Recensione PC
PC
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Titolo del gioco:
Antro
Anno di uscita:
2025
Genere:
Action / Adventure / Platform / Indie
Sviluppatore:
Gatera Studio
Produttore:
Selecta Play, Astrolabe Games
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
No
Requisiti minimi:
Windows 7/8/10 (64bit) - Processore: Intel Core i7-7700 - Memoria: 8 GB di RAM - Scheda video: GeForce GTX 960 - DirectX: Versione 11 - Hard disk: 10 GB di spazio disponibile - Prezzo: €14,99
Box
  • Occhio al salto. Il fuoco ci ammazza all'istante.
  • Non ci troviamo proprio nella parte &quot;snob&quot; della citt&agrave;.
  • Calibrare il salto &egrave; necessario, farlo al momento giusto &egrave; un'altra cosa.
  • Nei primi piani qualche dettaglio si perde.
  • Il gioco &egrave; abbastanza avaro di guide e tutorial di ogni tipo. Non &egrave; proprio intuitivo premere i tasti giusti del controller in questo punto.
  • Se il faro ci becca ci sparano a vista. Meglio nascondersi.
  • Ci vive della gente in questo tugurio.
  • L'enigma non &egrave; difficile, ma come al solito non ve lo spiega nessuno.
  • Una bella custom?
  • C'&egrave; folla da queste parti? Amichevole?
  • Ogni tanto meglio lasciare anche la traccia del nostro passaggio.
  • Tutto questo per consegnare un pacco? Eh gi&agrave;!
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 29-06-2025
Può la consegna di un pacco minare l'ordine costituito? W la Revolution!

L'idea alla base di Antro, il nuovo gioco di Gatera Studio pesca a piene mani in una trama già trita e ritrita in ogni forma di media (libro, cinema, ecc...). Il governo oppressore, totalitario, controllore da un lato e il popolo succube, nascosto, schiavizzato dall'altro. Se poi ci mettiamo un pizzico di controllo mentale e di manipolazione organizzati a suon di propaganda e l'eliminazione assoluta di ogni mezzo di arte e distrazione come la musica allora la frittata è completa. Inoltre siamo in un mondo distopico con un buon livello di tecnologia utilizzata però come sistema di controllo e con un'organizzazione verticale anche nella sua stessa struttura.


I poveri stanno in basso mentre le classi più agiate stanno in alto. Fondamentalmente siamo davanti a un platform runner con il nostro protagonista che deve continuamente correre a destra e manca per raggiungere i suoi obiettivi, ma possiamo aggiungerci una buona dose di QTE (quick time event), qualche piccolo enigma ambientale e soprattutto tantissimo ritmo a scandire i nostri passi.

NOI SIAMO UNO DEI TANTI

Sono passati 100 anni dopo Salvador, una sorta di collasso mondiale che ha lasciato in vita si e no l'1% della popolazione e ha consegnato le redini del gioco nelle mani de La Cúpula, una organizzazione malavitosa che di fatto controlla ormai tutto il pianeta: è un controllo cattivo, assoluto, attuato attraverso robot e droni che limitano la vita delle persone rifugiatesi ormai nei bassifondi e costrette a riunirsi di nascosto per regalarsi l'unica trasgressione possibile, un po' di musica. Sì perché anche la musica è stata bandita e i megaschermi presenti in città recitano continue strofe di propaganda utili per mettere in atto un vero e proprio lavaggio del cervello ai vari cittadini.


In questo contesto vive il nostro protagonista, Nittch, contattato da una fantomatica voce che gli chiede di consegnare un pacco dal punto A al punto B: quello che sembra normale però non lo è, e pian piano ci verrà svelato attraverso una trama di gioco che si dipana per il tramite di 15 collezionabili da raccogliere in giro. Siamo infatti nel bel mezzo di una vera e propria rivoluzione che mira a ribaltare l'ordine costituito gestita dal gruppo fantomatico dei Discordanti.

BISOGNA CORRERE E ANCHE TANTO

Le ambientazioni di questo mondo distopico non sono proprio raccomandabili, ma il nostro problema principale sarà rappresentato dagli sgherri della Cúpula che proveranno a farci fuori in ogni modo: ci toccherà quindi correre, saltare da una piattaforma all'altra, schivare, arrampicarci e anche menare qualche bastonata di tanto in tanto per raggiungere la nostra area di destinazione finale. Alla fine infatti i comandi di gioco sono parecchio semplici (il controller Xbox Series X|S che abbiamo utilizzato su PC è perfetto): con il tasto A si salta, B fa delle scivolate in corsa, X mena bastonate e Y interagisce con qualche elemento (pochi per la verità) sullo schermo.


Poi è tutto ritmo e precisione: per buona parte del tempo controlleremo noi il nostro personaggio indicandogli anche la direzione da seguire salvo in alcune scene, quando parte una bella canzone di sottofondo, nelle quali il ritmo si innalza, il nostro Nittch corre da solo e noi dovremo semplicemente evitare gli ostacoli in una sorta di QTE nel senso più tradizionale del termine. Le varie sezioni non sono proprio semplicissime tanto che c'è molto trial & error e in certi punti dovremo provare e riprovare più volte prima di proseguire. Per fortuna il gioco salva abbastanza spesso, quindi non saremo costretti a ripartire indietro da chissà quale punto di volta in volta.

E C'È ANCHE QUALCHE PICCOLO ENIGMA

Ogni tanto ci troveremo anche ad affrontare qualche piccolo enigma per andare avanti, come delle porte che potranno essere aperte solo risolvendo il puzzle che ci viene proposto: in alcuni casi dovremo premere il giusto tasto sul controller per eseguire una sorta di sequenza musicale, in altri dovremo allineare delle figure su una parete e così via. Ad ogni modo il gioco è avaro di istruzioni e di tutorial (addirittura una volta lanciato parte senza passare dalla schermata dei titoli, costringendoci a premere il tasto Start per cambiare alcune impostazioni) e quindi più volte ci siamo trovati nella necessità di dover interpretare ciò che il gioco richiedeva.


Sicuramente molto meglio riuscite le sezioni "ritmiche" grazie alla colonna sonora di alto impatto e in grado di offrire brani hip hop di ottima fattura: sono gli stessi brani, insieme ai collezionabili da trovare a dipanare la trama di gioco che, seppur non lunghissima e con chissà quale elaborazione, è comunque ben realizzata e suscita nel giocatore la curiosità di arrivare fino in fondo. Di tanto in tanto avremo la possibilità di effettuare dei parry, respingendo al mittente i colpi laser così come ci sono delle piccolissime fasi stealth che ci vedranno nasconderci dietro degli ostacoli quando dei cecchini a distanza proveranno a farci la pelle. La varietà dei nemici, però, è praticamente ridotta all'osso e fondamentalmente ci si ritrova ad agire sempre allo stesso modo.

COMPARTO TECNICO

Dal punto di vista tecnico Antro non brilla, in linea di massima, in nessuna delle sue componenti. Siamo davanti a un platform in rigoroso 2.5D con grafica stilizzata abbinata ad illuminazione fotorealistica. I dettagli sono limitati, tanto che i vari personaggi non hanno volti e lo si nota principalmente quando il gioco attiva lo zoom ingrandendo alcune aree. Malgrado questo però l'uso sapiente di luci ed ombre contribuisce a creare il clima giusto, adattissimo per descrivere la distopia del mondo di Antro. Sicuramente però alcune aree sono più dettagliate di altre, ma i continui capovolgimenti di stile del gioco (carinissimo il livello dove scompaiono le prospettive) contribuiscono ad aggiungere un pizzico di varietà utile per compensare la scarsa alternanza dei nemici e delle piattaforme. Diverse volte ci siamo trovati bloccati non sapendo dove andare perché magari il cunicolo in basso da percorrere era nascosto in maniera confusa dalla grafica stessa di gioco. I


l tutto è brevissimo: Antro richiede dalle 2 alle 3 ore per essere completato e tutto sommato trovare i 15 collezionabili non è affatto un'impresa, dato che non c'è una vera e propria esplorazione e tutto procede in maniera molto lineare. Migliorabili sicuramente le animazioni, spesso rozze e ripetitive (il movimento di corsa del nostro protagonista rasenta la goffaggine il più delle volte), così come la responsività dei comandi meriterebbe qualche aggiustamento soprattutto per il tasto X che gestisce le bastonate e che spesso risponde con un piccolo lag.


Eccellente invece la colonna sonora con brani hip hop di ottima fattura, molto ritmici ed orecchiabili che non solo ci raccontano parti della trama ma innalzano il livello di adrenalina nelle sezioni di corsa. La trama come dicevamo è ben congegnata e comunque stimola la nostra curiosità invogliandoci ad arrivare fino in fondo. Come succede in questi tempi poi il gioco è tradotto in diverse lingue (ben 9), ma non c'è traccia della lingua italiana.

Modus Operandi:

abbiamo aiutato Nittch grazie a un codice Steam offertoci dagli sviluppatori tramite Press Engine.

Antro è un gioco dal doppio aspetto: tecnicamente migliorabile, soprattutto dal punto di vista grafico e delle animazioni, dalla breve durata e con un level design non sempre all'altezza, offre però una colonna sonora di altissimo livello e una trama che ci invoglia ad andare avanti fino alla fine. C'è molto trial & error, questo è vero, che in certi punti rasenta anche la frustrazione vera e propria ed è un gioco molto poco comunicativo, senza tutorial e senza niente che spieghi cosa fare nei vari livelli (anche se tutto sommato è abbastanza intuitivo). Inoltre manca completamente la localizzazione in italiano che potrebbe precluderlo a coloro che non hanno dimestichezza con le lingue supportate. Non ci sono molti testi ma quelli che sono raccontano la storia del gioco stesso, perdersela è un peccato. Se amate questo genere di giochi potreste comunque farci un pensierino.
  • Colonna sonora da urlo
  • Stimola a giocarlo dall'inizio alla fine
  • Tecnicamente un po' sottotono
  • Manca la localizzazione in italiano
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