Recensione Amiga
Titolo del gioco:
P.P. Hammer and his Pneumatic Weapon
Anno di uscita:
1991
Genere:
Puzzle Platform
Sviluppatore:
Traveling Bits
Produttore:
Demonware
Distributore:
Demonware
Multiplayer:
No
Localizzazione:
No
Sito web:
Requisiti minimi:
Amiga 500
Altri formati:
  •  ecco il nostro eroe nella simpatica animazione iniziale
  •  Uno screenshot del livello ad ambientazione glaciale
Redattore:  Lorenzo 'TAD' Di Gaetano                        Pubblicato il:  10/06/2009
Prendete un puzzle game, frullatelo con un po' di azione platformica e otterrete un risultato strepitoso!
I primi anni 90 con l'Amiga sono stati il periodo migliore dal punto di vista videoludico. La corsa al numero di poligoni e shader contemporanei era ancora abbastanza lontana, e per avere successo i videogiochi dovevano puntare maggiormente sulle idee e sul gameplay. Il concept innovativo di PP Hammer ne è un esempio assolutamente brillante, talmente originale che è difficile inquadrarlo in una tipologia precisa: si tratta infatti di un perfetto mix tra un puzzle game e un platform d'azione.

Concettualmente il gioco è molto semplice, il personaggio principale è una sorta di minatore con tanto di elmetto di sicurezza ed equipaggiato con un martello pneumatico. Il suo scopo è, ovviamente, raccogliere i tesori disseminati in tutti i vari livelli del gioco e raggiungere l'uscita. Per farlo dovrà servirsi del suo martello pneumatico, con il quale potrà farsi strada andando a distruggere i mattoncini che gli sbarrano l'accesso alle altre zone della mappa. Sembra semplice, ma non lo è: i mattoncini, infatti, dopo un po' di tempo riappaiono e se il nostro amico, malauguratamente, si venisse a trovare nella stessa zona del mattoncino mentre questo riappare, farà una fine ingloriosa. Spesso i varchi da aprire sono abbastanza grandi e articolati, e richiedono un'operazione di distruzione dei mattoncini pianificata e quanto più veloce possibile: è questo il vero elemento puzzle del gioco (Dalla descrizione mi ricorda tantissimo Lode Runner, NdFallingwater).

Ad ostacolare ulteriormente le cose, i singoli livelli sono infestati da trappole e cattivi di ogni genere. In diversi casi è necessario trovare delle chiavi colorate con le quali aprire le relative porte e botole o, nel caso di muri particolarmente alti da saltare, il nostro amico dovrà prendere delle boccette di anabolizzante che gli doneranno una forza maggiore per un periodo limitato di tempo. Potremo anche accedere ad alcune zone bonus in cui fare incetta di punti, ma la permanenza durerà poco. I quadri, a rotazione, presentano delle ambientazioni diverse: si passa dall'ambiente egiziano a quello notturno fino al freddo dei ghiacci.

Graficamente il titolo non è nulla da far gridare al miracolo, ma la grafica è pulita e "carina" al punto da non stancare mai, lo scrolling è fluido e accompagna il personaggio senza incertezze e le animazioni degli sprite sono semplici ma divertenti (simpaticissimo il balletto di fine livello!). Un aspetto sorprendente e di indubbio spessore è, invece, il comparto sonoro, una piccola perla nel panorama dei giochi Amiga: ogni ambientazione ha una sua colonna sonora di pregiata fattura, in particolare si distingue la musica delle ambientazioni notturne, particolarmente ispirata e con degli strumenti campionati in modo assolutamente cristallino che, unita all'ambientazione affascinante, rende il tutto estremamente d'atmosfera. Se vogliamo proprio trovare un difetto a PP Hammer, il dosaggio del livello di difficoltà è un po' discutibile. I primi livelli infatti sono abbastanza semplici per un giocatore avvezzo ai platform, ma dopo un certo quadro la situazione si fa bruscamente più seria rendendo il gioco talvolta un po' frustrante. In compenso c'è un ottimo sistema di password che vi permetterà di ripartire da dove eravate rimasti, caratteristica che oggi è la norma, ma che all'epoca era abbastanza rara.
Che dire, un gioco originalissimo e divertente, la cui brillante realizzazione gli dona una longevità che pochi possono vantare, rendendolo uno dei piccoli capolavori di un passato meraviglioso. Pur non essendo ricordato come altri giochi, vale sicuramente la pena di rispolverarlo.
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