Questo primo contenuto aggiuntivo (leggi DLC) arriva a quasi un anno di distanza dall'uscita del gioco principale: quell'Indiana Jones e l'Antico Cerchio che accogliemmo a suo tempo come una lietissima sorpresa in grado di riuscire dove l'industria del cinema aveva fallito: riportare Indiana Jones ai suoi antichi splendori. E per farlo viene affrontato un mistero tutto nuovo, anche se collegato per sommi capi alla trama principale del gioco, in grado di regalarci un'avventura aggiuntiva a se stante e collocata non in una fase di endgame ma all'interno delle avventure dell'Antico Cerchio. Al punto che bisognerà accedere al DLC direttamente dal gioco principale e non servirà averlo completato fino a un certo punto quanto aver almeno bazzicato nelle zone del Vaticano, quindi all'incirca dopo un'oretta di gioco.
Quello che viene fuori è un contenuto aggiuntivo che, proprio nella definizione intrinseca del termine, apporta un qualcosa in più alla storia principale al punto che, alla fine della breve (ma non tanto) storia il giocatore ha la percezione che non giocando il DLC si sarebbe immancabilmente perso qualcosa. Indubbiamente questo risultato lo si raggiunge quando le espansioni vengono realizzate con la massima cura e dedizione, ma andiamo con ordine.
Una volta "consegnata la pergamena ad Antonio" nella missione della "Mummia di gatto rubata", comparirà nel menu una nuova missione da avviare sul campo intitolata "Un mistero ha inizio". Ovviamente, come accennato, la storia si svilupperà in Vaticano ed è lì che dovremo recarci con i viaggi veloci all'interno del gioco. Una volta sul posto incontreremo padre Antonio Ricci, vicino alla fontana delle Confessioni, accompagnato dal suo fedele pappagallo Pio. Il volatile ci guiderà, non senza qualche rischio alla residenza Ricci, in una parte abbastanza centrale del Vaticano, fermo restando che il prete è continuamente braccato dalle forze fasciste le quali faranno anche di tutto per impedirci di giungere a destinazione.
Ci toccherà quindi salire in alto, fino ad una finestra aperta - occhio a una corda teleferica che si incontra sul percorso e che ci porta nell'alloggio dei militari, praticamente fuori strada - dove troveremo la chiave della Casina nel sotterranei della quale dovrebbe trovarsi l'elmo del Crociato senza Nome, uno dei Nephilim (angeli caduti già accennati nella storia principale). Dalla Casina in poi inizia fondamentalmente il nostro contenuto aggiuntivo con padre Ricci ben nascosto a "occhi indiscreti", che ci incuriosisce sul nuovo mistero dell'Ordine dei Giganti e sulla necessità di recuperare tre componenti di un antico cilindro.
Naturalmente, come in ogni avventura del professore-archeologo più famoso di sempre che si rispetti, la storia è sempre molto più articolata e variegata. Oltre all'ordine dei Giganti entreranno in gioco tantissime altre figure storiche come lo stesso Paolo VI, ma anche gli appartenenti alla setta del culto di Mitra e così via in un continuo intrecciarsi tra storia e mitologia. E questo avviene attraverso la solita gigantesca mole di contenuti come quadri, vecchi scritti in latino, documenti, statue tutte a dare il loro contributo a svelare ai nostri occhi una storia sepolta da ormai troppi secoli. Passeremo molto tempo con la macchina fotografica in mano, per immortalare tracce che ci serviranno sicuramente più avanti nella storia.
A contribuire al susseguirsi degli eventi ci sono anche diversi personaggi secondari, come lo stesso padre Ricci: braccato dalle forze militari, in continua lotta con se stesso tra la sua fede religiosa e la voglia di andare oltre per svelare vecchi misteri che forse dovrebbero rimanere sepolti, ma anche lo stesso Mussolini che fa la sua comparsa in un particolare punto dove vengono messe in luce le debolezze degli alti prelati vaticani e così via. C'è davvero tanta roba anche se questa volta cambiano le ambientazioni di gioco, più focalizzate nei sotterranei di Roma che in superficie.
Dopo l'incontro con padre Ricci quindi ci lanceremo all'avventura per ritrovare tre vecchi reperti che assieme formano un antico cilindro in grado di far luce sul mistero dei Giganti (non vogliamo dire più di tanto per evitare spoiler) e lo faremo attraverso i sotterranei di Roma passando per la Cloaca Massima, navigando sul Tevere e così via. Ci saranno anche un paio di sessioni all'aperto, come quella in piazza de' Ricci che accresce ancora di più la mappa della città e ci inebria di dettagli e colori, ma in linea di massima il tempo lo passeremo "sottoterra". Come al solito ogni documento, ogni nuova scoperta, ogni indizio, richiama ad un nuovo mistero da risolvere con la solita coerenza e maestria che ormai contraddistingue il brand.
Naturalmente alcuni enigmi saranno più intuitivi di altri e, salvo piccoli sbandamenti, il principio della razionalità la fa sempre da padrone. Bellissimo, giusto per fare un esempio, il labirinto con la palla infuocata da direzionare per attivare le statue in un certo ordine, molto più cervellotico e meno intuitivo quello sulla Tomba di Gibborin. Fino naturalmente ad un finale che tra colpi prevedibili e altri un po' meno ci lascia comunque soddisfatti. Nel mezzo c'è tanta esplorazione che, ad ogni documento trovato, ci invoglierà a leggere e osservare ogni dettaglio, nel tentativo di carpire fondamentali informazioni che ci potranno servire più avanti o anche per gustarsi la storia.
Saranno tanti pronti a farci la pelle: come nel gioco base sarà meglio muoversi quindi con circospezione anche se le fasi stealth, sicuramente migliorate rispetto a un anno fa hanno ancora qualche lacuna, con personaggi che non ci vedranno né sentiranno neanche quando gli passeremo a distanza ridotta oppure che rinunceranno a venirci a cercare se ci nasconderemo in fretta dopo che ci avranno visto. In alcune situazioni poi, sembra quasi che il gioco ci obblighi a venire allo scoperto e ad aggredire i nemici in quanto gli stessi, con i loro pattern di movimento sembrano pregiudicare ogni tattica stealth (come dopo uno degli enigmi fondamentali, ma anche qui non vi sveliamo nulla). Lo stesso si può dire per le fasi di combattimento vero e proprio che, in linea di massima, ci vedranno difenderci bene anche se il nuovo DLC ha una difficoltà adattiva pronta a renderci le cose difficili quanto più saremo andati avanti (in termini di progressione) nella storia principale.
Vero è comunque che veri protagonisti de l'Ordine dei Giganti sono sempre e comunque gli enigmi da risolvere, e su questo aspetto non c'è veramente nulla da eccepire. Di tanto in tanto poi ci saranno anche sessioni di platforming dove dovremo zompettare da una piattaforma all'altra, aiutandoci magari con la nostra fida frusta. Come già detto oltre ai vari fascisti che ci danno perennemente la caccia, stavolta sono stati introdotti nuovi personaggi, appartenenti ad una fantomatica setta dedita al culto di Mitra che vivono nel sottosuolo e che incroceremo più volte.
Assolutamente sì, questo è il nostro verdetto dopo aver giocato fino alla fine il nuovo DLC sulle avventure di Indiana Jones. Ci troviamo davanti a una storia ottimamente articolata e dettagliata, come ormai il brand ci ha abituati ad avere, con tantissime informazioni storiche tutte credibili e profondamente coerenti. I vari puzzle si risolvono con raziocinio e intelligenza e a parte un paio di casi nei quali si potrebbe provare a tentativi tutto è ben studiato e perfettamente deducibile dalle informazioni che si trovano in giro. Dal punto di vista tecnico c'è pochissimo da dire con la solita grafica spettacolare, che stavolta dà però maggior peso alle atmosfere cupe e buie dei sotterranei di Roma ricreati come al solito con la massima cura (soprattutto la Cloaca Massima) e con una dovizia certosina di particolari: un plauso particolare agli effetti di luce ed ombre veramente notevoli.
Accettabile anche la durata che spazia intorno alle 6-7 ore a seconda della nostra voglia di andare dritto per dritto, oppure di esplorare ogni anfratto possibile per recuperare tutti i documenti presenti. Buono, come al solito, il doppiaggio in italiano e ottima la caratterizzazione dei vari personaggi, anche se il vero punto di forza di questa espansione è la certosina ricerca storica in grado di regalarci un'avventura sicuramente non perfetta, ma comunque imperdibile per chi è appassionato del mondo di Indiana Jones.
Modus Operandi:
abbiamo indagato sull'Ordine dei Giganti grazie a un codice fornitoci da Laboratorio Comunicazione.