L'universo dei city builder è sicuramente accattivante: innanzitutto perché questo tipo di giochi stimola enormemente la creatività delle persone, poi perché nel corso degli anni si sono talmente evoluti da prevedere ogni possibile sfaccettatura della vita di un borgo cittadino fin nei minimi dettagli rasentando, e spesso anche raggiungendola, la simulazione vera e propria. Per quanto riguarda le ambientazioni poi hanno spaziato dal presente al passato e perfino al futuro cercando di accontentare tutti, ma soprattutto cimentandosi in vere e proprie opere titaniche di ricerca e di divulgazione storica.
Nel caso dell'Antica Roma il tema non è sicuramente nuovo dato che è stato affrontato dai famosissimi Caesar e Anno, giochi di una completezza e complessità sempre più sopraffina edizione dopo edizione. Va da sé che un gioco di questo tipo, proprio per la complessità della sua struttura deve poggiare su punti cardine fondamentali: inizialmente deve possedere un'interfaccia molto user-friendly, deve essere tecnicamente scorrevole e senza intoppi e poi naturalmente deve essere coerente facendo corrispondere evoluzioni della storia alle scelte del giocatore.
Proprio perché giochi estremamente complessi i city builder, in genere, richiedono la lavorazione di un intero team di persone, per evitare che sfugga qualcosa giusto per fare un esempio e quindi quando ci hanno detto che Pax Augusta era stato realizzato da una sola persona stentavamo quasi a crederci. Roger Gassmann è uno sviluppatore indipendente svizzero che si è dedicato al progetto per ben sei anni prima di appoggiarsi al publisher tedesco Senatis per pubblicare il suo gioco. Un lavoro monumentale, testimoniato anche dalla lunga ricerca storica sull'antica Roma proprio per dare quella credibilità in più alla simulazione (perché di questo si tratta) corredando il tutto con eventi storici, calamità naturali e così via.
Poc'anzi avevamo citato Caesar e Anno, i due capisaldi del cenere builder nell'antica Roma ed effettivamente provando Pax Augusta si trovano riferimenti ad entrambi i giochi con questa o quell'altra meccanica e con l'integrazione della gestione più certosina delle risorse, sia quelle necessarie per la costruzione che quelle utili per il sostentamento della popolazione. Inoltre le citazioni storiche sono perfettamente coerenti con la realtà, sia per quanto riguarda le guerre ma anche per la nomenclatura di ogni oggetto disponibile e utilizzabile nella nostra Urbe. Un lavoro di tutto rispetto insomma.
Se ci sono giochi nei quali il tutorial non può essere assolutamente saltato quelli sono proprio i city builder. Imparare come muoversi nella mappa, come piazzare le prime costruzioni, come tenere d'occhio le risorse necessarie è un affare non da poco, anche perché ci sono tante di quelle opzioni e caselle disponibili sulle quali cliccare che è praticamente impossibile muoversi da soli. Il tutorial parte in maniera abbastanza soft insegnandoci dapprima a muoverci sulla mappa e poi invogliandoci a scegliere dove piazzare l'altare che è il centro della nostra città e l'unico punto non spostabile/modificabile poi in tutta la struttura. Poi disegneremo le strade principali, il cardo massimo e il decumano massimo avendo cura di scegliere il selciato giusto: strade migliori faciliteranno il commercio ma costeranno di più in termini di risorse e così via. Ci muoveremo con il mouse ovviamente appoggiandoci alla tastiera con una combinazione da scegliere all'inizio (noi abbiamo optato per la classica WASD e Q ed E per la rotazione). Pian piano poi ci verrà chiesto di piazzare le prime case, incaricare l'ingegnere - richiamabile con il tasto V - di trovare un punto adatto nel fiume per costruire un ponte e così via.
Dopo le prime battute iniziali, tutto sommato semplici, le cose si fanno complicate quasi subito. Le varie abitazioni necessiteranno di risorse (leggi cibo) a disposizione nelle vicinanze, ma anche questo varia a seconda delle case e del tipo di popolazione che abiterà quei sobborghi. I cittadini più semplici si accontenteranno di colture basilari e di mercati dove acquistare il cibo, mentre i "nobili" cioè i senatori pretenderanno un'arena per lo svago, bagni pubblici, acquedotti e così via. Niente di così lontano dalla realtà di allora comunque dal momento che le differenze tra ceti sociali, ahinoi sono sempre esistite.
Per sviluppare la città serviranno risorse e materiali ovviamente, ma questi per essere estratti richiederanno forza lavoro e quindi schiavi da utilizzare per questo scopo. Insomma se avete visto qualche produzione cinematografica sulla vita nell'Antica Roma (e ce ne sono davvero tantissime), vi renderete facilmente conto della dovizia di particolari presenti in Pax Augusta. Una volta presa confidenza con i primi rudimentali movimenti però il tutorial ci abbandona (e proprio sul più bello) costringendoci a fare da soli. Dal menu possiamo cimentarci nella carriera, nella modalità storia (ispirata agli scritti di Tacito, il più grande storico romano di sempre), oppure nella modalità sandbox.
Storicamente parlando siamo sotto l'egemonia dell'imperatore Augusto, e il nostro compito sarà quello di governare un insediamento per favorire le mire espansionistiche della grande Roma. Il nostro obiettivo è ovviamente quello di farci notare dalle alte sfere di potere, e lo faremo migliorando costantemente la nostra reputazione, ottenendo quindi l'autorizzazione a fondare sempre nuovi insediamenti. Dal punto di vista strutturale vero e proprio non si può non notare il preciso design delle varie case, palesemente ispirate a modelli reali, ma anche strade, mercatini e monumenti sono stati ricreati dopo un importante lavoro di ricerca storica. Sarà importante anche l'interazione con le città confinanti soprattutto per il commercio necessario, inteso sia come importazioni che come esportazioni, per garantirci le risorse che ci servono, fermo restando che sono sempre dietro l'angolo disastri naturali che rischieranno di metterci in seria difficoltà.
Le prime battute di gioco sono comunque estremamente interessanti e stimolanti, invitandoci a proseguire nella nostra opera di costruzione e di fatto vincolandoci allo schermo. Purtroppo nel momento in cui il tutorial ci abbandona ci rendiamo conto delle difficoltà dell'interfaccia grafica, purtroppo non molto intuitiva, che ci metterà in seria difficoltà evidenziando l'altro aspetto del gioco, quello tecnico che presenta più di qualche problemuccio.
Se da un punto di vista narrativo non c'è nulla da obiettare, il comparto tecnico qualche problemino lo tira fuori. Graficamente il gioco non è affatto male anche se i cittadini avrebbero meritato animazioni migliori e lo zoom spesso si rivela abbastanza impietoso. L'interfaccia grafica è molto ricca, anche troppo, finendo per rivelarsi poco intuitiva e confusionaria. Più volte non siamo riusciti a barcamenarci tra le varie opzioni e, se consideriamo che il tutorial va e viene in maniera del tutto random, allora i problemi aumentano. Nel momento in cui la città diventa sufficientemente grande si cominciano a vedere fastidiosi rallentamenti e bug di diverso tipo a testimonianza di un'ottimizzazione che forse avrebbe meritato ancora un po' più di tempo, anche perché la configurazione utilizzata per i test è ben superiore a quella presente nei requisiti minimi richiesti. Il problema è che da un certo punto in poi l'interesse comincia a scemare a causa della confusione e delle problematiche tecniche, e quindi la speranza è che lo sviluppatore (aiutato sicuramente dal publisher) possa risolvere e sistemare alcune cose per rendere l'avventura gradevole anche sul lungo termine.
Naturalmente non possiamo non tenere conto dell'enorme sforzo fatto per la realizzazione di Pax Augusta che comunque tantissime cose buone da offrire le ha ma sappiate che il livello di difficoltà, ampliato da una non perfetta pulizia dell'interfaccia, potrebbe crearvi qualche problema. Buona invece la traduzione in italiano per i testi chiari e comprensibili e senza strafalcioni di nessun tipo. Allo stato attuale Pax Augusta si offre principalmente ai fan sfegatati dei city builder, sperando che continui a migliorarsi nel corso del tempo, i neofiti invece potrebbero non trovarlo così interessante.
Modus Operandi:
abbiamo provato Pax Augusta grazie a un codice fornitoci da Plan of Attack.