Sistema Operativo: Windows XP, Vista, 7, 8, 10 - CPU: Intel Core 2 Duo 2.4 GHz o AMD Athlon X2 4800+
Memoria: 2 GB RAM - Scheda Video: NVIDIA GeForce 9800M GTS 1024 MB o ATI Radeon HD 5750/6670 1024 MB
Spazio su Hard Disk: 4 GB - Prezzo: €14,99
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Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci SareriPubblicato il: 27/01/2016
Sediamoci comodi e apriamo il pacchetto di patatine. Che la proiezione abbia inizio.
Il nuovo gioco di ACE Team è proprio questo: una proiezione cinematografica vecchio stampo, con effetti speciali fai-da-te, un budget ridotto e tanta, tantissima fantasia. Quasi a voler ricordare i B-movie degli anni '60 quando i film di fantascienza puntavano sulla voglia di sognare degli spettatori piuttosto che su una pletora di effetti speciali, The Deadly Tower of Monsters ci offre tutti gli stereotipi del genere, amalgamati in un unico calderone ad accompagnare una trama semplice, a tratti debole, sicuramente lineare.
Nel gioco infatti troviamo astronavi, robot, dinosauri, la belloccia di turno, il cattivone assetato di potere e soprattutto tantissime citazioni che ci faranno tornare in mente diverse produzioni dell'epoca. Il tutto è volutamente accompagnato dai commenti del regista, tale Dan Smith che, approfittando della rimasterizzazione in DVD della sua opera, spiega al pubblico i vari momenti che hanno accompagnato la realizzazione del film, non lesinando commenti dissacranti nei confronti dei propri attori e principalmente nei confronti degli addetti agli effetti speciali che, per via degli scarsi fondi e della mancanza della tecnologia moderna, spesso e volentieri non sono riusciti a nascondere i trucchi di scena (un po' alla Ed Wood? -NdCJ)
INCIDENTE SU GRAVORIA
Pipino Starspeed il protagonista della pellicola, attore agli esordi poi bistrattato dalle major cinematografiche, per un guasto alla sua astronave precipita sul pianeta di Gravoria, perdendo nell'impatto il suo fedele collaboratore meccanizzato dal nome complicatissimo di Robot. Di conseguenza deve mettersi alla ricerca del suo amico affrontando nel frattempo un'orda ostile di automi controllati da un certo imperatore malato di brame di onnipotenza e costruiti dal fantomatico Dottor Peculiar. Nella sua avventura farà la conoscenza di Scarlet Nova, figlia dell'imperatore stesso e ostile alle manie del padre, e delle scimmie autoctone vessate dagli attacchi di altri loro simili passati al soldo del nemico. In realtà i cattivi sono molti di più: a parte le stravaganti creazioni metalliche al servizio dell'imperatore, Pipino incontrerà ad esempio anche dinosauri di ogni tipo, facenti parte della fauna locale e poco avvezzi a instaurare rapporti di sana amicizia.
Alla fine avremo a disposizione tre eroi, compreso il Robot, anche se potremo usarne solo uno alla volta. Mentre le armi trovate sono quasi sempre a disposizione di tutti e tre, le abilità speciali sono caratteristiche del personaggio: in linea di massima potremo scegliere a nostro piacimento quale utilizzare, senza che questo influenzi la prosecuzione dell'avventura, salvo alcune locazioni dove invece ci toccherà scegliere il personaggio giusto per poter proseguire. Durante il percorso troveremo diverse capsule criogeniche opportunamente definite sweet chamber da utilizzare per il cambio di "attore", così come incontreremo delle antenne satellitari che invece svolgono la funzione di checkpoint.
Le armi a disposizione sono sia energetiche (come la classica pistola a raggi) che meccaniche, quali un lungo bastone, anche se il regista ci spiega che in realtà si tratta di oggetti comuni spacciati per armi avveniristiche. Il gioco si articola poi sulla scalata della famigerata Torre dei mostri con lo scopo di arrivare fino in cima e liberare il pianeta dalla tirannia del cattivo imperatore.
I COMMENTI DISSACRANTI DEL REGISTA
Il gioco fa dell'umorismo il suo punto di forza: durante l'avventura il regista commenterà il tutto rivelando alcuni trucchetti utilizzati durante le riprese, come il silo pieno di grano per attutire le cadute di Pipino, un rasoio elettrico usato per simulare una pistola a raggi e molto altro. Durante la partita ci scapperà sicuramente più di una risata, soprattutto quando il regista rimprovera il suo protagonista perchè è morto nel momento sbagliato oppure quando ci fa notare che le scimmie sono in realtà attori travestiti perchè i primati non si possono proprio gestire su un set cinematografico. All'inizio del gioco ci viene chiesto di scegliere fra la versione DVD opportunamente rimasterizzata, oppure quella originale: va da sé che, data l'atmosfera presente in tutto il gioco, questa seconda scelta è quella che rende maggiormente giustizia all'idea di film anni '60. Prepariamoci quindi ad una grafica a volta sfocata, spesso traballante, con dei continui disturbi video tipici di una vecchissima pellicola.
Il doppiaggio in lingua inglese mantiene tutta l'atmosfera magica del commento originale anche se chi è poco incline alla lingua anglosassone ha a disposizione dei sottotitoli in un buon italiano. Il nostro Dan Smith non mancherà di farci notare gli alberi di plastica, i fili che reggono alcune navicelle e come nella scena del gorilla si sia usato un pupazzo al posto degli stunt-man per mancanza di soldi.
Durante il gioco spesso saremo distratti proprio dai commenti del regista che sicuramente focalizzerà la nostra attenzione molto di più dell'azione vera e propria. Un umorismo pungente, mai stancante, anche grazie alla ridotta durata del gioco stimabile intorno alle quattro ore.
Le musiche di accompagnamento ci allietano durante il gioco: tutti brani che in un modo o nell'altro hanno accompagnato parecchi B-movie di genere fantascientifico e che, se appassionati di quel tipo di film, non stenteremo a riconoscere.
CITAZIONI SU CITAZIONI
I riferimenti ai tanti film dell'epoca si sprecano: da alcune insegne qua e là, ad alcune musiche di accompagnamento, alla presenza stessa del robot umanoide e perfino al look dei protagonisti, tutto ricorda le ingenue pellicole di una volta. Quasi a voler mascherare i piccoli difettucci tecnici del gioco, l'atmosfera creata riesce nell'intento di proiettarci indietro di 50 anni, quando nei film contava più la sostanza che la forma. La trama è semplice, quasi banale con la eterna lotta del bene contro il male, senza troppe sfumature, ma comunque riveste solo una parte comprimaria in un prodotto del genere. Il tutto si riduce alla realizzazione dell'ambiente di gioco per raggiungere l'obiettivo prefissato dagli sviluppatori: intrattenere il videogiocatore con un prodotto che risulta originale pur riproponendo idee già viste praticamente ovunque.
Il livello di difficoltà presenta una curva di apprendimento abbastanza bassa, tanto da farci proseguire senza particolari intoppi per buona parte del gioco: solo più avanti troveremo nemici in grado di impensierirci, ma i potenziamenti dei nostri personaggi si riveleranno all'altezza della situazione. Ogni cassa, oggetto, "essere vivente" che riusciamo a far fuori infatti ci donerà degli ingranaggi e dell'oro da raccogliere il quale, come spiega lo stesso regista, viene automaticamente trasportato sulla nostra navicella: potremo poi spendere il tutto per migliorare le performance dei nostri eroi. Le citazioni, come dicevamo poc'anzi, si sprecano e rappresentano il vero fulcro di tutta la realizzazione tanto da farci arrovellare più volte nel cercare di ricordare dove abbiamo visto quel determinato personaggio oppure in quale pellicola era presente una certa situazione.È un peccato che non sia prevista una modalità cooperativa la quale, magari, avrebbe innalzato ancora di più il livello di divertimento, però il gioco di ACE Team si lascia ben giocare ed è in grado di intrattenere per tutta la sua durata, purtroppo abbastanza breve.
I controlli di gioco sono semplici da padroneggiare, a patto di avvalersi dell'uso di un gamepad, il che risulta in un gameplay indicato per tutti gli appassionati di giochi di piattaforme e azione, e con un "pizzico" di open world che non guasta mai.
Durante l'avventura inoltre troveremo parecchie centrali di teletrasporto che comunque ci diminuiranno i tempi di percorrenza, e tantissimi checkpoint oltre alla possibilità per alcuni eroi di riavvolgere il tempo e di ritrovarci ad esempio su una sporgenza dopo una caduta. Queste scelte degli sviluppatori, sicuramente ammirevoli, permettono di ridurre al massimo i tempi morti, esaltando l'azione di gioco.
In conclusione, a questo prezzo, The Deadly Tower of Monsters merita di essere preso in considerazione, a patto però di non aspettarsi un livello tecnico elevato (parliamo sempre di una produzione indipendente) e trame degne di Shakespeare.
Modus Operandi: abbiamo esplorato la Torre dei Mostri con l'aiuto dei nostri attori e i riferimenti del regista grazie ad un codice Steam datoci da Atlus USA.
The Deadly Tower of Monsters è una buona realizzazione: senza eccellere dal punto di vista tecnico, riesce tuttavia ad attirare il giocatore grazie ad un'atmosfera ben realizzata, ad una idea piuttosto originale e a tutta una serie di citazioni e di riferimenti, per non parlare dell'umorismo presente nei commenti del regista. Relegando la trama di gioco ad un secondo piano, infatti riuscirà a strapparci più di un sorriso per le continue prese in giro nei confronti degli attori e delle scenografie. Venduto ad un prezzo contenuto, potrebbe comunque regalarvi qualche pomeriggio di sana spensieratezza.