Redattore: Lorenzo 'TAD' Di Gaetano Pubblicato il: 01/10/2010 | | | Un platform tradizionale, ma con stile. | | Ed eccoci ancora una volta a recensire un altro esempio di uno dei generi più prolifici della storia dell'Amiga, il platform. Poche innovazioni, ma grande qualità.
 Si vede lontano due chilometri che Yo Joe è un gioco concepito nel pieno degli anni '90. I due protagonisti, Joe e Nat, sono due graffitari: capelli ingellati, occhiali da sole, giubbotto bomber, scarpe da tennis, tutti i clichè dell'epoca. E' in questo splendido gusto di quegli anni che si svolge l'azione. Il gioco, come dicevamo, è un platform di stampo assolutamente classico: salta, colpisci, uccidi il mostro finale e vai al livello successivo, ma la qualità generale è decisamente sopra la media.
AZIONE TRUZZA E...SGANASSONA
Il protagonista (o protagonisti, nel caso si giochi in due) inizia la sua avventura in una specie di castello stregato, inizialmente è disarmato e può colpire solo con calci e pugni, ma successivamente potrà dotarsi di una serie di armi da vero teppista: manganelli, stellette e tubi d'acciaio gli renderanno più semplice la vita nell'affrontare gli innumerevoli nemici che incontrerà durante il percorso. Come da tradizione, dovrà anche raccogliere una serie di oggetti preziosi, nascosti in bauli o lungo il tragitto fino all'uscita. I nemici sono ovviamente in tono con l'ambiente: si passa da altri teppisti come il protagonista a topi, uccelli, scheletri e altre amenità. In alcuni tratti il gioco potrebbe risultare leggermente snervante, in particolare nei punti pieni di trappole come pavimenti che crollano rivelando una serie di punte acuminate o mattoni che ci cadono in testa al solo passaggio, ma ricordiamo che in quegli anni questo tipo di situazioni era molto frequente ed era abitudine per i giocatori memorizzare tutti i punti ed evitarli in tempo. In mezzo ad ogni quadro e alla fine, dovremo affrontare i proverbiali boss, non particolarmente difficili da abbattere una volta memorizzati i loro movimenti. I quadri sono molto vari, si va dal suddetto castello al livello egiziano, alla foresta, al livello orientale, la metropolitana e la città. Tra un livello e l'altro c'è anche una coloratissima sezione shoot'em up a bordo di una sorta di drago indistruttibile, che dovrà raccogliere i gioielli ed evitare le bombe, il tutto condito da uno splendido effetto parallasse multilivello. In generale, quindi, il gioco è sicuramente divertente, con un livello di difficoltà non eccessivo e sicuramente in linea con i giochi di quel periodo, seppur non offrendo nulla di particolarmente originale.
 GRAFICA & SONORO
Dal punto di vista grafico, Yo Joe presenta pregi e difetti. L'animazione del protagonista è fluida e molto gradevole alla vista, i fondali sono quasi sempre ricchi e ben disegnati: in particolare il secondo mondo, quello egiziano, è davvero molto riuscito, con tantissimi dettagli affascinanti come geroglifici e monumenti sparsi per il quadro. Il motore del gioco, però, presenta un imperdonabile difetto che si manifesta con un terribile rallentamento dello scrolling quando sullo schermo ci sono parecchi oggetti in movimento, davvero inspiegabile date le indubbie capacità dell'Amiga in fatto di movimentazione bitmap. Dal lato audio, invece, la situazione è decisamente migliore: la colonna sonora è davvero molto curata, ogni quadro ha la propria traccia audio perfettamente in linea con l'ambientazione. Il suddetto livello egiziano, in particolare, vanta una musica di altissimo livello, con una traccia che sembra uscita direttamente da un sequencer midi professionale, vale la pena godersela senza gli effetti sonori del gioco perché sicuramente è una delle opere migliori degli ultimi anni della macchina commodore. Anche gli effetti sonori, seppure non stratosferici, rendono bene e si legano perfettamente all'azione. |
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