Recensione X-Box Series X-S
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Titolo del gioco:
Crash Bandicoot 4: It's About Time
Anno di uscita:
2021
Genere:
Platform / Adventure
Sviluppatore:
Toys for Bob
Produttore:
Activision
Distributore:
Activision
Multiplayer:
Locale
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Requisiti minimi:
Console della famiglia Xbox (Xbox One, Xbox One S, Xbox One X, Xbox Series X|S) - un account Xbox Live - 23 GB di spazio libero su disco - Prezzo: €69,99
Box
  • Casse trasparenti? Tranquilli, abbiamo la maschera giusta con noi.
  • Il multiplayer &egrave; ridotto ai minimi termini, peccato!
  • Ogni tanto guardare di lato non fa male, soprattutto per scovare scorciatoie e livelli segreti.
  • Siamo pronti al salto, ma quei barili sembrano instabili.
  • Con il giusto tempismo faremo comparire le casse giuste, ma ci vuole coordinazione.
  • I cambi di telecamera sono interessanti, questa volta correremo al contrario.
  • Le espressioni facciali sono ottimamente realizzate.
  • Questo passaggio non &egrave; difficile in una run veloce. Se vogliamo rompere tutte le casse il discorso cambia.
  • Le ambientazioni sono, come sempre, molto belle.
  • Non siamo stati bravissimi, abbiamo &quot;dimenticato&quot; due casse.
  • Piattaforme che vanno e vengono... ce la faremo?
  • I livelli in velocit&agrave; sono bellissimi e molto divertenti, ma anche complicati.
  • Quel ragno in alto non sembra molto amichevole.
  • All'inizio le cose sono semplici, ed &egrave; giusto cos&igrave;.
  • Uffa, non si pu&ograve; mai dormire in pace!
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 29-03-2021
Uno dei personaggi più iconici nella storia dei videogame torna in grande stile per farci zompettare da una piattaforma all'altra distruggendo casse e mangiando succosissimi frutti.

Crash Bandicoot 4: It's About Time è il seguito naturale di Crash Bandicoot 3: Warped. Tra i due titoli sono trascorsi ben 22 anni, intervallati dalla ottima raccolta Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy uscita nel 2018 che ha permesso anche ai nuovi giocatori di conoscere uno dei marsupiali più simpatici di sempre. L'attesa per un nuovo capitolo della saga era naturalmente alta, giustificata da una storia iniziata nell'ormai lontano 1996 sulla gloriosa Playstation e a firma di quei mattacchioni di Naughty Dog. Da allora altri due seguiti hanno contribuito a creare una serie che per molti rappresenta l'essenza dei giochi platform. Da sempre Crash è sinonimo di gioco difficile, con alto livello di rigiocabilità dei vari livelli e con una perenne sfida ai collezionisti che hanno perso davanti al monitor intere serate e diverse diottrie nel tentativo di riuscire a scovare tutte le gemme nascoste. Crash insomma è questo e anche di più, aggiungendo alla storia un minimo di narrazione e provando di volta in volta ad apportare sempre nuove idee nel tentativo di migliorare continuamente il brand.

SEMBRA IERI CHE...

L'inizio del gioco si collega direttamente alla fine di Warped, con Crash e Coco rilassati nella loro consueta isola (l'isola dei Bandicoot... - NdR) e con un tempo trascorso dall'ultima avventura che finisce per rispecchiare l'intervallo temporale realmente trascorso tra la pubblicazione del terzo capitolo e quella di questa nuova avventura. Ritroviamo quindi il dottor Cortex, Uka Uka e Nefarious Tropy prigionieri su un remoto pianeta, in una situazione di apparente stallo finché la maschera cattiva non riesce ad aprire uno squarcio temporale. Inizia così una nuova avventura contro Crash, soprattutto perché il varco appena aperto ha messo alla luce le misteriose Maschere Quantiche che, per la loro capacità di dominare lo spazio-tempo, potrebbero mettere finalmente i cattivi in una posizione di vantaggio. Chi conosce la saga di Crash sa già che ci sono anche le maschere buone a contrapporsi fortunatamente a quelle cattive e così Aku Aku, l'amica di sempre, percepisce il pericolo e avverte Crash e Coco circa la necessità di recuperare le Maschere Quantiche prima che lo facciano i cattivoni di turno. Inizieremo naturalmente dall'isola dei Bandicoot, per passare poi attraverso deserti, pirati e molto altro con un'ottima varietà di ambientazioni in una gestione che parte da un hub centrale all'interno del quale potremo vedere e rigiocare i livelli sbloccati fino a un dato momento.

LE DUE MODALITÀ DI GIOCO

Fin dall'inizio dell'avventura ci viene proposta una importantissima scelta sul gameplay: la modalità Moderna o la modalità Retrò. La prima è rivolta a giocatori di oggi, poco avvezzi all'alto livello di difficoltà della serie Crash. Non c'è un numero limitato di vite e i livelli sono disseminati di casse checkpoint che ci permetteranno di ricominciare proprio da quel punto in caso di morte del nostro avatar. Naturalmente nulla è gratuito e se moriamo troppe volte non potremo poi sbloccare la skin del livello vincolata alla bravura. Inoltre Crash Bandicoot 4: It's About Time, un po' come visto in Warped, si adatta dinamicamente alle difficoltà del giocatore, dandoci una mano, ad esempio con l'aggiunta di nuovi checkpoint nel caso in cui moriamo troppe volte senza riuscire ad andare avanti. La modalità Retrò è rivolta ai giocatori più hardcore, mantenendo un gameplay più classico, con un numero di vite limitato (le canoniche tre) e con la necessità di raccogliere i frutti wumpa per cercare di ottenere qualche vita extra in più. Naturalmente se esauriamo tutte le vite, al restart ci toccherà ricominciare il livello dall'inizio.

BISOGNA ANCHE TORNARE INDIETRO

Naturalmente è sempre presente la rigiocabilità dei livelli, soprattutto se si vuole puntare alla raccolta dei tantissimi collezionabili disponibili e ovviamente ben celati: principalmente il tutto gravita attraverso la possibilità di rendere accessibili alcune zone dopo aver progredito nella storia ma anche nei tantissimi item presenti che rendono il gioco estremamente interessante. Raccogliere i vari frutti wumpa e rompere tutte le casse presenti in ogni livello sono solo il minimo sindacale per cercare di sbloccare alcune skin dei nostri amati personaggi. Capiterà che, una volta vinta qualche boss-fight sarà possibile tornare indietro e rigiocare alcuni livelli trovandoli radicalmente modificati nella struttura. Inoltre sarà necessario anche trovare le gemme nascoste e magari finire il livello morendo meno di tre volte, per non parlare di alcune VHS disseminate negli scenari che ci permetteranno di sbloccare alcuni livelli flashback dediti al platforming nudo e crudo. Di conseguenza le 12 ore circa necessarie per completare il gioco in una run veloce, diventeranno più del doppio se vogliamo scoprire tutti i segreti di Crash Bandicoot 4: It's About Time, sempre che riusciamo a farlo. La tentazione di provare a collezionare i vari item comunque è forte e suffragata anche da due finali extra davvero ostici da sbloccare.