Recensione Amiga
Titolo del gioco:
Total Carnage
Anno di uscita:
1994
Genere:
Sparatutto
Sviluppatore:
ICE - International Computer Entertainment
Produttore:
Midway
Distributore:
Multiplayer:
si, max 2 giocatori contemporaneamente
Localizzazione:
No
Sito web:
Requisiti minimi:
Amiga 500 1 Mb
Altri formati:
  •  Ecco gli splendidi oggetti da raccogliere...
  • Il Moige cosa direbbe di queste scene sanguinose?
  •  Andiamo a salvare gli ostaggi
  •  Uno dei boss in mezzo al livello
  •  Ci mancavano solo le bandierine americane per fare punti!!!
  •  Toh guarda... Un ostaggio in bikini!!!
Redattore:  Lorenzo 'TAD' Di Gaetano                        Pubblicato il:  07/01/2011
Non tutti i giochi per Amiga sono stati dei bei giochi...
Tutti i titoli che abbiamo recensito finora per Amiga sono stati, chi più chi meno, dei titoli molto significativi. Ma, ahimè, l'Amiga negli anni ha visto anche delle emerite schifezze, questo è uno dei più nobili esemplari.

C'ERA UNA VOLTA...LA SALA GIOCHI

Negli anni a cavallo tra gli Ottanta e i primi Anni Novanta erano molto in voga le sale giochi piene zeppe di videogame. Oggi andare in sala giochi per giocare ai videogame ha decisamente poco senso. Grazie alle console e ai computer di ultima generazione possiamo avere in casa giochi qualitativamente eccezionali, ma in quegli anni andare in sala giochi significava poter giocare con titoli dotati di una grafica assolutamente inarrivabile per qualsiasi piattaforma casalinga. Chi voleva giocare a casa doveva accontentarsi delle famose "conversioni", ovvero i riadattamenti dei giochi da sala per le macchine casalinghe. Le conversioni dei grandi titoli da sala erano sempre molto attese per l'utenza casalinga, alcune erano fatte talmente bene da essere praticamente indistinguibili dagli originali (vedi ad esempio Pang su Amiga) ma nella maggioranza dei casi si trattava di lavori mediocri, fatti alla buona, con l'unico obiettivo di sfruttare il richiamo del titolo. Total Carnage è uno degli esempi peggiori in assoluto. Ricordo che fu anche uno dei coverdisk della mitica rivista inglese "Amiga Format", che io comprai incuriosito, pensando che se finiva su amiga format doveva essere un gioco carino, ma dovetti ricredermi dopo i primi secondi.

CARNEFICINA TOTALE

La trama è già di per sè allucinante. Un generale chiamato Akhboob dopo una misteriosa guerra nel 1999 chiude l'accesso al suo paese, dove si trova una fabbrica chiamata "La fabbrica del latte per bambini". Centinaia di giornalisti vanno in cerca di notizie in quel paese e scoprono che, naturalmente, quella fabbrica non produce solo latte, ma un esercito di mutanti e di armi chimiche. I giornalisti vengono in parte uccisi e in parte catturati insieme ad alcuni civili. Ovviamente toccherà a noi liberarli e catturare il suddetto dittatore, impersonando due energumeni, il primo è capitan Carnage (carneficina), l'altro è il maggiore Mayhem (mutilazione).
Il gioco in se è uno sparatutto con visuale dall'alto, apparentemente simile al mitico Commando, ma senza dubbio inferiore ad esso, per esempio mentre in commando lo scrolling era libero, in Total Carnage lo scrolling è a scatti fissi, ovvero va da solo e si ferma in vari punti dove arriverà l'orda di nemici da uccidere. Una volta compiuta la carneficina, liberati gli eventuali ostaggi e distrutto il megamostro che ogni tanto ci attaccherà, ci si sposterà in automatico in un'altra zona della mappa per continuare il massacro ad oltranza. Disseminati in quantità per tutti i livelli ci saranno oggetti da raccogliere per fare punti e i classici powerup, come cannoni mono e multidirezione, lanciafiamme ecc, utili per attaccare in massa i nemici ma la cui durata è scandalosamente breve, dopo pochi secondi infatti ci ritroveremo con la solita mitragliatrice, le cui munizioni sono infinite, ma è molto lenta nell'uccidere gli avversari, costringendoci ad allontanarci durante il fuoco. Nella maggioranza dei casi dovremo affrontare orde di nemici tutti uguali, che si avvicineranno come zombie verso di noi, senza alcun accenno a un minimo di intelligenza artificiale, pronti ad essere massacrati. Starà a noi fare attenzione a non farci raggiungere cercando di effettuare delle manovre circolari per sfuggire alla loro morsa. Sparse per i vari livelli ci sono anche delle mine che dovremo fare attenzione ad evitare, ma sono talmente evidenti che una volta individuate non sarà difficile raggirarle, tranne quando non siamo riusciti a eludere i nemici e l'impatto sarà inevitabile. Insomma, l'intero gioco non è altro che uno sparare continuamente, roteare nella schermata per tenere lontani i nemici quel che basta per avere il tempo di ucciderli, facendo attenzione ad aggirare le mine per terra e trattenendo i conati di vomito, in attesa del prossimo blocco di schermo in cui ricominciare a sparare! Terribilmente monotono, poco giocabile e con una longevità che può arrivare al massimo a una ventina di minuti prima che di essere sopraffatti dalla noia e dallo sconcerto.

IL TRIONFO DEL BRUTTO?

Dal punto di vista audiovisivo siamo di fronte ad uno dei punti più bassi della storia dell'Amiga. La conversione è talmente poco curata che si fatica ad accettare che sia il riadattamento del gioco da sala (che già non era chissà quanto bello, almeno a mio avviso.. NdR). L'animazione dei personaggi è qualcosa di scandaloso: vedere questo simil-energumeno zampettare per lo schermo è a dir poco grottesco, le armi spareranno dei semplici blocchi di pixel monocolore - davvero un insulto alle capacità grafiche dell'Amiga - mentre il fuoco del lanciafiamme è un pasticcio informe. I nemici non sono da meno, si presentano quasi tutti uguali e durante i loro attacchi si sovrappongono l'uno sull'altro fino a formare una massa informe di pixel che noi dovremo solamente abbattere. Per non parlare dell'animazione della loro morte: sulla carta voleva essere qualcosa di truculento e sanguinoso, ma nella pratica si riduce a una incomprensibile sequenza di scarabocchi di colore rosso realizzati senza alcun criterio ne cura grafica. L'animazione della morte del personaggio, invece, è fatta leggermente meglio. Non comprende scene sanguinose, ma il personaggio verrà travolto da una scossa elettrica...inspiegabile (?? NdBoZ). Anche i fondali non sono da meno, scarni, fatti alla meno peggio e quasi del tutto privi di elementi. Persino gli oggetti da raccogliere sembrano disegnati da un bambino, con punte di ridicolo come le pietose bandierine americane (immancabili!) da raccogliere come bonus. L'audio è praticamente inesistente, non esiste musica di sottofondo e il tutto si riduce a dei semplici botti ed esplosioni terribilmente monotone. Il massimo che si riesce a sentire sono dei minimali "Thank you" e "My Hero!" (emessi da ostaggi femminili, in bikini...) (esilarante.. NdBoZ) quando liberiamo i prigionieri. Magra consolazione...

Insomma, avrete capito che il tutto è talmente brutto e approssimativo che sembra quasi di giocare a un gioco amatoriale realizzato con il SEUCK. Incredibile per un gioco targato Midway, e in particolare se si pensa che il gioco è uscito nel 1994, anno di piena maturità per quanto concerne lo sfruttamento tecnologico di Amiga. Come detto, l'impressione generale è quella che ritroviamo in molte conversioni, ovvero di un prodotto realizzato in modo dozzinale e in fretta e furia, senza alcun controllo di qualità e con una cura praticamente inesistente, con l'unico scopo di arrivare il prima possibile sugli scaffali. Peccato, perchè in alcuni casi Amiga ha avuto l'onore di conversioni da sala davvero ottime, come testimoniano i vari Golden Axe e Space Harrier usciti qualche anno prima.
Se fosse stato uno dei primi giochi per Amiga, forse avremmo potuto essere un po' più buoni con Total Carnage, ma essendo uscito nella stessa epoca di Lionheart, Super Stardust, Brian The Lion e tanti altri capolavori, una simile schifezza è imperdonabile. Probabilmente uno dei titoli peggiori della storia dei videogiochi su Amiga, un vero e proprio insulto alle sue capacità che ricordiamo solo per ragioni storiche.
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