambiare il prezzo di altre carte del nostro mazzo. Nel caso in cui dovessimo superare il contatore di calore e sforare, l'ultima carta che abbiamo giocato verrà bruciata e sarà resa inutilizzabile per tutta la durata del livello.
Una volta che giochiamo una carta, qualsiasi essa sia, verrà poi messa nel mazzo degli scarti e una volta finite tutte le carte il mazzo degli scarti verrà mescolato e ne verranno date delle nuove. Può capitare che le carte nel mazzo rimescolate siano ingiocabili, ad esempio se uscissero tutte carte di movimento, tutte di attacco o altro. In questo caso potremo premere un bottone viola (massimo 3 volte ad atto) che farà ricominciare il turno e rimescolerà tutti i mazzi. Se poi avremo bisogno di altre carte potremo pur sempre rivolgerci al mercante del workshop che avrà sicuramente delle offerte che ci faranno molto comodo per le nostre avventure dato che anche qui esiste una valuta, le monete d'oro che otterremo finendo i livelli e sconfiggendo i mostri.
Nonostante sia stato detto più volte nei vari paragrafi che il gioco si presenta come semplice e con una storia banale, StarVaders riesce a divertirci grazie ai livelli mai uguali e alle varie difficoltà che aumenteranno man a mano che completeremo quelle precedenti per poi sbloccare anche nuove modalità. Anche la possibilità di sceglierci il personaggio che più ci piace tra i vari disponibili, ognuno con abilità diverse tra Roxy, Noel, Zeke per il primo Mecha e poi altri piloti in seguito per altri Mecha dedicati, sbloccabili battendo il gioco in altre difficoltà. Una cosa un po' negativa invece è che su Steam il gioco viene venduto ad un prezzo un po' più altino rispetto al tipico gioco Indie, il che lo rende quasi fuori budget. Considerando comunque il livello di intrattenimento che otterremo comprando StarVaders possiamo anche chiudere un occhio sul prezzo che effettivamente differisce dal resto del mercato anche se di poco.
Sarebbe interessante in futuro vedere una versione che supporti il multiplayer, così da sfidare i nostri amici in delle battaglie uno contro uno con il nostro mecha e pilota preferito. Oppure dei combattimenti dove un giocatore ha il ruolo del mecha e l'altro quello di generare delle ondate che lo attacchino, o ancora entrambi che schierano il proprio esercito per sconfiggersi a vicenda, magari integrando un sistema online con classifiche e rank. Quest'aggiunta sarebbe molto bella e donerebbe tantissima longevità al gioco così da non renderlo mai noioso perché saremo sempre indaffarati a scalare le classifiche online e a mantenere alto il nostro rank. Speriamo di vederlo in futuro perché sarebbe molto divertente.
Modus Operandi:
Abbiamo potuto affrontare l'invasione aliena che stava minacciando la terra, creato un mazzo da portare in battaglia e salvato il pianeta, grazie ad un codice gentilmente fornitoci da Jesùs Fabre.