BoZ ha scritto:Confido tuttavia in titoli come Skyrim: mi auguro vivamente che non abbiano trasformato anche questo in un arcade-action lineare.
Sarei d'accordo se non ci fosse quel grosso numero 5 nel titolo...
Credo peraltro di essere uno dei pochissimi (assieme al gruppo di No Mutants Allowed) che ha vissuto Fallout 3 come un vero tradimento rispetto alla serie originaria e al proposto Van Buren, che era ricchissimo di idee interessanti purtroppo rimaste solo sulla carta. Non l'ho proprio digerito.
Se tanto mi dà tanto anche la serie di Elder Scrolls (di cui ho giocato i primi due capitoli) è destinata a diventare qualcosa di "annacquato" nel tentativo di allargare la base del pubblico.
Insomma, credo che stia succedendo come per la televisione: una volta si faceva pure cultura oltre al puro intrattenimento, ora invece si livella tutto verso il basso, con conseguente decadenza del gusto e soffocamento dell'innovazione. Un programma innovativo come "Indietro tutta" di Renzo Arbore oggi sarebbe impensabile, primo perché se dalla prima puntata fa pochi ascolti (e questo fu il suo caso, poi divenne un grande successo) lo chiudono immediatamente; secondo, e forse ancor più grave, perché la media della programmazione reale fa più pena della sua parodia.
New_Neo ha scritto:In parte ti capisco benissimo, ma per le nuove leve questo nostro passato (che ci ha visto vivere gli 8 e i 16 bit sia computer e console) non ha pressochè ragione di esistere.
Di conseguenza vivono la loro vita videoludica a pane di potenza di calcolo e a suon di grafica e sonoro.
Di cuore non ce n'è tanto.
Diciamo che, almeno da parte delle major, non ce n'è affatto, c'è solo marketing e ricerca del profitto a base di già visto e già sentito. Come al solito l'ignoranza del passato è alla base delle miserie del presente
New_Neo ha scritto:Ma il retrogaming tira e non poco! ;)
E meno male!
