Recensione X-Box 360
Titolo del gioco:
Too Human
Anno di uscita:
2008
Genere:
Action-RPG
Sviluppatore:
Silicon Knights
Produttore:
Microsoft Corporation
Distributore:
Microsoft Corporation
Multiplayer:
Co-op 2 giocatori
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
Xbox 360 core
  •  L'apparenza di essere soli può spesso ingannare
  •  L'architettura in alcune ambientazioni può lasciare a bocca aperta
  •  Il corpo a corpo è quasi sempre indispensabile
  •  Nonostante spazi apparentemente ampi, la libertà di movimento è limitata
  •  sembra che Freya nutra nei confronti di Baldur qualcosa di più del semplice cameratismo
  • Quando possibile usarle, le armi da fuoco fanno sempre il loro onesto lavoro
  • In cooperativa con un amico è ancora più divertente creare combo con il proprio compagno d'armi
  •   Questa volta lo scontro sembra essere più difficile del previsto
  •  E' sempre meglio colpire prima di essere colpiti!
  •  Corri Baldur, corri!
Redattore:  Michele 'IPR Hagarr' Rizzi                        Pubblicato il:  04/10/2008
Uomini contro macchine: la storia può sembrare banale e il finale già scritto. Vediamo se alcune idee particolari e una grafica next-gen riescono a distinguere Too Human dalla solita minestra...
Tra divinità e macchine, gli uomini

Sarà che un senso di onnipotenza dell'umanità sul mondo pervade ormai la nostra società, ma il futuro che ci viene spesso proposto non è, diciamo, dei più rosei. Tutt'ora è difficile pensare a una qualsiasi entità naturale che abbia le potenzialità di sfidare, in una guerra all'ultimo sangue, l'uomo. Al più potrebbe essere esso stesso ad intraprendere la via dell'autodistruzione. Oppure potrebbero essere le macchine, da noi create o provenienti da chissà dove. E' questo il caso di Too Human, dove noi, esseri insignificanti, dobbiamo combattere per evitare l'estinzione. Del resto, dal basso della nostra fragile natura fisica, non potremmo mai competere con qualcosa di pari intelligenza, ma dotato di una struttura fisica metallica. E' qui che, come angeli che scendono dal cielo, giungono in nostro soccorso le divinità. Nel caso di Too Human, ciò che rende l'individuo semidio è la cibernetica, la stessa che rischia di cancellare per sempre l'umanità dalla faccia della terra.


Vichinghi

Sembra strano, ma nonostante ci troviamo in un lontano e indefinito futuro, tutto ciò che può essere considerato religione (come la si può vedere ai giorni nostri) è tutt'altro che spirituale: non si parla di entità astratte, ma di esseri in carne ed ossa; uomini eletti che grazie ad impianti cibernetici sviluppano poteri incredibili. Sono loro a prendersi la responsabilità della sopravvivenza dell'uomo. Dèi combattenti in una società in guerra, proprio come quella Vichinga. Dalla mitologia dei popoli barbari nord'europei vengono recuperati nomi e ruoli, creando un'interessante atmosfera tra presente, passato e futuro.
Baldur è il personaggio che dovete impersonare nel gioco, figlio prediletto di ODIN, ovvero la Rete di Intelligenza Sistematicamente Distribuita e il più potente tra gli Aesir. Hugin e Munin sono i suoi occhi, due corvi che vi osserveranno nella vostra difficile impresa. Altre divinità potranno poi esservi d'aiuto, ognuna con le proprie peculari abilità. Freya sarà il vostro tramite per entrare nel Cyberspazio; Thor, vostro fratello maggiore, combatterà accanto a voi; Idun vi fornirà i più importanti aggiornamenti cibernetici mentre Tyr sarà il vostro armaiolo di fiducia.
A complicare la situazione ci sono altri due personaggi: Loki, un'Aesir malvagio alleato delle macchine, e Hel, sua figlia, in capo alla grande necropoli di Helheim.


Sopravvivere? Non solo

In realtà non è soltanto il compito di proteggere l'umanità contro le macchine a spingervi in battaglia; c'è anche una questione personale a darvi un valido motivo in più: la morte della vostra moglie. La vendetta non si addice molto a un dio, ma è forse ciò che più vi tiene legati alla natura umana. La capacità di provare emozioni terrene vi rende ancor più vicini al popolo, che vede in voi quasi l'ultima speranza di salvezza.
Fin dall'inizio del gioco le vostre scelte condizionano la vostra natura. In parte uomini e in parte macchine, potrete scegliere tra cinque diverse classi ognuna delle quali dotata di bonus e malus: Berserker, Campione, Difensore, Commando e Bio-ingeniere. La vostra decisione condizionerà l'aspetto esteriore, ma anche la capacità nel maneggiare le armi o la tecnica in battaglia.

Da queste basi si sviluppa un'ampia sezione del gioco classicamente riconducibile più a un genere RPG piuttosto che a un classico action-game. Infatti combattendo e ottenendo ricompense avanzerete di livello, guadagnando punti abilità e crediti. I primi potrete spenderli per sviluppare capacità a voi proprie che risulteranno molto utili, se non fondamentali, nelle situazioni di battaglia più critiche. I secondi potrete spenderli per riparare gli oggetti nel vostro inventario, comprarne di nuovi o fabbricarne ad hoc. Sotto questo punto di vista la scelta è veramente considerevole, dal momento che nel corso della partita potrete entrare in possesso di circa 7500 oggetti diversi tra parti dell'armatura e armi. Ovviamente non potrete indossare o utilizzare tutto ciò che troverete (almeno non da subito), sia perchè il vostro allineamento più o meno umano ve lo potrebbe impedire, sia perchè il vostro livello potrebbe non essere abbastanza elevato.
Se tutto questo non bastasse potrete sempre sfruttare il potere delle rune, oggetti quasi magici che doneranno poteri addizionali alle vostre armi e ai pezzi della vostra corazza.


Cyberspazio e realtà legati da un filo sottile

La vostra natura di organismo cibernetico non è soltanto un aiuto nel combattimento, ma anche una necessità per entrare nel Cyberspazio. Questa realtà parallela è governata da tre entità, le NORN, che vi guideranno e vi doneranno particolari poteri. In questo ambiente infatti non avrete più nè le armi nè le capacità in vostro possesso nel mondo reale; tuttavia scoprirete ben presto l'importanza di entrarvi. Dopo che Freya avrà introdotto nel Cyberspazio potrete raggiungerlo ogni volta che troverete un portale, simile a un pozzo luminoso. Tutto ciò che farete all'interno del Cyberspazio avrà ripercussioni sul mondo reale: potrete infatti aprire portali precedentemente chiusi o liberare vie impraticabili. Troverete inoltre ad attendervi delle ricompense, sotto forma di oggetti, rune e crediti che potrete riportare con voi in battaglia e che molto spesso risulteranno un valido aiuto e vi faciliteranno negli scontri successivi.
Insomma, di carne al fuoco ce n'è parecchia. Vediamo ora se, tecnicamente, i Silicon Knights sono riusciti a amalgamare tutti questi elementi in un complesso ben strutturato.


Elementi tecnici

Fin dalle prime fasi di gioco vediamo che l'ambiente è graficamente ben curato sia durante il gameplay che durante i filmati di contorno, questi ultimi numerosi e importanti per immedesimarci al meglio nel personaggio e nella storia. Purtroppo l'espressività sui volti dei protagonisti non è sempre perfetta, e i personaggi secondari umani che vi accompagnano in battaglia sono fin troppo indistinguibili gli uni dagli altri nonchè, ahimè, inutili nei combattimenti e nel prosieguo generale del gioco. Interessante è il Cyberspazio, che vi trasporta repentinamente da ambienti lugubri a un mondo luminoso immerso in una natura virtuale che vi darà attimi di pace tra uno scontro e l'altro. Anche le macchine e tutto ciò che ad esse è correlato (edifici e navicelle) sono molto ben curate nei dettagli e nella struttura fisica e/o architettonica.

Se graficamente Too Human è (quasi) impeccabile, il gameplay soffre di diverse imperfezioni. I comandi sono abbastanza semplici e immediati, caratteristica necessaria in un gioco la cui storia vi getta da subito nella battaglia, senza tutorial o simili ad introdurvi. La visuale in terza persona è riduttiva, impedendovi di godere appieno della grafica curata degli ambienti; è inoltre anche completamente fissa, togliendovi completamente la possibilità di vedere alle vostre spalle o di compiere movimenti evasivi nelle situazioni di combattimento più intricate. Cercando di guardarsi attorno può capitare di sguainare inavvertitamente la spada, ed essere costretti ad attendere alcuni secondi prima che venga automaticamente riposta (non esiste un comando per farlo manualmente).
Durante gli scontri tutto questo si traduce in una difficoltà ulteriore nel guardarsi attorno e capire dove siano i nemici, obbligando il giocatore a muoversi praticamente a caso. Diretta conseguenza di tutto questo è che spesso ci si ritrova ad essere colpiti o perdere energia senza capire dove sia l'avversario, soprattutto se distante. Sebbene sia abbastanza facile recuperare salute, raccogliendo bonus lasciati a terra dai nemici sconfitti, non si ha realmente la possibilità di evadere o difendersi dagli attacchi, rischiando così di essere uccisi ancor prima di raggiungere il nostro nemico.

Ci viene in aiuto il sistema di salvataggio automatico, che se da un lato viene decisamente incontro ai neofiti, può far storcere il naso agli hardcore gamers del genere action. Infatti, nel caso in cui un'orda di robot abbia la meglio su di voi, dopo un breve filmato in cui un angelo meccanico alato vi porta via (filmato non interrompibile ne saltabile in alcun modo, NdFallingwater) ritornate in-game nello stesso identico momento della vostra morte. In questo modo non è necessario ricominciare da capo un livello o una zona da un precedente checkpoint, così da evitare di combattere nuovamente contro nemici già sconfitti. Questa caratteristica, se da un alto vi evita di dover rigiocare ad oltranza alcuni passaggi particolarmente difficili, dall'altro lato risulta in una semplificazione eccessiva che può togliere motivazione nell'impegnarsi in combattimento.

Sebbene Baldur sia in grado di fare salti eccezionali e rimanere sospeso in aria per diverso tempo, spesso capita che non riesca a superare ostacoli sul percorso relativamente bassi, come ad esempio muretti o rocce. Questo difetto lo ritengo diretta conseguenza della programmazione. Infatti il percorso nei vari livelli è praticamente predeterminato, e non da possibilità di prendere scorciatoie che permettano di cogliere il nemico alle spalle. La via da percorrere è una sola, e i limiti che la contengono sono spesso poco definiti e ce ne si accorge solo quando non li si riesce ad oltrepassare.
Per quanto riguarda l'aspetto sonoro, l'audio è generalmente di buon livello. Ogni arma, sia da fuoco che da mischia, ha il proprio caratteristico rumore. I nemici meccanici, essendo spesso della stessa classe e combattendo in gruppi, generano una sorta di ridondanza di suoni simili tra loro, che comunque vengono ben camuffati (da posizione e distanza rispetto al giocatore) e non danno particolare noia. Un elemento che mi fa piacere sottolineare è la voce dei protagonisti, rigorosamente in lingua originale, la cui qualità non è stata rovinata da un doppiaggio italiano fin troppo spesso scadente e inespressivo.
Infine, per aumentare la longevità del titolo, è possibile giocare la storia in cooperativa con un proprio amico tramite Xbox Live, naturalmente se si è in possesso di un abbonamento Gold. Questa caratteristica, non comune al genere action, dà un tocco di divertimento in più a un'esperienza che in single-player potrebbe risultare spesso monotona e ripetitiva.
Too Human parte da un'idea non proprio rivoluzionaria; vi aggiunge elementi interessanti come la mitologia nordica e caratteristiche da RPG, con un sistema di gioco che alterna fasi banali a momenti impegnativi anche per i professionisti. Il tutto viene purtroppo gestito da un sistema di controllo e di visuale inefficace. Forse 9 anni di attesa hanno fatto crescere eccessivamente le aspettative; in ogni caso, la strada per avvicinarsi alla perfezione rimane ancora lunga.
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