Redattore: Marco 'Casacup' Cupillari Pubblicato il: 23/04/2007 | | | Sportellate, sportellate, sportellate, esplosioni, sportellate... primi! | | Il titolo basta ed avanza per descrivere cosa generalmente accade durante una gara in Motorstorm. Per chi non lo sapesse questo titolo, apparso per la prima volta al E3 del 2005, è un pseudo-gioco di corse nel quale sette categorie di veicoli si affronteranno lungo enormi piste sterrate che prevedono più percorsi per arrivare al traguardo. Il tutto naturalmente senza regole e condito con l'ottimo online targato Sony il quale si è rivelato una piacevole sorpresa.
MENU' ED OPZIONI Appena avviato il gioco potremo selezionare una tra le lingue supportate per poi ritrovarci, dopo il filmato introduttivo, nel menù principale. Senza tante novità le voci selezionabili sono le solite: 'gioca', per accedere alle gare single player, 'online', per godere del multiplayer via internet, 'extra', nel quale potremo usufruire di video mano a mano sbloccabili, ed infine 'impostazioni', che ci permetteranno di configurare l'audio del gioco ed i controlli.
Selezionando “gioca†ci troveremo davanti ad una serie di biglietti rappresentanti diversi gruppi di gare e, scegliendone uno, potremo affrontare in ordine cronologico le varie tappe presenti. All'interno della gara invece l'unica vera opzione disponibile, oltre al continua-riavvia-abbandona, sarà la possibilità di abilitare/disabilitare il sixaxis, del quale vi parlerò tra poco. Per quanto riguarda l'online invece le possibilità sono più numerose: una volta selezionata la suddetta voce potremo decidere se accedere a 'universo australia/nz', rappresentante per l'appunto l'utenza della regione dei canguri, o a 'universo ue' dei giocatori del vecchio continente. Una volta deciso chi saranno i malcapitati che subiranno le nostre sportellate potremo vedere se i nostri amici sono online tramite l'omonima voce oppure selezionare 'gioca' (che fantasia, eh?), che a sua volta ci permetterà di selezionare una qualsiasi lobby (il quale nome di solito evidenza la lingua dei giocatori). Una volta entrati in queste stanze potremo, vedere nickname e livello degli altri giocatori e decidere se creare una partita o accedere ad una già esistente. Nel primo caso dovremo scegliere il nome della partita, il tracciato, eventuali limitazioni a livello di veicoli (ad esempio solo quad, solo moto ecc), l'ambientazione - mattina, mezzogiorno, pomeriggio, sera, crepuscolo, notte -, il recupero, ed infine decidere se a questa partita potranno accedere soltanto i nostri amici. Nel secondo caso invece avremo una lista di partite alle quali potremo partecipare o meno in base ai veicoli usati, al percorso scelto, al numero di giocatori e ad altri parametri. Insomma, per quanto riguarda l'online abbiamo un discreto numero di opzioni, che di certo non fanno gridare al miracolo ma che neanche ci fanno sentire la mancanza di qualcosa in particolare. Diverso è il discorso per quanto riguarda le modalità presenti, ma ciò verrà affrontato in seguito.
GAMEPLAY La modalità principale, l'unica presente, prevede la scelta di alcuni biglietti che ci permetteranno di accedere a determinate gare. Completandole ed arrivando ai primi posti otterremo dei crediti, necessari per sbloccare nuovi veicoli ed i biglietti più avanzati. Prima ho definito Motorstorm uno “pseudo gioco di corseâ€, ed a ragion veduta. Non è infatti né un arcade, né una simulazione, né tanto meno può essere accomunato ad un semplice rally (che comunque rientrerebbe in una delle due categorie appena citate); e tra poco capirete perchè… Come già detto il gioco ruota sulla possibilità di poter selezionare diverse tipologie di veicoli, i quali affronteranno senza limitazione alcuna - nè di regole nè di percorsi possibili - gli stessi tracciati. Le famiglie di mezzi presenti sono otto: moto da cross, quad, buggy, macchine da rally, pick-up da corsa, fuoristrada e tir. Naturalmente selezionare una moto o un camion influirà pesantemente sull'approccio che dovremo avere nella corsa: più un veicolo è piccolo più è agile, e quindi sarà sicuramente avvantaggiato nei percorsi ai 'piani superiori', quelli ricchi di salti, sulle cime dei burroni e così via; al contempo un tir dovrà tenersi basso data la pesantezza e quindi la scarsa agilità, ma di certo non avrà problemi in terreni disagiati come ad esempio il fango. Inoltre, di certo, un quad non si potrà permettere di andare a dare fastidio ad un fuoristrada, il quale viceversa potrà tranquillamente puntare e speronare veicoli più piccoli, con l'obiettivo di farli uscire di strada o addirittura di farli esplodere. Eh già , i veicoli si danneggiano ed esplodono. E qui viene mostrata tutta la magnificenza del motore fisico, che mostra un realismo incredibile. Se, lanciati a tutta velocità con la nostra buggy, prenderemo una pietra abbastanza grande con la nostra ruota anteriore destra, vedremo il veicolo saltare e capovolgersi nell'aria, per poi atterrare rovinosamente sul terreno ed esplodere con un effetto rallentato il quale mostrerà vari pezzi del nostro veicolo staccarsi e volare via a seconda dell'impatto e seguendo perfettamente le leggi fisiche. Davvero, parliamo di ricostruzioni degli incidenti perfette, estremamente simili ai filmati dei crash test mostrati dalle case automobilistiche. Il tutto è curato con una attenzione tale che a volte andrete a schiantarvi per il semplice macabro gusto di ammirare l'incidente. Davvero favoloso - in un senso lato e molto molto sadico - vedere il nostro pilota di motocross che, dopo essere andato a tutta velocità contro una parete di roccia, volerà ben oltre il suo veicolo per poi magari sbattere contro una seconda parete rocciosa e cadere proprio come un manichino dei precedentemente citati crash test a terra, con gli arti ed il busto piegati esattamente come sarebbe nella realtà . La parte simulativa del gioco è inoltre ben visibile anche nell'approccio dei diversi terreni (menzione d'onore al fango più realistico mai realizzato, che analizzeremo nel paragrafo dedicato alla grafica): nonostante la mancanza del rumble nel controller sixaxis sentiremo la pesantezza della fanghiglia sotto le nostre ruote e la difficoltà nel affrontare una curva, così come sentiremo il nostro veicolo sfrecciare sui terreni duri senza limitazioni di sorta. Su tutto ciò influirà come già precedentemente citato la scelta del mezzo, che naturalmente reagirà in maniera differente. Controllare un TIR dopo un salto è abbastanza difficile, ed una moto nel fango avrà velocità di punta molto più basse di quelle che avrebbe su un terreno roccioso. Ed ora passiamo alla parte 'arcade'. I tracciati presentano numerosi percorsi e numerose rampe o dislivelli da utilizzare come salti. Il veicolo sarà in parte controllabile mentre si trova in aria in maniera più o meno sensibile a seconda della pesantezza dello stesso: le moto saranno i mezzi che più di tutti si troveranno a loro agio là dove osano solo le aquile, data anche la possibilità di bilanciare il peso del proprio pilota in avanti o indietro per avere la propria moto più o meno inclinata al momento dell'impatto col terreno. L'abilità nei salti sarà molto importante per portare avanti le nostre gare: atterrare bene significa avere un vantaggio a livello di velocità sugli altri veicoli, mentre invece cappottarsi in aria si potrebbe tradurre nell'essere superati da tutti gli altri partecipanti in gara (non di rado ci si può ritrovare da primi a decimi nell'arco di pochi secondi). Un secondo elemento di vitale importanza sarà il turbo. Circa dieci secondi dopo che la gara sarà cominciata potremo attivare tramite la pressione del tasto X una sorta di nitro, che ci permetterà di raggiungere velocità non altrimenti possibili. L'indicatore del turbo si trova nella parte bassa di sinistra dello schermo: utilizzandolo la barra si riempirà, fino ad a cominciare, una volta arrivata nella zona rossa, a lampeggiare. In questi casi se continueremo ad azionarlo il nostro veicolo esploderà fragorosamente. Ciò inserisce una discreta componente strategica nelle gare poichè, una volta utilizzato, il turbo si 'scarica' abbastanza lentamente, e starà alla nostra intelligenza capire quando usarlo e quando no. Alcuni salti grazie al turbo ci consentiranno di portarci in vantaggio, così come un veicolo pesante potrà utilizzare la maggiore accelerazione della nitro in caso di tratti in salita particolarmente lenti. E adesso parliamo dei difetti del gioco… Il modello di guida è abbastanza differenziato a seconda delle categorie, ma purtroppo per quanto riguarda veicoli dello stesso tipo, guidarne uno o un altro non farà molta differenza: a parte alcuni casi sporadici, una moto vale l'altra, un tir vale l'altro e così via. Su tutto questo influisce una mancanza fondamentale, ovvero le statistiche per i singoli veicoli. Non vengono infatti menzionati nè accelerazione, nè velocità di punta, nè tutti gli altri parametri che sarebbe normale avere in un gioco di guida. E neanche giocando potremo intuire queste statistiche, poichè su schermo non è presente neanche un semplice indicatore di velocità. Le uniche informazioni le potremo ottenere poco prima dell'inizio di ogni gara tramite dei suggerimenti relativi alla pista o alla categoria di veicoli scelta. Ma naturalmente tutto ciò risulta insufficiente per capire davvero quali siano le reali differenze tra due veicoli: solo l'esperienza ci permetterà di capire se un dato mezzo è adatto ad un certo tipo di gara oppure no. Un altro difetto è la IA del computer. Capita a volte che gli avversari si preoccupino soltanto di speronarci e di mandarci fuori strada, incuranti anche delle conseguenze che loro stessi potrebbero avere: ad esempio i camion, dopo avervi dato un paio di sportellate, si metteranno di fronte a voi anche a costo di andare in testa coda e perdere quindi secondi preziosi. In ogni caso la cattiveria nella guida la fa da padrone nel gioco, quindi questo risulta essere un difetto marginale. Altra piccola pecca è la sensazione di velocità. A meno che non si usi la visuale interna del veicolo o comunque quella ravvicinata (a tal proposito, sono presenti solo due visuali… anche qui i programmatori potevano sprecarsi un po' di più) la velocità percepita sarà molto più bassa rispetto a quanto visto in altri giochi di guida. C'è da dire che parliamo di corse su rocce e fango, che sono tutto tranne che favorevoli a grosse velocità di punta, ma in effetti uno svolgimento più dinamico avrebbe giovato al divertimento generale, comunque a livelli più che soddisfacenti. Per quanto riguarda la longevità del gioco, in single player abbiamo numerose piste da affrontare, ma purtroppo dopo un po' la noia potrebbe prendere il sopravvento. Intendiamoci, è divertente giocare a motorstorm, ed anche appagante, ma dopo aver fatto venti, venticinque gare, la voglia di riprendere in mano il pad potrebbe essere decisamente calata. Ma fortunatamente c'è l'online che restituisce linfa vitale ad un gioco che altrimenti sarebbe stato relegato sugli scaffali una volta finito; inoltre, per i prossimi mesi sono previsti aggiornamenti sia gratuiti che a pagamento per quanto riguarda nuovi veicoli e piste. Certo, qualche modalità in più non guasterebbe, ma tutto questo è sicuramente meglio di niente.
GRAFICA, SONORO E ASPETTI TECNICI La grafica è il fiore all'occhiello di Motorstorm. Le piste sono davvero favolose e la sensazione di essere realmente immersi in un canyon polveroso viene trasmessa dalle texture dagli ottimi colori e dalla profondità della visuale. Nelle gare non avremo tempo di ammirare il panorama, ma certamente è bellissimo vedere il proprio veicolo che sfreccia sopra un profondo crepaccio strapieno di piccoli arbusti, mentre in lontananza la cima di un burrone lascia il posto alle numerose escrescenze montuose. Allo stesso modo i veicoli sono ottimamente realizzati: dettagliati in ogni loro parte, è un piacere vederli deformare ed infangare sempre più man mano che la gara va avanti. A tal proposito come non citare il fango? Questo terriccio molle che domina le parti più basse della pista è ottimamente realizzato, e nelle fasi più concitate lo vedremo schizzare non solo sulle carrozzerie, ma anche sullo schermo di gioco, come se fossimo proprio all'interno del veicolo. Inoltre ogni mezzo lascerà una propria scia, che puntualmente ritroveremo al giro successivo. Stessa cosa per quanto riguarda gli incidenti: se la nostra moto si schianterà, il nostro pilota, cadendo nel fango, lascerà una propria traccia esattamente in corrispondenza del proprio busto e dei propri arti, e non una semplice chiazza rotonda. Gli incidenti già citati sono realizzati magnificamente, ed il motore fisico ci permetterà di ammirare i singoli bulloni del nostro veicolo che volano via. Di buona fattura è anche l'effetto turbo: appena attivato sarà una semplice fiammella mentre, se portato al limite, ci darà la sensazione di guidare un dragster (per chi non lo sapesse sono le auto a razzo che gareggiano su enormi rettilinei e frenano grazie a dei paracadute), con enormi fiamme multicolore che escono dai tubi di scappamento del nostro mezzo. Il comparto sonoro è anch'esso degno del titolo, sia per quanto riguarda gli effetti in pista che, soprattutto, per quanto riguarda le musiche di accompagnamento. Una citazione va alla chat vocale presente nel multiplayer: sia all'inizio che durante una gara i giocatori potranno parlare tra loro grazie all'auricolare bluetooth. Purtroppo nove volte su dieci l'audio risulterà estremamente metallico, ma probabilmente è un problema legato alla stessa Playstation che verrà risolto - si spera - con i prossimi aggiornamenti firmware. Qualche parola va spesa nel tentativo di integrare il Tilt del sixaxis in Motorstorm. Potremo infatti controllare il veicolo sia con le levette analogiche, sia inclinando il controller a destra e sinistra proprio come fosse un vero volante. Purtroppo questa feature deve essere stata aggiunta in fretta e furia, poichè il risultato non è proprio il massimo… Complice anche la mancanza del rumble sarà difficile avere la stessa precisione che si ha con i controlli classici, e la sensibilità non proprio eccelsa (è davvero difficile far partire una moto senza farla girare) spingerà molti ad abbandonare questa caratteristica che sicuramente poteva essere realizzata meglio.
MULTIPLAYER Il debutto della Sony per quanto riguarda un vero online… Come sarà andato, e che esperienza darà Motorstorm nel multiplayer? Complessivamente possiamo ritenerci più che soddisfatti: non ci sono problemi di lag nei server, le partite sono sempre moltissime e varie, e l'intelligenza umana è sempre e comunque superiore a qualsiasi IA. La possibilità inoltre di chattare in tempo reale con i propri avversari rende ancor più divertenti le partite, e spesso ci si ritrova a commentare e ridere l'ultimo incidente a catena che ha avuto effetti devastanti sui partecipanti. Ognuno può creare le proprie partite in maniera molto articolata: come già detto sopra potrete decidere pista, veicoli, giri e quant'altro per creare la gara che più vi aggrada. Insomma, globalmente nell'online Motorstorm si dimostra più che divertente, con comunque tutti i limiti del gameplay sopra citati. Unica pecca è che, attualmente, è possibile trovare alcuni cheaters che sfruttano dei bug del gioco per far ricomparire la propria macchina davanti alla nostra una volta che si viene superati. In ogni caso questo è un difetto marginale, che probabilmente verrà risolto col primo aggiornamento. |
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