TOTAL CONVERSION TOCA 2 vorrebbe essere, e anzi diciamo subito che ci riesce egregiamente, la conversione per PSP del celebre titolone di guida uscito diversi anni fa sui nostri PC domestici. Il fatto che si punti subito a simili conversioni dimostra come il gap generazionale tra pc-console casalinghe da una parte e console portatili dall'altra stia lentamente ma inesorabilmente restringendosi: se con il Game Boy Advance potevamo deliziarci con le conversioni di Pinball Challenge o di Final Fight, titoli bellissimi ma abbastanza vecchiotti, adesso invece siamo passati a Need for Speed Underground, Toca 2 e GTAIII. Continuando di questo passo, tra qualche anno potremmo seriamente vedere i mostroni di DooM 3 o Half Life 2 sullo screen di una presunta PSP 2! Dunque, che ci piaccia o no, con la PSP (e con il DS) finisce ufficialmente l'epoca del 2D "forzato" sulle console portatili. Laddove per motivi tecnici non si riusciva ad andare oltre una manciata di poligoni sullo schermo, adesso è invece possibile gustarsi titoli moderni dotati di engine 3D di tutto rispetto, benche nei porting per PSP una "scrematura" di poligoni e texture sia comunque necessaria per rendere il tutto sufficientemente fluido e giocabile.
Ma torniamo al titolo Codemasters. Il gioco parte subito con pochi fronzoli presentandoci le modalità principali, ovvero la Carriera e il Simulatore. La Carriera è strutturata come una serie di campionati da completare in sequenza, ciascuno con il proprio obiettivo, le proprie macchine e i propri circuiti su cui correre: ad esempio il campionato "68 Mustang Challenge" prevede due circuiti (Road America e Laguna Seca) entrambi da correre su una Ford Mustang, e l'obiettivo è totalizzare abbastanza punti da riuscire a piazzarsi alla fine delle due gare sul podio, ovvero tra i primi tre. Inutile dire che la difficoltà della carriera è progressivamente crescente, per cui man mano che si va avanti si affrontano macchine sempre più potenti e avversari più capaci. Questi ultimi vanno in numero da 5 a 19 (!) per gara, e alcuni di essi saranno i nostri diretti avversari durante tutta la carriera per cui dovremo vedercela spesso con loro. Oltre questi, altri personaggi "celebri" che ci accompagneranno nella nostra avventura motoristica sono il nostro bravo tecnico, la nostra fascinosa manager e una ragazza dal comportamento ambiguo che lavora per la TV e vorrebbe girare un reality sulla nostra storia. La vicenda viene raccontata mediante spezzoni video ottimamente realizzati in computer grafica, fortunatamente sempre vari e per niente banali, intercalati alle gare.
Completando i campionati della modalità carriera si sbloccano le auto e i circuiti per la modalità Simulatore: questa prevede sia gare libere, raggruppate negli stessi campionati della carriera, sia prove a tempo su un qualsiasi circuito di qualsiasi campionato. Nel Simulatore è possibile scegliere il livello di difficoltà, o meglio di bravura dei piloti avversari, i circuiti su cui gareggiare, il numero di giri da compiere, se effettuare le qualificazioni oppure no, se usare cambio automatico o manuale, l'eventuale posizione di partenza e addirittura i settaggi completi per la propria macchina! Questi ultimi comprendono regolazioni per marce, deportanza, sospensioni, altezza telaio, antirollio, pneumatici e forza frenante: ce n'è abbastanza per tenere impegnato per ore i più smanettoni, senza contare che è possibile testare "al volo" i cambiamenti fatti alla propria vettura. In pratica l'unica cosa che non può essere cambiata sono le condizioni meteo, diverse a seconda delle gare nei vari campionati. Sono disponibili tre diverse condizioni, soleggiato, tramonto e pioggia, tutte e tre nel complesso molto ben realizzate sia dal punto di vista meramente grafico che per quanto riguarda la guida dei veicoli, giustamente molto più difficoltosa sul bagnato. Sono anche presenti dei circuiti sulla neve, e anche in questo caso la resa finale è ottima sotto tutti i punti di vista. Nelle prove a tempo si può visualizzare la ghost-car, che viene automaticamente aggiornata ad ogni giro più veloce del precedente, e alla fine di ogni gara viene automaticamente visualizzato il replay, il quale può anche essere salvato nella memory card.
CONTROLLO TOTALE L'aspetto che colpisce maggiormente nel gioco è senza dubbio il controllo delle auto, totalmente differente da mezzo a mezzo: ogni veicolo necessita infatti di una guida particolare (basti pensare alla presenza di trattori di camion, auto da rally, fuoristrada, auto a ruote scoperte e auto da corsa) e con la pratica si riescono sempre ad ottenere dei "numeri" notevolissimi al volante, riuscendo ad esempio a sfruttare la scia degli avversari, a calibrare al meglio acceleratore e freno, a scalare le marce al momento opportuno e a tagliare le curve al punto giusto. La sensazione di velocità, per le auto che se lo possono permettere e le piste che lo consentono, c'è e si sente: tuttavia a differenza di titoli arcade come Ridge Racer o Burnout Legends, nei quali si vola letteralmente lungo la strada, in TOCA 2 i circuiti sono generalmente ricchi di curve e impongono quindi continue decelerazioni ed accelerazioni. Ciò non toglie che quando è possibile spingere il piede - pardon il dito - sull'acceleratore le emozioni sono garantite, soprattutto perchè si è sempre coscienti che il minimo errore o la minima distrazione potrebbe portare a una fine prematura della gara. In effetti questo è uno dei punti di forza del gioco: la sensazione di controllare totalmente la propria auto, per cui si riesce sempre a capire esattamente quando si stà osando troppo. In Toca 2 non si esce mai di strada per caso e questo annulla qualsiasi frustrazione, anche nelle gare più difficili. Una prova della cura riposta dai programmatori nella cinetica delle auto è data dalla possibilità che hanno le stesse di capovolgersi: si tratta di un evento raro, come è giusto che sia, ma sempre possibile.
A differenza dei sopracitati titoli arcade, TOCA 2 da buon simulatore qual è contempla diversi tipi di danno alla propria vettura: marce, sospensioni, sterzo, pneumatici e motore sono tutti elementi che possono danneggiarsi in caso di contatto con altre macchine o con elementi a bordo pista. In questo caso, oltre al naturale calo di prestazioni, la macchina potrà ammaccarsi, sbandare e perdere pezzi in modo molto realistico: è addirittura possibile forare un pneumatico o perderlo camminando sul cerchione, perdere un'intera ruota o danneggiare una portiera e vederla aprirsi in modo incredibilmente realistico (avete presente GTAIII?). Per fortuna è prevista una scala dei danni, da lievi a gravi, che vengono visualizzati sullo schermo mediante apposite icone di colore variabile da bianco a rosso.
IN MACCHINA Le visuali di gioco sono quelle classiche: da dietro, esterna, interna dall'abitacolo, dal cofano. Nella visuale interna è addirittura possibile, in caso di pioggia, vedere i tergicristalli in funzione, mentre purtroppo non è possibile avere specchietti retrovisori attivi: per guardare alle nostre spalle basta tuttavia premere un tasto, di default la freccia in basso. Oltre alla nostra macchina, sul piccolo grande screen della PSP compare uno stralcio della mappa, con la posizione di tutti i piloti in gara, un contachilometri analogico e digitale, l'indicatore dei danni, i tempi di gara e la posizione dei concorrenti. Le piste - davvero tante - sono ottimamente realizzate, varie e ricche di dettagli. L'engine riesce a mantenere sempre una fluidità più che accettabile, anche con 20 auto visualizzate contemporaneamente sullo schermo, ma le texture appaiono ben definite solo a distanza super-ravvicinata, e quelle che ricoprono le auto sono ahimè sempre abbastanza sgranate. Un altro problemuccio con la grafica riguarda una strana retinatura che viene applicata a tutto lo screen durante le fasi di gara: all'inizio questa feature lascia un pò perplessi, ma dopo poco tempo per fortuna ci si abitua. Se la larghezza dello screen della PSP, con il formato 16:9 e i 480 pixel disponibili, appare l'ideale per rappresentare la larghezza delle piste, qualche problemuccio emerge invece dalle poche linee di punti a disposizione per rappresentare la profondità verticale delle stesse: è questo a mio parere uno dei principali talloni d'achille della PSP, risolvibile via software solo con un uso massiccio di antialias che però temo non sia alla portata della CPU a 333 mhz. Comunque sia, utilizzando una visuale leggermente rialzata (ad esempio dal cofano) si riesce a padroneggiare qualsiasi pista senza problemi, complice la segnaletica verticale che segnala in tempo qualsiasi curva.
Dulcis in fundo viene il sonoro, che vi dico subito sembra uscito pari-pari dalla SoundBlaster del mio PC! Qui la parte del leone la fanno sicuramente i rumori dei motori: semplicemente perfetti - e diversi - in tutti i veicoli disponibili. Inoltre con un paio di cuffie (bastano quelle in dotazione con il value pack) si può apprezzare lo splendido effetto "posizionale" dei suoni, per cui ogni sorpasso diventa una gioia per le nostre orecchie. La musica di accompagnamento dei menù svolge egregiamente il proprio dovere, non diventando mai invasiva, e può anche essere cambiata con una a nostro piacimento. I dialoghi dei video sono ottimamente tradotti in italiano, e anche i consigli del nostro tecnico mentre siamo al volante si presentano sempre utili e quasi mai ripetitivi o banali. Unico appunto riguarda il rumore dei pneumatici sui cordoli, che forse poteva essere un poco più accentuato (SCAR docet) ma in questo caso, credetemi, si possono tranquillamente chiudere non uno ma due occhi. |