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Titolo del gioco:
RailGods of Hysterra
Anno di uscita:
2025
Genere:
Azione / Avventura / Building
Sviluppatore:
Troglobytes Games
Produttore:
Digital Vortex Entertainment
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Sistema operativo: Windows 10 (64 bit) - Processore: Intel Core i5 8600 | Ryzen 5 3600 - Memoria: 16 GB di RAM - Scheda video: Nvidia GeForce GTX 1050Ti | AMD Radeon RX 570 - Hard disk: 15 GB di spazio disponibile - Prezzo: €19,50 (gioco in accesso anticipato)
Box
  • Tutto inizia da qui, dalla creazione del nostro capotreno.
  • &Egrave; il Railgod a guidare la locomotiva, non dimentichiamolo mai!
  • Inventari e sempre inventari, in un gioco di crafting sono fondamentali.
  • Consolidare un vagone vuol dire metterlo al sicuro, ma dovremo costruirlo pezzo per pezzo.
  • La mappa ci indica dove stiamo andando. E se siamo capotreno possiamo anche scendere dove vogliamo.
  • Le escursioni esterne sono fondamentali per alimentare il treno.
  • Una bella custom?
  • In giro c'&egrave; tanta bella roba interessante, tutta da raccogliere. Ma lo spazio &egrave; limitato.
  • In co-op il divertimento aumenta ovviamente.
  • Ci serve una mano contro quel bestione, da soli non &egrave; semplice.
  • Il cuore pulsante del treno al quale offrire la nostra follia.
  • Graficamente il gioco non &egrave; niente male. E alla visuale isometrica ci si abitua.
  • La key art ufficiale del gioco senza il logo.
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 02-06-2025
Un treno lanciato verso la salvezza... ma bisogna affrontare prima l'orrore.

Il nuovo gioco di Troglobytes Games da poco entrato in accesso anticipato, quindi ancora suscettibile di diverse modifiche, esplora un concept tutto sommato abbastanza innovativo per il mercato videogames, se si eccettua quel Choo-Choo Charles di 2 Star Games uscito qualche anno fa aveva come comun denominatore proprio il treno. Dicevamo innovativo per il mercato videogames, perché per quanto riguarda cinema e letteratura, invece le assonanze sono sicuramente più forti. Principalmente Snowpiercer, bellissima pellicola del 2013 ispirata a un treno in movimento perpetuo in un mondo ormai congelato, peccato che la Serie TV ispirata al film non fu di altrettanta qualità.


Anche in letteratura si trovano parecchi riferimenti, uno fra tutti che richiama anche diversi aspetti della trama di RailGods of Hysterra è sicuramente l'albo Dylan Dog (era uno speciale per la verità, il nr. 11 del 1997) "Il treno dei dannati" con degli ignari viaggiatori trovatisi ad espiare le loro colpe in un treno guidato da entità demoniache. Sarebbe riduttivo però avvicinare RailGods of Hysterra ad una qualsiasi altra opera senza riconoscergli la chiara derivazione dalle opere di H.P. Lovecraft e il grande impegno degli sviluppatori nello sviluppo di una storia articolata, complicata e sicuramente intrigante.

SOGNATORI PER SALVARE IL MONDO

Gli Antichi tornarono per scatenare l'apocalisse sul mondo, distruggendo buona parte della civiltà umana salvo alcuni, i Sognatori, che riuscirono a salvarsi imparando a dominare la magia e riuscendo a sottomettere gli shoggoth (che ricordiamo sono mostri immaginari derivati dal Ciclo di Cthulhu, nato dalla penna di H.P. Lovecraft). I mostri furono quindi trasformati in vere e proprie locomotive con l'obiettivo di girare continuamente per il mondo e garantire, per l'appunto, la sopravvivenza ai Sognatori stessi. Il nostro protagonista viene risvegliato dalla Terra dei Sogni, per resistere allo strapotere degli Antichi che continuano a dominare il pianeta: è naturalmente legato ad un Railgod, quindi ad una locomotiva che è al contempo il suo rifugio e il suo migliore alleato contro gli orrori che infestano Hysterra.


Ci troviamo in un'atmosfera chiaramente ispirata al New England di inizio 1900 con un'ambientazione legata ai racconti dell'autore americano, soprattutto per i personaggi che popolano i vari scenari e che sono un vero e proprio modello di esaltazione fantasy mescolati ad umani che ancora ci attaccano con asce e spade in una continua lotta per la sopravvivenza.

RESISTERE SEMPRE E COMUNQUE

Siamo quindi noi e il nostro Railgod con un treno inizialmente piccolino ma tutto da espandere, in lotta contro il mondo intero, un mondo ormai nelle chiare mani di forze demoniache che ha perso ogni riferimento ai principi di umanità. Il nostro Railgod ci supporta, ci scarrozza e ci protegge ma c'è un prezzo da pagare: va alimentato, nutrito, con qualunque cosa possa saziarlo, mostro, umano o animale che sia. Solo in questo modo, procurandogli il giusto carburante, potremo continuare a girare per il mondo affrontando i vari pericoli e mandando avanti la trama di gioco (sulla quale non vi riveleremo, ovviamente, una sola virgola... -NdR).


Naturalmente serviranno risorse... ed è qui che esce fuori il vero potenziale di RailGods of Hysterra: un mix di looting e crafting estremamente complesso ed elaborato. Una volta scelto e personalizzato l'aspetto del nostro "uomo" secondo il nostro gradimento, il gioco comincerà a guidarci attraverso le prime, rudimentali, manovre di crafting. Inizialmente il nostro treno è abbastanza risicato potendo contare sulla locomotiva, sul vagone con il cuore pulsante del treno (e del Railgod), sul vagone alloggio e su un altro da personalizzare ma naturalmente potremo, disponendo delle risorse giuste, aggiungere nuovi vagoni e nuovi "banchi da lavoro" per realizzare ulteriori oggetti.

TANTISSIME COSE DA FARE

Lo diciamo fin da subito, il gioco non supporta il controller al momento quindi dovremo cavarcela con mouse e tastiera: i comandi sono tutto sommato abbastanza intuitivi e sempre indicati su schermo anche se, nelle fasi di combattimento (perché ci sono ovviamente anche queste), puntare l'avversario usando un mouse non è proprio semplicissimo. Il tasto fondamentale è il TAB che ci permette di entrare nel menu creazione, nel personaggio con le sue skill e soprattutto nel compendio utilissimo perché raccoglie in una sorta di diario tutti i suggerimenti che il gioco ci da man mano, comprese le ricette e le migliorie nella dieta del Railgod. Il nostro bestione infatti non si limita a scarrozzarci in giro ma se nutrito a dovere potrà donarci poteri e abilità speciali che ci aiuteranno nel corso dell'avventura.


Passaggio obbligato nel gioco è ovviamente quello di procurarsi le risorse, e questo avverrà saccheggiando le varie stazioni di sosta del treno tenendo presente che comunque gli abitanti di quell'area non saranno sempre d'accordo a farsele portar via, attaccandoci nel tentativo di farci la pelle in puro stile Soulslike. Se ci faranno fuori perderemo il nostro inventario che potremo recuperare solo se ci recheremo nell'area "della dipartita", ma è più facile a dirsi che a farsi: nel nostro inventario ci sono anche le armi e percorrere un'intera area da inermi fino a recuperare la nostra roba non sarà sempre facilissimo.

MA ATTENZIONE!

Sul lato sinistro dello schermo ci sono degli indicatori importanti: innanzitutto i punti salute, esauriti i quali dovremo ricominciare dall'ultimo checkpoint (in genere alla base del treno dopo la sosta), i punti sazietà che indicano il nostro livello di fame e quello del Railgod, e poi un indicatore di follia che aumenta man mano che nelle missioni in esterna vediamo cose strane (praticamente sempre). La follia può essere ceduta al cuore nel secondo vagone ricevendo in campo dei punti che ci permetteranno poi di conquistare nuove abilità come custodi del Dio. Di conseguenza il nostro treno viaggerà da una stazione all'altra fermandosi in quelle che decideremo (il gioco dice anche che possiamo saltarne qualcuna e troveremo risorse simili nella successiva), in quel momento potremo scendere usando il tasto X e andare in missione per procurarci le risorse che ci servono, attraverso aree con delle mappe che si sveleranno man mano che procederemo.


I vari banchi da lavoro da costruire sbloccheranno ognuno una nuova abilità: uno servirà per l'indole agricola permettendoci di piantare nuovi semi che poi genereranno piante da utilizzare per i vari intrugli, un altro ci permetterà di studiare i nuovi progetti (se li avremo prima trovati), mentre quello da carpenteria ci permetterà di realizzare materiali utili come le assi di legno, e così via. Importante, ovviamente, è accedere all'enorme menu costruzioni. Questo è fondamentale per progettare e realizzare i nuovi vagoni e anche per restaurare i precedenti. Ad esempio in un vagone c'è una radio rotta che non potrà essere riparata senza prima aver chiuso il vagone e così via. Tutto con i suggerimenti di un fantomatico uccello fantasma che ci aiuterà a capire come muoverci.

MOLTO GUIDATO, MA SPESSO NON BASTA

Le guide durante il gioco non mancano: dal compendio agli obiettivi indicati a sinistra, cosa fare è sempre specificato. Il problema è capire come farlo. Fondamentalmente il punto di forza del gioco potrebbe anche rappresentarne una debolezza: il crafting è esaltato all'ennesima potenza e si può personalizzare praticamente ogni aspetto del treno, ma il gioco dice cosa vuole e il più delle volte tralascia il come ottenerlo. La libertà concessa al giocatore ad esempio sulle fermate, ma anche sull'esplorazione delle aree "a terra" potrebbe generare un po' di confusione perché di carne sul fuoco ce n'è davvero tanta. Nulla di irrimediabile, ci mancherebbe: anche perché basta giocarci un bel po' per prendere confidenza con l'atipico gameplay e ottenere i primi risultati.


Per avere un'idea della situazione basta guardare l'inventario già dopo un'ora di gioco con tantissimi oggetti (tutti descritti) per la maggior parte dei quali non immaginiamo nemmeno l'utilizzo, salvo che ci serviranno prima o poi. Tantissima roba quindi trovata in giro facendo fuori vari cattivi (e alcuni sono davvero ostici) e saccheggiando i vari bauli trovati per strada. Fa da contraltare un inventario troppo piccolo che ci costringerà a fare continuamente avanti e indietro per andare a posare la roba saccheggiata e tornare a cercarne dell'altra: questo perché proprio per non sapere a cosa ci servirà un certo oggetto, non ci sentiamo di lasciarlo dove si trova.

LA MODALITȦ CO-OP

RailGods of Hysterra può essere giocato anche insieme al alcuni amici. Il capotreno in questo caso (unico giocatore, manco a dirlo, in modalità singola) è colui che avvia il server e ovviamente è quello dotato di alcuni poteri speciali: ad esempio solo lui potrà decidere di scendere in una determinata stazione prenotando la fermata. Allo stato attuale i server non sono proprio popolatissimi, anche se siamo riusciti a provare una mezza partita in compagnia di altri. Il divertimento si amplia sia perché è molto meglio affrontare i nemici facendo gioco di squadra, ma anche perché ci si può dividere le varie operazioni di crafting. È sicuramente una modalità interessante anche se non abbiamo potuto provarla come avremmo voluto.

LO STATO DEI LAVORI

Il gioco si trova in accesso anticipato, quindi passibile di modifiche ma allo stato attuale c'è già tanto. Ad esempio il bilanciamento tra fame e follia e la gestione del Railgod ci sono sembrati già perfettamente implementati, essendo responsivi all'azione sul campo e alle nostre decisioni. Buona anche la componente grafica, in stile isometrico, che pur non brillando per chissà quale tipo di dettaglio, gioca bene le sue carte con effetti di luci ed ombre che richiamano l'atmosfera cupa delle opere di H.P. Lovecraft. Buona anche l'IA dei nemici che, soprattutto se in gruppo, provano ad accerchiarci per farci fuori. Le fasi di combattimento diventano sicuramente più interessanti non appena sblocchiamo i poteri magici che ci permettono di attaccare a distanza.


L'aspetto più riuscito, a nostro avviso, è il rapporto tra il protagonista e il suo treno: quando si sale sulle rotaie si ha la percezione di sentirsi davvero al sicuro, protetti da tutto e tutti, sensazione che si riduce fin quasi a scomparire man mano che ci si avventura nelle varie lande e ci si allontana dal treno. Questo messaggio, che poi è alla base di tutta la storia, gli sviluppatori sono riusciti a trasmetterlo pienamente. Il lato crafting invece, pur ottimamente realizzato, può creare qualche senso di disorientamento soprattutto durante le prime sessioni, salvo poi cedere al nostro controllo se dedicheremo al gioco il giusto tempo. Problematica sicuramente dovuta alle tantissime (forse troppe) cose da fare sia in termini di crafting che di building vero e proprio. Un po' lentini allo stato attuale i caricamenti di gioco mentre apprezzabilissimi i sottotitoli in italiano ben realizzati e senza svarioni di sorta.


Sicuramente non manca però la voglia sfrenata di vedere dove gli sceneggiatori della storia vogliono andare a parare e quindi siamo davanti a un gioco che, se glielo permetterete, vi catturerà dall'inizio alla fine.

Modus Operandi:

abbiamo potuto provare Railgods of Hysterra grazie a un codice datoci da Stride PR.

RailGods of Hysterra è un gran bel gioco, innovativo, intelligente e estremamente accattivante per chiunque vorrà dedicargli il suo tempo. Ci sono così tante cose da fare che alle prime battute può sembrare estremamente dispersivo e complicato. Pian pianino, però, si prende confidenza con l'ambiente di gioco, finendo per ragionare così come vogliono gli sviluppatori ed è in quel momento che comincia il divertimento. L'atmosfera di gioco, sicuramente all'altezza delle opere di H.P. Lovecraft, riesce a trasmettere il senso di sicurezza/insicurezza a seconda se ci si allontana dal proprio focolare (in questo caso il treno) infondendo nel giocatore una enorme curiosità su quello che potrebbe accadere dopo. Non è un gioco per tutti, le sue meccaniche non sono semplici, ma se amate il genere potreste investire i quattrini richiesti per l'accesso anticipato e portarlo a casa fin da subito. Quasi sicuramente non ve ne pentirete.
  • Atmosfera ottimamente realizzata
  • Folle al punto giusto
  • Invoglia a vedere cosa c'è dopo
  • Sottotitolato in italiano
  • Sicuramente non intuitivo all'inizio
  • Crafting e building esageratamente complessi
  • Servirà tempo per capirne le meccaniche