Togliamo un pò di polvere depositata dal tempo:
La trama del gioco segue le vicende di due sopravvissuti, Leon e Claire, in fuga da Raccoon City colpita da un'epidemia virale causata dalla Umbrella Corporation, che ha trasformato la maggior parte della popolazione in zombie.
Lo sviluppo, iniziato nel 1996, è stato piuttosto travagliato e ha visto nel 1997 un quasi totale azzeramento, con il secondo capitolo riscritto da capo anche a causa del cambiamento del game director dal padre del primo capitolo (Shinji Mikami) al giovane Hideki Kamiya, per la sua prima alle prese come direttore di un gioco.
Resident Evil 2 fu un gioco acclamato sia dal pubblico che dalla critica, riconosciuto in seguito come simbolo e padre stesso del genere survival horror.
Pubblicato su tutte le piattaforme dell'epoca e su quelle di un prossimo futuro, ci ritroviamo oggi, alle porte del 2019 in una nuova edizione.
Scopriamo insieme il contenuto della demo!
Crediamo sia inutile, nonché fuorviante girarci intorno. Resident Evil 2 è un tuffo al cuore per chi come noi all'epoca prese la versione di importazione giapponese priva delle stringenti restrizioni della censura europea sulle scene cruente.
Al tempo, avremmo voluto giocare con la stessa qualità visiva degli intermezzi e, a distanza di 20 anni, possiamo dire di essere stati accontentati.
I comandi sono quelli storici della serie e la visuale in terza persona risulta fortemente dinamica, migliorando gli spazi ciechi dei quali il gioco originale soffriva. Il comparto grafico ci ha lasciato profondamente colpiti, non pensavamo fosse possibile portare questo titolo a tale livello. Certo, come potrete verificare dalle immagini allegate, Leon si muove nella più assoluta penombra, classico sotterfugio degli sviluppatori per spremere al massimo la grafica e le animazioni laddove servono ma, il risultato è veramente buono.
Rientrare all'interno della stazione di polizia è stato un ritorno all'infanzia, ma anche al fascino dei titoli che a quei tempi sapevano regalarci. Per ora il primo impatto è stato letteralmente devastante, belle le dinamiche, i colpi di scena, le animazioni, il senso di ansia, la penuria delle armi... non è possibile concettualizzare con distacco una pietra miliare senza rimanerne profondamente coinvolti. Il family feeling è sostanzialmente rimasto intatto in questi venti anni, regalandoci la premessa e la promessa di riuscire, ancora una volta, nell'intento di ritagliarsi una vecchia e nuova pletora di fans.
Ci teniamo a sottolineare che il gioco, risulta completamente localizzato in italiano. Inoltre, la qualità degli interpreti ci ha positivamente impressionato.
La demo (denominata 1-Shot Demo) ci ha consentito unicamente di vestire i panni di Leon e per un lasso di tempo limitato. Pertanto aspettiamo di verificare l'altra faccia della storia, i suoi personaggi comprimari ed esprimere un giudizio che, a prima vista, potrebbe replicare il successo di God of War e di Red Dead Redemption 2 del 2018 appena concluso.
Attendiamo di poter mettere le mani sulla versione completa, al fine di potervi informare nel dettaglio su dinamiche e gameplay. Il 25 gennaio non è più così lontano...
Stay Tuned!