Recensione PC
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Titolo del gioco:
Mortal Kombat 1
Anno di uscita:
2023
Genere:
Picchiaduro a incontri
Sviluppatore:
NetherRealm Studios, QLOC
Produttore:
Warner Bros. Games
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Versus 1Vs1 Locale e Online
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
Sistema operativo: Windows 10 64-bit - Processore: Intel Core i5-6600 o AMD Ryzen 3 3100 or Ryzen 5 2600 - Memoria: 8 GB di RAM - Scheda video: Nvidia GeForce GTX 980 o AMD Radeon RX 470 o Intel Arc A750 - DirectX: Versione 12 - Hard Disk: 100 GB di spazio disponibile - Connessione Internet - Prezzo: €69,99
Box
  • Ah, il nostro caro Sub-Zero... sempre incavoleto direbbe Lino Banfi.
  • Due contro uno? Non sembra proprio onesto, la bellezza dei Kameo.
  • Le immagini custom sono d'impatto... e la grafica in-game &egrave; tutta di alta qualit&agrave;.
  • Reptile &egrave; uno spettacolo. Uno spettacolo di animazione!
  • Ogni tanto durante la storia emergono piccole prove da superare per andare avanti. Come sfondare quella porta.
  • Le cutscenes di intermezzo nella storia ogni tanto perdono in dettaglio e frame rate, ma sono comunque spettacolari.
  • Le risorse ottenute si possono investire per le personalizzazioni. Ce ne sono davvero tante.
  • La modalit&agrave; invasioni graficamente non &egrave; il massimo. Ma &egrave; un pretesto per farci lottare sempre.
  • La tabella degli elementi: che strane combinazioni.
  • Poteva mancare Scorpion?
  • L'evoluzione di Raiden la seguiremo nel corso della storia. Parecchio interessante...
  • Quei due non sembrano amichevoli. Meglio fare attenzione...
  • Kenshi &egrave; abbastanza pericoloso. Se imparate a usarlo vi divertirete.
  • Che spettacolo di dettagli.
  • Questi due litigano sempre... come &egrave; normale che sia del resto.
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 08-10-2023
Botte e magia nell'universo di Mortal Kombat!

Che l'anno 2023 fosse particolarmente prolifico per il genere picchiaduro probabilmente non l'aveva previsto nessuno, principalmente per la qualità dei titoli che stanno venendo fuori. Dopo l'ottimo Street Fighter 6, è il momento di quel gioco che forse è stato da sempre il concorrente più diretto al gioiellino Capcom, cioè Mortal Kombat. I due giochi sono sempre stati profondamente diversi eppure, un po' come accadeva negli anni scorsi tra FIFA e PES, hanno sempre diviso il pubblico tra chi amava più la rapidità d'azione e chi invece era attratto dalla brutalità di MK (d'ora in poi lo chiameremo così) che tra fatality prima e brutality poi metteva su schermo una quantità impressionante di splatter e gore condito da squartamenti di ogni genere.


Un successo che è durato negli anni, tra alti e bassi nell'uno o nell'altro fronte, fino ai giorni nostri dove, in attesa di nuove uscite della concorrenza (Tekken 8 su tutti... in uscita il 26 gennaio del prossimo anno), sono venuti fuori due titoli veramente impressionanti. Non potremo dire quale sia meglio dell'altro proprio perché per i fan il discorso è semplicemente inconcepibile, ma siamo davanti comunque a un altro titolo di tutto rispetto pronto a impegnarci durante le fredde serate invernali. Dopo la nostra preview vediamo come sono andate la cose nel prodotto finale.

TUTTO RIPARTE DALL'INIZIO?

Per parlare di Mortal Kombat bisogna cominciare sicuramente dal titolo. Quel numero 1 infatti sembrerebbe, erroneamente però, indicare un nuovo inizio per tutta la saga. In realtà dal punto di vista narrativo il nuovo gioco di NetherRealm Studios continua l'avventura di Mortal Kombat 11 con Liu Kang ormai asceso alle soglie della divinità e deciso e riscrivere le leggi dell'universo modificando sorti e comportamenti di tutti gli altri personaggi. Di conseguenza alcune vecchie conoscenze verranno inquadrate diversamente rispetto ai canoni del passato, a partire da Shang Tsung, Kenshi e lo stesso Raiden.


Effettivamente l'idea del multiverso è l'unica strada percorribile in un contesto ormai iperinflazionato (da tutti i titoli precedenti) e che comincia un po' ad annaspare dal punto di vista della narrazione. Il bello è che l'ingranaggio funziona e la storia risulta tutto sommato piacevole anche se fino a un certo punto, sbandando proprio nel finale. A giustificare quel numero 1 nel titolo quindi ci pensa lo stile di gioco che vede meccaniche interamente riscritte da zero, un maggior focus su personaggi bistrattati nelle serie precedenti e l'aggiunta di nuove modalità nel tentativo, in larga parte riuscito, di rinnovare il brand. Naturalmente la narrazione dovrebbe rivestire una parte marginale in un picchiaduro come questo dove l'unico obiettivo è di riempire di legnate l'avversario ma ci sono parti di MK1 dove la trama è centrale. Vediamo un po' meglio il ricchissimo menu.

IL MENU DI GIOCO

Una volta installati i 100 GB richiesti sul nostro hard disk, al primo lancio dovremo attendere un po' per l'elaborazione delle ombre, operazione che verrà ripetuta solo le prime volte all'inizio. Il menu di Mortal Kombat 1 presenta nella parte in single player le sezioni Kampagna, Invasioni e Torri. Per quanto riguarda il gioco "in compagnia" invece avremo la modalità Versus con le sezioni Locale, Online, Torneo. Ci sarà poi la voce personalizza che ci permetterà di giocare con le impostazioni dei vari kombattenti e dei kameo. La sezione palestra invece ci permetterà di allenarci e al contempo apprendere le tecniche di combattimento, assolutamente da non sottovalutare. Mentre accedendo a Extra ci si aprirà il ventaglio di tutti i vari collezionabili (filmati compresi) conquistati semplicemente giocando a MK1. C'è anche il menu impostazioni che ci permette di giocherellare con le opzioni grafiche (ne parleremo più avanti) e con le impostazioni di gioco vere e proprie.

UNA BELLA KAMPAGNA CI VUOLE

La nuova tendenza, peraltro molto apprezzata, del genere picchiaduro è quella di dare un senso al gioco in single player focalizzandosi sulla campagna. Nel caso di MK1 questa riguarderà diversi personaggi che potremo utilizzare uno dopo l'altro seguendo le esigenze narrative, totalmente lineari, proposte dal gioco. Fondamentalmente il tutto servirà non solo a intrattenerci centrando la caratterizzazione ora su un personaggio ora sull'altro, ma anche ad aiutarci a fare pratica con i comandi di gioco fungendo praticamente da piccolo tutorial in game. Se inizialmente giocherete sempre allo stesso modo, nella parte finale della campagna vi renderete conto di saper fare molto di più e soprattutto molto meglio.


La storia comincia con la nuova identità di Shang Tsung adesso ridotto a un ciarlatano bistrattato da tutti per poi passare a Raiden e Kung Lao, a Johnny Cage, Reptile e moltissimi altri. Per ognuno di loro verrà svelata una parte importante della loro esistenza, che non sarà per forza di cose coerente con i dogmi del passato, non dimentichiamo che questo multiverso è stato riscritto da Liu Kang, ma che comunque ci appassionerà e intratterrà al punto che vorremo a tutti i costi completare la campagna fino alla fine per tutte le 5-6 ore necessarie. Il tutto è diviso in capitoli, in base al contesto narrativo e, naturalmente, non possiamo rivelarvi più di tanto per evitare il rischio di spoiler. Possiamo dirvi che la narrazione oscilla tra continui alti e bassi spostandosi, come è tipico di MK, più sul genere fantasy che su altro.

ANDIAMO DI INVASIONI

La modalità Invasioni, anch'essa dedicata al gioco in singolo, ci permette di muoverci su una mappa in una sorta di gioco con visuale isometrica dall'alto e con inquadratura da TPS (tipo gioco da tavolo) con il pretesto, naturalmente, di affrontare i vari combattenti che minacciano la nostra tranquilla esistenza. In pratica ci saranno dei piccoli incontri, tutti limitati a un solo round ma completi delle varie fatality e compagnia cantante con l'intento di conquistare collezionabili, nuovi poteri da applicare ai vari kombattenti e molto altro che preferiamo non rivelarvi. Durante il nostro percorso troveremo dei sentieri blu, verdi e rossi, alcuni percorribili altri da sbloccare che ci permetteranno di affrontare l'avversario e andare avanti. Inizialmente sceglieremo un kombattente che potremo però cambiare più avanti, sia per gusto personale, ma anche perché siamo costretti dalla storia che stiamo affrontando, come ci è toccato fare passando da Johnny Cage a Raiden perché servivano i poteri elettrici. Dopo le prime battute compariranno i modificatori, sotto forma di elementi di disturbo sullo scenario (vi basta un pipistrello gigante che sputa fiamme?), così come faranno capolino le supercorazze dei nostri avversari che li renderanno in grado di sferrare offensive non interrompibili (salvo un ottimo tempismo nostro nel contrattacco) o anche i talismani che, potenziati nella forgia daranno a ogni kombattente dei poteri speciali.

Le invasioni mirano non solo a elargirci un sacco di roba interessante, come vestiti, skin e poteri da attribuire ai giocatori in una sorta di GDR ma anche ad aiutarci a sbloccare alcuni personaggi Kameo. Verrà fuori anche una caratteristica tabella degli elementi, in grado di documentarci sull'efficacia o meno di ogni lottatore nei confronti degli altri. Fondamentalmente il tutto se da un lato sembra un pretesto per "allungare il brodo" tra una sfida online e l'altra, dall'altro è un'ottima idea per permettere di familiarizzare con lo stile di gioco anche ai neofiti del genere. Ne è testimonianza anche l'idea di semplificare quanto meno la fatality o la brutality base di ogni lottatore, limitate alla pressione di soli due tasti, anche se è comunque richiesto il dovuto tempismo per metterle in atto.


Ad ogni modo le invasioni verranno continuamente aggiornate dagli sviluppatori di mese in mese, assicurando nuovi contesti, nuovi racconti e nuovi bonus. Sotto questo aspetto ad esempio la moneta virtuale di gioco risulta sicuramente più spendibile rispetto a qualche titolo precedente che richiedeva troppi esborsi anche grazie a un miglior bilanciamento del tutto. Durante tutte le varie sessioni di MK1, infatti, i bonus sicuramente non mancheranno. Non c'è stavolta la Krypta: adesso sarà sufficiente spendere 1000 gettoni tanto faticosamente guadagnati per assicurarsi un contenuto casuale. A caratterizzare negativamente la modalità invasioni è principalmente un certo senso di ripetitività negli scontri ma, fortunatamente, la crescita del nostro kombattente verrà riversata su tutto il roster disponibile e questo vuol dire che il cambio di personaggio (e ne farete tanti anche per un pizzico di varietà) non obbligherà a ricominciare tutto daccapo dato che i progressi vengono conservati.