Redattore: Marco 'Casacup' Cupillari Pubblicato il: 30/01/2007 | | | Ah mia cara principessa Zelda, sempre nei guai ti vai a mettere... | | Zelda è una di quelle saghe che resteranno per sempre nella storia e nell'olimpo dei videogames. Da più di 15 anni il prode Link si ritrova a salvare la tanto nota principessa che da il nome alla serie, e probabilmente per altri 15 anni (ma più verosimilmente finchè la Nintendo esisterà come casa videoludica) lo troveremo sempre con la sua calzamaglia stile Robin Hood a fare le stesse identiche cose.
 Il genere è quello del gioco di ruolo, ma la migliore definizione sarebbe "gioco di ruolo alla Zelda", e chiunque ha giocato uno degli innumerevoli capitoli per una qualsivoglia piattaforma sa di cosa parliamo. Per chi fosse vissuto finora in Antartide e conoscesse solamente Pong, una breve descrizione del gameplay: come in tutti i GDR avremo il nostro personaggio che, col passare del tempo, potremo far crescere grazie a nuovi attacchi, nuove armi e potenziamenti vari. Ma il tutto non si limita a questo: la particolarità di Zelda è stata sempre quella di unire agli elementi tipici del gioco di ruolo sezioni stile platform e action, come ad esempio il girovagare su piattaforme mobili e combattimenti estremamente liberi gestiti con continuità rispetto al gioco vero e proprio. La storia segue dei canoni piuttosto classici: il continente di Hyrule, nel quale è ambientato il gioco, è minacciato dall'oscurità, che per l'appunto tende ad avvolgere nel buio più profondo i vari territori (ricorda vagamente il Nulla del film "La storia infinita"), e toccherà a noi, un semplice ragazzo cresciuto nel più semplice dei villaggi, salvare la situazione. Anzi, noi stessi saremo coinvolti in prima persona in questa oscurità, poichè a causa di una maledizione scagliataci dal cattivone di turno appena entreremo in uno di questi territori d'ombra ci trasformeremo in un lupo, e di conseguenza non potremo più eseguire tutta una serie di normali azioni che da umani potremmo compiere senza problemi quali salire scale a pioli, parlare con altri personaggi eccetera. Ma la nostra forma bestiale avrà anche dei vantaggi: solamente come lupi potremo individuare e combattere alcuni tipi di mostri, ed inoltre potremo usare il nostro olfatto ed il nostro istinto per seguire tracce e trovare tesori nascosti. Ad affiancarci ci sarà Midna, un essere d'ombra che ci accompegnerà sin da quando subiremo la mutazione, e che ci darà preziosi indicazioni e consigli, oltre che alcuni aiuti pratici, per avanzare durante il gioco. Prima di cominciare un piccolo appunto: la versione recensita è relativa al Wii, ma il gioco è disponibile anche per Gamecube, con una piccola variante: il continente di Hyrule risulterà speculare rispetto alla versione per Wii. Una delle chicche alle quali la Nintendo ci ha sempre abituato.
MENU', OPZIONI ED INTERFACCIA Una volta acceso il nostro Wii ed avviato Zelda ci troveremo di fronte alle classiche scelte: nuova partita, carica partita ed opzioni. Niente di particolare insomma! Per quanto riguarda il gioco vero e proprio potremo mettere in pausa in qualsiasi momento ed entrare in due differenti menù: nel primo potremo consultare i vari oggetti speciali, fra i quali i cristalli necessari per andare avanti nel gioco, le armature, i pezzi di cuore trovati, l'insettario e così via, mentre nel secondo potremo disporre dei numerosissimi oggetti che andremo ad utilizzare per abbattere i nemici ed avanzare nel gioco, e soprattutto potremo decidere quali di questi associare ad i tasti del pad numerico del Wiimote. Durante il gioco infatti basterà premere uno tra i tasti destra, sinistra e già per poter utilizzare l'oggetto associato (il tasto su è delegato all'interazione con Midna, della quale parleremo tra poco). L'interfaccia di gioco è molto funzionale: in alto a sinistra avremo una serie di cuori che indicano la nostra vita, e sulla destra, dall'alto verso il basso, avremo un piccolo d-pad indicante gli oggetti associati ad i tasti, un piccolo riquadro con l'arma equipaggiata, ed infine una riproduzione del tasto A, sopra al quale comparirà di volta in volta l'azione associata al tasto stesso. Tutto molto chiaro ed intuitivo.
GAMEPLAY Wind Waker fa parte del passato, nel senso più stretto del termine. In casa Nintendo hanno infatti deciso di abbandonare la sperimentazione del precedente capitolo in cell shading per tornare non solo ad una grafica realistica, ma anche a proporre alcuni elementi "storici" della serie, quali ad esempio il cavallo Epona col quale potremo muoverci attraverso Hyrule. Il richiamo di questi elementi si unisce ad una meccanica ormai consolidata da quasi 15 anni di avventure, che nonostante questo riesce almeno in parte a rinnovarsi grazie alla possibilità di trasformarsi in lupo. La mutazione cambia totalmente l'approccio al gameplay: passeremo infatti da battaglie più o meno ragionate basate sulla strategia del come utilizzare le numerose armi disponibili a combattimenti molto più "animali", nei quali daremo una zampata ad un avversario per poi scaraventarci subito sul collo di un altro, come dei veri e propri lupi inferociti in mezzo ad un branco di nemici; passeremo dal chiedere informazioni e comprare oggetti al seguire tracce e scavare tunnel nel terreno e così via. Questa novità si traduce inoltre in una divisione ben netta della meccanica di gioco. Quando infatti entreremo in nuovo territorio questo sarà avvolto dall'ombra, e toccherà a noi, sotto forma di lupo, riportare la luce, per poi ritrasformarci in umani ed affrontare così i dungeon. Per quanto riguarda la prima parte, il nostro obiettivo sarà raccogliere col goccioliere le varie gocce di luce sparse nel territorio (ed indicate sulla mappa stessa), che sono ottenibili uccidendo particolari insetti d'ombra, individuabili solamente grazie al nostro istinto di lupo. Infatti, mentre siamo trasformati nella nostra forma bestiale, abbiamo la possibilità, grazie alla croce direzionale del Wiimote, di selezionare la modalità "istinto", con la quale la nostra visuale sarà nettamente più limitata - sembrerà infatti di trovarsi nel buio più completo armati di una semplice lanterna - ma che ci permetterà di seguire le tracce olfattive (rappresentate da delle scie di diverso colore), di individuare nel terreno rupie e tesori nascosti, ed infine di trovare questi importanti insetti. Una volta trovate tutte le gocce di luce basterà recarsi dallo spirito del santuario locale che si occuperà di ripristinare la luce e di riportarci nella nostra forma originaria. Tornati ad essere umani potremo quindi parlare con i vari personaggi per ottenere preziose informazioni e missioni, e finalmente potremo affrontare i dungeon tanto cari ai fan della serie. Armati inizialmente soltanto di scudo, spada e fionda, dovremo farci largo all'interno di stanze piene di nemici e puzzle fino ad arrivare al classico boss di metà livello (che solitamente ci darà un nuovo oggetto, necessario per proseguire con l'avventura), per poi proseguire verso il boss di fine dungeon. Naturalmente potremo trovare numerosi oggetti all'interno delle varie stanze, tra cui la classica mappa, la bussola (che ci indicherà la posizione dei vari scrigni e del mostro di fine livello) e la chiave per accedere alla stanza del boss finale. Semmai ci trovassimo in difficoltà, premendo il tasto SU della croce del Wiimote potremo parlare con Midna (nostra ombra nel mondo reale e nostra "cavallerizza" nel mondo d'ombra) che ci ricorderà sempre il nostro obiettivo e ci permetterà di utilizzare i vari teletrasporti che potremo sbloccare durante il gioco. La stessa Midna sarà più che utile in diverse occasioni: ad esempio nella nostra forma animale ci guiderà attraverso salti particolarmente pericolosi, oppure si occuperà di trasportare da una parte all'altra del continente oggetti se non addirittura strutture particolarmente pesanti.
 E' facile per gli appassionati delle gesta di Link notare come l'unica vera novità sia la trasformazione in lupo, che comunque può e deve essere vista non come uno stravolgimento del gameplay, bensì come una variazione allo schema di gioco classico. E tutto ciò ha un duplice aspetto: chi segue da anni la saga di Zelda non potrà che rimanere più che soddisfatto dalla classicità del gioco, ma al contempo potrebbe sentire la necessità di quel qualcosa di nuovo che la semplice trasformazione animale non soddisfa appieno. Intendiamoci, il gioco è estremamente godibile, soprattutto per chi vive le peripezie di Link per la prima volta, ma c'è anche chi ha sempre giudicato Zelda un ottimo gioco ma non un capolavoro, a causa della ripetitività generale (vai nella città, prendi la missione, esplora il dungeon, ottieni il nuovo oggetto, e di nuovo vai nella nuova città, ecc) e del fatto che i canoni del gioco di ruolo non vengono propriamente rispettati: ad esempio la personalità del protagonista non viene per niente sviluppata (non parla mai, come in molti altri capitoli della serie), e se da un lato questa è una scelta dettata dalla voglia di spingere il giocatore a disegnare il protagonista con la propria fantasia, dall'altro crea un protagonista abbastanza anonimo, tant'è che risulterà molto più carismatico il Link lupo, con i suoi ringhi e ululati, che non il Link umano. Ma ricordatevi, parliamo di peli nell'uovo, e comunque di particolari che per alcuni sono difetti e per altri sono pregi, Qualche riga deve però essere spesa sulla nostra compagna di viaggi, Midna. Il personaggio infatti è stato creato alla perfezione: all'apparenza un'innocente bambinetta con uno strano copricapo, ben presto comincerete ad amarla/odiarla per le sue battutine taglienti, soprattutto quando ci cavalca tranquillamente nella nostra forma di lupo. La Nintendo si è davvero impegnata nella creazione del character, e vi giuro che i suoi sorrisetti più di una volta vi faranno pensare "ma tu guarda che bastardella…". Ma voi stessi sorriderete nel pensarlo: è davvero un personaggio che si ama odiare, e che ben presto rivelerà un cuore più grande di quanto possiate pensare. La longevità del gioco è impressionante. Per quanto sia possibile terminare il gioco in poco più di venti ore, per terminarlo completamente saranno necessarie dalle 50 alle 60 ore. Numerosi sono infatti i minigiochi, e tra questi citiamo la pesca e la collezione di insetti e di anime: tutte cose non necessarie per terminare il gioco, ma che vi daranno indubbi vantaggi e soprattutto tanta tanta soddisfazione!
GRAFICA ED ASPETTI TECNICI Il simbolo della nuova console Nintendo è il rivoluzionario controller, e di conseguenza risulta fondamentale analizzarne l'implementazione. Diciamolo subito: è divertente usare il Wiimote per interagire col mondo di Hyrule, ma si vede che il gioco non era stato pensato, almeno inizialmente, per questo. Ricordiamo infatti che Zelda: Twilight Princess è nato sul Gamecube, e solo in seguito è stato portato sul Wii, poichè era necessaria una killer application per il lancio della nuova console. Il nostro prode Link potrà essere controllato grazie a Wiimote e Nunchuck. La levetta analogica servirà per i movimenti del personaggio, mentre agitando il Wiimote potremo eseguire i vari attacchi con la spada ed in generale le diverse azioni con i vari oggetti. Per quanto riguarda le armi da lancio, selezionandole si passerà ad una visuale più ravvicinata che ci permetterà di mirare con il Wiimote per scagliare frecce, proiettili, usare rampini e così via. Infine, combinando i vari movimenti di Wiimote e Nunchuck con la pressione dei tasti potremo eseguire determinati attacchi speciali. L'uso del nuovo controller risulta comunque estremamente divertente oltre che semplice: basteranno pochi minuti e vi ritroverete, senza rendervene conto, ad inquadrare un nemico mentre, saltandogli intorno per schivarlo, agiterete il Wiimote per attaccarlo. Purtroppo però il tutto è un po' semplicistico e, vuoi la differenza di tipologia di gioco, vuoi che come già detto il nuovo Zelda non era pensato originariamente per il Wii, il coinvolgimento è nettamente minore rispetto a titoli come Wii Sports.
 La realizzazione grafica è ottima, considerando le "limitate" possibilità del Wii ed il fatto che ci troviamo di fronte ad un titolo di lancio. I modelli non sono molto dettagliati, mentre le texture sono in generale di buon livello (basta dare uno sguardo allo screenshot relativo a Midna per rendersene conto). Inoltre è stato fatto un ottimo lavoro sia per quanto riguarda i movimenti dei personaggi, molto dettagliati e vari, che per le espressioni facciali...e di nuovo, Midna la fa da padrone in questo senso.
Ma la cosa che colpisce sopra ad ogni altra cosa sono gli scenari: pianure vastissime, contornate da burroni senza fine e ponti rocciosi che si incuneano in enormi catene montuose, fiumi che avanzano per miglia e miglia per poi terminare in enormi laghi sui quali si affaccino castelli tratti dalle più belle fiabe di Andersen, deserti sconfinati e sullo sfondo montagne innevate. Il senso di spettacolarità e grandiosità è in ogni angolo di Hyrule, e gli stessi Boss di fine livello, solitamente maestosi e giganteschi (a qualcuno ricorderanno, seppur in piccolo, i favolosi colossi di "Shadow of the Colossus"), aiutano a creare questa atmosfera da sublime Kantiano. Considerano quindi i vari fattori possiamo dire che la realizzazione tecnica del nuovo Zelda è decisamente ottima, e questo ben ci fa sperare per il prossimo capitolo della saga, già in lavorazione.
SONORO E MULTIPLAYER Così come la grafica, anche il sonoro è ben curato. Per molto tempo rimarrà nella memoria dei giocatori la musica epocale del filmato introduttivo, così come le fanfare che ci accompagnano mentre esploriamo a cavallo il continente di Hyrule. C'è da dire che a volte risultano un pochino ripetitive, ma con tutto ciò che avrete da fare difficilmente lo noterete. Lo stesso discorso è fattibile per gli effetti sonori quali spadate ed altro: molto buoni, ma c'è da dire che un po' di differenziazione non avrebbe fatto male. Non è prevista alcuna modalità multigiocatore. |
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