Recensione PC
Titolo del gioco:
Command & Conquer: Red Alert 3
Anno di uscita:
2008
Genere:
RTS
Sviluppatore:
EA Los Angeles
Produttore:
EA
Distributore:
EA ITALIA
Multiplayer:
LAN, INTERNET
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
CPU 2.2Ghz, RAM 1GB, VGA nvidia 6800 256MB o superiori, SPAZIO SU DISCO 8GB
Redattore:  Simone Maria '7ornado' Fumagalli                        Pubblicato il:  23/12/2008
Poteva forse mancare il terzo capitolo della più famosa parodia della guerra fredda? Ovviamente no! Quindi imbracciate i fucili compagni, si torna in guerra contro il nemico capitalista!
E SE INVECE…
In un futuro non meglio precisato l’Unione Sovietica, mai scomparsa, è ormai messa alle corde dagli Alleati. Ma al Cremlino hanno ancora un asso nella manica: grazie ad una macchina del tempo di loro invenzione il leader del governo e il comandante delle forze armate vengono spediti indietro nel tempo fino al 1927. L’obiettivo è uccidere Einstein e alterare così il corso della storia, in modo da impedire agli Stati Uniti di ottenere la supremazia militare grazie all’atomica. È questo in sostanza quello che racconta il filmato introduttivo del gioco: una volta tornati nel futuro, entriamo in gioco noi...

CI SONO UN AMERICANO, UN RUSSO E UN GIAPPONESE...
Come si può notare dal filmato iniziale la grande novità di questo terzo episodio è l’aggiunta di una terza fazione giocabile sia in single player che online: si tratta dell’impero del Sol Levante. Novità non da poco visto che i capitoli precedenti erano incentrati sull’eterna sfida USA - URSS, ma in ogni caso non guasta l’atmosfera del gioco, e anzi introduce quel tanto che basta a rendere più varie le battaglie senza stravolgere nulla sul piano della giocabilità e del bilanciamento.

Le tre fazioni si differenziano, oltre che per lo stile degli edifici e per le unità, anche per le peculiari caratteristiche di ognuna di esse, che presentano vantaggi e svantaggi. Ad esempio gli edifici dell’impero vengono prodotti sottoforma di veicoli che possono essere mandati in tutte le zone raggiungibili del campo di battaglia, ma ovviamente c’è il rischio che vengano intercettati dal nemico se l’allontanamento dalla base è eccessivo. I Russi invece hanno la possibilità di mettere in coda la produzione di più edifici contemporaneamente, ma gli edifici vengono posizionati subito sulla mappa appena comincia la costruzione e questo li espone all’eventuale fuoco nemico. Per quanto riguarda gli Alleati, questi sono limitati a posizionare gli edifici all’interno della zona d’influenza del quartier generale, che ovviamente però può essere spostato dato che si tratta di un veicolo dispiegato.
Le unità si dividono in fanteria, mezzi corazzati, aviazione e marina. Inutile sottolineare che le 3 fazioni hanno poco in comune, se non le strutture difensive e un comandante (donna) per ciascuna, ognuna con le sue abilità distruttive speciali.

SI COMINCIA
Siamo rimasti davvero sorpresi da quanto si è rivelato esauriente e completo il tutorial: nonostante venga presentato in maniera piuttosto inusuale e divertente, con 3 carri armati che bisticciano tra di loro a rappresentare le 3 fazioni, non viene tralasciato nessun aspetto del gioco e le spiegazioni sono davvero dettagliate, per cui anche un neofita viene messo in grado di apprezzare appieno il titolo in tutto quello che ha da offrire… e la carne al fuoco è davvero tanta!
Dovendo descrivere la campagna in singolo con un aggettivo, il più adatto è sicuramente ‘cinematografica’: in quasi nessuno strategico si è vista tanta varietà d’azione e colpi di scena nelle singole missioni. Quasi mai queste si riducono a uno skirmish in cui si parte col solo quartier generale; anzi, spesso la possibilità di costruire unità ed edifici è bloccata finchè non si raggiunge un certo obiettivo… e questi obbiettivi sono parecchi in ogni missione. Tra l’altro, ognuno di essi viene introdotto e si conclude con filmati di ottima qualità, e spesso la stessa missione viene interrotta da comunicazioni che ci vengono fornite attraverso una fittizia comunicazione video col centro di comando.

All’inizio delle missioni ci viene sempre chiesto come la si intende affrontare, se in singolo o in modalità cooperativa. Quindi, dato che c’è sempre la possibilità di avere un comandante alleato al nostro fianco, perché non approfittarne per giocare con i nostri amici? Altra scelta che si può fare prima di dare il via alle danze è quella del livello del difficoltà, selezionabile tra tre. Anche questo è secondo me un aspetto molto positivo, in quanto mette il giocatore in condizione di gestire ogni volta il grado di difficoltà in base alle sue capacità.
L’intelligenza artificiale comunque si dimostra sempre all’altezza, anzi, risponde prontamente alla nostra strategia: se sta subendo un pesante attacco da parte dell’aviazione, anche al livello più facile, è in grado di respingerlo producendo più unità antiaeree. Non bisogna quindi mai sottovalutarla se si vuole portare a termine con successo ogni missione. E poi, non si sa mai... il colpo di scena è sempre dietro l’angolo…

SUL CAMPO DI BATTAGLIA
Il sistema economico alla base del gioco prevede la raccolta di 2 risorse: energia e denaro. La prima viene prodotta dai generatori e non viene spesa: c’è un tetto massimo aumentabile che è consigliabile non superare pena il rallentamento o il fermo totale della produzione. Il denaro invece si ricava dalle miniere d’oro, nei pressi delle quali bisogna costruire l’apposita struttura per la raccolta. Questa prevede anche un’unità di trasporto che sarà sempre bersaglio dei primi attacchi nemici, quindi attenzione. Ovviamente se viene distrutta può essere prontamente ricostruita.
Una volta garantite le risorse si può cominciare a produrre le prime unità, ognuna da un edificio dedicato. Man mano che si procede c’è la possibilità di ottenere nuove tecnologie (in soldoni unità più potenti) tramite l’upgrade di certe strutture piuttosto che la costruzione di altre. E fin qui, direte, niente di nuovo.
Il bello viene quando ci si getta nella mischia. Qui ci si può sbizzarrire nel pensare alla strategia da utilizzare, perché il grado di soluzioni attuabili è davvero elevato. Questa varietà è garantita dal fatto che non ci sono unità identiche per le 3 fazioni, che gran parte delle unità possono utilizzare due modalità di attacco e che le unità di fanteria possono salire a bordo di veicoli dei quali viene modificata o aumentata la potenza di fuoco oppure barricarsi all’interno degli edifici (i quali però possono essere distrutti).
Il bilanciamento si basa sul fatto che ci sono unità adatte a contrastarne altre in modo particolare: per cui se i nostri carri sono sotto il fuoco degli elicotteri russi e poco possono fare per rispondere al fuoco, basterà produrre qualche caccia dal campo d’aviazione per risolvere il problema, dato che gli elicotteri non riescono a sparare ai jet (beh, a dire il vero produrre i caccia una volta attaccati è una ricetta sicura per il fallimento... le difese andrebbero preparate preventivamente, altrimenti ora che i caccia vengono costruiti i carri armati saranno già un cumulo di macerie... NdFallingwater).
Una novità rispetto al passato sono le unità anfibie, con le quali è possibile portare distruzione per terra e per mare, rendendo meno marcata la separazione dei due campi di battaglia come nel primo e secondo episodio. È spettacolare quella dei russi, che monta una specie di cannone da circo in grado di sparare e paracadutare le truppe sul campo di battaglia.

CIAK! SI GIRA
I filmati di cui abbiamo parlato prima sono delle vere e proprie riprese cinematografiche, con attori in carne ed ossa. Chi non ha riconosciuto nel comandante dei commando degli Alleati Jenny McCarty? E questo è solo il primo nome di una lunga lista. Sempre in questi video, una cosa che non può certo passare inosservata sono le abbondanti scollature dei personaggi femminili: idea ripresa dall’episodio precedente e amplificata, per la gioia di noi maschietti che tra una fatica e l’altra possiamo rifarci gli occhi (chissà come la prenderanno le giocatrici donne... ndFallingwater) (eh, ce ne fossero.. NdBoZ). Ciò ovviamente si integra alla perfezione con l’idea di questa simpatica parodia.

Parlando invece dell’aspetto grafico del gioco non si può dire che sia tutto rose e fiori. Durante le missioni è possibile ruotare la visuale a piacere, ma non alzare o abbassare l’altezza della “telecamera”. È stato poi introdotto lo zoom, secondo noi mal implementato dato che la sua portata è davvero ridotta e la differenza rispetto alla visuale standard è praticamente insignificante: anche zoomando sulle unità più grandi non si riescono comunque a scorgere particolari o dettagli significativi.
Un altro aspetto che non mi ha convinto è l’interfaccia grafica dei menù durante le missioni. I 3 menu (quello per dare ordini al comandante alleato gestito dalla AI, quello che comprende mappa di gioco ed edifici/unità costruibili ed infine quello delle singole unità) sono disposti in 3 angoli dello schermo, rendendo quasi impossibile una visione d’insieme. Se a questo si aggiunge il fatto che nella campagna compaiono spesso le trasmissioni video per aggiornarci sugli obiettivi, dei pop up a centro schermo che confermano quanto detto nel video e altre caselle di testo relative alle unità militari, in certi frangenti la situazione si fa davvero caotica e dispersiva.
È ben altra cosa invece la realizzazione delle mappe e delle unità, caratterizzate da una grafica curata, in stile “cartoon” (alla Warcraft 3 per intenderci) e dai colori molto brillanti. Le locazioni dei campi di battaglia sono davvero varie: molte mappe riguardano scenari urbani, con la possibilità quindi di trincerare le truppe all’interno degli edifici e di demolirli, e quasi tutte permettono di combattere sia per terra che per mare, rendendo di fatto utilissime le unità anfibie introdotte nel gioco.
Lo scenario è quasi interamente modificabile, a parte il terreno: alberi, recinzioni, lampioni e altre strutture simili vengono demolite all’istante al passaggio delle unità corazzate, con le quali è anche possibile investire la fanteria nemica, uccidendola all’istante. Inoltre, con i carri armati più grandi è possibile “calpestare” quelli più piccoli riducendoli a un ammasso di rottami. Certo, non è la fisica del motore di Company of Heroes, ma sono ben pochi gli strategici che permettono di fare questo.

SONORO E MULTIPLAYER
La colonna sonora del gioco è molto gradevole e azzeccata: nei menù infatti si alternano brani epici ispirati al vecchio regime comunista russo a brani rock molto più attuali. Durante il gioco le musiche non sono mai invasive e si adattano molto bene a quello che succede sul campo di battaglia.
Sono ben realizzate anche le “voci” delle singole unità, caratterizzate da accenti particolari in base alla fazione di appartenenza; la stessa cosa si può dire per i filmati di intermezzo tra una missione e l’altra.
Per quanto riguarda il gioco online, Red Alert 3 prevede un sistema di auto aggiornamento che consente di scaricare e installare l’ultima patch disponibile, necessaria per accedere ai server di gioco. Come consuetudine c’è una ladder ufficiale alla quale è possibile accedere una volta creato il proprio account; per trovare i propri amici online o partite a cui partecipare il gioco si appoggia a Gamespy. Nonostante non sia uscito da molto, la community è già molto attiva e comprende parecchi membri, in più stanno già per partire i primi tornei online anche in Italia. Cosa state aspettando? Armatevi e partite!
Red Alert 3 è sicuramente un gioco ben riuscito. EA Los Angeles è riuscita a miscelare egregiamente le novità introdotte con uno schema già collaudato e ripreso dal capitolo precedente, facendo contenti sia i puristi della serie che le nuove leve che si affacciano a questo nuovo episodio della ormai celeberrima saga.
Aspetti particolarmente negativi da segnalare non ce ne sono, anzi, bisognerebbe lodare il lavoro svolto per quanto riguarda l'implementazione del motore grafico, altamente scalabile e quindi in grado di girare anche su macchine non proprio recenti.
Insomma, è un titolo che ha dalla sua un grandissimo carisma, supportato dai soliti filmati hollywoodiani di ottima qualità, che non farà storcere il naso a nessuno.
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