"Chi dunque fonde nel modo migliore musica e ginnastica e le applica all'anima nel modo più equilibrato, diremo a ragione che è il più perfetto esperto di musica e di armonia, molto più di chi accorda uno strumento". "È naturale, Socrate", disse. "Allora, Glaucone, anche nella nostra città avremo sempre bisogno di un tale soprintendente, se intendiamo salvaguardare la costituzione?" "Certo, ne avremo il massimo bisogno!". Platone - La Repubblica (ca. 390-360 a.C.)
Puntuale come il Natale che ne ha veicolato l'uscita nei negozi, Microsoft propone il secondo capitolo della prima killer application per il dispositivo Kinect. La nuova stagione di Kinect Sports 2 propone sei nuovi giochi da affrontare agitandosi di fronte al televisore: football americano, baseball, freccette, tennis, sci e golf. Evidentemente per la scelta degli sport si sono affidati ad esperti del marketing a stelle e strisce, data la generale poca affinità del pubblico nostrano ad una buona metà delle proposte. Senza nulla togliere alla nobiltà di ogni singola disciplina, eh!
Come lo scorso anno, il gioco consiste nel simulare col proprio corpo i gesti e le azioni topiche di alcuni sport. Se per talune attività il tutto è abbastanza intuitivo, ad esempio le freccette o il bowling della scorsa stagione, per altri sport sono richiesti alcuni gesti complementari e non sempre immediati. Il limite è chiaramente imposto dalla struttura simulativa del kinect, capace di mappare e riprodurre i movimenti del corpo umano finchè rimane sul posto. Per le attività che necesitano di movimenti sul campo, come il football, per simulare lo spostamento del proprio avatar il classico escamotage consiste nel far correre il giocatore sul posto. Più alte salgon le ginocchia, più veloce si corre nel gioco.
Lo chiamavano Bulldozer, Il film con Bud Spencer del 1978, è la principale fonte di conoscenza del mondo del football USA per chi scrive. Non nego di averlo sempre considato un'americanata, la versione "tutto più grande" e "tutto più luccicoso" di quello sport da gentleman che è il rugby, molto probabilmente sbagliando, ma tant'è (consiglio al riguardo: Quella sporca ultima meta di Robert Aldrich, 1974 -NdCJ). Sta di fatto che questa disciplina si rivela anche la più debole dell'offerta di Kinect Sports: Stagione 2. Prima di tutto per la struttura di gioco perlopiù sconosciuta da queste parti, con richiami a schemi e strategie alieni, secondariamente perchè di questi schemi poi si fatica ad individuare traccia nell'azione. Ma il problema principale è dato dalla propensione del kinect alle simulazioni statiche, accennata sopra: francamente mettersi a correre sul posto è un'attività poco invitante, inoltre tutta la fase dei placcaggi e degli smarcamenti manca di fisicità. Lo si potrebbe considerare l'erede del calcio nella scorsa stagione, ovvero la pecora nera del gruppo, probabilmente inserito per motivi di richiamo per il grande pubblico. Se il football americano è il 'FAIL' di questa uscita, il 'WIN' è senza dubbio il golf. Innanzi tutto visivamente è lo sport più graticante del pacchetto: non avrei francamente pensato di rimanere colpito dai paesaggi dei percorsi, la sorpresa è stata davvero piacevole. Poi, riallacciandosi ancora al discorso della struttura statica delle simulazioni Kinect, il golf è perfettamente adattabile all'esperienza di gioco con la periferica Xbox360, dato che il giocatore resta nel medesimo punto ad ogni tiro. Anzi, per un buono swing le gambe devono essere ben salde per terra. Degli sport di questa stagione è quello che presenta la miglior precisione nell'interpretare i movimenti del giocatore e delle mazza virtuale impugnata. E a proposito di mazze, come per ogni simulazione golfistica degna di rispetto, è possibile selezionare il legno od il ferro più adatto al tiro che si affronta. Ulteriore chicca è il fattore vento che agisce sulla traiettoria della pallina, non una novità ad esser franchi perché presente dai tempi di PGA Tour Golf per PC IBM 286 (probabilmente anche da prima, chiedo lumi agli esperti di retrogaming) (infatti c'era già nel vecchio Golf, DK'Tronics per lo Spectrum 16K, 1983 -NdCJ), ma è comunque un'altra piacevole conferma della cura riservata a tale disciplina. Il fatto che il golf non sia uno sport esattamente a diffusione popolare potrebbe creare qualche titubanza riguardo regole e terminologia, ma a differenza del football americano questo non inficia più di tanto l'esperienza di gioco che si riassume nella sua finalità: infilare una pallina in un buco colpendola con un bastone. Facile, no?
Visti l'alfa e l'omega della qualità di questo titolo, il resto degli sport si piazza tra questi estremi, fortunatamente più tendendo verso il bello del golf che non il brutto del football americano. Le freccette possono godere di una precisione soddisfacente quanto quella del golf. In effetti questo titolo che potrebbe passare in secondo piano si piazza immediatamente dopo il golf, sorpassandolo in immediatezza nel caso di sfide di gruppo. Peccato per l'ambientazione fuori luogo, con presentatore, palco e pubblico che ricordano il festival di Sanremo, quando la locazione che salta in mente pensando alle freccette è il pub inglese. Se poi effettivamente le gare di freccette si tengono in quei posti lo ignoro, comunque sia non dovrebbero.
La medaglia di bronzo spetta ex aequo a baseball e tennis, le cui colpe maggiori sono ascrivibili ad una precisione abbastanza approssimativa. Ad esempio nel tennis non è infrequente riuscire a colpire palline che sfrecciano alla nostra destra anche quando la racchetta è poszionata di rovescio sulla sinistra fino pochi attimi prima. Stesso difetto nel baseball, dove pare che la pallina abbia le dimensioni di una palla medica, tanto è facile da intercettare con la mazza.
Penultima posizione per lo sci, non tanto per evidenti brutture o mala programmazione, quanto perché, davvero, non se ne può più di questo genere di giochi dove bisogna oscillare a destra e a manca per simulare una corsa in velocità e ogni tanto fare un saltello. Se avete il Kinect ne avete sicuramente già almeno uno simile.
Comune a tutte le discipline del titolo, così come a tutti i giochi Kinect usciti dopo l'aggiornamento di qualche mese fa, è la possibilità di impartire comandi vocali. Ora, questa è senza dubbio una possibilità interessante e fa pure molto Blade Runner ("Computer, dammi una copia su carta di queste!") ma all'atto pratico, anche quando i comandi sono captati dalle "orecchie" elettroniche del Kinect al primo colpo, cioè raramente, è abbastanza inutile nel contesto.
Tra le novità presenti a corredo del gioco ci sono i fan, ovvero il pubblico che tifa per noi e che aumenta ad ogni vittoria, aspetto legato alla parte multigiocatore di questa stagione che contempla graduatorie online oltre a sfide con avversari in remoto. Ogni sport è inoltre gratificato da una sessione di sfide e gare che ne aumentano la longevità e tornano utili per sfide più specifiche. Tutte aggiunte che faranno piacere a qualcuno, ma che in virtù della oramai consolidata funzione del Kinect come gioco da fare in compagnia di amici dal vero, restano in secondo piano. E non è un male, significa che comunque il piatto principale è più buono del contorno.
Dal menù di gioco è possibile scaricare un dimostrativo della prima stagione di Kinect Sports, sarebbe stata apprezzabile la possibilità di integrare le discipline per coloro già in possesso del predecessore. Giusto per inserire il disco e giocare senza anche dover riavviare la Xbox. 1000 e più punti stima invece per le canzoni in chiusura degli eventi, tutte azzeccate (e presenti nella mia collezione personale, non per altro..). Provate a non sorridere quando partirà Rick Astley con la sua "Never Gonna Give You Up". You'll be rickroll'd! (eurgh... -NdCJ)
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