Redattore: Massimo 'Zag' Fundoni Pubblicato il: 02/01/2013 | | | Dopo anni di distanza dalla loro ultima avventura ecco ritornare Pit e Palutena sul piccolo schermo 3D! | | UN RITORNO INASPETTATO
Nell’ormai lontano 1986 usciva per il NES Kid Ikarus; il gioco vedeva protagonista Pit, un angelo dall’aspetto fanciullesco e fedele servitore della Dea Palutena, protettrice della luce, nel tentativo di sconfiggere la malvagia Medusa e le sue armate demoniache. Il gioco riuscì a conquistare una buona fetta di sostenitori ma venne ben presto gettato nel dimenticatoio, lasciando il passo al “rivale” Metroid uscito nello stesso anno. E mentre quest’ultimo cominciò ampiamente a diffondersi,Kid Ikarus ebbe solamente un unico piccolo sequel per GameBoy nel 1991, fra l’altro di diffusione assai limitata. Un destino inglorioso, certo, ma che vide il primo barlume di speranza nel momento in cui i personaggi di Pit e Palutena vennero riproposti - con un design rivisitato - in Super Smash Bros Brawl, fino a sfociare a distanza di ben venticinque anni dal titolo originale in questo Kid Ikarus: Uprising per Nintendo 3DS.
 La storia è ambientata esattamente venticinque anni dopo il primo Kid Ikarus. Gli umani sono nuovamente in pericolo poiché le armate degli inferi sono tornate a creare scompiglio e distruzione. La ragione è solamente una: il ritorno di Medusa. La maestosa e terribile figura della regina degli inferi appare davanti agli occhi dello stupito Pit, mutando il sereno azzurro del cielo in un minaccioso color cremisi (grazie Zag, oggi ho scoperto l'esistenza di un nuovo colore! NdBoZ) e dandoci il benvenuto al suo “party”. Cosa meglio di una brutale strage di umani potrebbe essere più adatta per festeggiare il ritorno della crudele divinità?
GAMEPLAY DOPPIO
Appena varcata la soglia che divide il regno celeste dal mondo terreno, ci ritroviamo in volo tra candide nuvole per raggiungere il luogo dove le truppe degli inferi sono state avvistate dall’occhio vigile della divina Palutena. Questa sarà in costante contatto col protagonista, fornendo utili consigli nei momenti più opportuni; fin da subito infatti ci aiuterà ad entrare in confidenza con i comandi di questa iniziale fase aerea. Sconfiggiamo facilmente i primi soldati dell’esercito degli inferi. Questi oscuri demoni a forma di occhio hanno la capacità di raggiungerci in volo ma non rappresentano un vero problema. Un paio dei colpi della nostra arma sono sufficienti per annientarli: niente di troppo difficile per Pit che, non a caso, è il comandante della guardia di Palutena. Ma nonostante questo significativo titolo il giovane angelo è soggetto ad una debolezza non trascurabile: non è in grado di volare in modo autonomo, e ciò potrebbe rappresentare un problema ogni qual volta si presenti la necessità di scendere dal regno celeste. Per fortuna, la magia della dea della luce si presenta in nostro soccorso. Sarà lei infatti a guidare le ali dell’angelo nel bel mezzo del livello, lasciando a noi il compito di aprire una breccia nelle difese dei soldati degli inferi. Però, nel giro di qualche minuto l’effetto magico svanirà, costringendoci a proseguire a piedi.
 Ogni livello si divide quindi in due fasi. Una aerea, dalla durata complessiva di circa cinque minuti, dove Pit in volo dovrà raggiungere il luogo nel quale le armate degli inferi si stanno concentrando. La seconda fase vede Pit a terra, con l’obbiettivo di raggiungere e sconfiggere il boss di fine livello e liberare in questo modo la zona dai soldati degli inferi. Nelle sessioni a terra, diversamente da quelle aeree, è il giocatore a dover controllare i movimenti del personaggio. Una semplice interfaccia sullo schermo indica il livello della salute ed il punteggio complessivo, che aumenterà man mano che annientiamo i nemici. La maggior parte di questi sono deboli se presi singolarmente, ma la loro forza sta nel numero; troppi nemici allo stesso tempo potrebbero rappresentare un serio problema, specialmente alle difficoltà più elevate. La difficoltà influisce sul numero di nemici e sulla loro efficacia in combattimento, ma allo stesso tempo aumenta il numero di tesori e di cuori che troveremo.
Possiamo considerare i cuori come la "moneta” del regno celeste, poiché questi servono principalmente per l’acquisto di armi. Un altro utilizzo dei cuori è quello di modificare il livello di difficoltà del gioco. Non sono presenti infatti le tipiche opzioni che impongono una difficoltà prestabilita come “facile”, “media”o “difficile”, ma vi è al contrario un metodo che consente la massima personalizzazione della difficoltà. Questa viene regolata in base a quanti cuori decidiamo di spendere prima dell’inizio di un determinato livello, consentendoci di selezionare una intensità che va da un minimo di 0.0 (difficoltà minima) ad un massimo di 9.0 (difficoltà massima). Chiaramente, più alta è la difficoltà e più gratificanti saranno i benefici: cuori moltiplicati (per l’aumento esponenziale di nemici) e molti più tesori da recuperare.
Le abilità di cui può disporre Pit in combattimento sono notevoli, ed oltre a poter contare sull’eccezionale equipaggiamento del regno celeste, il giovane angelo è contraddistinto da una formidabile agilità. Con un rapido movimento della levetta analogica e col giusto tempismo infatti può schivare la maggior parte degli attacchi nemici. È consigliabile non abusare inutilmente delle sue energie, poiché continui scatti e schivate tendono ad affaticarlo ed a rallentarne i movimenti. Proprio riguardo a questo particolare, alcune ambientazioni sono veramente grandi e troppo faticose da superare a piedi. Per fortuna la nostra dea presta soccorso ancora una volta mettendoci a disposizione degli avanzatissimi e tecnologici veicoli, roba che gli umani non sono ancora in grando di concepire.
Le fasi a terra hanno generalmente un percorso molto lineare, ma in caso di difficoltà basterà seguire la comoda freccia verde indicante la strada giusta da seguire. Strade diverse da quella suggerita portano spesso al ritrovamento di forzieri o fonti termali, utili per ripristinare la salute persa. Senza troppa difficoltà raggiungiamo il grande colosseo alla fine del primo livello, dove ci attende la battaglia contro il brutale Bicerberus, il cane da guardia a due teste degli inferi. Una vecchia conoscenza, destinata ad essere sconfitta un’altra volta dalle forze della luce. Eliminato quest’ultimo veniamo nuovamente teletrasportati al palazzo di Palutena, dove possiamo goderci i bottini accumulati durante la missione. Tra questi vi sono anche i “doni divini”, potenziamenti per il personaggio come recupero automatico della salute, invisibilità, attacchi potenziati e così via.
Il titolo supporta il gioco multiplayer. È possibile giocare con gli amici della propria lista amici o con giocatori da tutto il mondo, in due modalità. In “Luce contro Oscurità” si scontrano due squadre da tre giocatori ciascuna, col compito di sconfiggere l’angelo della squadra nemica. In “Tutti contro Tutti” vince il giocatore che sconfigge più avversari entro il limite di tempo.
ARMI PER TUTTI I GUSTI
Le potenzialità offensive di Pit cambiano a seconda dell’arma che abbiamo deciso di equipaggiare prima di iniziare il livello. Ogni arma può essere usata per infliggere danni a distanza o a corpo a corpo, ed ognuna ha delle statistiche proprie che potremmo addirittura potenziare. All’inizio del gioco siamo equipaggiati con una semplice “lama primaria” standard, appartente, per l’appunto,alla categoria delle lame. Durante il corso dell’avventura avremo modo di trovare armi nei forzieri, o come ricompensa per aver sbloccato determinati obbiettivi. Altri modi per ottenere armi sono acquistarle spendendo i cuori accumulati, o fondendo armi doppie di cui vogliamo sbarazzarci. Anche lo streetpass del nostro 3DS constribuisce a tale scopo, mediante il sistema delle “gemme d’arme” : in tal modo possiamo creare una gemma contenete un’arma specifica, che verrà scambiata con gemme di altri giocatori. Le armi usate tuttavia non andranno perdute. Le tipologie di armi sono molto varie, e comprendono archi, bastoni, mazze, e molti accessori che potremmo definire “ultratecnologici” da applicare a mani e braccia. A seconda dell’arma potremmo decidere di cambiare la nostra strategia di attacco; infatti selezionando una pesante mazza, che ben poco si concilia con il concetto di attacco a distanza, si dovrà utilizzare l’attacco corpo a corpo.
UN MONDO DI IDOLI
Un aspetto interessante del gioco è rappresentato dal numero decisamente imponente di trofei collezionabili: ogni personaggio, nemico, veicolo o strumento ha un proprio trofeo, visualizzabile nella sezione “idoli” della propria collezione. Molte sono le vie per accaparrarsi un idolo, ed il più interessante ed innovativo è senza dubbio quello delle carte RA (vendute separatamente). Grazie allo sfruttamento della telecamera del nostro 3DS possiamo scannerizzare il soggetto delle carte RA ed aggiungerlo tra gli idoli della nostra collezione. Questa funzione permette inoltre, posizionando due carte una di fronte all’altra, di far combattere gli idoli in essa rappresentati. Altro modo per trovare trofei è quello del “lanciaidoli”, un sistema di rilascio casuale degli idoli senza lo sfruttamento delle carte RA. Infine, determinati idoli potranno essere sbloccati conseguendo specifi obbiettivi. A questo proposito, gli obbiettivi di gioco sono tantissimi e vengono raggruppati in una vetrina contente un’enorme immagine da centoventi tasselli. Completare un obbiettivo svelerà un tassello dell’immagine sottostante; in tutto sono disponibili tre immagini, per un totale di ben trecentosessanta obbiettivi!
GIOCABILITÀ, VARIE ED EVENTUALI
 I comandi non sono proprio semplicissimi, per cui sarà necessario qualche periodo di prova per entrarne in confidenza. Le funzionalità dello schermo touch sono usate sapientemente e consentono di spostare la visuale della telecamera e del mirino; con la levetta analogica potremo muovere il personaggio mentre col pulsante L lo faremo attaccare. Si tratta di una scelta di comandi che rende del tutto inutilizzata la pulsantiera sul lato destro del nostro 3DS; fortunatamente è possibile invertire i controlli, il che risulterà gradito alle persone mancine (Ma i mancini non erano fissati con la sinistra?? Nd BoZ il Mancino).
Mentre le ambientazioni aeree - la cui maestosità raggiunge il suo apice con l’effetto 3D attivato - sono semplicemente magnifiche a vedersi, nelle sessioni a terra il maggiore impatto grafico si ha negli scontri con i Boss, che non mancano di originalità e presentano un design sempre ricco e variegato. Le musiche di accompagnamento sono ben adattate al gameplay, molto convincenti e ascoltabili presso la galleria audio all'interno del gioco. Il doppiaggio inglese è eccellente e i dialoghi vantano di un leggero tratto comico dovuto in particolare alla continua rottura della quarta parete tipica di Palutena, che spesso e volentieri farà riferimento al mondo esterno al giocatore. |
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