Uscito a metà luglio da parte di un piccolo team di sviluppo irlandese che ha messo cuore, anima e tanta passione, The Necromancer's Tale viene avvicinato a Disco Elysium per una profondità sorprendente e per una mole di dialoghi enorme. Stiamo parlando di oltre 400 mila linee di dialogo, oltre 180 personaggi non giocanti (NPC) con cui interagire, una storia molto profonda e sfaccettata, diversi approcci in base all'esito dei dialoghi e azioni e il fascino oscuro della magia nera e della necromanzia.
Dopo uno sviluppo durato oltre 5 anni, mesi di playtesting e aggiornamenti continui (anche mentre stiamo scrivendo l'articolo. -NdR), questo RPG isometrico story driven sta ricevendo consensi e feedback sempre più positivi su Steam. Psychic Software tiene molto alla community per offrire un'esperienza che si adatta non solo agli estimatori, ma anche a chi vuole avvicinarsi a questo genere ed ama le storie. Infatti c'è il selettore di difficoltà che può essere cambiato in qualsiasi momento. Quindi chi vuole godersi semplicemente la storia o avere sfide impegnative, in The Necromancer's Tale troverà quello che cerca.
Scopriamolo più da vicino nella nostra recensione!
Sin dall'inizio, The Necromancer's Tale mette sulla tavola un approccio diverso per la creazione del personaggio che si plasma... attorno alla storia. Il lungo prologo, che narra la nostra nascita, si adatterà in base alle scelte fatte che determineranno le caratteristiche principali con cui affronteremo la storia, con tanto di portrait tra maschili e femminili. Nessuno ci vieta di modificare le caratteristiche se non saranno soddisfacenti, ma vi consigliamo di non farlo perché rappresentano ciò che sarà il vostro alter ego in base alle scelte fatte.
Nella schermata principale è possibile accedere a tutti i dettagli sul gioco in ogni momento. Anche i combattimenti a turni vengono spiegati per filo e per segno; praticamente avete un manuale di gioco sempre a disposizione. Anche da questi particolari si vede l'estrema cura con cui è stato realizzato il gioco, ma una cosa su tutte risalta sin da subito: l'imponenza dei dialoghi.
Le caratteristiche del nostro alter ego vengono subito messe in gioco, attraverso la prima interazione con degli sconosciuti che sembrano voler aggredire una donna durante il tragitto verso la casa di nostro padre. Potremo far finta di nulla e andarcene, dialogando o arrivare alle mani. Le conseguenze delle nostre azioni si ripercuoteranno più avanti. Quindi ogni scelta va ponderata in base alle nostre attitudini e dai parametri del nostro personaggio.
La lunga storia, suddivisa in vari capitoli, parte con l'arrivo nella nostra magione dopo il funerale di nostro padre morto (una volta appurato) in circostanze misteriose. Vogliamo vederci chiaro in questa faccenda rovistando all'interno della casa, fino a trovare un libro misterioso all'interno di uno scomparto nell'ufficio di nostro padre. Questo libro è scritto in una lingua sconosciuta, e per di più sembra collegato a riti oscuri appartenenti alla magia nera e alla necromanzia.
Nonostante la pericolosità di compiere tali riti, decidiamo di entrare in questo mondo oscuro ed eseguirli, uno dopo l'altro, raccogliendo ciò che serve chiedendo in giro per la città di Marns. L'ambientazione dove si svolgono i fatti è italiana, precisamente nelle vicinanze di Venezia del XVIII secolo. La città si aprirà subito all'esplorazione una volta ottenuto il libro, alla ricerca di maggiori informazioni, sui riti e trovare un lavoro. Le finanze della famiglia seppur nobile non sono molte, e quindi bisogna cercare un impiego per guadagnare qualche soldo e magari vendere qualche quadro o cimelio di famiglia.
Le gestione delle quest viene aggiornata ogni qualvolta si ottengono informazioni importanti, specifici oggetti e risolvendo le stesse quest. Il tutto viene raccolto in un libro dove si può liberamente scrivere i propri appunti: un bel toccasana, vista l'estrema verbosità e complessità della lingua inglese con cui avremo a che fare. Il racconto è come quello di un libro con centinaia di pagine che racchiudono descrizioni, atteggiamenti e molto altro oltre ai dialoghi. Servirà, quindi, una buona conoscenza della lingua di Albione in stile Disco Elysium per capire l'evolversi della trama, gestire i dialoghi, l'interazione con l'ambiente e l'uso dell'inventario.
La trama si evolverà nel soddisfare i misteriosi riti del libro, avvicinandosi passo dopo passo alla magia nera e alla necromanzia. Il tutto volto a scoprire i misteri di nostro padre, ma a quale prezzo? Infatti, se ci pescheranno a picchiare qualcuno o a praticare la magia nera verremo giudicati dalla corte marziale alla stregua di un criminale e, addirittura, condannati a morte. I dialoghi avranno un'importanza cruciale ai fini dell'evoluzione della storia, i quali avranno ripercussioni sia sugli interlocutori che sulla città e dintorni attraverso parametri dedicati.
Durante la prima parte dell'avventura si fa riferimento alla Guerra del Lich avvenuta anni prima, che ci fa comprendere come le arti oscure fossero già presenti. E poi il lento e inesorabile passaggio del protagonista all'oscurità, rappresenta l'ossatura di una storia che vale la pena di essere esplorata.
Le gestione delle quest si legherà presto a quella dello scorrere del giorno, anche se quando farlo lo decideremo noi. Come sempre le taverne sono fonti di informazioni e nuove conoscenze (visitabili nel pomeriggio/sera) e i negozi per arricchire l'inventario con qualche rivelazione (visitabili di mattina). Non mancherà un un bel cimitero da esplorare (visitabile in ogni fase del giorno) e fonte, probabilmente, di qualche ingrediente o rito di magia nera. Al suo interno si trova la cripta di famiglia, con i suoi... segreti. Inoltre si potrà uscire dalla città, visitando alcuni luoghi per trovare specifici personaggi e oggetti richiesti per il Libro.
Il punto di forza di The Necromancer's Tale è la profondità della storia, dei dialoghi e della caratterizzazione dei tanti personaggi non giocanti, che si apriranno o meno con noi in base alle scelte fatti nei dialoghi, dandoci informazioni importanti o costringendoci a trovare un'altra soluzione per l'obiettivo prefissato o per un altro. Le caratteristiche principali del nostro alter ego si dividono in tre rami principali (per un totale di nove) legati alla parte fisica, mentale e sociale che influiranno nei dialoghi e azioni in base ai valori di ogni singolo parametro. In più ci sono quelli legati alla fiducia, ma fondamentali nei dialoghi, che si alzano o si abbassano a seconda di come andranno le interlocuzioni.
Per ogni capitolo, e in base al livello di difficoltà scelto, avremo a disposizione dei punti da spendere per spingere un dialogo a nostro favore o eseguire una particolare azione qualora non si disponesse del valore necessario per quel particolare parametro richiesto. Ad esempio, vogliamo che un dato personaggio ci riveli una confidenza; per farlo serve che il parametro Convince sia ad un valore di 4, ma non ci arriviamo... ed è qui che entrano in gioco i punti disponibili che possiamo sfruttare per riuscire nell'intento! In questo caso è bastato un solo punto. Questi vanno spesi nei momenti opportuni, di conseguenza serve oculatezza nel gestirli. Questi speciali punti si rigenerano ad ogni nuovo capitolo.
Pur essendo un RPG, in The Necromancer's Tale non si sale di livello ma si prosegue portando a termine ogni quest presente nel diario ed eseguendo i riti nel libro. Man mano che i riti hanno luogo (alcuni di essi con qualche incidente...), si ottengono anche dei punti mana e magie che serviranno nei combattimenti contro le creature non morte e altri nemici più avanti. Tali riti ci aiuteranno a controllare alcuni scheletri e altri esseri al nostro cospetto per supportarci negli scontri.
Ebbene si, nell'opera di Psychis Software si combatte... con qualche difficoltà iniziale nel capire come gestire i nostri comprimari non morti. Pian piano ci si prende la mano nelle gestione dei punti azione, nell'avanzare nelle caselle esagonali all'interno di un campo in genere abbastanza vasto per potersi muovere, allo scopo di trovare la giusta strategia per uscire vincitori. Sia a noi che ai nostri comprimari possiamo equipaggiarli con armi e oggetti per essere più forti e resistenti. Si può colpire sia da vicino con armi bianche o da lontano con quelle da fuoco come le pistole, ciò permette una buon approccio strategico. In base al livello di difficoltà gli scontri saranno più agevoli o più difficili, a difficoltà normale non sono proprio facilissimi soprattutto nelle prime battute. Gestire i nostri alleati non morti non è praticissimo, poiché serve avere un buon quantitativo di mana per poi farli muovere e combattere.
Se avete visto il numero di obiettivi Steam, capirete che The Necromancer's Tale ha tanto da offrire tra eventi della trama, relazione con i personaggi e molto altro. Quindi se non avete paura di un inglese abbastanza complesso e se amate il genere degli RPG story driven, fiondatevi su quest'opera indipendente realizzata con tanta passione e dedizione.
Abbiamo testato il gioco con un portatile Victus avente un processore i5 di 12a generazione, 16 GB di RAM DDR4, una RTX 3050 con 4 GB di VRAM, il tutto condito con Windows 11 e un SSD. Avendo un comparto grafico semplice, non abbiamo avuto neanche la più piccola sbavatura tecnica e un framerate granitico, anche alla risoluzione 4K, durante la nostra prova. Inoltre non siamo mai incappati in bug seri o crash, questo grazie ai continui aggiornamenti, a volte giornalieri, che hanno garantito una solidità davvero degna di nota. E per un piccolo sviluppatore indipendente è un'impresa non da poco.
Quindi il nostro giudizio, anche dopo la prova tecnica, rimane quello di una piccola gemma indipendente che merita di essere giocata sia dagli aficionados del genere ma anche da chi vuole approcciarsi ad un RPG con la storia al primo posto grazie alla difficoltà regolabile in qualsiasi momento.
A conti fatti The Necromancer's Tale rappresenta un piccola gemma nel panorama indipendente degli RPG isometrici con visuale dall'alto. Dove il gioco perde un po' è nell'impatto visivo, con una grafica piuttosto semplice e a tratti basilare. Anche le animazioni e i dettagli poligonali non sono il massimo, segno che gli sviluppatori irlandesi hanno puntato tutto sulla scrittura e sui dialoghi. Comunque l'impianto tecnico non va ad influenzare il gameplay risultando pienamente funzionale in ogni suo aspetto, compreso il combat system.
Il team indipendente è costituito da una manciata di persone, quindi da qualche parte si doveva scendere a compromessi. Ma se mettete la sostanza al primo posto questo RPG ne ha vendere, coinvolgendo gli appassionati del genere e quelli amanti delle storie ed anche a chi vuole entrare in questo genere godendosi la storia senza pensare ai combattimenti. La longevità si attesta sulle 25-50 ore a seconda di come lo si approccia, andando dritto o scoprendo i suoi segreti e le mille sfaccettature.
Il nostro giudizio è più che positivo per un opera che non ha paura della sua identità. La storia profonda, che prende ispirazione anche della opere di Lovercraft, vi coinvolgerà come non mai a patto di essere pronti ad una mole enorme di dialoghi e delle tante scelte che è possibile fare per andare avanti all'interno di quest'opera a tratti sorprendente.
Modus Operandi:
Siamo entrati nel mondo oscuro e sfaccettato di questo RPG isometrico basato sulla storia, grazie ad un codice datoci da Critical Hit PR.