Recensione PlayStation 4
Titolo del gioco:
Final Fantasy XII The Zodiac Edge
Anno di uscita:
2017
Genere:
Azione / JRPG
Sviluppatore:
Square Enix
Produttore:
Square Enix
Distributore:
Koch Media
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
Console PlayStation 4 - una connessione a banda larga - un account PlayStation Network - 41 GB di spazio libero su hard disk - Prezzo: €49,99 (versione scatolata e digitale)
  • Un'immagine dei riconoscimenti a cui possiamo accedere nella schermata principale del gioco
  • In alcuni momenti della storia una voce narrante farà il punto della situazione
  • Le opzioni di gioco raggiungibili in qualsiasi momento. Come vedete potremo cambiare il doppiaggio in inglese o in giapponese, ascoltare la musica originale o quella remixata e scegliere due opzioni di velocità accelerata
  • Lo Zodiac Job System inserito in questa versione rimasterizzata. Ogni personaggio avrà due lavori distinti, in modo da essere più specifici e meno tuttofare
  • Ci troviamo nel villaggio di Jahara, una delle tante tappe del nostro lungo viaggio
  • La schermata delle gestione del party e del Gambit System per prepararci al meglio
  • Una delle tante sequenze in-game. Qui troviamo Vaan con la sua amica Penelo nella città di Rabanastre, capitale del regno di Dalmasca
  • Nonostante l'opera di restauro non sia miracolosa, qualche bello scorcio ce lo gusteremo lo stesso
  • Una bella lotta con uno dei tanti boss che incontreremo lungo il cammino. Ci troviamo al cospetto di "Re Piros"
  • Un primo piano di Cid, un nome comune che appare in ogni episodio della serie. In questo dodicesimo capitolo non sarà cosà¬... buono...
  • I Ricercati che potremo cacciare. Come vedete le richieste saranno parecchie! Ogni tanto fate un salto nelle taverne e in altri posti se ci sono aggiornamenti
  • Dove saremo? Arrivateci e lo scoprirete!
Redattore:  Roberto 'New_Neo' Sorescu                        Pubblicato il:  31/07/2017
Square Enix fa conoscere alle nuove generazioni il capitolo probabilmente piu' sottovalutato dell'intera serie. Scopriamolo insieme...
Con più di 10 anni sul groppone, uno sviluppo durato 5 anni, un combat system che avrebbe da dire, e parecchio, anche oggi, Final Fantasy XII è stato accolto piuttosto bene dalla critica ma un po' meno dai giocatori al tempo della sua uscita (ad ottobre 2006 in Giappone e a febbraio 2007 in Europa) su PlayStation 2. Oltre ad un impianto di gioco e di meccaniche diversissimi rispetto all'amatissimo decimo capitolo, quello che forse non era piaciuto tantissimo era la trama che si discostava da quelle di stampo più classico abbracciando la politica e tutto quello che c'è dietro alla gestione di un impero tra tradimenti, trame oscure e ovviamente invasione di stati per annetterli al proprio dominio.

Non dimentichiamoci che questo capitolo è probabilmente quello che ha spremuto fino all'ultima goccia un hardware non proprio all'ultimo grido rispetto al Nintendo GameCube e alla prima Xbox di quel tempo. Il sottoscritto, che l'ha giocato 10 anni orsono (sembra di aver vissuto tre ere geologiche! -NdR), era rimasto impietrito per quello che gli sviluppatori erano riusciti a ricreare dal punto di vista tecnico: un grafica spacca mascella con ambienti poligonali eccelsi, il tutto condito da un gestione delle quest e delle interazioni con i personaggi non lontani da un MMORPG pur trattandosi di un'esperienza esclusivamente in single player.

Infine non possiamo che elogiare il Gambit System che a suo tempo fece scalpore togliendo una volta per tutte i combattimenti casuali, lasciando al giocatore la libertà di impartire gli ordini a tutti i componenti del party tramite un sistema a cascata davvero veloce e funzionale, con gli stessi comandi che venivano eseguiti in maniera del tutto indipendente. A non tutti piaceva, ma la qualità che ne venne fuori era davvero notevole.

Square Enix ha avuto coraggio nel rimasterizzare un titolo non amatissimo e forse non ancora compreso nonostante le sue grandi qualità, riproponendolo oggi. Le ottime vendite che sta avendo fino adesso stanno comunque dando ragione alla compagnia giapponese.

BEN TORNATI A IVALICE!

Il mondo di Ivalice ha abbracciato più di un titolo della serie come quel capolavoro assoluto che fu Final Fantasy Tactics e successivamente un altro grande capolavoro, quel Vagrant Story (a mio modesto parere uno dei giochi più belli dell'intero catalogo della prima PlayStation. -NdR) che potete acquistare sul PlayStation Store per pochi spiccioli. Proprio da qui inizia la storia di Final Fantasy XII The Zodiac Edge coinvolgendoci sin da subito nel ruolo di Reks, guidato da Basch - che fungono da tutorial iniziale -, per infiltrarsi all'interno del palazzo di Nabradia con lo scopo d'impedire al Re Raminas di firmare un trattato, che puzza di tradimento, con l'impero di Archadia. Poco tempo prima assistiamo al matrimonio della principessa di Dalmasca con con il principe Rasler di Nabradia nella città di Rabanastre, capitale del regno di Dalmasca, ma il tutto dura poco con l'invasione da parte dell'impero di Archadia che trama qualcosa di più oltre alla volontà di dominare su più regni.

Reks, il fratello maggior di Vaan, cade in battaglia mentre Basch viene giustiziato per tradimento. Inoltre assistiamo alla morte di Rasler a Nalbina, e Ashe si suicida per non entrare nelle mani del nemico. D'ora in poi il regno di Dalmasca è nelle mani di Archadia, ed è da qui, due anni dopo, che inizia la storia di Vaan e del lunghissimo viaggio che lo condurrà insieme alla sua amica Penelo e agli altri personaggi per restaurare il regno di Dalmasca e portare la pace a tutta Ivalice.

Come potete comprendere la storia è molto complessa e ben narrata sia durante le tante sequenze in-game che in quelle realizzate in computer grafica, e non sarà facile stargli dietro. Ma a rivederla ora dopo 10 anni, era impressionante ciò che gli sceneggiatori di Square Enix avevano creato a quel tempo.

Gli sviluppatori ci ripropongono la stessa identica esperienza dell'originale con l'aggiunta dello Zodiac Job System, un sistema che permette di assegnare liberamente ai sei protagonisti due “lavori” per farli crescere attraverso una doppia scacchiera che li rende più “specifici” e meno tuttofare rispetto al capitolo originale.

Il sistema di crescita si basa sulle Licenze, sull'avanzamento di livello e sull'acquisizione dei “poteri” legati proprio alle licenze stesse. In parole povere se avremo ottenuto o comprato una tecnica, un magia, un'arma, una corazza e via dicendo senza la licenza non potremo utilizzarli. Per abilitarne l'uso servirà l'esperienza sul campo di battaglia acquisendo un determinato numero di LP (punti licenza): più punti avremo migliore sarà la crescita di ogni personaggio all'interno di ogni scacchiera dedicata. Per essere più chiari oltre ai punti esperienza ogni nemico che elimineremo ci frutterà anche punti licenza, considerando che anche quelli più deboli ci daranno comunque almeno un LP.

Più avanti ognuno dei personaggi acquisirà dei poteri speciali che verranno usati con quelli degli altri presenti in battaglia (fino ad un massimo di tre, più l'ospite quando il gioco lo prevede) per creare attacchi devastanti sopratutto contro i boss o contro nemici pericolosi. In più non mancheranno gli Esper, le classiche evocazioni che andranno assegnate ad ognuno dei personaggi e attivati dalla scacchiera come i poteri speciali.

Se non avete mai giocato a questo capitolo della serie e vi sembra tutto così complesso potete stare tranquilli: il tutorial e il gioco stesso insegnano davvero bene e in maniera soft, e quindi anche i neofiti del genere capiranno cosa fare man mano che la storia procede. Sia il Gambit System che la gestione dell'equipaggiamento diverranno di normale amministrazione una volta preso confidenza con il gameplay.


IL GAMBIT SYSTEM

Spendiamo due parole su questo sistema, a nostro avviso notevole ancora adesso, con il quale impartiremo gli ordini ai personaggi in azione.

Il Gambit System funziona attraverso una serie di 12 comandi in ordine d'importanza (che vanno ottenuti sulla scacchiera di ogni personaggio), a partire dal primo a scendere, che ha due funzioni principali: la prima è rivolta al nemico, la seconda sui personaggi del party. In base al nemico e al nostro livello di combattimento e di equipaggiamento potremo, ad esempio, ordinare di attaccare un nemico che si trova più lontano, usare un tecnica o un attacco specifico se ha un certa percentuale di punti vita (HP) o si trova in un certo stato negativo e così via. Di contro il lavoro sui personaggi è per la maggior parte di supporto, soprattutto se si trovano nei diversi status negativi che possono subire. Andrà usato il giusto oggetto o la giusta magia: ad esempio se un nostro compagno cade in battaglia, un altro membro del gruppo userà un coda di fenice o una magia di resurrezione se abbiamo inserito il comando nel Gambit System. Questo permette una rapidità nei combattimenti come pochi giochi in circolazione.

Tale sistema, se pur vecchio di svariati anni e con una maggior ottimizzazione in questa versione, rimane ancora moderno grazie ad una IA che sa mettere sul campo nel modo migliore gli ordini generati da combinazioni di comandi che possono arrivare alle migliaia!

Ciò che consigliamo di fare è sperimentare sul campo: se qualcosa non ci aggrada o un personaggio non fa quello che ci aspettiamo dovremo creare il giusto ordine con la giusta importanza.

IL MONDO INTORNO A NOI

Una volta che avremo fatto esperienza ci troveremo davanti un mondo di gioco abbastanza dinamico con diverse cose da fare. Viaggeremo all'interno delle diverse regioni del mondo di Ivalice affrontando non solo la trama principale ma anche diversi incarichi ottenuti dai personaggi non giocanti (NPC) e soprattutto verremo impegnati da una lunga serie di missioni di caccia contro dei specifichi “Ricercati” di diversa classe di difficoltà che ci frutteranno non solo fama e gloria ma anche molto denaro (la moneta della serie è il "Guil". - NdR) e oggetti interessanti. Inoltre particolari missioni di caccia sbloccheranno delle missioni speciali atte a superare un determinato ostacolo, ad ottenere chiavi speciali ed altro che ci permetteranno di esplorare luoghi inizialmente inaccessibili e affrontare avversari molto più forti e pericolosi.

I sistemi d'interazione e di viaggio nei luoghi abitati e di battaglia fanno riferimento rispettivamente a dei simboli che appaiono in-game sugli NPC e alla mappa che possiamo consultare in ogni momento agendo sul tasto touch del DualShock 4, leggendo la simbologia attraverso un apposito tasto o mettendola in trasparenza mentre camminiamo o combattiamo. Quest'ultima è un'aggiunta non presente nel gioco originale, molto utile per orientarsi meglio.

Oltre alla scelta in-game del doppiaggio inglese o giapponese, è stata rimasterizzata l'intera colonna sonora originale lasciando la libertà al giocatore di scegliere anche quella originale inclusa in questa edizione. Ciliegina sulla torta è l'inserimento della velocità accelerata, dove si potrà scegliere tra 200% e 400%, utilissima per accorciare i tempi di quelle fasi stantie dove serve percorrere molta strada, affrontando nemici più o meno forti, aiutandoci a velocizzare la fase di crescita e di potenziamento dei personaggi. Anche le battaglie saranno accelerate, quindi state sempre attenti se state affrontando una sfida difficile o se non avete ben organizzato gli ordini dal gambit system.

Infine segnaliamo la Modalità Sfida che è presente nelle opzioni della schermata principale. In base al potenziale raggiunto dal party dovremo affrontare una serie di battaglie con mostri e boss sempre più difficili fino a quando ogni personaggio non avrà ceduto le armi; in questo caso ogni mostro, più o meno forte, abbattuto darà solo LP. Tale modalità ci tornerà molto utile per riempire la scacchiera più rapidamente, infatti se saremo bravi con le sfide ci ritroveremo con diverse centinaia di LP in poco tempo. I salvataggi che seguiranno non intaccheranno affatto quelli di gioco, ma s'integrano perfettamente aggiungendo gli LP una volta che si torna nel mondo di gioco.
Final Fantasy XII The Zodiac Age ha in totale 41 trofei che si suddividono in 26 di Bronzo, 10 d'Argento, 4 d'Oro e il Platino.

Per ottenerli tutti non sarà difficilissimo. Una parte di essi si ottiene proseguendo con la storia principale, portando il gruppo ad un determinato livello, eseguendo diverse azioni come abbattere un certo numero di nemici, realizzare un numero di uccisioni consecutive, sconfiggere alcuni Ricercati, ottenere un numero specifico di punti licenza per ogni compagno ed altro che spetta a voi di scoprire ed ottenere.

Il titolo Square Enix viene venduto sia in versione fisica che digitale, sul PlayStation Store, al prezzo di €49,99.

MA COM'E' QUESTA RIMASTERIZZAZIONE?

Partiamo dal presupposto che cambiare totalmente la parte grafica di un titolo, seppur eccellente su PlayStation 2, sarebbe stato molto dispendioso. Il risultato che abbiamo di fronte sta perfettamente nel mezzo: un'ottima pulizia e un potenziamento grafico dei personaggi e dello scenario circostante pur rimanendo a un livello grafico non lontano da quello originale. Semplicemente è stato fatto un restauro partendo dalla versione originaria del gioco.

Il motore utilizzato per migliorare il tutto è stato il tanto chiacchierato Yebis 3 di Silicon Studio, uscito alle luci della ribalta per l'utilizzo smodato che ne ha fatto Milestone fino all'ultimo MotoGP 17. Non aspettiamoci comunque miracoli, le texture sono quelle del gioco originale ripulite e alzate di risoluzione, ma alla fine sono sempre quelle. Avremo dettagli quasi da PS2 in alcune circostanze, ma per il resto il lavoro pensando su quale hardware è stato fatto è più che buono dandoci un'immagine chiara e più pulita. Il tutto si muove a 30 fotogrammi al secondo senza alcuna esitazione. Vista la natura semplicistica della componente grafica si poteva raddoppiare la fluidità, ma secondo noi non c'era il bisogno di farlo. Probabilmente i 60 fps avrebbero snaturato il gioco.

La longevità si assesta su livelli davvero alti con la storia principale che può essere portata a termine in 40-50 ore, ma se si vuole andare a fondo con le tante zone aggiuntive da esplorare e con le missioni di caccia le ore di gioco possono avvicinarsi alle cento.

Se non avete mai giocato a questo capitolo vi consigliamo di farci più di un pensiero perché a nostro avviso merita e, paradossalmente, offre più cose da fare rispetto al chiacchieratissimo Final Fantasy XV (qui la nostra recensione). Se amate le storie profonde all'interno di un mondo vasto e variegato vi ritroverete a scoprire una perla del passato passata quasi inosservata.

Modus Operandi: siamo tornati piacevolmente sul mondo di Ivalice grazie ad un codice gentilmente datoci da Koch Media Italia.

Questa speciale riedizione del dodicesimo capitolo della serie non fa gridare al miracolo ma ottimizza quel poco che non funzionava e rinfresca la parte grafica senza snaturare la versione PlayStation 2 che a suo tempo era incredibile dal punto di vista tecnico. Le aggiunte del doppiaggio in giapponese, del passaggio in tempo reale della musica da quella remixata a quella originale sono un bel biglietto da visita, così come la possibilità di velocizzare l'azione di due o quattro volte per abbreviare i tempi morti, sono davvero importanti per migliorare un'esperienza che ancora oggi è di grande valore.

Se non avete mai giocato a questo capitolo della serie o volete avvicinarvi al mondo dei giochi di ruolo giapponesi (JRPG), Final Fantasy XII The Zodiac Age è un ottimo biglietto di partenza. Buon viaggio...
PRIMO IMPATTO
GRAFICA
SONORO
GIOCABILITA'
LONGEVITA'
GLOBALE