Recensione PC
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Titolo del gioco:
Amnesia: The Bunker
Anno di uscita:
2023
Genere:
Avventura / Azione / Horror
Sviluppatore:
Frictional Games
Produttore:
Frictional Games
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Sistema operativo: 64-bit Windows 7 / 8 / 10 - Processore: Core i3 / AMD FX 2.4Ghz - Memoria: 4 GB - Scheda Video: Nvidia GTX 460 / AMD Radeon HD 5750 / Intel HD 630 - Hard Disk: 35 GB di spazio libero - Prezzo: €24.50
Box
  • Il nostro Inventario.
  • Una stanza illuminata da un razzo segnalatore mentre teniamo in mano una granata.
  • La &quot;Safe Room&quot; del gioco.
  • Mirando all'ingresso del corridoio.
  • Un gruppo di ratti deformi che mangia un cadavere.
  • La Creatura.
  • Uno dei tantissimi bug.
Redattore: Federico 'Zombo' Giunta
Pubblicato il: 17-06-2023
Siamo stati inviati a combattere, durante la Prima Guerra Mondiale, contro i tedeschi ma purtroppo nel nostro bunker il pericolo più grande non saranno loro, bensì qualcosa di più terrificante...
La serie continua!

Frictional Games torna in campo con il quarto titolo a tema "Amnesia", stavolta ambientato in un bunker durante la Prima Guerra Mondiale. Cronologicamente considerato un prequel di Amnesia: Rebirth dato che quest'ultimo è ambientato nel 1937 in Africa, Amnesia: The Bunker prende luogo, in una prima parte, nelle trincee tra il confine della Francia e della Germania e successivamente all'interno di un bunker francese nel 1916. In soli sette mesi dall'annuncio, la Frictional Games ha rilasciato il gioco per PC, Xbox e PlayStation, offrendoci un'esperienza un po' diversa dai soliti giochi Amnesia, ma che fosse comunque degna di continuare la serie.


Dal 2011 con Amnesia: The Dark Descent, la Frictional Games non ha fatto altro che rilasciare capolavori che marcheranno per sempre la storia dei videogiochi Horror, consegnandoci esperienze di gioco innovative e terrificanti, accompagnate da storie mistiche che ci hanno fatto e che ci faranno gelare il sangue nelle vene e far venire la pelle d'oca, ed oggi siamo qui per parlare del loro quarto titolo: Amnesia: The Bunker!

L'effetto dell'amnesia

Luglio 1916 Confine Francia - Germania


Ci ritroviamo a comandare un soldato francese che è appena entrato in una trincea e mentre ci accingiamo a raggiungere la nostra posizione, un gruppo di soldati tedeschi ci blocca la strada. Fortunatamente il nostro fidato amico Augustin Lambert è pronto a salvarci la pelle, sconfiggendo il gruppo di nemici e permettendoci di andare avanti. Dopo aver proseguito per il sentiero e aver raggiunto varie parti della trincea dove ci vengono spiegate dal gioco le azioni base, come sparare, creare kit medici, ricaricare, usare granate e i vari movimenti possibili, verremo attaccati con una granata a gas, che probabilmente contiene gas mostarda, un famoso tipo di veleno chimico utilizzato spesso nella prima guerra mondiale. Anche stavolta il nostro "collega" ci salverà la vita raggiungendoci e dandoci una maschera a gas per proteggerci dal fumo tossico.


Finita questa parte del gioco, che gli sviluppatori hanno utilizzato come tutorial, ci ritroveremo in quello che sembra essere un campo da guerra abbandonato pieno di cadaveri e costruzioni distrutte, come staccionate con filo spinato e mura di sacchi di sabbia. Più avanti notiamo un cratere abbastanza profondo contenente dell'acqua cristallina ed il nostro amico Lambert intrappolato là dentro, in condizioni di salute molto gravi. Dopo avergli dato da bere dell'acqua, lo tiriamo su con una corda e ce lo carichiamoi sulle spalle, pronti per tornare alla base e lasciare che i dottori si occupino del nostro caro Lambert. Purtroppo un gruppo di soldati tedeschi riuscirà a trovarci e sparandoci un colpo di artiglieria ci farà volare per terra, facendoci battere la testa contro le rocce del terreno, provocandoci un'amnesia.

Henri Clément, il nostro protagonista, si sveglierà nel bunker non ricordando niente e non capendo come abbia fatto a salvarsi dall'attacco dei tedeschi e, sfortunatamente, non troverà nessuno accanto, neanche Lambert, il suo fidato amico. Esplorando il bunker, capiremo che è stato abbandonato da tutti, rimasto da soli e senza una via di fuga, finché non arriva alla cucina, dove un nostro compagno ferito che si sta godendo l'ultima sigaretta prima di morire, gli spiega che il bunker è stato tappato facendo esplodere l'uscita, sigillando ogni via di fuga per non permettere ad una "cosa" o "bestia" di uscire in superficie. Sentendo la bestia arrivare, il nostro compagno ci darà la sua revolver scarica chiedendoci di dargli il colpo di grazia perché preferisce morire per mano di un fratello piuttosto che per quella bestia, e ci chiede di recuperare dei proiettili dalla dispensa. Purtroppo non potremmo dargli il colpo di grazia dato che la bestia ci precederà, uccidendolo in modo atroce davanti ai nostri occhi e risucchiandolo in un buco formatosi sul muro.


Prima di morire, il nostro compatriota ci dirà che l'unico modo per uscire dal bunker è quello di fare esplodere nuovamente l'entrata, spazzando via i detriti della prima esplosione e creando una via d'uscita. Tutto ciò può essere possibile solo trovando della dinamite collocata nell'arsenale, e un detonatore che invece è stato lasciato all'interno dei tunnel Romani in cui era stato costituito un sito di scavi per permettere all'esercito francese di attaccare di sorpresa i tedeschi. Questi tunnel Romani hanno un collegamento con il terzo capitolo della saga Amnesia: Rebirth.

Un gameplay diverso ma sensazionale

Completato il tutorial che spiega come muoverci all'interno del gioco e contemporaneamente da anche una breve panoramica su quella che è la storia di amicizia e fratellanza di Henri e Lambert, saremo gradualmente introdotti a ciò che abbiamo imparato nel tutorial in trincea, ma stavolta con la differenza che ad attaccarci e spaventarci, non ci saranno i soldati tedeschi, bensì una "creatura" totalmente diversa dagli umani. Ci sono principalmente due aspetti che differenziano Amnesia: The Bunker, dagli altri titoli Amnesia: Il primo, è il fatto che possiamo creare oggetti all'interno del nostro inventario senza aver bisogno di un laboratorio vero e proprio, come ad esempio in Amnesia: Rebirth, dove per creare il proiettile del carrarmato per sfondare il portone principale dell'aria successiva, bisognava cercare tutti gli ingredienti ed infilarli nella pressa apposita. Invece su Amnesia: The Bunker, avremo solo bisogno dei materiali necessari e potremmo creare molotov, bende, medikit, etc. Il secondo aspetto è che finalmente abbiamo un'arma con cui poterci difendere dal mostro che ci sta inseguendo in tutta la mappa e possiamo utilizzarla quando vogliamo (a condizione di avere i proiettili per farlo).


Questo vantaggio enorme, ci permette di avere una "seconda possibilità" oltre la fuga, quando il mostro ci sta inseguendo, ma significa anche che dovremo utilizzare le nostre risorse con grande parsimonia per evitare di rimanere sprovvisti quando più ne abbiamo bisogno. Quest'ultima caratteristica fondamentale ed innovativa per il gameplay dei giochi a tema Amnesia, rivoluziona completamente il rapporto tra il protagonista ed il mostro, perché rende più dinamici gli incontri con la bestia, dandoci non solo la possibilità di scappare, nasconderci e seminare il nemico, ma anche la possibilità di combatterlo sul momento ed affrontarlo faccia a faccia, evitando di farci prendere dal panico e mancando il bersaglio, sprecando così delle munizioni preziose.

Durante i combattimenti con il mostro sarà importante tenere conto di due cose: il nostro equipaggiamento e l'ambiente circostante. Il primo dipende totalmente da noi: con un inventario limitato dovremo pensare bene a quali oggetti portarci dietro per le determinate zone che andremo ad esplorare, il secondo, invece, dipende appunto da dove ci troviamo e quali sono gli oggetti che ci circondano, ad esempio gli scatoloni di legno che possiamo utilizzare per bloccare i buchi collocati sui muri da dove la bestia uscirà per attaccarci, facendoci guadagnare un bel po' di tempo prezioso, oppure avremo la possibilità di trovare delle trappole, ovvero delle granate attaccate ad un filo che arriva dall'altro lato della parete e che si attivano al minimo contatto, recando danno alla bestia (o a noi stessi se non ci accorgiamo della trappola in tempo) o creando un diversivo che distrarrà il mostro, un meccanismo uguale a quello utilizzato in Amnesia: Rebirth però con le balestre.


Queste trappole sono di tre tipi: ci sono quelle con le granate normali che esploderanno normalmente, quelle con le granate fumogene che disorienteranno temporaneamente la bestia e poi quelle con il razzo segnalatore che invece la stordiranno. Alcune di queste trappole sono attaccate a delle porte che per essere aperte vanno fatte saltare in aria dalla granata stessa, oppure, con dei mattoni, possiamo sfondarle lanciandoglieli caricando un attacco. Questa strategia ci servirà ad un certo punto del gioco in cui per entrare all'interno di una stanza, va fatta saltare in aria la porta o con una granata, o va sfondata con un mattone, dato che è chiusa a chiave.