Benvenuto su Rust! Ci sveglieremo su un'isola dove ogni essere vivente proverà a farci la pelle, ma dove troveremo anche tutto quello che può servirci per diventare noi il predatore. Attraverso il crafting e l'harvesting di risorse, si può lentamente passare dall'usare semplici pietre a servirci di fucili e dall'essere nudo all'essere dotato di tute corazzate e anti-radiazioni. Possiamo anche collocare una base ovunque vogliamo, con diverse misure di sicurezza per scoraggiare chi è impreparato, ma non aspettiamoci che duri dal momento che chiunque con dei bei esplosivi può sfondare la porta con serratura che credevamo proteggesse la nostra base da ogni male e rubare ogni singolo grammo del nostro materiale "guadagnato" con tanto fatica. A questo punto l'interrogativo è: "se lo fanno loro, perché non dovremmo farlo noi?"
Con questo biglietto da visita si presenta Rust, gioco abbastanza noto nelle community internazionali. Ma è valido questo concetto? Il port è degno della fama della versione originale?
L'isola di Rust non è esente dai pericoli: con diversi biomi da esplorare, ricchi di strutture abbandonate, animali selvatici e zone radioattive, si iniziano a vedere i diversi modi in cui il giocatore può essere ucciso. Gli innumerevoli pericoli possono aggravare in particolare la situazione di chi ha appena iniziato. Partendo dal fatto che ci sono 3 barre da gestire - salute, sete e fame - sono presenti diversi buff (effetti che influenzano positivamente il giocatore) e, soprattutto, debuff che influiscono su queste 3 barre e possono rapidamente portare a conclusione la partita. Molti di essi interessano i nuovi giocatori in particolare, perché sfruttano l'impreparazione e la mancanza di equipaggiamenti adeguati costringendoli a stare ancora più attenti a dove mettono i piedi; morire per via di una trappola, o perché si è entrati in una zona radioattiva, è molto semplice senza adeguate tute anti-radiazioni o del vestiario, in generale, per proteggersi. L'assenza di quest'ultimo può portare anche alla morte per ipotermia. Nel bioma della tundra è impossibile sopravvivere la notte senza vestiti o senza un fuoco da campo a portata e tutto questo ci mostra come può essere difficile la sopravvivenza in una situazione così assurda ma realistica allo stesso tempo.
Quindi abbiamo concluso che se il giocatore non si prepara il prima possibile ad affrontare i pericoli dell'isola, non si ci può aspettare che la sua partita duri molto. A questo punto la domanda che ci poniamo tutti è: "cosa dobbiamo fare?" ed è lì che il gioco ci risponde con un sonoro "BOH". Il gioco non include un minimo di tutorial: chi inizia a giocare è praticamente buttato nella mischia in un server multiplayer scelto a caso dalla lista senza avere la minima idea di cosa fare. Questa cosa da sola può scoraggiare molti giocatori nuovi dal voler giocare ancora, perché ricordiamo che l'assenza di un tutorial è mescolata all'ostilità dell'ambiente per creare un insieme di fattori che rendono il divertimento IMPOSSIBILE. Se un giocatore è davvero determinato a dare una possibilità a questo titolo - e dato il prezzo ridicolmente alto non si può biasimare - proverà a documentarsi da solo, scoprendo il raccoglimento di zolfo, pietra e metallo da dei "cluster" quasi indistinguibili dalle rocce regolari messe in giro per l'isola, che porteranno il giocatore a picchiare con la propria pietra mezza isola fino a quando non ci azzecca e trova un cluster; almeno gli alberi sono distinguibili dal resto, anche se troppo rarefatti.
Dopo che si otterranno abbastanza risorse, si potrà passare al crafting, caratterizzato da un menù tanto complesso quanto comprensibile. Quello che si nota presto, però, è quanto siano costosi i primi crafting: 250 unità di legno e 125 di pietra per un piccone che durerà quanto il sasso che usavamo prima, con l'aggiunta che è più veloce, quindi si romperà ancora più presto? Questo è quanto basta sapere del menù di crafting in se per capire quanto i giocatori siano penalizzati per raccogliere rispetto a rubare; è vero che il giocatore è libero di fare quel che vuole nel mondo di Rust, ma se diverse opzioni penalizzano il giocatore per decidere di fare una cosa diversa, questo concetto di libertà diventa molto arbitrario.
Sono diversi anche i macchinari che si possono creare per contribuire alla creazione di risorse più preziose, ma per scoprirli servono ricerche, che si fanno con un tavolo specifico e che si perdono alla morte. Il bisogno di macchinari impone la costruzione di una base, per impedire che il prezioso oggetto venga razziato immediatamente. Questa imposizione è data anche dal bisogno di acqua e di cibo, a meno che non si voglia passare il 90% del tempo a cercare cibo all'esterno.
Dopo aver parlato delle discutibili meccaniche di gioco, speravamo almeno di rifarci gli occhi con il comparto grafico. Come premessa, gli sviluppatori hanno portato il gioco da PC su Xbox One e Playstation 4, ma con nessuna ottimizzazione per Xbox Series X|S e Playstation 5. Ci hanno inoltre avvisati di possibili problemi di performance presenti nel gioco se giocato con quest'ultime console. Con tale premessa, possiamo finalmente parlare di grafica e sonoro.
Se mi fosse chiesto di definire la grafica di Rust Console Edition, risponderei con la parola "Mediocre": nel suo complesso la grafica non è male, perché gli ambienti proposti dagli sviluppatori si mescolano bene con gli shader presenti nel gioco, ma non appena si entra nel dettaglio, le texture a bassa risoluzione, i mesh poco sviluppati, dei bug di generazione dell'erba incontrati durante il testing e la mancata cura di certi ambienti, lasciati praticamente vuoti, contribuiscono a trascinare verso il basso la valutazione di quella che all'inizio sembrava una grafica niente male. Alcune interfacce presentano modelli "sfocati" e a bassa risoluzione, così tanto da creare quasi fastidio. Il comparto audio di mediocre qualità impatta anche sull'ambiente, facendo sembrare il gioco leggermente peggiore rispetto alla stentata mediocrità che raggiunge da solo.
Sicuramente Rust Console Edition non è un port degno della versione PC e dà una pessima impressione del gioco. La presenza di bug sia dentro la partita che nei menu di gioco danno il colpo di grazia a questo titolo, già sul punto di cadere sotto la mediocrità.
Il bug più grave che ho personalmente incontrato è stato durante il testing del gioco: all'improvviso sono stato "kickato" fuori dal server su cui stavo testando. Appena ho provato a rientrare, tutti quanti i server erano spariti, per 1, 2, 5, 10 minuti; quindi non sono riuscito nemmeno a giocare più quel giorno. Leggendo nei forum ho visto report del sistema di connessione che va in crash in continuazione e impedisce ai giocatori di connettersi ai server. Questi crash sembrano avvenire anche più volte a settimana, e principalmente nella Console Edition, anche se la versione per PC non è esente. Ovviamente è inutile dire che parliamo di un problema gravissimo, che impedisce ai giocatori di giocare casualmente, rendendo il sistema di collegamenti inaffidabile.
Possiamo, quindi, definire i bug come la ciliegina sulla torna (naturalmente in negativo) di tutta la produzione
Modus Operandi:
abbiamo provato Rust Console Edition attraverso a un codice fornitoci da Cosmocover.