Recensione PC
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Titolo del gioco:
Constance
Anno di uscita:
2025
Genere:
Azione / Avventura / Platform / Metroidvania / Indie
Sviluppatore:
btf
Produttore:
btf, ByteRockers' Games, PARCO GAMES
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Sistema Operativo: Windows 10 (64-Bit) - Processore: Intel Core i3-3240, AMD FX-4300 - Memoria: 4 GB di RAM - Scheda Video: GeForce GTX 560 Ti (1GB), Radeon HD 7750 (1GB) - DirectX: Versione 10 - Hard Disk: 4 GB di spazio disponibile - Prezzo: €19,50
Box
  • Era una notte buia e tempestosa: inizia sempre cos&igrave;.
  • La mappa di gioco: molto vasta, un pizzichino migliorabile in quanto a dettagli forse.
  • Incontreremo tanti personaggi durante il nostro percorso: per fortuna anche buoni.
  • Quello ha l'aria di un boss... non difficile per fortuna.
  • Una volta morti potremo ritornare al santuario o ripartire dallo stesso posto, ma i nemici saranno molto pi&ugrave; forti.
  • Un po' ingarbugliato quel treno...
  • Questo non &egrave; un boss semplice, ma neanche impossibile. Osserviamone i pattern.
  • Tante emozioni in ballo nella nostra avventura... un po' di stress da lavoro?
  • Sembra un posto tranquillo e rilassante... sembra.
  • Il professore cerca gli appunti smarriti. Ci ricompenser&agrave; se lo accontenteremo.
  • Come in ogni platform che si rispetti sincronismo e abilit&agrave; vanno di pari passo.
  • Quel salto sembra proibitivo, ma avanzando nel gioco non lo sar&agrave;.
  • Rimbalzare su dei palloncini? Perch&eacute; no?
  • C'&egrave; molta arte nel gioco e non solo nel pennello della nostra piccola amica.
  • La key art uffciale del gioco. Niente male, eh?!
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 17-12-2025
Fare strage di nemici a colpi di pennello? Certo... l'arte vince sempre su tutto!

Constance è fin dall'inizio una bella e ardita scommessa: un metroidvania tirato fuori nei tempi di Silksong che, come sappiamo ha fatto praticamente da asso pigliatutto, può avere una duplice spiegazione. Inconsapevolezza delle leggi di mercato e della forza della concorrenza (era meglio posticiparne o anticiparne l'uscita?) oppure, al contrario, consapevolezza nei propri mezzi e nel proprio prodotto? Constance è un gioco che ha stile e personalità da vendere, ha tutte le caratteristiche dei metroidvania moderni ed è anche venduto a un prezzo competitivo. Inoltre c'è anche un risvolto narrativo con una trama che osa un pochino di più cercando di suscitare nel giocatore emozioni sovrapponibili a quelle della vita reale, ma lo fa attraverso messaggi al limite del subliminale, veicolati tramite impatto grafico e movenze e in maniera talmente dirompente da non necessitare neanche della comunicazione verbale.


Una bella sfida sicuramente che lascia al giocatore la libera interpretazione di un linguaggio di comunicazione non uguale per tutti, così come solo l'arte può fare. Arte che, attraverso la pittura, è poi il canovaccio di tutto il gioco e che passa attraverso due termini che, a nostro avviso, definiscono perfettamente l'intera produzione: eleganza e delicatezza.

MANO AI PENNELLI CONSTANCE!

Constance è una pittrice, catapultata in un mondo fantastico dove tutto è metafora di vita. Non ci sono grandi presentazioni all'inizio, né chissà quali racconti utili per introdurci nella trama di gioco. Piccoli incontri con strani personaggi che ci diranno di volta in volta cosa fare nelle nostre missioni. Semplicemente perché non serve: guidando la nostra piccola amica munita di un pennello gigante, salteremo da una piattaforma all'altra combattendo ora l'uno ora l'altro nemico casuale comparso su schermo. Nemici che, in realtà, sono rappresentazioni animate di vita reale come le lampade da tavolo, i semafori, le batterie, gli orologi e così via.


C'è un accenno nella schermata introduttiva alla sindrome di burnout anche se, poi, a saltar fuori dai vari biomi che affronteremo nella mappa di gioco (fondamentalmente 4) ci saranno emozioni sempre diverse. Ad esempio c'è un posto nel quale dovremo addirittura interagire con un computer per sistemare alcune immagini con il nostro interlocutore che ci incalza continuamente e in maniera esagerata salvo poi, alla fine, mollarci con una scusa dopo averci fatto correre per niente (stress lavoro-correlato ad esempio?). Tra cattivi strani e boss ancora più strani, paradossalmente sono più i minigiochi a insistere sul canovaccio narrativo: un contorno che rimetterà la scelta al giocatore sul seguire la storia concentrandosi sulle sue sfumature oppure limitarsi al gameplay cercando di mandare avanti la nostra Constance livello dopo livello.

METROIDVANIA IN SENSO STRETTO

Le caratteristiche del metroidvania ci sono ovviamente tutte: esplorazione, platform, miglioramento delle abilità, andare avanti e indietro per i vari livelli perché a un certo punto saremo in grado di raggiungere vette prima inaccessibili e, come se non bastasse, anche una serie di missioni secondarie alcune delle quali molto ispirate. Come in ogni gioco di questo tipo quindi la mappa riveste un ruolo importante in una sorta di progressione della difficoltà di gioco tutto sommato graduale e crescente quel tanto che basta per non renderci la vita facile ma neanche impossibile: la tenacia in Constance va sempre premiata e insistendo più volte si superano anche gli ostacoli più ardui.


La nostra piccola protagonista può saltare da una piattaforma all'altra (tasto A del controller, al solito quello della Xbox Series X|S su PC andrà benissimo) ed è munita di un pennello gigante che può utilizzare per colpire i nemici con la forza bruta (tasto X del controller) oppure con della pittura magica - tasto B del controller -, sicuramente più efficace ma che ha un costo che va ad intaccare la nostra barra pittura collocata proprio sotto quella dell'energia vitale. Per fortuna la pittura magica si ricarica nei momenti di inattività. Se rimaniamo senza, però, la nostra Constance perderà un po' della sua energia vitale entrando in una sorta di stato di deterioramento. Anche in questo caso la scelta può essere nostra: ci stiamo arrampicando su una parete scoscesa, siamo alle battute finali e la pittura finisce, sacrifichiamo un po' della nostra energia per arrivare in cima o ci lasciamo andare?

E POI LE TANTISSIME ABILITÀ

Una delle prime abilità che apprenderemo sarà quella del dash, utilissimo soprattutto in aria (premendo il tasto RT dopo un salto) che permetterà a Constance di coprire distanze maggiori tra le varie piattaforme. Inoltre la stessa protagonista imparerà ad arrampicarsi o scivolare sulle pareti trasformandosi in pittura (RT per attaccarsi a un muro, LB per scivolare verso il basso). Questo le permetterà, nella nuova forma, di superare gran parte degli ostacoli presenti sullo scenario, ovviamente non tutti. Man mano che procederemo sulla mappa di gioco poi ci imbatteremo in quadri da dipingere (per acquisire l'abilità speciale), quasi sempre dopo aver affrontato un boss di fine livello.


I boss sono strani, enormi e quasi sempre ispirati al bioma che stiamo attraversando, ma fra robot "cervellotici" e rospi vomitosi, la fantasia sicuramente non manca. Per fortuna anche se difficili, non sono mai impossibili e basta, come sempre, memorizzarne i pattern di attacco per averne ragione. Procedendo nel gioco poi troveremo le ispirazioni, importanti abilità passive da sistemare sulla nostra tela incastonandole tipo un Tetris: inizialmente avremo solo uno slot 2x2, ma potremo sbloccarne altri andando avanti nell'avventura.

C'È ARTE ANCHE DOPO LA MORTE

Se ci fanno fuori possiamo scegliere se tornare all'ultimo santuario visitato - ognuna di queste stazioni ci ricarica completamente e ci permette di sistemare le ispirazioni facendoci scegliere quelle che ci porteremo dietro - oppure ricominciare dal punto della nostra dipartita: in questo caso però i nostri nemici (tutti quanti, boss compresi), saranno molto più forti dal momento che saremo colpiti dalla maledizione del fantoccio. Ricoperti di un'aura gialla, i cattivi guadagneranno almeno il 50% in più di forza vitale e sarà molto più complicato averne ragione. Anche in questo caso la scelta sarà tutta nostra e dipende quasi sempre dalla distanza percorsa dall'ultimo santuario visitato (fortunatamente ce n'è sempre uno vicino ai boss).


Inoltre fin dalle prime battute, grazie a un fortunato incontro ci regaleranno anche una fotocamera che potremo utilizzare per immortalare la scena ovunque vorremo inserendo quindi una sorta di segnalibro - anche rimovibile - sulla mappa che ci permetterà poi di ritrovare il punto di nostro interesse. Le pellicole ovviamente sono limitate, ma possiamo acquistarne altre dai vari fornitori trovati in giro. Fotocamera che ci servirà anche per andare a caccia di fantasmi in una missione secondaria molto divertente. Inoltre spendendo la moneta locale trovata in giro potremo acquistare potenziamenti (punti pittura e punti vita) dai vari venditori come Quip e investendo le gemme, potremo ottenere altri potenziamenti dal laboratorio di Clara.

TECNICAMENTE MOLTO ISPIRATO

Dal punto di vista tecnico Constance è molto ben realizzato: la nostra protagonista è espressiva, animata con grazia, comunicativa al punto che, come dicevamo, non le serve la comunicazione verbale per trasmettere emozioni. I fondali sono ottimamente disegnati, stilosi, e sempre attrattivi così come gli stessi cattivi, rivisitazioni di oggetti della vita reale, sono animati in maniera egregia. Buona la curva di difficoltà, come dicevamo, difficile -a volte anche molto -, ma mai proibitiva. Ottimo anche l'accompagnamento sonoro con musiche adatte e ispirate. Il gameplay, quindi, danza tra la voglia di scoprire e visitare tutti gli anfratti segreti della mappa e il desiderio di sbloccare tutte le abilità di Constance e far fuori tutti i boss per giungere ai titoli di coda.


Se proprio vogliamo trovare un difetto alla produzione dobbiamo concentrarci sulla mappa di gioco, a nostro avviso poco descrittiva, soprattutto nei confini delle varie stanze, oppure sulla mancanza dei viaggi rapidi che avrebbero sicuramente dato più velocità a tutto il gameplay. L'unico mezzo di comunicazione tra i vari biomi è un ascensore che però dovremo prima raggiungere. Non è semplice da portare a termine, in certi punti è richiesto un incredibile sincronismo tra salti, attaccate al muro, modalità pittura e così via però il giocatore più tenace alla fine la spunta. Carini i vari minigiochi - come la caccia ai fantasmi o trovare i parenti dispersi di Quip e altro ancora -, ma soprattutto carine le varie sfaccettature del gameplay come quando dovremo entrare in giganteschi cubi per sfuggire a delle batterie assassine. Buona anche la durata stimabile intorno alle 8 ore, ma anche più se vorrete scoprirne tutti gli angoli nascosti.


Insomma Constance è davvero tantissima roba offerta con uno stile e un'eleganza davvero unici e, secondo noi, è un gioco che non potete assolutamente perdervi.

Modus Operandi:

abbiamo aiutato la piccola Constance grazie a un codice fornitoci da Plan of Attack.

Constance è un piccolo grande capolavoro. Una comunicazione visiva che gioca sulle emozioni, ma che lascia al giocatore la libera interpretazione su ogni messaggio trasmesso su schermo. Alcuni sceglieranno di trovare le varie analogie reali, altri invece si concentreranno sul gameplay per andare avanti livello dopo livello. La parola d'ordine del gioco è eleganza: ogni elemento su schermo è rappresentato con uno stile efficace, funzionale e assolutamente bello da vedere. E il tutto è contornato da un gameplay che rappresenta una sfida difficile ma mai insormontabile premiando chi, con tenacia e dedizione, vorrà andare avanti. Non è semplice trovare questo equilibrio in un metroidvania, ma gli sviluppatori con Constance ci sono riusciti alla grandissima e al netto di qualche piccola sfaccettatura e in considerazione del prezzo proposto, ci hanno regalato una piccola perla assolutamente imperdibile.
  • Delicato ed elegante
  • Gameplay tarato perfettamente
  • Non lo mollerete fino alla fine
  • Localizzato in italiano
  • Mappa leggermente migliorabile
  • I viaggi rapidi non avrebbero guastato
  • Purtroppo prima o poi finisce
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