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Titolo del gioco:
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Dark Messiah of Might and Magic
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Anno di uscita:
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2006
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Genere:
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Fps/GDR
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Sviluppatore:
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Arkane Studios
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Produttore:
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Ubisoft
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Distributore:
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Ubisoft
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Multiplayer:
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si, fino a 32 giocatori
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Localizzazione:
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Completa (audio & video)
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Sito web:
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Requisiti minimi:
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Pentium IV o AMD Athlon a 2,6 Ghz, 512 MB RAM, scheda video 128 MB, 7 GB di spazio libero su hard-disk
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Redattore: Emiliano 'lollo79' Ragoni Pubblicato il: 20/01/2007 | | | Nelle lontane e misteriose terre di Ashan si aggira un mago alla ricerca del Teschio delle Ombre.. | | La serie Might & Magic è molto longeva, essendo nata addirittura nel lontano 1985. Dopo aver creato il genere eroico fantasy con la sua prima uscita su PC, M&M ha dato vita a diverse tipologie di prodotti, incluso l'oramai mitico Heroes of Might & Magic che affonda le radici nell'universo fantasy ma con un occhio ben diretto verso la strategia. La serie Heroes of Might and Magic, con i suoi elementi RPG, è una delle saghe di strategia a turni più famose di sempre, oltre a essere un punto di riferimento per l'intero genere eroico/fantasy. Dark Messiah, sviluppato dagli Arkane Studios e distribuito da Ubisoft, pur affondando il proprio nome su questa serie, non ha tuttavia niente a che fare con la strategia: si tratta infatti di uno "sparatutto" in prima persona molto dinamico, ma con degli elementi GDR che tuttavia non intaccano la vocazione action del titolo.
UN PO' DI STORIA Migliaia di anni fa, Ashan fu devastata da una terribile guerra combattuta da una alleanza tra Uomini, Elfi, Maghi contro le orde demoniache. Nonostante le grandissime devastazioni e le numerose perdite, le forze alleate riuscirono a spuntarla, grazie, soprattutto, ai poteri divini del mago conosciuto con il nome di Sar-Elam, il Settimo Drago. I suoi grandi poteri permisero a Sar-Elam di confinare i Demoni fuori da questo mondo, in una sorta di limbo infuocato in grado di contenerli per l'eternità. Tuttavia la pace durò per poco. Il nostro mago-eroe fu tradito da uno dei suoi studenti chiamato Sar-Shazar, il quale corrotto dai demoni, invalidò il rituale introducendo nella prigione una piccola imperfezione che permetteva ai demoni di penetrare nel mondo durante i periodi di eclisse. Sar-Shazar 67 anni dopo la morte del suo maestro Sar-Elam, fece una profezia, egli profetizzò che un giorno sarebbe giunto il figlio del Demone Sovrano e che una fanciulla umana, avrebbe utilizzato le reliquie dell'odiato Settimo Dragone per distruggere la prigione dei Demoni una volta per tutte. Tutto ciò che rimane ora dell'eroe Sar-Elam è il suo teschio, chiamato Teschio delle ombre, nascosto su di un'isola deserta per evitare che qualcuno ne usi il potere, fino a quando ce ne sarà bisogno…
ARRIVIAMO AL DUNQUE.. La trama non ci offre spunti di grande originalità, ma aiuta a conferire al titolo un atmosfera molto mistica. Nel gioco degli Arcane Studios impersoneremo Sarete, figlio adottivo nonchè apprendista di Phenrig, un mago molto potente che ci ha insegnato l'uso della magia e le tecniche basilari di combattimento. Con l'ausilio delle nostre arti magiche dovremo sconfiggere le orde demoniache che ostacoleranno il nostro cammino, e ricondurle per l'eternità nella loro dimensione oscura; per raggiungere questo scopo dovremo recuperare il famoso teschio delle ombre. Il primissimo livello consiste, in realtà, in una sorta di tutorial dove potremo familiarizzare con i controlli del nostro eroe guidati da una voce "fuori campo".
Nella nostra primissima missione verremo incaricati di raggiungere la città di Stonehelm, dove ad aspettarci ci sarà un enorme ciclope che non vede l'ora di farci la festa. Dopo aver adempiuto al nostro dovere, raggiungeremo la dimora del mago Menelag per aiutarlo nella ricerca del Teschio delle Ombre; qui conosceremo anche un personaggio che ci accompagnerà nel corso del gioco, la graziosa nipote di Menelag, Leanna, che è a capo della spedizione di ritrovamento del Teschio delle Ombre. Ed è qui che comincia il nostro lungo viaggio tra le aspre terre di Ashan, alla ricerca del tanto desiderato artefatto. Visti gli immensi poteri del teschio non saremo gli unici alla sua ricerca, ma a dargli la caccia c'è anche Arantir, il nostro antagonista di turno.
COMPARTO AUDIO / VIDEO Il prodotto degli Arcane studios ha un impatto grafico non indifferente che stupisce fin dalle prime battute. Le texture sono di pregevole fattura, così come tutto il comporto grafico, grazie soprattutto al motore grafico Source - lo stesso di Half Life 2 - e al motore fisico Havok, utilizzato anche in Oblivion (e hai detto tutto.. NdBoZ). In Dark Messiah si ha sempre la sensazione di un'elevata pulizia grafica, e anche di una discreta fluidità (a patto di avere una configurazione adatta). Il motore grafico di Half Life 2 è sfruttato ai massimi livelli, ampliandone anche le potenzialità. Un plauso va fatto all'illuminazione dinamica, HDR (High Dynamic Range), capace di regalarci notevoli effetti di luce e di ombra. A tal proposito meritano una menzione gli incredibili riflessi sull'acqua, così come gli spiragli di luce che penetrano all'interno della stalla della città di Stonehelm.
I programmatori non si sono risparmiati neanche sui modelli poligonali che compongo i personaggi: infatti tutti quelli che incontreremo nel corso del gioco, dallo "stupido" goblin ai giganteschi boss di fine livello, possono contare oltre che su una pregevole fattura anche su un numero davvero elevato di poligoni. Il tanto declamato Source inoltre offre scenari vastissimi e mai ripetitivi: i programmatori sono riusciti a ricreare delle ambientazioni che rispondono a tutti i dettami del fantasy, tanto che a tratti sembra di vedere un epico paesaggio del Signore degli anelli.
Per quanto concerne il motore fisico, anche questo è di prim'ordine. I nemici rispondono in maniera molto realistica ai nostri colpi, zoppicando se ad esempio vengono colpiti ad una gamba. L'IA dei nostri nemici, pur non eccellendo particolarmente, si fa comunque apprezzare. Tutto questo popò di grafica si muove egregiamente anche su macchine di fascia media. Personalmente ho constatato una fluidità decisamente soddisfacente su un AMD Athlon 3500+ con 1 Gigabyte di Ram e una scheda video GeForce 7600 GT. L'unico aspetto abbastanza fastidioso riguarda i caricamenti tra un livello e l'altro, un pò troppo lunghi per i miei e sicuramente anche vostri gusti… Altro aspetto molto positivo dell'engine del gioco è l'interattività: infatti non c'è oggetto sullo schermo che non si possa lanciare o distruggere a nostro piacimento. In parecchi casi, attraverso l'interazione con gli elementi presenti nel livello potremo sbarazzarci dei nemici; ad esempio rompendo l'asse che regge un tetto, oppure lanciando un barile. Le cose si faranno ancora più interessanti quando avanzeremo di esperienza ed apprenderemo la tecnica della telecinesi: allora sarà un vero divertimento scagliare oggetti addosso ai nostri nemici.
Sommando tutti questi elementi appena descritti, possiamo dire di trovarci tra le mani un ottimo prodotto, confezionato con molta cura e in cui i programmatori, attraverso l'introduzione di elementi quali l'interattività e la fisica molto curata, hanno saputo donare parecchia credibilità.
GAMEPLAY Dark Messiah è un tipico sparatutto in prima persona con però degli elementi di GDR che ne arriscono notevolmente il gameplay. Quindi, come in tutti i GDR che si rispettano accumuleremo dei punti esperienza che ci permetteranno di sbloccare dei poteri speciali, come ad esempio nuovi incantesimi, oppure nuove abilità fisiche (maggiore resistenza..ecc.). Proseguendo nel gioco e accumulando esperienza potremo decidere se far diventare il nostro personaggio un mago, un guerriero o un assassino; sarà nostra facoltà quindi creare un personaggio abile nell'uso delle arti magiche o nel furto, oppure abile nel brandire la spada. In questo modo avremo la libertà di creare o un personaggio specializzato in solo una di queste tre professioni, oppure un personaggio perfetto, abile in tutte e tre. Come in tutti gli GDR, avremo anche il nostro bel inventario con il solito campionario di pozioni e pozioncine varie. Un discorso molto particolare meritano le armi. Vista la natura fantasy del gioco, non ci troveremo ad impugnare le consuete pistole o cannoni, ma bensì ci troveremo per le mani delle belle spade, delle asce, dei coltelli, degli archi, e dei bastoni di vario genere.Tutte queste armi risultano ottimamente realizzate, con una cura maniacale in ogni piccolo dettaglio, avremo anche l'opportunità di impugnare due piccole armi insieme.
PRENDIAMO IN MANO LA SPADA… Dark Messiah, in estrema sintesi, pur presentando elementi innovativi ed originali nel panorama degli sparatutto in prima persona rimane un gioco d'azione dove il nostro scopo principale è quello di sparare a qualsiasi cosa si muove sullo schermo. Gli elementi GDR sono una piacevole presenza, ma si presentano piuttosto "elementari". La struttura dei livelli è abbastanza lineare; portare a termine i primi livelli è compito abbastanza semplice, ma con il proseguo dell'avventura le cose si faranno più complicate e ci sarà da sudare per portare a termine il gioco.
Pur essendo presente una certa linearità, i livelli sono davvero vasti da esplorare e per riuscire a sconfiggere i nemici che ci troveremo di fronte dovremmo essere abili a sfruttare i nostri poteri magici nel modo più intelligente possibile. La longevità, seppur non a livelli eccelsi, si attesta intorno alle 12 ore, ed è perfettamente in media con le altre produzioni di questo tipo. I controlli sono ottimi e si avvalgono della consueta combinazione mouse+tastiera, e sono inoltre personalizzabili a nostro piacimento. Il comparto sonoro è molto buono e la localizzazione in italiano del prodotto è convincente. Molto azzeccate risultano le voci dei vari personaggi, mentre gli effetti sonori fanno il loro dovere e le musiche di accompagnamento sono nel complesso soddisfacenti anche se non troppo esaltanti.
MULTIPLAYER Nella modalità multiplayer il motore grafico è ridotto in maniera tale da rendere più fluido il gioco; si può giocare fino ad un massimo di 32 giocatori. Per poter usufruire della modalità multigiocatore è indispensabile installare la piattaforma virtuale Steam di Valve (e qui vedo già molti storcere il naso.. NdBoZ) che propone una serie di mappe nella modalità Team Deathmatch. Le regole del gioco sono semplici, vince la squadra che partendo dalla mappa centrale saprà spostarsi in quella più vicina alla fortezza avversaria. |
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