Recensione Spectrum
Titolo del gioco:
Potsworth and Co.
Anno di uscita:
1992
Genere:
Arcade platform multidirezionale
Sviluppatore:
Visual Impact
Produttore:
Hi-Tec Software Ltd
Distributore:
Multiplayer:
no
Localizzazione:
No
Sito web:
Requisiti minimi:
Spectrum 48k
  •  La schermata iniziale mostra i principali protagonisti della fortunata serie. Per la prova del gioco è stato utilizzato l'emulatore "Spectaculator" versione 7.51. Notare l'emulazione "vecchia TV" =)
  •  Il menù iniziale è a dir poco essenziale (e ho fatto pure la rima, olè)...
  •  ...ma almeno ci da la possibilità di ridefinire i tasti!
  •  Ed eccoci nel pieno del primo livello di gioco. Stiamo per azionare uno dei tanti interruttori presenti...
  • Dopo essere passati attraverso questo tubo "Mario style", ci accingiamo a recuperare uno degli oggetti indispensabili per terminare il secondo livello...
  • Il temibile "effetto mimetismo" in azione. Per fortuna si tratta di passaggi sporadici...
  • Carter è un pittore e come tale può disegnare piattaforme temporanee da utilizzare in qualsiasi momento. Geniale!
  •  Potsworth, protagonista del terzo livello, si appresta a superare un delicato passaggio
  •  Livello completato! Come detto nella recensione, tutto ciò che è di contorno al gioco vero e proprio risulta assai poco curato...peccato!!
  •  Con poca energia e un cattivone a due passi, Rosie è in un bel pasticcio!
Redattore:  Simone 'BoZ' Zannotti                        Pubblicato il:  15/11/2013
Alla fine dell'epoca commerciale dello Spectrum, qualcuno volle dimostrare che questa macchina poteva ancora dire la sua in fatto di giocabilita'...
Siamo nel 1992. Sono passati 10 anni da quando lo ZX spectrum, uno dei computer ad 8 bit più diffusi in Italia insieme al Commodore 64, ha visto la luce. Ora, dopo aver dominato per anni la scena, questa macchina straordinaria viaggia sul viale del tramonto. La sua storia commerciale è finita da un pezzo: Amiga e Atari ST si contendono già da diversi anni il nuovo lucroso mercato a 16 bit, affiancati da PC sempre più potenti e sempre più adatti al videoludo. E’ in questo contesto che vedono la luce alcune conversioni “impossibili” per gli 8 bit: basti pensare a Street Fighter 2, G-Loc, Indiana Jones and the Fate of Atlantis (the arcade game), Robocop 3 o Space Crusade. Si tratta di conversioni realizzate più per cercare di guadagnare il più possibile dai rispettivi “brand” che per il desiderio di sviluppare videogiochi realmente divertenti e giocabili. Per fortuna, accanto a questi titoli per così dire “di richiamo” troviamo altri giochi forse meno famosi ma sicuramente più divertenti e - in certi casi – tecnicamente sorprendenti. Potsworth & Co. sarà uno di questi?

Potsworth & Co.
Potsworth & Co. è una serie animata inglese prodotta da Hanna-Barbera (the Flintstones, Scooby-Doo, ecc.) insieme a Sleepy Kids PLC, conosciuta negli USA come “Midnight Patrol: Adventures in the Dream Zone”. La serie nasce dalla brillante mente di Martin e Vivien Schrager-Powell, una coppia inglese che, dopo aver adottato un cane di antica razza "Springer Spaniel Inglese" chiamato Potsworth, scontenta dagli attuali programmi televisivi per bambini decise di scrivere una bella, interessante e credibile storia che ruotasse proprio intorno ad un cane chiamato Potsworth! Dopo aver scritto la sceneggiatura, la coppia la presentò alla casa di produzione americana Hanna-Barbera, che non ci pensò due volte a trasformarla, nel 1990, in una serie animata. Per la cronaca, la serie venne trasmessa sia negli USA che in Inghilterra ottenendo ottimi risultati (seconda serie per bambini in UK per popolarità). Ciononostante, stranamente, la serie si interruppe dopo soli 13 episodi.

AI CONFINI DELLO ZX SPECTRUM
Durante la nostra prova, siamo rimasti sorpresi nel vedere in azione piattaforme ad anelli oscillanti in stile “Lionheart”, tubi aspiratori in stile “Super Mario Bros” e pedane mobili “alla Turrican”, il tutto caratterizzato da uno scrolling quasi sempre impeccabile. Viene da pensare che lo Spectrum nasconda capacità tecniche inesplorate che solo negli ultimi anni di vita della macchina sono state - parzialmente - utilizzate.
PLATFORM & Co.
Il videogioco P&Co. si presenta sul mitico Speccy (ma anche sulle altre piattaforme per le quali è stato programmato) come un arcade platform a scorrimento multidirezionale con alcuni aspetti del gameplay e del “motore di gioco” moderni e per certi versi sorprendenti per la macchina su cui gira.
I livelli di gioco - in tutto cinque - si presentano sufficientemente vasti e sono conditi da enigmi e trabocchetti ben studiati, che richiedono in genere buone capacità esplorative e riflessi attenti. In ognuno di essi controlleremo uno dei protagonisti della serie (Rosie, Nick, Potsworth, Carter e Keiko) con lo scopo di raggiungere l’uscita dalla loro zona / livello...ma non prima di aver raccolto alcuni oggetti indispensabili sparsi qua e la per la mappa!
Inizieremo la nostra avventura con le classiche tre vite - ma potremo guadagnarne altre proseguendo nel gioco - e con un certo quantitativo di energia; la barra energetica si ridurrà man mano che verremo a contatto con i cattivoni di turno...e ce ne saranno tanti pronti ad aspettarci, di tutti i tipi e per tutti i gusti!

Una delle caratteristiche salienti del gioco è data dalle diverse abilità di cui sono dotati i protagonisti, per cui ad esempio Rosie, la bambina protagonista del primo livello, potrà eliminare alcuni tipi di nemici "sparandogli" addosso un urlo, e potrà addirittura dare alla sua arma vocale dei “Power Up” (potenziamenti) raccogliendo piccoli megafoni sparsi per la mappa! Nick invece, protagonista del secondo livello, non potrà sparare alcunchè ma grazie alla sua capacità di spiccare piccoli voli potrà raggiungere agevolmente piattaforme poste ad una certa altezza, utile ad esempio per attivare interruttori o raccogliere qualche oggetto situato "ai piani alti" di un livello.
Inutile dire che le diverse capacità dei protagonisti si riflettono nel gameplay donandogli novità e freschezza ad ogni cambio di livello: un plauso agli autori per questa scelta!

SCROLLING & Co.
Tra gli aspetti tecnici, la qualità dello scrolling del fondale è senza ombra di dubbio quello che più colpisce il giocatore sin dai primi istanti di gioco. E trattandosi di genere platform, si può ben capire che parliamo di un aspetto a dir poco fondamentale… C'è da dire che Dave Thompson - programmatore di P&Co. - non è nuovo ai platform game avendo già lavorato in precedenza a titoli come Yogi' s Great Escape (1990) e Scooby-Doo (1991); con Potsworth, tuttavia, il salto qualitativo è netto ed evidente: non più scrolling prevalentemente orizzontale ma scrolling multidirezionale con livelli che si possono sviluppare dunque anche in verticale, mentre lo sprite principale adesso si può guidare con molta più liberta e precisione, anche con la tastiera.

Non solo lo scrolling è incredibilmente fluido, ma anche le animazioni del protagonista (o meglio dei protagonisti) sono curate nei minimi particolari. Per non parlare di alcuni tocchi di classe sparsi qua e la (vedi box) che rendono - come già detto - l'aspetto di P&Co. sorprendentemente moderno.
Il rovescio della medaglia è dato dal fatto che la grafica si presenta totalmente monocromatica, seppur molto ben definita e ricca di dettagli: questo, in certe occasioni, può creare problemi a causa di un involontario effetto “mimetismo” del nostro eroe di turno con il fondale (vedi screenshot numero 6). Si tratta comunque di un effetto sporadico, che per fortuna non pregiudica una giocabilità nel complesso di alto livello.

Per quanto riguarda dimensioni, scrolling e fluidità, la finestra di gioco appare simile ad Indiana Jones and the Last Crusade (qui la recensione). Tuttavia, a differenza del titolo Tiertex, il “motore” platform di P&Co. appare ancora più fluido e veloce, gli sprite sono più piccoli e soprattutto la comparsa dei nemici ci lascerà il tempo – per fortuna – di agire di conseguenza per difenderci, mentre in Indy si andava avanti spesso e volentieri per tentativi “alla Rick Dangerous”, abbastanza frustranti.
Dunque, il gameplay di P&Co. premia l’abilità del giocatore con i comandi di gioco più che le proprie capacità "mnemoniche", e solo in sporadici frangenti capiterà di finire involontariamente "tra le braccia del nemico". Questo denota una notevole cura da parte dei programmatori per un gameplay che sia si intenso e divertente, ma anche il più possibile privo di frustrazioni.

Per concludere, prima di lasciarvi al commento non possiamo fare a meno di porci alcuni interrogativi: come si sarebbero presentate alcune conversioni “ciofeca” per Spectrum (vedi Turrican) se solo gli sviluppatori avessero utilizzato il motore di gioco evoluto e moderno di P&Co.? E ancora: se il buon Dave avesse continuato a sviluppare e migliorare il suo motore, cosa sarebbe potuto saltar fuori?? Molto probabilmente non lo sapremo mai...ma non è detto: poche macchine sono state ottimizzate e spremute fino all'osso come i cari vecchi computer a 8/16 bit, e forse qualcuno prima o poi tirerà fuori il “capolavoro platform” assoluto per lo Spectrum. Prince of Persia docet...
Tutto "rose e fiori", dunque? Non proprio. P&Co., infatti, se fosse stato curato maggiormente si sarebbe aggiudicato senza alcun problema un voto superiore al 90%. Purtroppo, però, gli sviluppatori hanno curato in modo maniacale tutto ciò che riguarda scrolling, animazioni, gameplay e trabocchetti, trascurando completamente tutto ciò che rientra alla voce "contorno". Ecco quindi che l’aspetto sonoro è ridicolo (su 48k), l’interfaccia di gioco è di una banalità sconcertante (punteggio, oggetti recuperati, stop), il menù iniziale è scarno e mancano del tutto testi e animazioni / immagini di accompagnamento durante il gioco e di passaggio tra un livello e l’altro, che avrebbero dato un doveroso tocco di colore, allegria e coinvolgimento in più alla produzione. Anche il sopracitato "effetto mimetismo" si sarebbe potuto evitare con un po più di attenzione...peccato!
Insomma: se siete amanti dello Spectrum e vivete a pane e piattaforme, Potswrth & Co. è il gioco che fa per voi. Se invece cercate la perfezione assoluta...beh, continuate a cercare!!

PRIMO IMPATTO
GRAFICA
SONORO
GIOCABILITA'
LONGEVITA'
GLOBALE
Cosa ne pensa Caporale Jonlan
Potsworth & Co. è un esempio di platform "onesto" ma nulla di eccezionale, né che non sia già stato visto prima della sua data di uscita. Si potrebbe obiettare che nel 1992 ormai i computer a 8 bit avevano dato tutto ciò che era possibile dare con le loro limitate risorse a disposizione, ma se prendiamo in considerazione giochi di piattaforme per Spectrum precedenti anche di diversi anni, come Karnov, Midnight Resistance, Satan o Turrican (che definire "ciofeca" non è solo un'eresia: è una bestemmia!), i limiti del gameplay appaiono evidenti. Certo, la realizzazione tecnica è buona, ma alla fine della fiera Potsworth & Co. è solo un titolo nella media, senz'alcun elemento che possa farlo ricordare più di altri.
PRO:
- Tecnicamente ben realizzato
CONTRO:
- Nessuna caratteristica che possa farlo emergere dalla massa di altri giochi simili
GLOBALE: 71
17/11/2013