Anteprima
PC
PC
<<
<<
Titolo del gioco:
Fata Deum - The God Sim
Anno di uscita:
2025
Genere:
Simulazione / Strategia / Indie
Sviluppatore:
42 Bits Entertainment
Produttore:
Aerosoft
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Sistema operativo: Windows 10 (64-bit) - Processore: Intel Core i5 6600K / AMD Ryzen 3 1300X - Memoria: 12 GB di RAM - Scheda video: Nvidia GTX 1060 (6GB) / AMD Radeon RX 570 - DirectX: Versione 11 - Hard Disk: 20 GB di spazio disponibile - Prezzo: €29,99 (gioco in accesso anticipato)
Box
  • La popolazione vive per conto proprio. E noi?
  • Cliccando su un suddito potremo accedere a tante informazioni.
  • La citt&agrave; prospera... se dura.
  • Mura e barriere possono essere necessarie per difendersi dagli attacchi.
  • Atmosfera festosa oppure no? Dipende da noi.
  • Uno spostamento &quot;personalizzato&quot; spesso &egrave; pi&ugrave; veloce.
  • Le guerre sono devastanti... sempre.
  • La crescita passa anche attraverso studio e formazione. Non dimentichiamolo!
  • Ogni tanto bisogna riportare qualcuno sulla retta via.
  • La realizzazione delle varie strutture non &egrave; proprio semplicissima.
  • Una bella key art non pu&ograve; mancare!
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 19-09-2025
Noi siamo semplicemente divini! O almeno crediamo di esserlo!

Il nuovo gioco di 42 Bits Entertainment, partito da una campagna Kickstarter iniziata ormai 5 anni fa e lanciato finalmente in Early Access ci mette nuovamente nei panni di una divinità. Beh nuovamente è semplicemente un modo di dire, era ormai da un pezzo che un God game (si chiamano così i giochi nei quali ci si mette nei panni di un Dio) non facessero capolino sul mercato. Sono passati, effettivamente 20 anni da quello che a detta di molti rimane il miglior simulatore di attività divina della storia: Black & White 2 di Lionhead Studios, disegnato da quel mattacchione talentuoso di Peter Molyneux autore peraltro di due capolavori come Populous e Fable.


A distanza di tanto tempo non si può non ricordare il perfetto equilibrio gestionale di Black & White 2, tra addestramento della bestia e oscillazione tra indole buona e cattiva nei confronti di quei poveri cittadini. È passato tanto tempo durante il quale questo tipo di giochi è stato un po' messo in disparte ma, malgrado questo, il paragone con quel capolavoro resta sempre prepotente e dirompente ed è con questo che dovrà fare i conti anche Fata Deum - The God Sim.

E SI RICOMINCIA...

Come in ogni buon "simulatore di divinità" che si rispetti anche in Fata Deum non c'è una vera e propria trama di gioco: questo perché ogni partita può essere personalizzata e vista in maniera diversa dalla precedente, sia per la nostra indole bonaria o malvagia da riversare su quei poveri malcapitati cittadini, ma anche per tutta una serie di interazioni/reazioni che dovrebbero (il condizionale è d'obbligo) modificare in corsa la prosecuzione della storia stessa. Noi siamo una divinità, e tanto basta: dobbiamo quindi gestire la popolazione che ci viene messa a disposizione cercando di farla prosperare il più possibile, magari a discapito di quelle confinanti. Per farlo avremo bisogno della collaborazione dei cittadini che potremo convincere con le buone oppure con le cattive.


Una volta iniziato il gioco potremo lanciarci nelle due mappe al momento disponibili, la Skultho, che ospita due divinità e la Verdesis che invece ne ospita tre. Il numero di divinità è naturalmente fondamentale dal momento che ognuna di esse proverà a tirare la popolazione dalla sua parte per cercare di detronizzare la divinità avversaria. Teoricamente, quindi, la popolazione dovrebbe provare a vivere la propria vita mentre noi cercheremo di influenzarne attitudini e comportamenti.

COSA BISOGNA FARE?

Una buona idea è quella di sfruttare il tutorial di gioco che ci fa cominciare su Ylis, dove siamo appena appena una giovane divinità che sta imparando il mestiere. Ci viene spiegato che possiamo influenzare il comportamento dei singoli cittadini (rivestiti di un'aura blu) verso i quali possiamo diffondere amore, incutere paura o utilizzare direttamente il pugno duro. Lo scopo è ovviamente quello di avvicinarli nelle nostre aree invitandoli a lavorare per noi oppure portandoglieli direttamente sollevandoli di forza. Ogni cittadino ha le sue caratteristiche particolari, soprattutto in termini di produttività e costituzione fisica che li rendono più idonei a svolgere determinati lavori invece che altri.


L'idea iniziale è quella di influenzare non solo i singoli cittadini ma anche interi gruppi di popolazione anche se, allo stato attuale, questa funzionalità non funziona proprio benissimo, sia perché si muovono in maniera abbastanza disomogenea tra loro ma soprattutto perché le influenze migliori sembra abbiano più effetto se erogate singolarmente. Inizialmente il gioco ci guida con delle missioni da portare a termine per andare avanti, il problema è che il tutorial avrebbe meritato una impostazione migliore dal momento che ci si trova subito davanti ad una sensazione si smarrimento e di incertezza sul da farsi. Naturalmente, come è giusto che sia, niente controller: si va di tastiera e mouse. I comandi funzionano abbastanza bene anche se l'interfaccia di gioco non è proprio intuitiva come dovrebbe.

MEGLIO DARCI DENTRO

Avremo sicuramente da costruire, ma non dobbiamo dimenticare di espanderci per cercare di rosicchiare territori ai nostri "rivali". Fondamentalmente sarà necessario rafforzare sempre la nostra posizione, sfruttando il mana giornaliero che ci consentirà di effettuare miracoli (divisi in prodigi, sia buoni che cattivi), benedire, maledire e soprattutto provare a portare dalla nostra parte i leader delle varie comunità (nella speranza che si portano dietro il resto della popolazione. Insomma il da farsi non manca anche se, al momento, la risposta sul campo dei nostri piccoli cittadini non è proprio perfettissima. Ad esempio, provando a costruire una nuova struttura, notiamo che pur avendo impostato le cose in un determinato modo, i cittadini si muovono e comportano in maniera non proprio coerente (tenderanno, praticamente, a evitare comunque la fatica).


Questo problema di responsività, finisce per costringerci a intervenire continuamente sui singoli spezzando il ritmo di gioco e aumentando il senso di confusione sulla mappa, dovuto anche ad alcuni obiettivi che ci verranno dati senza spiegarci (almeno all'inizio) da dove cominciare. Al momento, quindi, la problematica principale risiede in una combinazione di fattori, tra il tutorial poco chiaro (buona parte delle cose si finirà con l'impararle sul campo) e i processi di automazione delle attività che si inceppano di tanto in tanto. Qualche piccola problematica l'abbiamo riscontrata anche sulle battaglie con una rappresentazione grafica non proprio coerente (che è il male minore) e con una risoluzione rapida della disputa senza possibilità di contrattacchi o di modifiche in corsa: il risultato è che chi vince prende tutto lasciando l'altro in braghe di tela, ma in questo modo si perde il mordente vero e proprio della battaglia.

TECNICAMENTE SIAMO A BUON PUNTO

Dal punto di vista tecnico siamo messi abbastanza bene. Graficamente ci sono poche incertezze e, pur in uno stile tutto proprio, anche avvicinando la visuale ambientazioni e personaggi si mantengono credibili e ben realizzati. Sicuramente non parliamo di miracolo e in quanto a dettagli non si eccelle, ma comunque tutto è perfettamente in linea con il contesto e perfettamente funzionale. Bene anche il comparto audio con le musiche che accompagnano le nostre gesta tanto nel bene quanto nel male in maniera abbastanza coerente. Apprezzabile la localizzazione italiana, anche se siamo incappati in parti del menu che non sono state tradotte.


Per quanto riguarda l'appeal, quello non manca: il gioco trasmette fin dalle prime battute un senso di libertà decisionale che incuriosisce e attrae il giocatore (chi non ha mai sognato di poter essere Dio?), e fino a un certo punto le cose funzionano abbastanza bene mostrando sul campo le giuste conseguenze delle nostre decisioni: popolazioni festose e gioiose contrapposte ad altre timorate e in continua tensione. Sicuramente si sente la mancanza delle bestie, personalizzabili, adorabili e soprattutto utili, tipiche ad esempio anche del gioco di Lionhead Studios e il rischio è che dopo un po' un pizzichino di noia possa far capolino su tutto.


Il problema principale da risolvere è quello della padronanza dei controlli da far acquisire al giocatore, con un tutorial molto più dettagliato ed efficace di quello attuale e un sistema di automazioni che faciliti almeno un pochino le tantissime cose che, giustamente ci sono da fare. L'accesso anticipato serve proprio per questo, speriamo che gli sviluppatori ne facciano tesoro.

Modus Operandi:

abbiamo sfoderato la nostra indole divina grazie a un codice fornitoci da Noovola.

Fata Deum - The God Sim riporta in auge i God Games dopo tantissimo tempo andando, come prevedibile, a sbattere contro quello che finora, dopo 20 anni, rimane il capolavoro del genere: Black & White 2. La strada intrapresa dai ragazzi di 42 Bits Entertainment è tutto sommato buona e anche lo stato dei lavori è a buon punto. A mancare però è il mordente vero e proprio, fondamentalmente da ricercare nelle reazioni dei cittadini alle nostre azioni e soprattutto un'interfaccia di gioco un pochino più user-friendly o almeno spiegata in maniera migliore al giocatore. Anche alcuni processi di automazione delle azioni andrebbero rivisti, così come bisognerebbe alzare un pochino l'asticella del ritmo verso l'alto. Niente, insomma, che non si possa rimediare in questa campagna di Early Access anche perché le basi ci sono e sono abbastanza promettenti.
  • Finalmente un nuovo God Game
  • Grafica e Sonoro sono di buona fattura
  • È sottotitolato in italiano...
  • Il tutorial necessita di un radicale miglioramento
  • Alcuni processi di automazione non funzionano proprio benissimo
  • ... pur con qualche strafalcione