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Titolo del gioco:
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Questprobe Featuring Spider-Man
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Anno di uscita:
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1984
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Genere:
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Avventura testuale
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Sviluppatore:
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Brian Howarth, Teoman Irmak, Scott Adams
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Produttore:
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Adventure International
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Distributore:
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Adventure International
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Multiplayer:
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No
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Localizzazione:
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No
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Sito web:
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Requisiti minimi:
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48K o emulatore
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Redattore: Alessandro 'Caporale Jonlan' Grussu Pubblicato il: 26/03/2012 | | | Spidey-Spectrum, un'accoppiata formidabile creata dal maestro Scott Adams! | | In base a un accordo con la Marvel Comics, la Adventure International produsse tra il 1984 e il 1986 tre avventure testuali con grafica basate su alcuni tra i più popolari personaggi della "casa delle idee". Dal momento che quest'anno ricorre il cinquantesimo anniversario della "nascita" dell'Uomo Ragno - la cui prima apparizione ebbe luogo sulle pagine del numero 15 di Amazing Fantasy, nell'agosto 1962 - ci è sembrato giusto omaggiare il leggendario e sempreverde eroe recensendo il gioco con cui si manifestò digitalmente sullo Spectrum. Per inciso, Questprobe Featuring Spider-Man fu il secondo episodio della serie, il primo essendo dedicato a Hulk e il terzo a due membri dei Fantastici Quattro, la Torcia Umana e la Cosa.
I tre giochi della serie Questprobe vantano un pedigree di tutto rispetto, essendo parto della mente di Scott Adams (da non confondere con l'omonimo fumettista autore della celebre striscia satirica Dilbert), colui che ha inventato questo genere di videogioco: l'avventura testuale, una forma di "narrativa interattiva" in cui il giocatore interviene digitando i comandi tramite un'interfaccia detta parser (caso vuole che quest'anno il buon Scott compia sessant'anni, il prossimo 10 luglio per l'esattezza). In origine la serie Questprobe doveva constare di dodici capitoli diversi, lungo i quali si sarebbe dipanata un'unica narrazione; tale era il progetto iniziale di Adams e del grande, rivoluzionario sceneggiatore e disegnatore anglo-canadese John Byrne. Purtroppo esso si rivelò fin troppo ambizioso per il mercato dei videogiochi di allora - i videogiochi per home computer non producevano certo a quei tempi il giro d'affari dei moderni prodotti per console - e si concluse dopo il terzo episodio, quando la Adventure International andò in fallimento.
L'avventura nella quale ci stiamo per immergere è preceduta da una narrazione a fumetti, un numero speciale scritto e disegnato da Al Milgrom e rifinito da Jim Mooney, che temporalmente si colloca subito dopo il ritorno di Spidey al tradizionale costume rosso-blu, in seguito alla scoperta che il costume nero era in realtà una malvagia entità aliena parassita (in Italia lo abbiamo visto circa sette anni dopo, sulle pagine della rivista L'Uomo Ragno pubblicata allora dalla Star Comics). La storia è complessa e articolata, e vi rimandiamo alla lettura di essa dal fascicolo che potete scaricare dall'archivio di World Of Spectrum in formato PDF. Qui basti dire che la storia ruota attorno all'evasione dal carcere del malvagio illusionista Mysterio e l'intervento dei membri di una popolazione extraterrestre, i quali, in veste di Esaminatori, intendono mettere alla prova i supereroi Marvel onde scoprire i segreti dei loro poteri, essendo minacciati dalla misteriosa Flotta Nera.
Di solito i giochi di Scott Adams, più che svolgersi, come la maggior parte delle avventure testuali, lungo una singola linea di sviluppo principale, semmai correlata ad altre linee narrative che finiscono per fondersi con essa, sono un composto di sotto-avventure, di puzzle ed enigmi che vanno affrontati singolarmente e separatamente per poi giungere alla soluzione finale. Spider-Man non fa eccezione: scopo del gioco è rintracciare un certo numero di Gemme sparse per l'area di gioco - gli uffici del Daily Bugle, il giornale per il quale Peter Parker lavora come fotografo freelance - e portarle a Cassandra Webb, in arte Madame Web, una sensitiva non vedente che ha spesso aiutato il Nostro in passato, e che qui ci può fornire alcuni criptici indizi, se opportunamente interrogata (no, non intendo torturata con l'ascolto forzato di Valerio Scanu -NdCJ).
Il problema è che le Gemme sono o nascoste, o in possesso di vari cattivoni nemici di Spider-Man, per cui aspettarsi che ce le consegnino solo perché glielo chiediamo è fuori discussione. Dovremo trovare quindi il modo di sconfiggerli uno per uno - tranne il dottor Octopus ed Electro, che si trovano a far comunella nei pressi della pressa (scusate il bisticcio) di stampa. A proposito di ciò, la stampa del Daily Bugle servirà a metterci in possesso di una delle Gemme (ma come? ...eh, non sarà certo il sottoscritto a togliervi il gusto di scoprirlo da voi! -NdCJ). Fortunatamente il parser è di buon livello, consentendoci di inserire frasi di una certa complessità, nonché concatenazioni di comandi. Gli enigmi sono logici e nessuno di essi richiede per essere risolto quelle contorsioni semantiche o quei lunghi voli della fantasia che costituiscono le autentiche nemesi di questo tipo di gioco. Infatti, visto che ci troviamo di fronte a un insieme di micro-avventure legate da un background comune, è facile accorgersi che alcuni compiti saranno abbastanza immediati da risolvere: per esempio, sapendo che Spidey è in grado di muoversi sul soffitto come l'aracnide di cui porta il nome, sarà facile evitare di risvegliare Sandman calpestandolo; oppure, notando nell'ufficio di J.J. Jameson un termostato in grado di refrigerare la temperatura dell'edificio fino allo zero, potremo giocare un bello scherzo a Hydroman.
Dal punto di vista della realizzazione tecnica, non possiamo fare a meno di notare che la grafica è piacevole e per gli standard dell'epoca certamente adeguata: i personaggi sono tutti facilmente riconoscibili e non hanno sofferto della loro trasposizione sullo Spectrum.
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