Recensione X-Box One
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Titolo del gioco:
Batman: The Enemy Within - Ep. 5: Same Stitch
Anno di uscita:
2018
Genere:
Avventura Dinamica
Sviluppatore:
Telltale Games
Produttore:
Telltale Games
Distributore:
Microsoft (Xbox Store)
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
No
Requisiti minimi:
Console Xbox One - 6,27 GB di spazio libero su disco - Prezzo Episodio 4: €6,49, Season Pass: €29,99
Box
  • Insieme, come due vecchi amici... in fondo Bruce continua a volergli bene...
  • Due piccioncini, senza dubbio...
  • Chi &egrave; il vero Joker?
  • Le botte da orbi non mancano questa volta...
  • E qualcuno si far&agrave; male, ma non vi diremo chi...
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 09-04-2018
Dopo tanto tribolare siamo arrivati alla resa dei conti... oppure no?
ALLA FINE DEL NOSTRO VIAGGIO

Dobbiamo fare un salto indietro nel tempo di quasi otto mesi quando con l'uscita di The Enigma i ragazzi di Telltale si lanciarono nell'impresa di realizzare la Season 2 delle avventure, da loro corrette e rivisitate, sul Cavaliere Oscuro. Il sequel partiva da presupposti ben chiari: continuare la storia abbastanza intrigante della prima stagione, senza però ricadere negli stessi errori della volta precedente. Al netto di una narrazione tutto sommato gradevole, ci si trovava con un prodotto che aveva avuto paura di osare un po' di più e di puntare all'innovazione per un brand che, vista anche la prolificità produttiva dei ragazzi californiani, cominciava a sentire un po' il peso degli anni. La Season 1 aveva comunque appassionato e divertito, regalando più gioie che dolori, ma perdendosi purtroppo nel finale decisamente sotto tono e non in grado di mantenere le aspettative. Durante tutta la Season 2, invece, i 4 episodi hanno mostrato maggiormente i muscoli degli sceneggiatori, con personaggi capaci di mantenere alto l'interesse nei loro confronti in quasi tutti gli step del percorso e con una trama che si è mantenuta viva e interessante anche se, l'innovazione vera e propria non c'è stata. A scandire l'impatto qualitativo dei vari episodi ha contribuito quindi il ritmo di gioco spesso troppo altalenante: è il caso di The Pact, principalmente, ma anche di Fractured Mask. Ad ogni modo procedendo nella storia le cose sono migliorate, le relazioni tra i vari personaggi del gioco si sono via via sempre più definite e il quarto episodio, What Ails You ci aveva guidati nel modo corretto al capitolo finale.

LA CRESCITA DEI PERSONAGGI

A voler paragonare questa seconda stagione con la Season 1, la differenza più evidente riguarda proprio la crescita dei personaggi: l'uso sapiente dei dialoghi, i continui conflitti interiori e gli approfondimenti narrativi, ci hanno mostrato la metà oscura di quasi tutti i protagonisti del gioco, al punto da permetterci di seguirne l'evoluzione con un'immedesimazione maggiore. Il rapporto tra Batman e Amanda Waller sempre sul filo del rasoio, il conflitto interiore tra Batman e lo stesso Bruce Wayne, per non parlare delle relazioni con Gordon fanno parte di una sapiente tessitura narrativa di chi ha scritto la storia. Come ogni episodio finale che si rispetti, adesso i nodi vengono al pettine ed è gradevole vedere adesso, come in uno sguardo d'insieme, tutti i pezzi del puzzle al loro posto. Alcune scelte che ci erano sembrate opinabili adesso si rivelano chiare, così come si capisce alla fine qual era l'intenzione dei programmatori fin dalle battute iniziali. In questo contesto ci entra a viva forza il gameplay, altalenante come tutto il resto, ma comunque efficace con il continuo introdurre prima e abbandonare poi delle varie modalità di gioco: ci riferiamo naturalmente alla modalità detective, accennata all'inizio e poi abbandonata e allo schema delle relazioni, un po' troppo bistrattato dagli sviluppatori. A manifestare una costante invece ha contribuito la solita gestione tramite QTE (Quick Time Event) ancora più presente (e spettacolare) in questo capitolo finale e il sistema dei dialoghi a risposta multipla che, negli ultimi due episodi ha mostrato tutta la sua forza deviando la trama a seconda delle scelte prese dal giocatore.

Alcune scelte che ci erano sembrate opinabili adesso si rivelano chiare, così come si capisce qual era l'intenzione dei programmatori fin dalle battute iniziali

IL RAPPORTO CON JOHN DOE

L'evoluzione del rapporto tra Bruce Wayne e colui che sarebbe poi diventato il suo più acerrimo nemico ha avuto un ruolo prepotente in tutta la Season 2, in grado di donarci passo dopo passo tutta la genesi del cattivo più famoso nella storia di Batman. Continui flashback ci hanno riportato indietro nel tempo e ci hanno permesso di osservare passo passo la maturazione di un personaggio disturbato, diverso, a tratti anche incompreso. Adesso, nel capitolo finale gli sviluppatori californiani hanno fatto ancora di più permettendoci attraverso le nostre scelte di gioco di deciderne l'evoluzione definitiva. Senza voler entrare troppo in dettaglio, per non incorrere nel rischio di fastidiosissimi spoiler, potremo contribuire a far diventare Joker un cattivo vincolato da un minimo di codice d'onore (e quindi orientato all'uso di armi non letali) oppure di far emergere la sua indole sanguinaria e incontrollabile. In questo quadro ci entrano a viva forza le scelte dell'Agenzia che finalmente mostra il suo vero volto e l'intercessione di un Bane ancora più cattivo di quanto siamo abituati a vederlo. Questa possibilità che ci viene offerta è il vero fulcro di tutta la Season 2, dal momento che finalmente il giocatore è in grado di influenzare a proprio piacimento il destino di tutta la storia, a differenza di altre volte quando questa possibilità era stata solo paventata ma mai messa in pratica del tutto.