Recensione Spectrum
Titolo del gioco:
Indiana Jones e l'Ultima Crociata - The Action Game
Anno di uscita:
1989
Genere:
Arcade adventure multievento
Sviluppatore:
Tiertex Ltd
Produttore:
U.S. Gold
Distributore:
Multiplayer:
no
Localizzazione:
No
Sito web:
Requisiti minimi:
Spectrum 48k
Altri formati:
  •  Ecco la copertina originale del gioco...
  •  ...ed ecco invece una riedizione della Erbe Software (in cui compare una schermata della versione C64...argh!)
  •  Il mitico marchio Lucasfilm (che dopo qualche anno diventerà LucasArts) è alla base di tutte le versioni del gioco
  • l'effetto "sberluccichio" del marchio è simpatico...
  •  ...ma la schermata di caricamento vera e propria è più bella :-)
  •  terminato il caricamento iniziale compare la schermata dei "credits", in cui ritroviamo alcuni nomi "storici" della programmazione su ZX Spectrum.
  • sono supportati sia joystick che tastiera...
  •  ...ed è anche possibile ridefinire i tasti
  • date le dimensioni, il gioco utilizza il multiloading
  •  all'inizio di ciascun livello comparirà una schermata digitalizzata direttamente dal film!
  •  il primo livello ci vedrà impegnati nella ricerca della croce di Coronado
  •  con cinque vite e una torcia, l'avventura ha inizio!
  • oltre a stare attenti a non cadere, occorre prestare massima attenzione ai nemici che ci lanceranno contro i coltelli
  •  un bel colpo di frusta e di questo gaglioffo non resterà più traccia!
  • Indy si arrampica fuori dal castello di Brunwald, nel secondo livello
  • qui invece siamo a bordo dello Zeppelin: lo scrolling, per uno Spectrum, è stupefacente...
  • forza Indy, il Santo Graal è vicino!!
Redattore:  Simone 'BoZ' Zannotti                        Pubblicato il:  29/08/2009
Sono passati vent'anni dall'uscita di questo action-game per ZX Spectrum: dopo tanto tempo sarà riuscito a conservare intatto il carisma che possedeva ai tempi della sua uscita?
C'ERA UNA VOLTA...
Circa vent'anni fa, dopo l'uscita della pellicola nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, Indiana Jones e l'Ultima Crociata era solo uno dei tanti tie-in (trasposizioni videoludiche da film) che allietavano i possessori delle macchine da gioco di quel periodo: erano gli anni del Commodore 64 e dello ZX Spectrum (computer a 8 bit), ma anche già dell'Amiga e dell'Atari ST (computer a 16 bit), mentre il PC ancora sonnecchiava in attesa del prorompente e devastante - per i suoi concorrenti - risveglio che avverrà negli anni successivi.
Il fenomeno dei tie-in, iniziato già agli albori del videogaming con il fallimentare E.T. per Atari VCS, ebbe sullo ZX Spectrum (1982-1991) alcuni picchi di assoluto rilievo quali Robocop, Batman the Movie, Cobra e Rambo (non a caso tutti prodotti dalla Ocean, "specializzatasi" con il tempo in questo genere di giochi NdR). Accanto a questi troviamo titoli di qualità media come Indiana Jones e il Tempio Maledetto, e altri decisamente brutti come Dukes of Hazzard, trasposizione dell'omonimo telefilm-cult degli anni '70-'80.
In questo panorama, vediamo dunque dove collocare Indiana Jones and the Last Crusade per il mitico Speccy...

DALL'ACTION ALL'ADVENTURE

Mentre lo Spectrum e gli altri 8 bit del periodo poterono godere della sola versione "Action" del gioco, i possessori dei più potenti Amiga, Pc e Atari ST poterono invece apprezzare anche l'avventura grafica. Indiana Jones and the Last Crusade: the Graphic Adventure utilizzava la celebre interfaccia SCUMM lanciata qualche anno prima da Maniac Mansion, e diede praticamente il via all'indimenticata serie delle moderne avventure grafiche targate Lucasfilm-LucasArts. Da ricordare infatti le successive LooM, the Secret of Monkey Island (di cui è appena uscito un remake NdBoZ) e, per restare in tema, la splendida Indiana Jones and the Fate of Atlantis, della cui versione Action potè godere anche lo Speccy.

MULTICARICAMENTO, MULTIDIVERTIMENTO?
La versione per ZX Spectrum di Indiana Jones and The Last Crusade è, o meglio era, contenuta in una cassetta di cui occupava entrambe le facce: il gioco utilizzava infatti il temuto "multiloading", cioè non era presente un caricamento unico ma ogni livello necessitava di un caricamento separato (oggi è la norma, un tempo non lo era affatto.. NdR). Questa caratteristica si rese necessaria, a cavallo degli anni '80 e '90, per far fronte alle dimensioni sempre più considerevoli dei videogiochi: d'altronde nello stesso periodo il Commodore 64 - principale antagonista dello Spectrum sul mercato italiano - aveva la possibilità di usare dischi magnetici con capienza di "ben" 170 KappaBytes, per non parlare dell'Amiga che già viaggiava su dischi capaci di contenere ben 880 Kappa...
Comunque sia, dopo il caricamento iniziale si accede alle opzioni di gioco: queste si presentano decisamente scarne, consentendoci di scegliere solo il metodo di controllo tra joystick o tastiera. Per fortuna è possibile ridefinire i tasti, caratteristica che verrà apprezzata dai più, mentre nulla può essere deciso per quanto riguarda sonoro, numero di vite o difficoltà del gioco.
Un ulteriore breve caricamento ci separa dall'inizio del primo livello: la "Croce di Coronado".

Come il nome lascia intuire, in questo livello dovremo andare alla ricerca della "Croce di Coronado" che si trova nascosta da qualche parte in delle buie caverne. Recuperata la croce, dopo un intermezzo che ci vedrà superare le carrozze di un treno correndo sopra di esse (fa un pò Express Raider, per chi se lo ricorda.. NdR), nel secondo livello dovremo recuperare uno scudo sepolto sotto Venezia: anche in questo caso ci sarà parecchio da arrampicarsi, anche se non ai livelli della grotta iniziale. Una volta recuperato lo scudo, nel terzo livello Indy dovrà vedersela con i nazisti (sempre loro!) a bordo del labirintico dirigibile Zeppelin, dove dovrà trovare il prezioso diario rubato a suo padre, contenente gli indizi per arrivare al Sacro Calice. infine, nel quarto e ultimo livello l'archeologo più famoso al mondo dovrà cimentarsi in una corsa contro il tempo per recuperare nientepopodimenochè lui, il mitico Santo Graal!

GAMEPLAY
Dal punto di vista del tipo di gioco, Indiana Jones and the Last Crusade: the Action Game è strutturato essenzialmente come un platform-game bidimensionale con scrolling multidirezionale, anche se il quarto e ultimo livello di gioco presenta una visuale inclinata isometrica con scorrimento unidirezionale (chissà perchè solo nelle retroreview viene da usare certi paroloni... NdR).
Il nostro eroe inizia la sua avventura con cinque vite, ciascuna delle quali caratterizzata da un certo quantitativo di energia: questa può diminuire più o meno rapidamente a seconda ad esempio che si precipiti da una piattaforma o si riceva una coltellata, per cui occorre ponderare attentamente ogni mossa che si stà per fare. A questo proposito c'è da dire che alcuni passaggi rasentano il temibile "stile Rick Dangerous", per cui alcuni salti andranno fatti necessariamente nel vuoto senza sapere dove realmente si stia andando a parare / atterrare. Ovviamente le volte successive si saprà - sempre che uno se lo ricordi - a che cosa si sta andando incontro, ma durante le prime partite questo modo di procedere nel gioco potrebbe creare un pò di frustrazione.

Per difendersi dai nemici che pullulano nei livelli Indy potrà fare a pugni oppure raccogliere una frusta, con la quale colpire ed eliminare chiunque gli si pari davanti: purtroppo i colpi di frusta sono contati per cui è opportuno studiare attentamente ciascun colpo che si stà per infiggere, avendo cura che esso vada realmente a buon fine e mai a vuoto. L'Intelligenza Artificiale dei nemici è pressochè nulla, per cui essi si limitano ad andare avanti-indietro nel piccolo spazio virtuale che è stato concesso loro dai programmatori.
La grafica è monocromatica, molto ben definita e caratterizzata da uno scrolling di alto livello. Peccato che non si possa dire altrettanto del sonoro...

Come detto, l'ultimo livello si differenzia nettamente dagli altri per l'impostazione grafica e per la giocabilità: in esso occorre infatti rapidità ed agilità negli spostamenti in modo da superare una lunga serie di baratri e lame in movimento, per arrivare al traguardo tutti interi prima che l'energia diminuisca fino alla fine causando la prematura dipartita di Indy. E parafrasando un celebre spot...che mondo sarebbe senza Indiana Jones??
Questo Indiana Jones e l'Ultima Crociata presenta aspetti indubbiamente positivi accompagnati da altri che mi hanno fatto storcere un (bel) pò il naso. In primis parlo della longevità: i livelli infatti, oltre a contarsi sulla punta delle dita di una mano - neanche tutta! - sono di dimensioni assai ridotte e conoscendo i giusti passaggi possono essere portati a termine in una manciata di minuti. Ciò che allunga il gioco è alla fin fine solo una cosa: la difficoltà del gameplay, che rende in alcuni punti il tutto più simile a un Rick Dangerous piuttosto che a un vero platform game. Voto insufficiente anche per il sonoro, totalmente assente ad eccezione di alcuni "blip blop blap" e di una modesta colonna sonora iniziale, mentre un plauso va ai programmatori per l'ottima definizione grafica e, soprattutto, per lo scrolling impeccabile dei fondali. In conclusione non ci resta che dire..."provaci ancora Indy!"
85
75
50
60
59
65
Cosa ne pensa Avion
La versione C64, che avevo io, era praticamente uguale ma poteva vantare i colori. Ricordo che persi qualche settimana bloccato all'inizio del secondo livello, quando occorre scegliere la porta giusta (che cambia a ogni partita). Vedevo una data in cima e i vari simboli sulle porte, e il manuale affermava che la chiave per decodificarlo era sull'ultima pagina di "Il crociato di Bisanzio". Chiesi a diversi amici se possedessero una copia di questo libro, salvo infine accorgermi che si trattava del finto quotidiano che apriva il manuale e che la tabella di decodifica era sempre stata tra le mie mani! :D
Peccato che non lo finii mai perché l'ultimo livello era impossibile, davvero troppo poco tempo anche facendolo senza fermarsi un attimo.
PRO:
Varietà di situazioni e ambienti
E' Indiana Jones
CONTRO:
Ultimo livello troppo difficile...
...e occorreva caricare il gioco daccapo quando terminava la partita
GLOBALE: 72
29/08/2012