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Titolo del gioco:
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Skate 2
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Anno di uscita:
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2009
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Genere:
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Sportivo
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Sviluppatore:
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EA Black Box
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Produttore:
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Electronic Arts
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Distributore:
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EA
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Multiplayer:
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Sì
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Localizzazione:
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Solo testo, no audio
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Sito web:
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Requisiti minimi:
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Console XBOX 360, copia originale del gioco.
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Redattore: Francesco 'Frank79' Giovannelli Pubblicato il: 06/02/2009 | | | Con il primo "Skate", EA aveva tentato di scalzare Tony Hawk dal trono dello sport su tavola, riuscendoci in pieno.
Con una rinnovata vena di realismo ci troviamo quest'inverno di nuovo ai blocchi di partenza...
| | TAVOLE IMBANDITE Per chiunque abbia voluto provare l'emozione dello skate, fino a pochi anni fa il signore indiscusso si chiamava Tony Hawk; costui, oltre ad essere uno dei più grandi skater viventi in circolazione, vantava il suo nome sulla migliore realizzazione virtuale della tavola. EA ha cercato di proporre al pubblico qualcosa di differente col videogioco dello scorso anno "Skate". Se da una parte i numerosi capitoli della serie "Hawk" hanno sempre puntato tutto sull'immediatezza, sul divertimento e sulla spettacolarità delle azioni eseguite nel gioco, "Skate" ha da subito rivolto lo sguardo ad un realismo assoluto e a dei controlli rivoluzionari. Adesso con "Skate 2" abbiamo avuto promesse di un gioco ancora molto fedele alla realtà, ma con un approccio un poco più improntato verso il divertimento.
 La storia che fa da contorno al gioco è ovviamente poco più che una serie di pretesti per gare ed esibizioni di ogni tipo. Ci troviamo in una San Vanelona (città inventata, con chiari richiami a Los Angeles) completamente rinnovata rispetto al primo capitolo, nella quale un megacorporazione cattiva chiamata "Mongocorp" ha comprato quasi tutte le proprietà ed ha vietato lo skate in buona parte degli ambienti, riempiendo tutti i migliori bordi con blocchetti di ferro e mettendo guardie pronte a buttarvi in terra ad ogni angolo di strada.
SKATING IS NOT A CRIME Le modalità di gioco in Skate 2 si dividono tra giocatore singolo e multiplayer. All'inizio sarà necessario creare fisicamente il personaggio grazie all'editor, che seppur piuttosto completo mostra diverse pecche, tra le quali la maggiore ci è sembrata l'impossibilità di ruotare la nostra creazione per vedere da angolazioni differenti l'effetto dei cambiamenti apportati. Dopo aver scelto il fisico e il volto del nostro alter ego digitale, sarà il momento di vestirlo e comprargli una tavola in un superstore che ci dà una vastissima scelta tra camicie e giubbotti di ogni forgia (tutti ovviamente sponsorizzati dalle più grandi marche per skater). Per il giocatore singolo è prevista una modalità "storia" che ci porterà ad affrontare gare e sfide in una San Vanelona completamente esplorabile, per dimostrare di essere il miglior skater sulla piazza. L'inizio è un tutorial che ci è parso implementato molto più per gradi rispetto a quello del primo "Skate", dando tempo e modo anche ai più inesperti di prendere la mano; peccato però per i filmati, che per la maggior parte non sono nuovi, ma solo riproposizioni di quelli del precedente capitolo. Durante l'esplorazione della città sarà sempre possibile teletrasportarci ovunque; tuttavia potremo imbatterci in una delle differenti attività da praticare, che andranno da gare a chi esegue il trick migliore a posti particolari nei quali bisogna superare un certo punteggio, fino a discese a folle velocità in mezzo al traffico, nelle quali più che curarsi dello stile sarà necessario arrivare con le ossa intere a fine gara. Le attrazioni sono quindi molteplici e spesso ci ritroveremo a tralasciare il filone principale della "storia" per trastullarci con gare accessorie come quelle a S.K.A.T.E. (un gioco nel quale bisogna imitare alla perfezione il trick di chi ci ha preceduto, pena l'ottenimento di una lettera che ci condannerà alla sconfitta nel caso componessimo tutta la parola) con i professionisti che fanno parte del gioco. Proprio gli altri attori virtuali che popolano il mondo di Skate 2 meritano un discorso a parte; se Tony Hawk ha dalla sua i nomi più altisonati dello skating mondiale come Bam Marghera o Rodney Mullen (mi prostro.. NdBoZ), Skate punta invece sulla novità, con skater piuttosto giovani, che acquisiranno sicuramente più visibilità nei prossimi anni. Le modalità multiplayer (nelle quali utilizzeremo lo stesso personaggio che abbiamo creato per il gioco in singolo) prevedono le stesse attività della "storia", ma con la partecipazione di altri giocatori in carne ed ossa e, nel caso di partite classificate con xbox live, l'attribuzione di denaro e di punti esperienza, che col passare del tempo ci faranno salire di livello nel mondo virtuale dello skating online. Sarà inoltre possibile partecipare a sessioni di "skate libero" nelle quali andremo semplicemente in giro a schettinare con altre persone unendoci magari ad attività di gruppo proposte per l'occasione (un po' come accade in "Burnout Paradise" per intenderci).
 LA POTENZA E' NULLA SENZA I CONTROLLI Una delle particolarità di Skate 2 risiede sicuramente nel sistema di controllo, mutuato quasi per intero da quello dell'iterazione precedente. La levetta sinistra controlla il movimento del corpo dello skater, mentre quella destra controlla i piedi e la tavola; infine i due grilletti dorsali corrispondono alle "prese" sullo skate con le mani. Grazie a queste poche combinazioni è possibile creare un'infinità di trick differenti, che vanno dai semplici flip ai più complessi grab aerei con rotazioni varie. Le aggiunte di questo capitolo sono la possibilità di scendere dalla tavola in qualunque momento per salire ad esempio una scalinata e la possibilità di muovere alcuni oggetti dello scenario a piacimento, per creare la linea perfetta. Purtroppo proprio in queste aggiunte risiedono i problemi maggiori dei controlli: lasciata infatti la tavola ci ritroveremo a controllare un personaggio che somiglia. per la facilità con cui si muove, molto più a un trattore che a un essere umano. Inoltre, considerata l'impossibilità di appendersi con le braccia per scavalcare gli ostacoli, ci dovremo affidare alla sola (ridottissima) altezza dei salti per superare ciò che abbiamo di fronte, e questo ci porterà in molti casi a preferire comunque l'approccio sulla tavola (magari facendo anche un giro più lungo). L'esperienza di skating che offre il gioco rimane comunque impagabile: lasciar andare la levetta effettuando un kickflip per atterrare perfettamente di sbiego su di un corrimano e scenderlo per intero scivolandoci sopra dà una sensazione di realismo senza pari. "Skate 2" ci regala l'emozione vera di andare sulla tavola: ogni piccolo salto riuscito richiederà impegno, ogni asperità del terreno richiederà attenzione e la legge della gravità non ci perdonerà (quasi) mai. Nel gioco non ci sono statistiche da migliorare; tutto il miglioramento deve avvenire dentro di noi, e la ricompensa sarà quella di vedere quel trick che ci sembrava impossibile finalmente chiuso con un atterraggio perfetto. Tutto questo può ovviamente portare alla frustrazione, visto che molto spesso i comandi per effettuare una mossa piuttosto che un altra si assomigliano tremendamente, e soprattutto quando ci viene chiesto qualcosa in particolare andare per tentativi sarà l'unica scelta perseguibile. Un cenno va sicuramente fatto all'approfondimento del tema delle cadute, che era stato trattato ma lasciato in secondo piano nel primo "Skate". E' possibile infatti passare ore a divertirsi cercando di raggiungere gli obbiettivi della "Trasher's hall of fame", che prevedono rotture di tibie e fratture composte a più non posso: basterà premere in qualunque momento i due stick e i due grilletti per lanciare il nostro skater incontro al suo destino, modificandone postura e direzione sempre grazie agli stick.
TAVOLE ARTISTICHE Visivmente "Skate 2" alterna momenti di splendore assoluto, come per i modelli e le animazioni degli skater e i giochi di luce della città, ad altri sinceramente poco convincenti, come auto e passanti poveri di poligoni ed alcune texture scialbe; in generale comunque la grafica si attesta su un livello gradevole, anche se nei punti più trafficati ci può essere qualche sporadico rallentamento. Il sonoro invece merita una menzione d'onore: la tracklist delle canzoni seppur non sterminata è di valore, ma quello che più ci ha sorpreso sono gli effetti sonori. Che sia uno skate che cade dalle scale o il perone di uno skater che và in frantumi, ciò che uscirà dalle casse sarà sempre adeguato, cambiando anche in considerazione dell'ambientazione nella quale vi trovate. Per quanto riguarda il gioco online i server di EA si rivelano come al solito molto affidabili e non abbiamo mai avuto problemi a trovare amici o sconosciuti con i quali gareggiare. Esiste inoltre un ottimo sistema di condivisione delle foto e dei filmati che realizzeremo sulle nostre evoluzioni, e che potranno essere poi votati e scaricati dagli altri giocatori grazie ai servizi di xbox live.
SKATE OR DIE In conclusione, "Skate 2" è un prodotto sicuramente pensato più per gli amanti della tavola che per il videogiocatore occasionale, visto che la curva di apprendimento è molto ripida, con insoddisfazione e frustrazione presenti minacciose dietro l'angolo. Di contro, se avremo la pazienza e la perseveranza di migliorarci costantemente e di imparare dai nostri errori, il gioco EA ci si aprirà in tutta la sua bellezza, regalando soddisfazioni che raramente un videogioco fa provare. Peccato per le piccole imperfezioni che potevano essere limate (come dei punteggi per i trick che a volte appaiono un po' sballati) e alcune cose interessanti del primo "Skate" e che non sono state riproposte in questo secondo capitolo (ad esempio i video da poter completare in qualunque momento nel single player). |
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