Redattore: Enrico 'Cifo' Tiezzi Pubblicato il: 21/01/2011 | | | Siete pronti ad assaltare gli Dei dell'Olimpo? | | Ancora una volta si rinnova la lotta contro gli dei dell'Olimpo. Se nel primo capitolo il nostro eroe spartano era occupato a fronteggiare Ares, tumultuoso Dio della guerra, in questo God of War III avrà avverso l'intero olimpo, dal Dio dei morti Ade fino al maestoso Zeus, capo degli dei. Kratos avrà finalmente la sua cruenta vendetta!
PRIMI PASSI VERSO L'OLIMPO Di solito, quando si va a recensire un titolo di tale peso il compito diventa alquanto delicato. Accade, nei mesi che ne precedono l’uscita, che il gioco tanto atteso venga enfatizzato e “pompato” dalla comunità, attentissima ad ogni nuova indiscrezione a riguardo. Il tutto può diventare però un’arma a doppio taglio, soprattutto nel momento in cui, joypad in mano, si ha il vero e proprio approccio al gioco (vedo già i volti preoccupati di quanti di voi avevano in proposito di uscire a prenderne una copia proprio oggi! NdR). Non preoccupatevi: l’esempio appena citato è solo per rappresentare tutto ciò che God of War III non è! Siamo infatti di fronte ad un successo annunciato che tale si è rivelato e non ad un clamoroso flop come tanti ne abbiamo visti in questi anni. Ma non indugiamo oltre: inseriamo il nostro GoW 3 all’interno della nostra scintillante PlayStation 3! Veniamo subito accolti da una bellissima sigla, di grande impatto, che mostra tutti i crediti del gioco risparmiandoci la classica fase di caricamento caratterizzata dalla barretta che si colora mano a mano che l’installazione procede. Già da questa prima fase traspare che ci troviamo di fronte ad un "top game". Nel nuovo capitolo della saga troviamo il nostro Kratos esattamente dove l’avevamo lasciato. Una volta aperto il vaso di Pandora, eliminato Ares e subìta la rappresaglia degli Dei dell’Olimpo, lo spartano per eccellenza è pronto, grazie anche all’appoggio fornitogli dai Titani, ad ultimare la sua vendetta. Nei primi minuti di giocco ci troveremo di fronte ad uno spettacolo senza pari, un’apertura coinvolgente e sontuosa, tale da lasciarci a bocca aperta, che vede il nostro alter-ego arrampicarsi su Gea, per arrivare a scalare il monte sacro. Sulle spalle del Titano, Kratos dovrà affrontare i primi nemici, tra i quali Poseidone, in una delle battaglie più spettacolari del gioco. Una volta annientato il signore dei mari, arriverà il momento di affrontare Zeus, che si dimostrerà però ancora inbattibile e scaraventerà il nostro prode nei profondi abissi dell’Ade. Da qui la nuotata nello Stige, che costerà a Kratos la perdita di molti dei poteri acquisiti e la rimanenza minima di quelle che sono le abilità necessarie per proseguire nel gioco. E’ qui che ha inizio l’avventura vera e propria! Da ora in avanti, con l’aiuto di pochissimi alleati e con l’avversità di tantissimi nemici, l’ex Dio della Guerra dovrà risalire dagli inferi all’Olimpo, superando innumerevoli sfide ed annientando uno ad uno, senza alcuna pietà, i nemici che gli si metteranno di fronte.
GAMEPLAY E VIOLENZA Sistema che vince non si cambia: è ciò che hanno pensato negli studi di Santa Monica in merito ad un eventuale idea di stravolgimento del gameplay rispetto a quello collaudato dei precedenti capitoli. E come dargli torto! A contraddistinguere da sempre il gameplay della serie è un’azione costante ed un mix di spettacolari scenografie, momenti di esplorazione ed interessantissime ricerche che lasciano incollato il giocatore fino alla conclusione. Il fulcro del gameplay è come sempre il combattimento, coadiuvato da una vastissima serie di combo e dalle armi più disparate con le quali ci divertiremo a fare letteralmente a pezzi i nostri nemici. Occorre a questo proposito segnalare che questo capitolo raggiunge un livello di violenza, se possibile, altamente superiore rispetto agli episodi precedenti. A rendere ancora più interessante il gameplay è proprio la sua costante e consistente evoluzione nel corso del gioco: per esempio se all’inizio per combattere molti nemici saremo costretti a servirci di questo o quell’espediente, mano a mano che l’avventura va avanti il nostro personaggio sarà sempre più “indipendente” nelle sue esecuzioni. Questo discorso non vale solamente per i combattimenti - come già detto estremamente vari grazie alla mole di armi differenti ed alle tante combo - ma anche per le fasi di esplorazione. Tranquilliziamo inoltre i tanti fan della saga dicendo che non mancheranno gli spettacolari Boss Fight, che vedranno Kratos impegnato in battaglie molto articolate e spettacolari. Ci teniamo ad evidenziare questo punto perché effettivamente è l’ingrediente principe di God of War III: complici anche i mezzi tecnici del NextGen, ma tutto è risonante decine di volte rispetto al passato, in un esaltante crescendo di emozioni. Per chi si cimentasse per la prima volta nel gioco, segnaliamo che il livello di difficoltà “Normale” è già decisamente impegnativo, ma potrà far dilungare ancor più il gioco delle fatidiche 10 ore di gioco previste. Approposito di prolungare la longevità: novità per questa terza edizione è la modalità “Challenge Room”, sbloccabile solo dopo aver finito il gioco. Si tratta della possibilità di affrontare alcune sezioni del gioco con obiettivi più impegnativi del semplice “avanzare e distruggere”.
SPETTACOLARITA' COSTANTE Tecnicamente, God of War III è eccellente e rappresenta probabilmente l’apice della nuova generazione videoludica. I suoi scontri epici rimarranno sicuramente nella storia come punto di riferimento. Tutti i modelli fisici sono realizzati con cura e dettaglio maniacale, le animazioni sono fluide e assolutamente credibili, le texture appaiono realistiche e rendono perfettamente l’idea di ciò che ricoprono nel gioco. Gli effetti, i giochi di luce e gli scenari sono di una magnificenza tale da essere difficilmente descrivibili a parole. E se in più si pensa che tutto questo avviene in tempo reale, il plauso da fare agli sviluppatori è assai più grande. Avremo infatti praticamente sempre il controllo del nostro Kratos, anche nei momenti di narrazione della storia. Un particolare interessante riguarda il sistema di illuminazione dinamica impiegato nel gioco. Il sistema HDRL ( High Dynamic Range Lighting ) emulerà infatti il funzionamento della retina umana, abbagliando il giocatore ogni qualvolta il nostro alterego uscirà da una zona di buio e giungerà in un’area illuminata dalla luce: proprio come accade ad un occhio umano quando deve adattarsi alle variazioni di luminosità. Questo eccezionale sistema di illuminazione è possibile grazie alla potenza offerta dalla SPU del processore Cell di PS3, e almeno in questo contesto pone la console Sony un gradino sopra la "rivale" X-Box 360. A risultare adeguatissima è anche la colonna sonora, capace di esaltare con tonalità più solenni ed incalzanti i momenti topici e, più in generale, di coniugare con innata semplicità ogni momento di gioco. Sfatiamo, per chiudere, alcuni rumors dal web che volevano per quest’ultimo capitolo della saga anche una modalità multiplayer: sarà per la prossima volta...forse! |
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