| |
|
|
|
|
 |
|
 |
|
|
|
|
Titolo del gioco:
|
Street Fighter IV
|
|
Anno di uscita:
|
2009
|
|
Genere:
|
Picchiaduro
|
|
Sviluppatore:
|
Capcom
|
|
Produttore:
|
Capcom
|
|
Distributore:
|
Halifax
|
|
Multiplayer:
|
Sì
|
|
Localizzazione:
|
Solo testo, no audio
|
|
Sito web:
|
|
|
Requisiti minimi:
|
Console X-Box3 60, copia originale del gioco.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
 |
|
 |
|
|
|
 |
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
 |
|
 |
|
|
Redattore: Francesco 'Frank79' Giovannelli Pubblicato il: 07/03/2009 | | | Il franchise di Street Fighter è sempre stato il gioiello dei picchiaduro, un genere che pareva arrivato al capolinea.
L'ultimo capitolo del capolavoro Capcom rivitalizzerà un genere tanto caro ai videogiocatori di ogni epoca? | | La storia di Street fighter nasce da lontano, precisamente nel 1987 quando il primo capitolo della serie raggiunse le sale giochi di tutto il mondo. Il gioco non riscosse un grandissimo successo, anche se apportava delle notevoli innovazioni al mondo dei picchiaduro, tra le quali sicuramente ricordiamo la possibilità di effettuare delle "mosse speciali" grazie a particolari combinazioni di input. Degna di nota era anche la presenza di ben sei tasti sul cabinato, tre preposti al controllo dei calci e tre a quello dei pugni. Il capitolo successivo non avrebbe bisogno di introduzioni, visto che si tratta sicuramente del cabinato più famoso di tutti i tempi: Street Fighter II è stato infatti il videogioco che più di tutti ha attirato frotte di giovani nelle sale giochi. La grafica pulita, i comandi rivoluzionari mutuati dal primo capitolo e ben otto lottatori, ognuno col suo differente parco mosse, fecero del gioco il best seller assoluto dei primi anni '90, tanto che la Capcom cominciò a produrne versioni casalinghe (più o meno riuscite) (in alcuni casi decisamente "meno" NdBoZ) per ogni macchina da gioco disponibile all'epoca. Dopo il grande successo la serie fu seguita dagli episodi "Alpha", "EX" e "III" (oltre a vari spin off) che hanno avuto accoglienze variabili di pubblico e critica, senza mai riuscire però a bissare l'eccezionale successo del "II". Finalmente adesso, dopo una lunga attesa, possiamo mettere le mani sul vero nuovo capitolo della serie: Street Fighter IV.

SHORYUKEN!
Dopo un bellissimo (e lunghissimo) filmato introduttivo il gioco ci dà la possibilità di combattere nelle classiche modalità "Arcade" o "Versus" oltre a offrirci l'opportunità di un allenamento contro un personaggio-manichino. Inoltre potremo cimentarci in diverse sfide speciali che ci ricompenseranno con svariati extra sbloccabili da rimirare successivamente nella "Galleria". Ultima aggiunta per quanto riguarda le modalità di gioco è quella per gli scontri su Xbox Live. La modalità "Versus" è quanto di più semplice e immediato ci si possa aspettare da un gioco di combattimenti: si scelgono due sfidanti (controllati da avversari umani o da CPU), il luogo dove avverrà lo scontro e si combatte. "Arcade", come da tradizione, vede un combattente guidato dal giocatore affrontare una serie di scontri per portare a termine la sua storia in relazione col torneo. Giocando a questa modalità si sbloccheranno, oltre agli ottimi filmati d'animazione di ogni lottatore, anche quei personaggi che sono inizialmente non selezionabili. La novità maggiore per questa modalità risiede sicuramente nella possibilità di abilitare altri giocatori a sfidarci per un combattimento sul Live, finito il quale torneremo tranquillamente alla nostra partita. Per allenarsi con i venticinque personaggi proposti dal gioco, in aggiunta all'accanimento sul classico manichino, potremo contare sulla modalità "sfida". Questa, oltre a permetterci di affrontare gare a tempo o survival di crescente difficoltà, ci proporrà le "prove", che consisteranno nel colpire con le nostre mosse speciali o combo un avversario, ampliando così il nostro reparto di attacchi più di quanto non possano fare i singoli colpi a sè stanti. I combattimenti su Xbox Live prevedono scontri classificati o non, con avversari che potremo filtrare in base alla connessione, alla lingua o all'abilità. Alla fine delle partite classificate ci verranno aggiunti o sottratti dei "BP" o "Battle Points" che indicheranno la nostra abilità nel combattimento; questi saranno calcolati più o meno in base ai battle points che già possiedevamo e a quelli dell'avversario. Purtroppo per ora il gioco non prevede sale d'attesa con più di due partecipanti o spettatori nelle partite, anche se Capcom ha promesso di rilasciare una patch a breve per regalarci finalmente la possibilità di giocare a "Chi vince resta" con i nostri amici. Una simpatica novità per renderci più accattivanti sul live riguarda i titoli e le icone sbloccabili giocando, che abbelliranno la nostra gamertag durante i combattimenti online; peccato però che soprattutto con i titoli ci sia una certa generosità da parte del gioco ad attribuire nomi come "Fighter Leggendario" o "Re del pugno" anche a guerrieri che non meritano tali appellativi.
HADOUKEN!
Dopo aver scelto la modalità e il personaggio che guideremo, si entra nel cuore del gioco: i combattimenti. Questo quarto capitolo sembra riprendere in pieno lo spirito del gioco: il cosidetto "button mashing" (la pressione "a caso" dei tasti per tentare una mossa) è assolutamente vietato se vogliamo avere una qualche chance di vittoria. Le mosse dei personaggi sono calibrate alla perfezione ed eseguirle col giusto tempismo premia sempre. Sebbene sia decisamente il concorrente Virtua Fighter ad avere la palma del realismo tra i picchiaduro a incontri, Street Fighter è il gioco che più di ogni altro rende l'esperienza ragionata ed unica, costringendoci a variare il nostro approccio ogni qual volta iniziamo un round, in base al lottatore col quale ci andremo a scontrare. Gli input che vengono richiesti per eseguire i colpi dei combattenti sembrano essere accettati con maggiore generosità dal gioco rispetto a iterazioni precedenti, concedendo così ai giocatori meno esperti la possibilità di essere competitivi e dando comunque l'opportunità ai più navigati tra noi di concentrarsi sul tempismo e sulla tattica più che sulla mera esecuzione tecnica. Questa "facilitazione" ad eseguire i comandi fa si che finalmente non ci dovremo più preoccupare di riuscire ad eseguire un "hadouken" (la bolla di energia tipica di Ryu) perchè non viene letta la mezzaluna in avanti, ma piuttosto dovremo concentrarci per eseguirla quando l'avversario sarà troppo lontano per ricambiarci con un calcio volante in faccia. I venticinque lottatori che Capcom ha deciso di proporre in questo capitolo sono assolutamente azzeccati: oltre ai dodici classici di Street Fighter II Champion Edition avremo l'oportunità di impersonare alcuni dei protagonisti più amati della serie, tra i quali figurano Akuma, Fei Long e l'italiana Rose; a questi si aggiungono quattro nuove leve: Abel, un francese che non ricorda il suo passato e che combatte principalmete con un mix di prese brutali; Crimson Viper, letale e bella combattente che in molti aspetti ricorda alcuni personaggi "SNK" (i creatori di "King of Fighters" per intenderci, NdR); l'obeso Rufus, che si crede, grazie al suo repertorio di mosse versatili e potenti, il miglior lottatore americano; ed El Fuerte, combattente e cuoco messicano anche lui incentrato principalmente su un sistema di prese che però, a differenza di quelle di Abel, sono quasi tutte veloci ma poco dannose. Combattendo ci saranno due barre a schermo che si riempiranno: la prima, che si ricaricherà sia colpendo che incassando e composta da quattro segmenti, ci permetterà due scelte: utilizzare un singolo segmento per potenziare una delle nostre mosse speciali, o utilizzarla tutta per eseguire una "Special"; la seconda barra si riempirà solo quando subiremo colpi, ma una volta che avrà raggiunto la metà potremo scatenare sull' avversario tutta la furia della nostra "Ultra Combo", mossa che spesso riesce a ribaltare gli equilibri di un incontro. Nell'economia della sfida andrà inoltre considerato che mentre la "Special" accumulata ci seguirà per tutti i round, la barra "Ultra" si svuoterà completamente. Un'aggiunta assolutamente innovativa riguarda il "Focus Attack" che si attiverà grazie alla pressione di calcio e pugno medi e renderà invulnerabile ad un singolo colpo il lottatore fino alla sua esecuzione (al rilascio dei tasti) e che una volta eseguito alla massima carica spezzerà la guardia del nostro avversario ponendolo alla mercè dei nostri attacchi.
HERE COMES A NEW CHALLENGER
Tecnicamente Street Fighter IV propone un "finto" 2D, con personaggi e sfondi in tre dimensioni che si muovono e combattono su due soli piani. L'effetto saturo garantisce al gioco un "look" assolutamente di gusto e non banale e i fan della serie possono sicuramente gioire, perchè mai Ken, Ryu e comagni sono apparsi in vesti migliori sui nostri schermi. I colori sono vivi e le animazioni assolutamente di primissimo livello. Il sistema di morphing facciale poi ci strapperà più di un sorriso quando, dopo un colpo particolarmente violento, vedremo il nostro avversario strabuzzare gli occhi o comprimere la bocca in una smorfia di dolore, e tutto questo senza mai far cadere il gioco nel ridicolo o nell'assurdo, ma dandoci una sensazione di "fisicità" che raramente abbiamo trovato nella serie. L'unica critica che ci sentiamo di muovere all'aspetto visivo nel suo complesso è il fatto che durante le presentazioni che precedono i combattimenti alcuni lottatori sembrano leggermente deformati e non rendano al meglio, ma è un aspetto sul quale si può facilmente sorvolare. Anche il net code per le partite sul live si è rivelato ben realizzato, con avversari che vengono trovati in pochi secondi e lag (che minerebbe seriamente il divertimento in un gioco del genere) praticamente assente, anche nelle partite con giocatori d'oltreoceano. L'unica cosa che ci sarebbe piaciuta vedere implementata (oltre alla già citata possibilità di partecipare in più di due alla stessa partita) sarebbe stata la possibilità di avere la rivincita da un avversario appena affrontato.
 THE WORLD WARRIORS
Street Fighter IV ci ha veramente sorpreso. I programmatori Capcom sono riusciti a ridare una nuova linfa ad un genere tanto amato come quello dei picchiaduro ad incontri semplicemente riportandolo alle sue origini in due dimensioni, ma innovando allo stesso tempo con scelte di gameplay come il "Focus Attack". Un combattimento a Street Fighter IV premia sempre il più forte ed è questo che in un gioco del genere conta davvero; forse può presentare una curva di apprendimento delle meccaniche un po' ripida per chi fosse assolutamente digiuno da questa serie che ha fatto la storia dei videogiochi, ma è un gioco che a piccoli passi premia sempre, senza risultare mai frustrante. La paura, in un titolo di combattimenti, è che l'entusiasmo possa scemare facilmente e la longevità risentirne, ma Capcom è stata brava a inserire svariate modalità che ci permetteranno di allenarci in singolo per poi affrontare la vera sfida del gioco: quella online. Un acquisto obbligato dunque, per un prodotto che si presenta da subito come candidato principale a gioco dell'anno. |
|
|
|
|
| | |
|
|
|
|
|
|