Recensione Commodore 64
Titolo del gioco:
Nightbreed
Anno di uscita:
1990
Genere:
Arcade Adventure
Sviluppatore:
Mark Charles Rogers & Chris Kerry
Produttore:
Ocean
Distributore:
Ocean
Multiplayer:
No
Localizzazione:
No
Sito web:
Requisiti minimi:
Commodore 64 o relativo emulatore
  •  Schermo di caricamento tosto quanto basta
  •  Scroll altrettanto inquietante
  •  Splendida schermata di selezione delle password
  •  La parte alta di Midian
  •  La parte mediana di Midian, più coperta e bigia
  •  Notare la bellezza della creatura nemica
  •  a sinistra compare una delle chiavi da prendere
  •  A parte il fantastico Nightbreed vomitino c'è una delle porte d'accesso alla parte mediana
  •  Moscone volante e dirupo che conduce direttamente alla parte bassa di Midian
  •  L'occhio gigante è uno dei Nightbreed più impressionanti, in tutti i sensi
  •  Combattimento con scorpione nella parte bassa di Midian
  •  L'effetto del masso che rotola è straordinario
Redattore:  Michelangelo 'Pippo' Carbonara                        Pubblicato il:  31/12/2011
Una vera chicca questo mese, per quanto riguarda il C64: il misterioso e tenebroso Nightbreed.
Una volta tanto può essere interessante disquisire di prodotti non famosi o peculiari, indirizzarsi su qualcosa di decisamente sconosciuto e studiarne ancor più a fondo le caratteristiche. Si sa infatti che certi videogiochi che nascono già programmaticamente “di nicchia” possono riservare delle sorprese perché il fatto di non trovarsi alla ribalta del mercato e sotto gli occhi di tutti concede in realtà spesso più libertà ai creatori. Questa volta l’oggetto in esame è uno dei numerosi tie-in della software inglese Ocean, ma forse uno dei più sotterranei in assoluto: Nightbreed, tratto dall'omonimo film horror basato sul romanzo breve Cabal del talentuoso scrittore britannico Clive Barker (il creatore di Hellraiser, per capirci) (in Italia il film uscì con lo stesso titolo del romanzo -NdCJ).

Il modo in cui è stata sfruttata la trama del film è intelligente e fluido, non uno di quei casi in cui il soggetto della licenza è puramente pretestuoso. Anzi, la presenza della trama filmica più che mai influisce anche sulle scelte estetiche e sull’atmosfera in generale. Ma vediamo come si dipana la storia: Aaron Boone viene convinto da uno stravagante psicanalista di essere l’uccisore di varie persone; scopre poi che esiste una città chiamata Midian, pullulante di assurde creature e dall’aspetto poco rassicurante chiamate Nightbreed, che però permette la remissione completa dei peccati. Nel gioco siamo alla guida di Boone, che deve compiere una serie di missioni parecchio impegnative. Innanzitutto bisogna percorrere le tre aree di cui è costituita la città (la parte alta, quella mediana e quella bassa) cercando tre chiavi; successivamente si dovrà battere in combattimento Decker (alla fine si scopre che era lui il serial killer!) e ricevere il battesimo dal dio di Midian, Baphomet. Tale battesimo farà diventare più forte il protagonista. Dopo toccherà liberare i Berserker e tornare nuovamente alla parte alta della città per fare uscire tutti i Nightbreed. In questa fase Boone apprenderà che la sua fidanzata è stata rapita da Decker, sarà quindi necessario ritornare nella parte bassa della città, combattere nuovamente con Decker, liberare la fidanzata e risalire in cima. Insomma, bisogna fare avanti e indietro varie volte e alla fine la città viene visitata praticamente in tutte le sue locazioni.

Come si può evincere dalla mera descrizione sintetica del concept, il gioco è davvero articolato e complesso, anche originale nella sua concatenazione e non convenzionale nel modo in cui il personaggio può girovagare non linearmente per i livelli, che peraltro hanno diverse entrate e diverse uscite. Camminare per Midian è tremendamente difficile perché ogni Nightbreed è in tutto e per tutto ostile a Boone; in più sono presenti molti uomini alleati di Decker, chiamati Figli della Libertà (nulla a che vedere con i membri di un certo partito italiano...), che non vedono l’ora di far fuori il nostro eroe. La caratterizzazione delle creature è uno degli aspetti più curati del gioco, infatti è possibile trovare ben dieci razze di Nightbreed, con pattern e atteggiamenti aggressivi diversi, oltre a cinque tipi di Figli della Libertà e trappole di ogni tipo come mine, bombe, massi cadenti e incendi. Gli sprites sono disegnati in maniera egregia e la creatività visiva del film è riportata benissimo nel videogioco. Anche il design delle parti di Midian è vario e bello da vedere, molto colorato e, come è ovvio, con uno speciale feeling gotico. A volte il C64 sembra davvero una piccola Amiga.

Non ultima bisogna considerare la professionalità con cui è realizzata la grafica nelle numerose schermate statiche di presentazione, nel bellissimo menu e nell’altrettanto ottimo pannello di controllo, in cui è possibile vedere il volto di Boone che si scarnifica quando viene ferito, fino a diventare un teschio. A chiudere l’analisi del comparto grafico va rimarcato che sono contenute nel gioco alcune sequenze animate alla fine delle missioni che sono una vera gioia per gli occhi. Anche il sonoro non scherza, sia per quanto riguarda i tune ben composti e d’atmosfera, sia per quanto concerne i suggestivi effetti sonori: si faccia caso ad esempio alle esplosioni in background che si sentono di tanto in tanto quando lo schermo vibra, oppure il suono della resurrezione nello stile di una campana a morto.

Passando all’azione di gioco, è innegabile che all’inizio il controllo sembri farraginoso e complicato. Lo schema di gioco è di quelli che inizialmente possono scoraggiare il giocatore e creare un effetto di repulsione: in effetti senza un minimo di pratica e senza aver letto attentamente il manuale di istruzioni non ci si capisce niente, e spesso ciò è sufficiente per decretare l’insuccesso di un videogame. In compenso se si dedica il giusto tempo e la giusta concentrazione per comprendere l’avventura in ogni sua piega si potrà immediatamente definire il gioco come molto interessante.

Non sapendo ancora come ci si deve comportare, le prime partite possono terminare dopo poche schermate senza essere nemmeno riusciti a capire come poter ammazzare i nemici! La prima cosa da acclarare è la tecnica di combattimento. Boone può sferrare dei pugni che hanno effetto solo ad una determinata distanza dal nemico e che possono uccidere i Figli della Libertà ma non i Nightbreed. Questi ultimi posso essere levati di mezzo solo facendoli letteralmente “uscire” dallo schermo, e ritornano appena si torna nella medesima locazione. È possibile anche saltare le trappole ma lo schermo spesso è talmente affollato di particolari grafici che si incappa facilmente in mine o bombe volanti. Per fortuna appaiono a volte delle bolle che ricaricano energia, ma attenzione, esiste anche la versione negativa, che indebolisce invece che ricaricare!

L’esplorazione è inizialmente omogenea (solo delle porte che portano in strade diverse) mentre nelle parti mediana e bassa di Midian arrivano anche le scale e i dirupi e l’architettura dei livelli diviene piuttosto labirintica. Menzione di merito va al sistema di password che permette di partire dall’inizio dell’ultima missione compiuta, anche se l’accesso alle fasi avanzate è permesso con un numero minore di vite rispetto ad una normale partita.

La nota dolente, come spesso accade in prodotti complessi e curati, è il multiload. Potendo saltare da una sezione all'altra, ed essendo ognuna di queste sezioni caricata individualmente, capita frequentemente di doversi affidare al caro drive o al caro registratore per diverse volte. Su disco si può reggere bene, il caricamento dura meno di un minuto per sezione, mentre su cassetta il discorso si fa più influente. Non solo i tempi di caricamento lievitano verso i tre-quattro minuti abbondanti per sezione, ma è necessario anche trovare l'inizio di ogni file segnandosi il numero di giri di ogni sezione. Per fortuna che il loadsystem è indicizzato e permette un riconoscimento istantaneo del file letto, altrimenti ci sarebbe stato da mettersi le mani nei capelli. In più il caricamento su cassetta fa anche un baccano infernale: va bene, aumenta l'effetto horror del tutto, però dopo due partite viene spontaneo abbassare il volume dalla disperazione.
In conclusione credo che il gioco meriti la conoscenza di tutti i giocatori che hanno pazienza e curiosità, al di là del fatto che poi piaccia o meno; la sua costruzione anticonvenzionale spaccherà in due il pubblico ma è anche una sua preziosità che merita rispetto e approfondimento. Buon divertimento!
Soprattutto grazie al fatto che queste rarità possono essere scaricate e giocate gratuitamente con gli emulatori, si dà finalmente il giusto riconoscimento al lavoro di certi programmatori che non si adagiano sugli allori della normalità ma che decidono di rischiare strutturando un gioco in maniera personale e stravagante. Essendo inoltre la Ocean specializzata in licenze strafamose come Batman o Rambo, all'epoca Nightbreed deve essere passato ancor più marcatamente sotto silenzio. Bene, è arrivato il momento di giocarci perchè è fatto molto bene, se si ha voglia di tuffarsi in un'avventura impegnativa e piena di sorprese. Vi assicuro che completarlo dà una gran bella soddisfazione.
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