Nell'immaginario collettivo il vampiro "moderno" è ben diverso dalla rappresentazione del primo Dracula di Bram Stoker. Il succhiasangue originale era lento nei movimenti, quasi impacciato e al contempo letale e assetato di sangue. Punti deboli un paletto conficcato nel cuore, il crocifisso o la luce. La letteratura e la cinematografia, soprattutto in tempi recenti, ci hanno abituati a vampiri veloci, in grado di volare e dotati di poteri sovrumani con il risultato che farli fuori non è poi così semplice come il buon Stoker aveva narrato. Naturalmente le citazioni si sprecano ma una su tutti l'ottima serie TV "The Strain" che ci ha mostrato vampiri perfettamente mimetizzati con la razza umana in una convivenza forzata e pericolosa al contempo. Il vampiro è quindi un predatore che si nasconde per motivi di necessità ma che comunque ha una marcia in più (anche due o tre) rispetto alla razza umana.
V Rising disponibile con la formula dell'accesso anticipato - con la quale uno acquista il gioco e vi si diverte man mano che lo stesso viene completato - ci fionda proprio in un mondo ibrido dove vampiri e esseri umani cercano la giusta collocazione, spesso l'uno a discapito dell'altro. Ma questa volta dalla parte dei vampiri ci siamo noi.
Fondamentalmente V Rising, comunque a buon punto dal punto di vista della programmazione, si propone come un Survival Game, dove il protagonista deve accumulare le giuste risorse per garantirsi la sopravvivenza nel mondo. Un genere doverosamente più lento e compassato nelle prime battute, ma in grado poi di premiare chi con tenacia e pazienza vorrà cimentarvisi per andare avanti: sono quei giochi che, a un certo punto, incollano allo schermo e dai quali difficilmente ci si riesce a staccare. In V Rising troviamo tutte le caratteristiche tipiche del genere, come una buona componente esplorativa, una sana dose di loot, il buon vecchio crafting e naturalmente una componente RPG che mira alla crescita e al potenziamento del personaggio. Come se non bastasse la doppia componente in singolo o multiplayer integra la formula PvP che permette di misurarsi con avversari virtuali, affrontarli, saccheggiandone anche le risorse. Tantissima carne sul fuoco quindi che, purtroppo, a volte si rivela un'arma a doppio taglio con tanti stili di gioco diversi che solo con difficoltà coesistono bene tra loro. Non è il caso di V Rising però dove tutto sembra (il condizionale è d'obbligo dato che il gioco è ancora in via di sviluppo) amalgamarsi a meraviglia.
Una volta installato il gioco, all'avvio notiamo due problematiche molto particolari: la mancanza della lingua italiana (sottotitoli compresi) e la non implementazione del controller. Bisogna muovere il nostro personaggio con l'ausilio di mouse e tastiera quindi: scelta che, dedicando un po' di tempo al gioco, si rivelerà meno problematica del previsto con una buona mappatura dei controlli e con un'interfaccia su schermo che mostrerà sempre il tasto da premere per l'esecuzione di una determinata azione. Naturalmente inizieremo con il decidere l'aspetto fisico del nostro vampiro (o vampira), poi verremo lanciati in un rudimentale tutorial. La trama è comunque parecchio semplice: noi vestiamo i panni di un vampiro che, risvegliatosi dopo 100 anni di letargo, troverà il suo mondo in pericolo a causa dell'incessante avanzare della "razza umana". È il momento di affilare i canini e darsi quindi da fare per ristabilire il proprio dominio sulla Terra.
Inizieremo la nostra esplorazione nel mondo circostante quindi dedicandoci, nelle fasi iniziali, alla raccolta di materiale da utilizzare poi nella fase di crafting per potenziare armatura ed equipaggiamento e affrontando le varie minacce che ci verranno contro. Fondamentalmente dovremo tenere d'occhio due parametri: il sangue a nostra disposizione, senza il quale siamo meno che niente, e il ciclo giorno/notte dal momento che la luce, come storia vuole, è sempre in grado di danneggiarci.
L'obiettivo è, naturalmente, quello di sopravvivere agli attacchi dei nostri avversari siano essi di natura vampiresca, umana o animale anche se sarebbe riduttivo limitare V Rising a questo. Dovremo infatti creare le basi per una sopravvivenza più duratura e soprattutto ristabilire il nostro dominio sul territorio. Avanzando nel gioco sarà importante costruire un castello gotico che sia la nostra roccaforte e creare diversi banchi di lavoro utili per soddisfare tutte le nostre manie di crafting. È in questa fase che il gioco esplode in tutta la sua bellezza dal momento che viene data al giocatore libertà pressoché totale su ogni cosa. Potremo decidere dove fare il castello, che stile dovrà avere, quali potenziamenti portare avanti e così via senza considerare il fatto che, nella fase multiplayer, potremo stipulare alleanze con alcuni giocatori e, magari insieme, attaccare il castello di un altro vampiro per spartirci poi le risorse. Insomma c'è veramente tantissimo da fare. Naturalmente gli altri non staranno a guardare ma si difenderanno con le unghie e (soprattutto) con i denti. Oltre ad aver dedicato il giusto tempo per potenziare il nostro vampiro quindi, sarà necessario apprendere le varie magie, principalmente per quanto riguarda il raggio d'azione perché in combattimento questo potrà fare la differenza.
Combattere contro gli avversari sarà semplice in principio, come è giusto che sia, ma man mano che si procede nel gioco le cose si fanno sensibilmente più complicate. Naturalmente non basterà premere il click sinistro del mouse a caso per sferrare i colpi, ma bisognerà studiare i pattern di attacco dei nostri avversari, soprattutto nelle boss fight spesso particolarmente impegnative ma generose di ricompense spesso irrinunciabili. Quasi tutte le magie vanno direzionate e richiedono, naturalmente, il giusto tempo di ricarica. Questo ci indurrà ad evitare alcuni scontri se non saremo abbastanza forti introducendo quel pizzico di ragionamento e di strategia che in un gioco come questo non guastano mai. La parte in PvP invece, nel comparto online, si rivela sicuramente ad alta tensione dal momento che finora non sono state introdotte regole di non belligeranza nei server e quindi bisognerà guardarsi continuamente le spalle dagli attacchi degli altri "giocatori umani". Durante la nostra componente esplorativa inoltre non potremo non buttare un occhio all'orologio che scandisce il ciclo giorno/notte che ci costringerà a muoverci nell'ombra nelle ore diurne e a lanciarci a testa bassa col favore delle tenebre. Molto interessante anche la meccanica dell'asservimento: se saremo bravi potremo evitare di uccidere gli umani rendendoli nostri servi. In questo caso ci aiuteranno per la raccolta delle risorse e soprattutto per formare un nostro piccolo esercito che ci renderà ancora più forti.
A completare il tutto c'è anche una buona varietà degli scenari che visiteremo e un discreto accompagnamento sonoro durante la nostra avventura. Allo stato attuale, dopo i nostri test, sono poche le critiche da muovere al gioco così com'è. La mancanza della localizzazione in italiano è sicuramente penalizzante (taglia fuori tutti quelli che non conoscono una delle lingue supportate), così come la scelta di tagliar fuori il controller può scontentare alcuni giocatori (anche se, ripetiamo, la mappatura su tastiera è abbastanza intuitiva). Abbiamo notato qualche lieve imprecisione nelle fasi di salto e un pizzico di sbilanciamento dal punto di vista della difficoltà in alcune missioni. Inoltre, ma parliamo di un gioco ancora in via di sviluppo, non sono rari alcuni glitch (con alcuni animali ad esempio che scompaiono e riappaiono sullo schermo) e qualche piccola compenetrazione poligonale. Niente che non possa essere sistemato prima del completamento comunque.
Per il resto V Rising è un gioco che diverte tantissimo già ora e quindi le sensazioni per la versione finale non possono non essere positive. Su tutti la libertà lasciata al giocatore per lo sviluppo del personaggio, per la creazione del castello e del proprio esercito, per la scelta se orientarsi sull'esplorazione e sul crafting evitando gli scontri oppure lanciandosi a testa bassa. Inoltre la componente PvP è una vera ciliegina sulla torta. Attaccare gli altri per saccheggiarne le risorse è sicuramente appagante e divertente, così come il guardarsi continuamente le spalle dalle incursioni altrui contribuisce a generare quel pathos che mantiene sempre alto il livello di attenzione. In V Rising ci sono tantissime cose da fare, al momento tutte ben realizzate e in grado di divertire a lungo. Se vi piace il genere dovete investire assolutamente sul gioco.
Modus Operandi:
abbiamo partecipato all'accesso anticipato di V Rising grazie a un codice gentilmente fornitoci dagli da Plan of Attack.