Recensione PlayStation 3
Titolo del gioco:
Call of Duty: Black Ops 2
Anno di uscita:
2012
Genere:
Sparatutto
Sviluppatore:
Treyarch
Produttore:
Activision
Distributore:
Activision Blizzard
Multiplayer:
Modalità Zombie e Multiplayer
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
Una PlayStation 3 (Fat, Slim o Super Slim), una connessione a banda larga e un account PlayStation Network per la sessione multigiocatore
  • Il protagonista David Mason ed il "narratore" Frank Woods
  • L'Angola della guerra civile è uno dei teatri delle avventure narrate
  • Assalti a cavallo nell'Afghanistan invaso dai sovietici
  • Un giovane Frank Woods guida l'assalto
  • L'uso degli esplosivi complica la vita nei nostri nemici
  • Anche i nostri nemici non si faranno remore ad utilizzare la loro potenza di fuoco
  • Tecnologie futurische e futuribili di controllo remoto a disposizione
  • Il cattivo ed il vero motore della storia, ladies & gentlemen Raul Menendez!
  • Woods interroga in maniera non proprio ortodossa il suo vecchio nemico Kravchenko
  • I droni sono una delle tecnologie che rivoluzionano gli scenari di guerra presentati
  • Il multiplayer: uno dei punti di forza della serie
  • Armi futuristiche e scenari urbani
  • Il multiplayer in una delle mappe "aperte"
  • Il multiplayer: guerriglia urbana
  • La modalità Zombie, novità di "Black Ops"
  • Ondate di zombie in arrivo, saprai resistere?
  • Schermata di gestione in terza persona, disponibile solo in alcune missioni
Redattore:  Sebastiano 'sebass' Antonuccio                        Pubblicato il:  07/12/2012
L'ultimo capitolo di una serie capace di vendere più di 100 milioni di copie ci porta in un futuro segnato da una guerra fredda per le risorse naturali con un ex narcotrafficante disposto a tutto per sovvertire l'ordine mondiale.
La Treyarch sforna a ridosso di Natale il decimo titolo della fortunata serie Call of Duty: Black Ops II, che rappresenta il sequel di Black Ops, sviluppato dalla stessa casa californiana nel 2010.

LA STORIA: UN GRANDE CATTIVO!

La storia raccontata in quest'ultimo capitolo si sviluppa su un doppio binario temporale, intrecciando gli scenari di due guerre fredde: la prima, che appartiene oramai ai libri di storia, e che ha visto contrapposti fino alla caduta del muro di Berlino gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica, ed una seconda, ambientata nel 2025, scoppiata per l'approvvigionamento di materie prime e risorse naturali sempre più scarse, dove a sfidare gli americani per il ruolo di superpotenza egemone c'è una Cina in forte ascesa (ma non è lo stesso scenario di Fallout? -NdCJ).

Su questo sfondo David Samuel Goyer, già sceneggiatore di pellicole quali Blade, Batman Begins e Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno, riesce a tratteggiare una trama dagli sviluppi mai scontati, che tiene il videogiocatore con il fiato sospeso ed in un continuo e latente stato di tensione, giocando sapientemente con l'uso di flashback ed espedienti narrativi, degni della migliore cinematografia hollywoodiana, che confezionano un intreccio per palati fini.

Il motore della storia è il cattivo Raul Menendez ed è il suo personaggio che riesce a dare grande spessore al racconto. Nell'edizione italiana inoltre Menendez è stato doppiato da Giancarlo Giannini, particolare che valorizza ancora di più i dialoghi nei filmati di transizione, risultando fluidi e convincenti.

La grande novità della campagna di Black Ops II è quella di avere dei finali multipli, dunque il fallimento di una delle missioni non comporterà la necessità di rigiocarla, bensì darà ad essa un indirizzo diverso. Questa scelta di Treyarch dà sicuramente maggiore longevità ad un titolo che ha sempre avuto nella lunghezza della campagna principale uno dei suoi talloni d'Achille, privilegiando maggiormente il comparto multiplayer. Non è il caso di Black Ops II che, con le sue 7 ore di gioco (contro le 5 dei predecessori) e la rigiocabilità di sei finali differenti a disposizione, segna da questo punto di vista una svolta nella serie Call of Duty. L'esperienza single player risulta essere quindi sensibilmente più ricca con numerosi colpi di scena spiazzanti, presentando inoltre dei "bivi" nella storia, dove spetterà al videogiocatore la scelta della strada da percorrere.

GAMEPLAY, GRAFICA, SONORO

Prima dell'avvio delle classiche missioni in prima persona sarà a nostra disposizione un menù dal quale potremo selezionare l'armamento. Il nostro protagonista avrà a disposizione un'arma principale ed una secondaria, con i relativi potenziamenti, delle armi da lancio (granate, mortai, etc.), ed un equipaggiamento speciale a scelta. Di base sarà a nostra disposizione un kit di accesso che renderà possibile l'esplorazione di aree delle mappe altrimenti irraggiungibili, aree che ci riserveranno spesso delle piacevoli sorprese. Il gameplay risulta in generale convincente, anche se per gli amanti della serie ed i videogiocatori più esperti è consigliabile la scelta del livello di difficoltà più elevato. L'IA avversaria al livello normale infatti non rappresenta una reale sfida, a causa di evidenti lacune: ci si presenteranno spesso nemici che vagano per la mappa senza ripararsi e con una mira piuttosto scarsa.

Ulteriore novità della campagna giocatore singolo sono le missioni Strike Force: si tratta di missioni spesso facoltative e che assumono i contorni di uno strategico in tempo reale. Ci si trova a gestire una squadra composta da truppe di fanteria, droni, mezzi blindati, torrette che è possibile gestire o in terza persona oppure assumendo il controllo diretto di una singola unità, e si dovrà portare a termine l'obiettivo prefissato entro un tempo limite ridotto. Tuttavia la lentezza dei tempi di reazione, una intelligenza artificiale oltremodo deficitaria, unita ad una gestione dei controlli non intuitiva e farraginosa rendono le missioni Strike Force un punto debole di Black Ops II, e sarà spesso preferibile rinunciare al controllo in terza persona ed affidarsi ad una singola unità per portare a compimento gli obiettivi.

Per ciò che concerne il comparto grafico i risultati sono buoni ma non eccezionali. La Treyarch ha preferito continuare ad utilizzare il motore grafico che le è più familiare, il IW Engine 3.0, che rappresenta una garanzia di affidabilità ma che non permette di raggiungere risultati visivi eccezionali. Tuttavia alcuni scenari risultano ben confezionati e credibili, in particolar modo quelli notturni: la missione ambientata nella notte di una Peshawar sconvolta da una inondazione brilla per i giochi di luce e gli effetti speciali.

Il sonoro è un'altra nota lieta di Black Ops II, a partire dalle musiche che portano la firma di Jack Wall, con già oltre 20 titoli alle spalle come compositore di colonne sonore per videogiochi, Trent Reznor, voce dei Nine Inch Nails e già autore della splendida colonna sonora di The Social Network, ed il contributo prestigioso degli Avenged Sevenfold. Gli effetti sul campo di battaglia sono poi incredibili e ci trascinano in atmosfere caratterizzate da grande realismo, con ricostruzioni di spari e deflagrazioni ai limiti della perfezione. A ciò si unisce una ottima resa dei dialoghi e delle distanze.

MODALITÀ MULTIGIOCATORE

Il comparto multiplayer è da sempre il punto forte della serie ed anche in Black Ops II non delude, anzi risulta ancora più avvincente: gli sviluppatori hanno infatti puntato sulla collaborazione tra elementi della stessa squadra. Le azioni di concerto saranno più efficaci e verranno premiate da un punteggio maggiore. Non sarà più il numero di uccisioni la discriminante principale, bensì il raggiungimento di un obiettivo di squadra.

Un altro aspetto su cui Treyarch ha puntato è la personalizzazione: sarà possibile modificare l'armamento del proprio personaggio nei modi più svariati, sia tramite il potenziamento estremo delle armi, sia con l'utlizzo di una ulteriore arma principale al posto della secondaria aumentando considerevolmente la potenza di fuoco. Con l'avanzare di livello l'arsenale bellico a nostra disposizione andrà sempre più ad arricchirsi di nuove scelte ed armi futuristiche.
Varie ed appaganti sono pure le mappe a disposizione e le modalità: deathmatch a squadre, squadre multiple, tutti contro tutti, dominio, demolizione, uccisione confermata, hardpoint, quartier generale, cattura la bandiera, cerca e distruggi.

LAST BUT NOT LEAST: ZOMBIE!

La chicca di Black Ops II è certamente costituita dalla modalità Zombie. In realtà non costiutisce una vera novità, avendo già fatto la sua prima apparizione nel titolo predecessore, ma adesso è stata implementata a dovere e costituisce un'ulteriore opzione di livello per questo sparatutto, che non mancherà di diverite gli amanti del genere ed aumentare la longevità del gioco. L'idea di base è molto semplice: ci troveremo ad affrontare ondate di zombie inferociti e potremo tentare di sopravvivere alla loro furia in tre diverse modalità.

La prima è la più semplice "Sopravvivenza": resisti più a lungo ed uccidi quanti più morti viventi possibile per accumulare punteggio. La seconda è "Tranzit": da uno a quattro giocatori a bordo di un autobus si potranno avventurare nell'esplorazione di cinque diverse zone in uno scenario che assume i contorni di una campagna, cui si aggiunge la possibilità di realizzare armi ed oggetti utili tramite il "tavolo da lavoro". La terza ed ultima è "Dolore": due squadre avversarie di quattro elementi ciascuna, che tuttavia non potranno uccidersi direttamente, bensì dovranno fare in modo che siano gli zombie a farlo sfruttando oggetti della mappa e raggiungendo bonus vari.
Questo blockbuster natalizio della Treyarch è un gioco che non mancherà di divertire gli appassionati del genere e porta senza dubbio una ventata di novità e di freschezza nella ormai storica serie di Call of Duty. Black Ops II vantà una longevità sopra la media per uno sparatutto, con una campagna single player di primissimo livello dovuta alla scelta azzeccatissima di optare per una soluzione a finali multipli e ad una storia avvincente e mai banale che riesce a tenere incollati gli occhi allo schermo e le mani al controller. La modalità zombie è inoltre estrememente divertente e rappresenta una valida sfida da affrontare sia online che offline.

Black Ops II presenta comunque dei limiti strutturali, figli di un motore grafico di non primissimo livello e di una IA sotto la media che impediscono all'esperienza di gioco di raggiungere vette di eccellenza. Pur non potendosi considerare una pietra miliare, né tantomeno una svolta negli sparatutto, il titolo porta con se nuove idee ed il desiderio di sperimentare degli sviluppatori che sono riusciti a lanciare nell'oramai saturo mercato degli sparatutto un gioco godibilissimo ad avvincente.
PRIMO IMPATTO
GRAFICA
SONORO
GIOCABILITA'
LONGEVITA'
GLOBALE