Recensione PlayStation 4
Titolo del gioco:
Dark Souls III
Anno di uscita:
2016
Genere:
Azione/Gioco di ruolo
Sviluppatore:
From Software
Produttore:
Bandai Namco Entertainment Europe
Distributore:
Bandai Namco Entertainment Europe
Multiplayer:
Giocatore contro giocatore / Cooperativo fino a quattro giocatori
Localizzazione:
Solo testo, no audio
Sito web:
Requisiti minimi:
Console PlayStation 4 - una connessione a banda larga - un account PlayStation Network - 20 GB di spazio libero su Hard Disk - Prezzo: €69,99
  • Un'immagine dell'introduzione del gioco
  • Sempre una fase dell'introduzione del gioco: una trama appena accennata. Un classico dei Souls!
  • Questa mossa, nella maggior parte dei casi, brucerà le anime chiuse all'interno di un oggetto e attiverà la Brace. Quest'ultima utile sia per noi che per l'online
  • Gusteremo scenari e scorci a dir poco evocativi durante la nostra permanenza nelle terre di Lothric
  • Un dei Signori dei Tizzoni. Volete sapere chi sia? Scopritelo da voi!
  • Quel personaggio "etereo" è un altro giocatore che si trova nel nostro stesso punto, ma nel suo mondo
  • Avremo a disposizione anche archi e balestre per fronteggiare a distanza i nemici
  • Siamo all'inizio della nostra avventura. La morte ci farà presto visita...
  • La donna che, all'interno dell'Altare del Vincolo, ci farà salire di livello
  • Un cavaliere che si trova sempre nell'Altare del Vincolo. Ci allieterà con alcuni dei suoi racconti...
  • I combattimenti contro nemici temibili ed i Boss ci forgeranno tra tante morti e imprecazioni!!
  • Quest'altro pericoloso Boss sembra piuttosto minaccioso e di grandi dimensioni!
  • La parte online è davvero ben fatta e molto particolareggiata. Il giocatore rosso è colui che invade il mondo dell'altro giocatore
  • I Patti giocheranno un ruolo abbastanza importante. Dovremo decidere a quale far parte una volta ottenuti. Saremo liberi di cambiare ogni volta vogliamo
  • Ormai l'invasore sta per infliggere il colpo finale al Portatore della Brace!
  • Gli scontri con i cavalieri corazzati non sarà mai una passeggiata. Imparate i loro pattern di attacco, parate al momento giusto e avrete la meglio...
  • Quell'essere piuttosto gigantesco non sarà un grosso problema una volta capito come si comporta...
  • All'inizio potremo scegliere anche un personaggio che non ha nessuna caratteristica.
  • Essere Stregoni, Piromanti o Chierici darà i suoi vantaggi, ma non potranno portare armi o scudi di un certo peso e dimensioni
  • I classici topastri che si trovano nelle fogne non saranno un grosso problema, ma usate sempre prudenza!
Redattore:  Roberto 'New_Neo' Sorescu                        Pubblicato il:  21/04/2016
Si torna a morire... per la terza volta!
Il 12 aprile è già passato e per gli appassionati degli ibridi azione/gioco di ruolo è stato un giorno davvero importante: il ritorno di From Software con il terzo capitolo di Dark Souls dopo l'esperienza fatta su PlayStation 4 con l'esclusiva Bloodborne (qui la nostra recensione).

Lo sviluppatore giapponese, con il ritorno alle redini di Hidetaka Mihazaki, è tornato a lavorare alla serie che l'ha imposto come uno dei team più quotati del momento. Da qui l'origine del genere soulslike: quella tipologia di gioco di ruolo d'azione che mette in primo piano la difficoltà piuttosto elevata. Ogni errore viene pagato con la morte e la perdita delle anime ottenute fin a quel momento.

La serie Dark Souls nasce dopo l'inaspettato successo del suo precursore, quel Demon's Souls che a onor del vero è probabilmente il gioco più difficile di questo nuovo genere. Questo terzo episodio rappresenta la summa di tutta l'esperienza fatta sia con la serie che con Bloodborne, offrendo ai giocatori un'esperienza che potremmo definire di certo ardua, ma anche la più bilanciata.

Come sempre il gioco non perdona ogni errore dettato dalla fretta e dalla poca strategia, ma dopo 60 ore spese nelle terre di Lothric, possiamo affermare che From Software ha leggermente diminuito la difficoltà, per provare ad attrarre un'utenza più ampia, facendo provare il brivido della morte e della paura a quei giocatori meno avvezzi al genere, ma che non temono una difficoltà ben superiore alla media di oggi. E vi assicuriamo fin da adesso che le morti che subirete saranno tante e le imprecazioni arriveranno in men che non si dica!

LA FIAMMA SOPITA E I SIGNORI DEI TIZZONI

Come al suo solito la software house giapponese ci mostra un'introduzione nella quale la trama viene appena abbozzata. Durante tutto il gioco si procederà a piccoli passi, quasi ad "accarezzare" il giocatore, invitandolo a proseguire la sua avventura, sperimentando il più possibile e, ovviamente, a morire tante di quelle volte da accumulare una lunga esperienza, forgiandolo sempre di più fino ad uno dei quattro finali.

La mancanza del controllo del fuoco risveglia i Signori dei Tizzoni dalla loro sepoltura. Per rimettere le cose in ordine una Fiamma Sopita nascerà dalla legione dei non morti, per di più maledetta e senza un nome! Qui prenderemo il controllo di una delle diverse classi a disposizione, selezionando un aspetto personalizzato grazie ad un editor come sempre abbastanza particolareggiato.

INIZIAMO AD ABBRACCIARE LA MORTE...

Anche in un gioco difficile come questo un bel tutorial su tutte le funzioni di base è d'uopo. Infatti, appena entriamo nel mondo di gioco, la nostra fiamma sopita inizia a scoprire le meccaniche dell'azione attraverso i messaggi sparsi lungo la prima area di gioco, riguardanti i comandi di movimento, di attacco, di difesa e dell'utilizzo normale e a due mani dell'arma. Di primo acchito sembra un po' complesso gestire sia l'equipaggiamento che gli oggetti e le magie, ma poi capiremo come sono stati calibrati alla grande in modo da ottenere il pieno controllo del nostro personaggio.

Affrontando il primo boss, appena usciti dall'area tutorial, saremo sbattuti subito in mezzo a quello che ci aspetterà da qui in avanti. Le morti saranno solo l'inizio di un percorso dove l'insicurezza iniziale verrà sostituita da una forte consapevolezza, dove il Joypad e la mente saranno una cosa sola sia nei momenti più tranquilli che in quelli dove serviranno destrezza, capacità e strategia per superare le tante difficoltà che avremo di fronte. Ed è questa una delle maggiori soddisfazioni per i più tenaci che non molleranno sino alla fine. Saranno così ripagati da non poterne fare a meno di gustarsi il gioco per ammirare il lavoro di design certosino con il quale ancora una volta From Software ha saputo dare vita al mondo di gioco.


UN PERCORSO MORTALMENTE APPAGANTE...

Sembrerà strano, ma se vi siete informati sull'andamento delle vendite, Dark Souls III sta andando più che bene su tutte le piattaforme. Sia in Europa che nel resto del mondo si trova nelle prime posizioni; ciò indica che ormai ogni “Souls” è molto atteso dai videogiocatori, i quali sembrano staccarsi finalmente da un difficoltà bassa, fin troppo stantia, orientata verso i cosiddetti casual gamers.

Detto questo, torniamo dove eravamo rimasti, proseguendo verso l'Altare del Vincolo che diverrà il nostro Hub per tutta la durata dell'avventura. Esso ospiterà, oltre a quelli di “casa”, alcuni dei personaggi non giocanti (PNG) che incontreremo lungo la strada e a cui decideremo o meno di prestare aiuto. In cambio otterremo i loro servizi, riguardanti diverse aree oltre la nostra classe di appartenenza. Grazie ad alcuni oggetti ed armi potremo trascendere questo limite, anche se magari non saremo maghi provetti, piromanti o pericolosi stregoni.

Come ogni "Souls" che si rispetti, troveremo il personaggio in grado di farci di salire di livello in base alla anime raccolte dai nemici, dagli oggetti sparsi per il mondo di gioco e dopo aver depredato i cadaveri. Ovviamente vanno ad aggiungersi l'immancabile fabbro e una venditrice che a costo delle anime ci metterà a disposizione diversi oggetti, tra i più disparati (eh si! Ci saranno anche gli escrementi con effetti deleteri sia per i nemici che per noi! NdR). In tal modo prenderà il via la giusta strategia per combattere le numerose creature, per difendersi e per curare gli status negativi come sanguinamento ed avvelenamento.

Il nostro armamento viene migliorato in due modi: Rinforzare e Infondere. Nel primo si interviene sulle statistiche dell'arma, sfruttando diversi elementi di titanite a cui ogni arma o scudo si collega. Man mano che la potenza dell'arma aumenterà, serviranno elementi sempre più rari, da rinvenire in particolari luoghi o depredati da creature via via più temibili.

Infondere un'arma o uno scudo è un'operazione ben diversa e delicata, visto che si basa sulle diverse gemme trovate nel mondo di gioco e, come sempre, depredate dalla fauna locale e no. L'operazione aggiunge un elemento che diventerà parte integrante, al costo però, nella maggior parte dei casi, di una diminuzione dei parametri dell'arma o dello scudo. Per cui fate attenzione a quello che volete creare. Se poi trovate delle armi e scudi speciali bisognerà esercitare maggior parsimonia per sfruttare al meglio le loro caratteristiche.

Sempre dal fabbro potremo gestire le fiaschette dell'Estus e quelle dell'Estus Cinereo, rispettivamente per far aumentare i Punti Vita (PV) e i Punti Armonizzazione (PA). Inoltre saranno fondamentali la crescita e soprattutto la gestione dell'Energia, che diminuisce ad ogni movimento eseguito con l'arma e con lo scatto.

Comprendere quando colpire o parare, e soprattutto utilizzare i colpi speciali delle armi e le funzioni dello scudo, sarà fondamentale contro i nemici più temibili e determinerà la nostra propensione agli scontri. Usare un Piromante (come nella nostra prova -NdR) sarà ben diverso dal controllare un Guerriero o un Cavaliere, classi imperniate sulla fisicità e sugli attacchi in mischia! Per cui fate bene i vostri conti: le numerose statistiche stanno li a dirci quali armi o scudi sono più adatti sia in base alla classe di appartenenza che all'aumento dei parametri durante la crescita di livello.

Una volta che avrete tutto sotto controllo, gli splendidi scenari uniti a una progettazione dei livelli di pari livello, se non superiore, a quella di Bloodborne e a nemici dai più agevoli a quelli più temibili, vi daranno quell'acquolina in bocca nel voler cercare di proseguire anche se le morti e gli errori, insieme alle imprecazioni, aumenteranno a dismisura. Questa è la vera forza di un soulslike, difficilmente altri generi vi daranno quella voglia matta di continuare e soprattutto quelle immense soddisfazioni nell'abbattere quel boss che ci ha fatto penare perché non riuscivamo a trovare la giusta strategia. Personalmente abbiamo trovato bellissimo lo scontro con i Guardiani dell'Abisso: oltre ad avere degli schemi di movimento davvero “originali”, è accompagnato da una colonna sonora semplicemente fenomenale, che non ci ha fatto pesare le diverse morti subite.

ANCORA UN LEVEL DESIGN FUORI PARAMETRO

Così come eravamo rimasti affascinati dal level design di Bloodborne e degli altri due episodi di Dark Souls, From Software non sbaglia un colpo proponendoci delle ambientazioni caratterizzate da un livello artistico di prim'ordine, legati dalle solite “scorciatoie”, forse meno semplici da trovare e soprattutto da sbloccare se non avete con voi alcune chiavi per aprire alcuni passaggi chiave (scusate il gioco di parole -NdR) onde risparmiare non poco tempo. Comunque, ad ogni morte subita dai boss, la strada per ritornarci non sarà lunga. Il tutto è stato tarato a puntino; per un titolo di questo tipo ciò è fondamentale per non creare ulteriore frustrazione al giocatore, che di suo è già messo fortemente alla prova.

Dal punto di vista grafico è notevole il salto rispetto alla precedente generazione (PS3 e Xbox 360). Alcuni effetti grafici, come le rifrazioni della luce sul terreno, i raggi solari che attraversano gli esterni e le finestre degli edifici, nonché alcuni scorci di scenario a dir poco evocativi, sono una gioia per gli occhi. Però, come in Bloodborne, la parte grafica non arriva mai a livelli ineguagliabili, mostrando alcune texture alquanto slavate e un panorama sì bello, ma abbastanza povero di dettagli. La risoluzione è di 1080p aggiornata a 30 fotogrammi al secolo, molto più stabili con l'arrivo dell'ultima patch.

Come ben sappiamo From Software non spinge mai l'hardware di una macchina, ma punta su un motore grafico con meno sbavature possibili, sull'architettura dei livelli, sul comparto artistico; il tutto dev'essere amalgamato al meglio con le meccaniche di gioco. Possiamo dire, senza mezzi termini, che il lavoro svolto è davvero encomiabile: il giocatore è portato a immedesimarsi con il personaggio e avvertire il pericolo per la sua incolumità, specie quando ancora non si conoscono la struttura dei nuovi scenari, delle nuove creature e delle scorciatoie.

Permangono i soliti difetti della serie: la compenetrazione delle texture, per cui i nemici - e anche noi - possono colpire attraverso muri e porte; una intelligenza artificiale più rifinita, ma diverse volte piuttosto stupida che porta i nemici nelle vicinanze a non accorgersi di noi mentre facciamo fuori da dietro un loro compagno! Dal punto di vista dell'azione, non lo vediamo come un problema, ma come il frutto di una scelta di sviluppo; il perché è presto detto - se l'IA fosse stata più realistica la difficoltà sarebbe schizzata ancor più in alto rischiando di superare la soglia della frustrazione.


MORIAMO TUTTI INSIEME!

Con l'apertura dei server europei il giorno prima della commercializzazione, abbiamo finalmente potuto sperimentare il multigiocatore del titolo From Software e lo abbiamo trovato davvero interessante e ricco.
Dark Souls III porta con sé 43 trofei, suddivisi in 26 di Bronzo, 13 d'Argento, 3 d'Oro e l'ambitissimo Platino.

Per ottenerli tutti non servirà solo sconfiggere i boss, accendere il primo Falò ed ottenere il primo Patto. Bisognerà prestare molta pazienza e dedizione nel potenziare al massimo un'arma, ottenere tutti i Miracoli, tutte le Piromanzie e molto altro sviscerando ogni più oscuro segreto del gioco. Questo comporterà molto tempo e rigiocare il titolo usando il New Game Plus (NG+). Di certo gli appassionati e gli esperti del genere non si faranno spaventare.

Al momento in cui scriviamo il gioco è aggiornato alla patch 1.03 (in attesa della 1.04), che ha apportato svariati miglioramenti non solo a livello tecnico - in primis togliendo quasi del tutto i rallentamenti rendendolo più giocabile e stabile - ma anche bilanciato alcuni combattimenti con i nemici e con i boss.
Abbiamo sperimentato dopo oltre 60 ore di test un solo crash (che non fa comunque piacere), segno che il titolo From Software è piuttosto solido in ogni sua parte.

Il gioco è disponibile sia in formato fisico che digitale al prezzo di €69,99. È stato già annunciato il Season Pass; il primo contenuto dovrebbe arrivare in autunno.

Infine segnaliamo la companion app a pagamento (per iOS e Android) dove saranno disponibili le mappe di gioco. Rispetto ad altri titoli non vi è alcun legame diretto con il gioco, essendo a tutti gli effetti semplicemente un aiuto esterno per chi ha difficoltà nel proseguire.

Oltre alla solita scrittura e gestione dei messaggi presenti fin da Demon's Souls, molto importanti per aiutare i giocatori in difficoltà o anche per trarli in inganno, abbiamo trovato molto coinvolgente il sistema di combattimento tra giocatori e la cooperativa che può arrivare fino a quattro partecipanti, non solo per aiutarci magari a sconfiggere i boss ma anche contro un giocatore invasore.

Una volta che si è usata una Brace sarà possibile “evocare” fino a tre giocatori (fantasmi) per aiutare il Portatore della Brace a superare determinati punti ostici e anche, magari, per parlare tra i giocatori attraverso specifiche mosse già pronte (diverse delle quali ottenibili in-game) sul da farsi. I punti di evocazione saranno visibili sul terreno e di colore diversi. La diversa colorazione rappresenta uno dei diversi Patti ottenibili sia dai boss che durante il gioco. In base al Patto scelto verremo ricompensati con una prova che andrà offerta in precisi punti del mondo di gioco per potenziare il relativo Patto.

Il PvP (Player Vs Player) lo sperimenteremo spesso, sia se decidiamo di invadere un mondo, sia se verremo evocati da altri giocatori e ovviamente se saremo invasi. Non solo potremo combattere a singolar tenzone, ma sarà possibile anche scontrarsi insieme ad altri giocatori di entrambe le parti creando delle vere e proprie risse davvero divertenti. I Portatori delle Braci dovranno stare attenti sia agli avversari che ai nemici fisici del mondo in cui appartengono!

IN CONCLUSIONE...

Dark Souls III condensa tutta l'esperienza maturata nei precedenti episodi della serie e soprattutto in Bloodborne, e costituisce probabilmente il miglior esponente della serie. Gli appassionati abituati a un certo tipo di level design e di livello artistico degli scenari, ci andranno a nozze, perdendosi in un'ambientazione dove le morti, l'esplorazione, i combattimenti e la crescita del proprio personaggio forniranno una delle migliori esperienze videoludiche in assoluto di questo 2016.

Dark Souls III era molto atteso sin dal suo annuncio, e non ha assolutamente tradito le aspettative ponendosi come uno dei migliori titoli in assoluto di quest'anno. La longevità è assicurata non tanto da un mondo di gioco forse meno esteso degli altri capitoli, ma da una meticolosa densità e sistemazione dei nemici e da combattimenti con i boss i quali saranno sì la croce e delizia della serie, ma sono anche a dir poco spettacolari!

Dark Souls III richiede tanto tempo e dedizione come ogni "Souls" che si rispetti, ma vi darà tante di quelle soddisfazioni che non troverete in altri titoli. Si morirà spesso, ma le vittorie saranno un immenso incentivo a continuare un'avventura piena di segreti e pericoli e al tempo stesso incredibilmente affascinante.

Modus Operandi: abbiamo potuto sperimentare le morti, le vittorie e lo splendido livello artistico del gioco grazie ad un codice PSN datoci da Bandai Namco Entertainment Europe.

From Software ha fatto di nuovo centro dandoci, con ogni probabilità, il miglior episodio e soprattutto il miglior gioco della serie. L'eredità di Bloodborne ha trovato nuova linfa vitale nelle meccaniche di gioco, ora ancora più oliate e accattivanti.

La realizzazione tecnica globale compensa un comparto grafico buono, ma non certo ai massimi livelli. I soliti difetti della serie, quella della compenetrazione delle texture e di un'intelligenza artificiale adeguata ma non certo impeccabile, sono un marchio di fabbrica che alla fine non abbassano la giocabilità, anzi potremo utilizzarli a nostro vantaggio.

Se amate la serie, o se non la conoscete ma volete provare qualcosa di più difficile e nel contempo terribilmente ammaliante e appagante, fiondatevi senza alcuna remora ad acquistare il gioco. Non ne uscirete più... imprecazioni comprese!
PRIMO IMPATTO
GRAFICA
SONORO
GIOCABILITA'
LONGEVITA'
GLOBALE